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Gustav Klimt – Disegni proibiti
Dopo il successo parigino, che ha registrato ben 125.000 visitatori al Museo Maillol, arriva in Italia una nuova selezione di opere di carattere erotico del grande maestro viennese Gustav Klimt appositamente curata per l’Italia
Comunicato stampa
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Dopo il successo parigino, che ha registrato ben 125.000 visitatori al Museo Maillol, arriva in Italia una nuova selezione di opere di carattere erotico del grande maestro viennese Gustav Klimt appositamente curata per l’Italia.
Dal 24 settembre al 4 dicembre, il Castello Visconteo di Pavia ospiterà l'esposizione GUSTAV KLIMT. Disegni proibiti che raccoglie 50 disegni di uno dei protagonisti della stagione della Secessione viennese e figura di straordinaria importanza nella storia dell’arte moderna.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Pavia in collaborazione con Alef, è affidata alla cura scientifica di Annette Vogel e Caroline Messensee, co-curatrice, che hanno appositamente selezionato i 50 disegni sul tema del nudo e dell’erotismo che svelano l’universo più intimo di Klimt.
Il percorso individuato permette alle opere di rivelare un’immagine privata dell’artista poco conosciuta al grande pubblico, che consente di esplorare in profondità la sua personalità più intima. Come era solito ricordare lo stesso Klimt: “Chiunque voglia conoscermi – come artista, perché non c’è altro che sia meritevole d’interesse – deve guardare con attenzione le mie opere e cercare di scoprire quello che sono e quello che voglio”.
Nei suoi disegni, Klimt rende un omaggio alla bellezza femminile attraverso nudi, ritratti in pose spesso estremamente erotiche. Tale rappresentazione del corpo femminile gli permetteva di esprimere e di raggiungere, con il più alto grado di verità, l'essenza delle idee.
Spesso momento preparatorio per le creazioni pittoriche e destinati a un pubblico privato di amici, estimatori e critici i disegni sono liberati dai motivi decorativi, nei quali le figure scompaiono, come assorbite da una trama astratta. Come ha scritto il critico Werner Hofmann, “Klimt era capace di dipingere la donna nella sua distante dignità e di disegnarla nella sua totale disponibilità sessuale”.
La sua produzione, che inizialmente predilige grandi spazi e una dimensione pubblica (la grande sala dell’Università di Vienna), trova nel disegno un momento di più intimo confronto. Le sue opere su carta non sono realizzate per essere mostrate in pubblico, anche se i critici suoi contemporanei li consideravano le sue creazioni migliori.
Cenni biografici
Gustav Klimt nasce il 14 Luglio 1862 a Baumgarten, nelle vicinanze di Vienna, secondo di sette figli.
Molto presto manifesta una spiccata predisposizione all'attività artistica. Nel 1876 si iscrive alla Kunstgewerbeschule di Vienna, che frequenta fino al 1883. Nel 1877 anche il fratello Ernst, viene ammesso alla scuola, iniziando così un lungo sodalizio artistico, che lo vedrà all'opera anche con il compagno di studi Franz Matsch. Nel 1886-88, i tre decorano l'interno del Burgtheater di Vienna. Gustav Klimt viene notato dalla critica e salutato come l'erede di Hans Makart. L'imperatore stesso nel 1888 gli consegna la Croce d'oro al merito. Nel 1890, lavora alle decorazioni dello
