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Hämatli & Patriæ
I concetti di Heimat e patria riletti alla luce della più recente attualità in Europa sono al centro della mostra
proposta da Nicolò Degiorgis (Bolzano, 1985), guest curator a Museion 2017. La scelta tematica avviene in un momento in cui globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la
fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche destabilizzano i fondamenti politici e
sociali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Hämatli & Patriæ
Opening 15/09/2017, ore 19.00
Durata mostra 16/09/2017- 14/01/2018
A cura di Nicolò Degiorgis
I concetti di Heimat e patria riletti alla luce della più recente attualità in Europa sono al centro della mostra
proposta da Nicolò Degiorgis (Bolzano, 1985), guest curator a Museion 2017.
La scelta tematica avviene in un momento in cui globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la
fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche destabilizzano i fondamenti politici e
sociali.
Hämatli & Patriæ affronta il tema attraverso la simbologia contenuta nell’arca di Noè, un racconto
trasversalmente presente in molte culture e religioni, con cui Degiorgis crea la struttura, fisica e concettuale,
del percorso espositivo. L’ispirazione è data da L’arca di Noè sul monte Ararat, dipinto fiammingo del 1570 di
Simon de Myle, che ritrae lo sbarco dell’arca e non la sua partenza, soggetto abitualmente rappresentato.
Prendendo spunto da questa scena curiosa, a tratti grottesca, la mostra si presenta come una grande mise-en-
scene del dipinto stesso. Tematiche come l’immigrazione, il nazionalismo, il populismo e l’identità sono
trattate sotto forma di dialoghi ispirati da personaggi, animali, oggetti e situazioni presenti all’interno del
dipinto. Il percorso espositivo, che presenta oltre trenta opere, tra video, sculture, installazioni, fotografie,
disegni, libri d’artista e documenti, prende quindi forma in un’installazione da esplorare, e che fornisce al
visitatore gli strumenti per interpretare alcuni eventi degli anni recenti.
Il dialogo portante è tra Hämatli, termine germanico all’origine della parola Heimat e patriæ, termine latino sul
concetto di nazione e paese. Da questi due poli si sviluppano una serie di ulteriori dialoghi. Così, ad esempio,
la fotografia del primo sbarco di migranti dall’Albania nel 1991 a bordo della nave della nave Vlora, forma,
con un lavoro dell’artista Eugenio Tibaldi, il dialogo tra Habitat e Habitus. La flora ferroviaria della stazione di
Chiasso, disegnata dall’agronomo svizzero Ernesto Schick è in dialogo con il concetto di Fauna, rappresentato
da un nuovo lavoro dell’artista Luca Trevisani, commissionato per l’occasione. Ulteriori dialoghi in mostra sono
quelli tra popolo e populismo, libertà e costrizione, oriente e occidente, recto e verso, ideale e reale, preda
e predatore, terra e mare, viaggiare e migrare, maschio e femmina, ricchezza e povertà.
L’esposizione è preceduta da cinque presentazioni di libri d’artista presso lo stesso Museion e,
parallelamente, in cinque luoghi sul territorio connessi ai temi dei libri, come le scuole e il carcere di Bolzano.
L’idea è portare l’arte fuori dal museo e quindi in luoghi, comunità e ambienti lontani dalla fruizione
dell’arte contemporanea. I luoghi coinvolti da gennaio 2017 sono stati: scuole Alexander Langer, Bolzano;
Villaggio Eni di Borca di Cadore (in collaborazione con Dolomiti Contemporanee), Seminario Maggiore di
Bressanone, Plessi Museum (in collaborazione con l’Autostrada del Brennero); a questi si aggiungerà, dal
15/09 la casa circondariale di Bolzano.
Artisti e artiste in mostra:
Yuri Ancarani, Apparatus 22, Filippo Berta, Mohamed Bourouissa, Donna Conlon, Simon De Myle, Nicolò
Degiorgis, Aslan Gaisumov, Henrik Hakansson, Petrit Halilaj, Laetitia Haussmann, Paolo Icaro, Armin Linke,
Marcello Maloberti, Philipp Messner, Giuseppe Penone, Walid Raad, Ernesto Schick, Giovanna Silva,
Superflex, Eugenio Tibaldi, Luca Trevisani, Luca Turi, Danh Vo et al.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo trilingue (ita/deu/eng) edito da Humboldt Books.
INFO
Hämatli & Patriæ
Opening 15/09/2017, ore 19
Durata mostra 16/09/2017- 14/01/2018
A cura di Nicolò Degiorgis
ORARI E INGRESSO
Orari di apertura: da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00. Giovedì 10.00 – 22.00, con ingresso gratuito dalle
18.00 e visita guidata gratuita alle ore 19. Ogni sabato e domenica ore 14-18 “dialoghi sull’arte” in mostra.
Lunedì chiuso.
Ingresso: 7 Euro, ridotto 3,50 Euro.
Save the Date programma collaterale
28/09/2017, ore 19.00 visita guidata alla mostra con Nicolò Degiorgis
26/10/2017, ore 20.00 conferenza con Martin Parr
23/11/2017, ore 20.00 conferenza con Nicolò Degiorgis
Contatto ufficio stampa Museion
caterina.longo@museion.it
Follow us on Twitter
www.museion.it
Membro di AMACI, Associazione Musei d’Arte contemporanea italiani
Opening 15/09/2017, ore 19.00
Durata mostra 16/09/2017- 14/01/2018
A cura di Nicolò Degiorgis
I concetti di Heimat e patria riletti alla luce della più recente attualità in Europa sono al centro della mostra
proposta da Nicolò Degiorgis (Bolzano, 1985), guest curator a Museion 2017.