scalone del Kunsthistorisches Museum. Nel 1891 si iscrive alla "Künstlerhausgenossenschaft" (Associazione degli artisti viennesi). Nel 1892 muoiono sia il padre che il fratello Ernst. Nel 1894 ottiene l'incarico di realizzare i pannelli decorativi per l'Aula Magna dell'Università di Vienna. L'anno dopo, ad Anversa, viene premiato per le decorazioni del castello Esterházy. Nel 1897 viene ufficializzata la nascita della “Secession”, di cui Klimt è tra i membri fondatori ed eletto presidente. Nel 1898 ha luogo la prima mostra del gruppo, di cui Klimt realizza il manifesto. Esce il primo numero della rivista del gruppo, "Ver Sacrum". Alla VII mostra della Secessione del 1900 Klimt espone il pannello Filosofia. L'opera viene molto criticata, salvo ottenere, poi, la medaglia d'oro all'esposizione universale di Parigi. Scandalo ancora maggiore è suscitato dal pannello Medicina, esposto alla X mostra del 1901. La XIV mostra è dedicata a Beethoven. Per l'occasione Klimt realizza il grande Beethovenfries (Fregio di Beethoven). Nel 1903 Klimt viaggia a Venezia, Ravenna e Firenze. Rimane molto impressionato dalla luminosità dei mosaici bizantini. Aderisce alla nenonata "Wiener Werkstätte". Nel 1905 lascia la “Secession”, per dare vita alla "Kunstschau". Nel 1906 esegue il Ritratto di Fritza Riedler, primo esempio di ritratto del cosiddetto periodo “d'oro”. Nel 1907 Klimt conosce il giovane Egon Schiele. Nel 1908 hanno luogo importanti mostre a Praga, Vienna e Roma. L'anno dopo visita Parigi, dove scopre il lavoro di Toulouse-Lautrec. Conseguenza del viaggio è il definitivo abbandono dell'uso dell'oro. Nel 1910 Gustav Klimt partecipa alla IX Biennale di Venezia, dove riscuote grande successo. Il consenso di pubblico si ripete anche l'anno dopo, all'Esposizione mondiale di Roma, dove ottiene il primo premio. Tra il 1912 e il 1916 completa grandi composizioni, come Morte e vita e La vergine. Esegue vari ritratti femminili in uno stile cosiddetto "fiorito". Dipinge anche molti paesaggi, vedute e angoli di giardino a Kammer am Attersee. Espone a Vienna, Budapest, Praga e Berlino. Nel 1917 viene eletto membro onorario delle Accademie di Vienna e di Monaco. Inizia la serie degli ultimi dipinti, cosiddetti "filosofici", lasciati incompiuti: Adamo ed Eva, Neonato, La sposa.
Gustav Klimt muore il 16 Febbraio 1918 per crisi cardiaca.
Dal 24 settembre al 4 dicembre, il Castello Visconteo di Pavia ospiterà l'esposizione GUSTAV KLIMT. Disegni proibiti che raccoglie 50 disegni di uno dei protagonisti della stagione della Secessione viennese e figura di straordinaria importanza nella storia dell’arte moderna.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Pavia in collaborazione con Alef, è affidata alla cura scientifica di Annette Vogel e Caroline Messensee, co-curatrice, che hanno appositamente selezionato i 50 disegni sul tema del nudo e dell’erotismo che svelano l’universo più intimo di Klimt.
Il percorso individuato permette alle opere di rivelare un’immagine privata dell’artista poco conosciuta al grande pubblico, che consente di esplorare in profondità la sua personalità più intima. Come era solito ricordare lo stesso Klimt: “Chiunque voglia conoscermi – come artista, perché non c’è altro che sia meritevole d’interesse – deve guardare con attenzione le mie opere e cercare di scoprire quello che sono e quello che voglio”.
Nei suoi disegni, Klimt rende un omaggio alla bellezza femminile attraverso nudi, ritratti in pose spesso estremamente erotiche. Tale rappresentazione del corpo femminile gli permetteva di esprimere e di raggiungere, con il più alto grado di verità, l'essenza delle idee.
Spesso momento preparatorio per le creazioni pittoriche e destinati a un pubblico privato di amici, estimatori e critici i disegni sono liberati dai motivi decorativi, nei quali le figure scompaiono, come assorbite da una trama astratta. Come ha scritto il critico Werner Hofmann, “Klimt era capace di dipingere la donna nella sua distante dignità e di disegnarla nella sua totale disponibilità sessuale”.
La sua produzione, che inizialmente predilige grandi spazi e una dimensione pubblica (la grande sala dell’Università di Vienna), trova nel disegno un momento di più intimo confronto. Le sue opere su carta non sono realizzate per essere mostrate in pubblico, anche se i critici suoi contemporanei li consideravano le sue creazioni migliori.
Cenni biografici
Gustav Klimt nasce il 14 Luglio 1862 a Baumgarten, nelle vicinanze di Vienna, secondo di sette figli.
Molto presto manifesta una spiccata predisposizione all'attività artistica. Nel 1876 si iscrive alla Kunstgewerbeschule di Vienna, che frequenta fino al 1883. Nel 1877 anche il fratello Ernst, viene ammesso alla scuola, iniziando così un lungo sodalizio artistico, che lo vedrà all'opera anche con il compagno di studi Franz Matsch. Nel 1886-88, i tre decorano l'interno del Burgtheater di Vienna. Gustav Klimt viene notato dalla critica e salutato come l'erede di Hans Makart. L'imperatore stesso nel 1888 gli consegna la Croce d'oro al merito. Nel 1890, lavora alle decorazioni dello
scalone del Kunsthistorisches Museum. Nel 1891 si iscrive alla "Künstlerhausgenossenschaft" (Associazione degli artisti viennesi). Nel 1892 muoiono sia il padre che il fratello Ernst. Nel 1894 ottiene l'incarico di realizzare i pannelli decorativi per l'Aula Magna dell'Università di Vienna. L'anno dopo, ad Anversa, viene premiato per le decorazioni del castello Esterházy. Nel 1897 viene ufficializzata la nascita della “Secession”, di cui Klimt è tra i membri fondatori ed eletto presidente. Nel 1898 ha luogo la prima mostra del gruppo, di cui Klimt realizza il manifesto. Esce il primo numero della rivista del gruppo, "Ver Sacrum". Alla VII mostra della Secessione del 1900 Klimt espone il pannello Filosofia. L'opera viene molto criticata, salvo ottenere, poi, la medaglia d'oro all'esposizione universale di Parigi. Scandalo ancora maggiore è suscitato dal pannello Medicina, esposto alla X mostra del 1901. La XIV mostra è dedicata a Beethoven. Per l'occasione Klimt realizza il grande Beethovenfries (Fregio di Beethoven). Nel 1903 Klimt viaggia a Venezia, Ravenna e Firenze. Rimane molto impressionato dalla luminosità dei mosaici bizantini. Aderisce alla nenonata "Wiener Werkstätte". Nel 1905 lascia la “Secession”, per dare vita alla "Kunstschau". Nel 1906 esegue il Ritratto di Fritza Riedler, primo esempio di ritratto del cosiddetto periodo “d'oro”. Nel 1907 Klimt conosce il giovane Egon Schiele. Nel 1908 hanno luogo importanti mostre a Praga, Vienna e Roma. L'anno dopo visita Parigi, dove scopre il lavoro di Toulouse-Lautrec. Conseguenza del viaggio è il definitivo abbandono dell'uso dell'oro. Nel 1910 Gustav Klimt partecipa alla IX Biennale di Venezia, dove riscuote grande successo. Il consenso di pubblico si ripete anche l'anno dopo, all'Esposizione mondiale di Roma, dove ottiene il primo premio. Tra il 1912 e il 1916 completa grandi composizioni, come Morte e vita e La vergine. Esegue vari ritratti femminili in uno stile cosiddetto "fiorito". Dipinge anche molti paesaggi, vedute e angoli di giardino a Kammer am Attersee. Espone a Vienna, Budapest, Praga e Berlino. Nel 1917 viene eletto membro onorario delle Accademie di Vienna e di Monaco. Inizia la serie degli ultimi dipinti, cosiddetti "filosofici", lasciati incompiuti: Adamo ed Eva, Neonato, La sposa.
Gustav Klimt muore il 16 Febbraio 1918 per crisi cardiaca.
23
settembre 2005
Gustav Klimt – Disegni proibiti
Dal 23 settembre al 18 dicembre 2005
disegno e grafica
Location
CASTELLO VISCONTEO – MUSEI CIVICI
Pavia, Viale XI Febbraio, 35, (Pavia)
Pavia, Viale XI Febbraio, 35, (Pavia)
Biglietti
intero 7 euro; ridotto 5 euro.
Per prenotazioni di gruppo: 038224376. Per prenotazioni singoli 0382309663; www.klimtdisegniproibiti.it.
Per info e prenotazioni: ufficio_stampa@alefcoop.it
Orario di apertura
Da lunedi a venerdì: 10,00 - 19,00
Giovedì: 10,00 - 22,00
Sabato 10,00 - 01,00 e Domenica: 10,00 - 20,00.
La biglietteria chiude sempre 45 minuti prima
Vernissage
23 Settembre 2005, ore 18.00
Sito web
www.klimtdisegniproibiti.it
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
CLP
Ufficio stampa
ALEF
Autore
Curatore