La scelta tematica avviene in un momento in cui globalizzazione e immigrazione fanno emergere tutta la
fragilità delle democrazie e dei valori liberali, mentre spinte populistiche destabilizzano i fondamenti politici e
sociali.
Hämatli & Patriæ affronta il tema attraverso la simbologia contenuta nell’arca di Noè, un racconto
trasversalmente presente in molte culture e religioni, con cui Degiorgis crea la struttura, fisica e concettuale,
del percorso espositivo. L’ispirazione è data da L’arca di Noè sul monte Ararat, dipinto fiammingo del 1570 di
Simon de Myle, che ritrae lo sbarco dell’arca e non la sua partenza, soggetto abitualmente rappresentato.
Prendendo spunto da questa scena curiosa, a tratti grottesca, la mostra si presenta come una grande mise-en-
scene del dipinto stesso. Tematiche come l’immigrazione, il nazionalismo, il populismo e l’identità sono
trattate sotto forma di dialoghi ispirati da personaggi, animali, oggetti e situazioni presenti all’interno del
dipinto. Il percorso espositivo, che presenta oltre trenta opere, tra video, sculture, installazioni, fotografie,
disegni, libri d’artista e documenti, prende quindi forma in un’installazione da esplorare, e che fornisce al
visitatore gli strumenti per interpretare alcuni eventi degli anni recenti.
Il dialogo portante è tra Hämatli, termine germanico all’origine della parola Heimat e patriæ, termine latino sul
concetto di nazione e paese. Da questi due poli si sviluppano una serie di ulteriori dialoghi. Così, ad esempio,
la fotografia del primo sbarco di migranti dall’Albania nel 1991 a bordo della nave della nave Vlora, forma,
con un lavoro dell’artista Eugenio Tibaldi, il dialogo tra Habitat e Habitus. La flora ferroviaria della stazione di
Chiasso, disegnata dall’agronomo svizzero Ernesto Schick è in dialogo con il concetto di Fauna, rappresentato
da un nuovo lavoro dell’artista Luca Trevisani, commissionato per l’occasione. Ulteriori dialoghi in mostra sono
quelli tra popolo e populismo, libertà e costrizione, oriente e occidente, recto e verso, ideale e reale, preda
e predatore, terra e mare, viaggiare e migrare, maschio e femmina, ricchezza e povertà.
L’esposizione è preceduta da cinque presentazioni di libri d’artista presso lo stesso Museion e,
parallelamente, in cinque luoghi sul territorio connessi ai temi dei libri, come le scuole e il carcere di Bolzano.
L’idea è portare l’arte fuori dal museo e quindi in luoghi, comunità e ambienti lontani dalla fruizione
dell’arte contemporanea. I luoghi coinvolti da gennaio 2017 sono stati: scuole Alexander Langer, Bolzano;
Villaggio Eni di Borca di Cadore (in collaborazione con Dolomiti Contemporanee), Seminario Maggiore di
Bressanone, Plessi Museum (in collaborazione con l’Autostrada del Brennero); a questi si aggiungerà, dal
15/09 la casa circondariale di Bolzano.
Artisti e artiste in mostra:
Yuri Ancarani, Apparatus 22, Filippo Berta, Mohamed Bourouissa, Donna Conlon, Simon De Myle, Nicolò
Degiorgis, Aslan Gaisumov, Henrik Hakansson, Petrit Halilaj, Laetitia Haussmann, Paolo Icaro, Armin Linke,
Marcello Maloberti, Philipp Messner, Giuseppe Penone, Walid Raad, Ernesto Schick, Giovanna Silva,
Superflex, Eugenio Tibaldi, Luca Trevisani, Luca Turi, Danh Vo et al.
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo trilingue (ita/deu/eng) edito da Humboldt Books.
INFO
Hämatli & Patriæ
Opening 15/09/2017, ore 19
Durata mostra 16/09/2017- 14/01/2018
A cura di Nicolò Degiorgis
ORARI E INGRESSO
Orari di apertura: da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00. Giovedì 10.00 – 22.00, con ingresso gratuito dalle
18.00 e visita guidata gratuita alle ore 19. Ogni sabato e domenica ore 14-18 “dialoghi sull’arte” in mostra.
Lunedì chiuso.
Ingresso: 7 Euro, ridotto 3,50 Euro.
Save the Date programma collaterale
28/09/2017, ore 19.00 visita guidata alla mostra con Nicolò Degiorgis
26/10/2017, ore 20.00 conferenza con Martin Parr
23/11/2017, ore 20.00 conferenza con Nicolò Degiorgis
Contatto ufficio stampa Museion
caterina.longo@museion.it
Follow us on Twitter
www.museion.it
Membro di AMACI, Associazione Musei d’Arte contemporanea italiani
15
settembre 2017
Hämatli & Patriæ
Dal 15 settembre 2017 al 14 gennaio 2018
arte contemporanea
Location
MUSEION
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Biglietti
7 Euro, ridotto 3,50 Euro
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00.
Giovedì 10.00 – 22.00, con ingresso gratuito dalle 18.00 e visita guidata gratuita alle ore 19. Ogni sabato e domenica ore 14-18 “dialoghi sull’arte” in mostra.
Lunedì chiuso.
Vernissage
15 Settembre 2017, ore 19
Autore
Curatore