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Hana Usui – Kataru Sen. Disegni a cacciavite
Hana Usui utilizza per le sue opere carta giapponese, inchiostro di china cinese e colore ad olio coniugando tecniche e materiali diversi alle proprie esigenze espressive. Disegna forme lineari che ripercorrono quelle della natura, dei suoi elementi o degli oggetti quotidiani che la circondano.
Comunicato stampa
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La 41 artecontemporanea presenta la prima personale italiana dell'artista giapponese Hana Usui.
L'amore per i materiali naturali, come la carta e l’inchiostro, e gli oggetti, le cose segnati dal tempo, caratterizzate da imperfezioni e assimetrie - tipico della cultura giapponese - viene trasmesso al segno nella riduzione e nell’astrazione delle forme impresse sulla carta. Riprendendo la tecnica della monotipia e reinventandola l'artista realizza opere in cui si identificano due livelli di lavoro: utilizza l'inchiostro di china per riempire la carta con stesure informi che alternano densità e trasparenze, creando una sorta di geografia di fondo in cui si muovono le linee ed il disegno impressi con vernice ad olio. Il segno racconta sensibilmente lo spazio interno e intorno ad esso dialogando con la profondità e la superficie del paesaggio tonale e naturale che si rivela allo sguardo.
La tensione verso la sublime sintesi delle linee come momento di arrivo e di unione tra forma e sostanza, tra immagine e parola è dominio indiscusso dell'arte della scrittura orientale, che dalle origini cinesi è stata trasmessa alla calligrafia coreana e giapponese per perpetuarsi, il più possibile uguale a se stessa. In numerosi momenti l'arte occidentale ha guardato, e guarda tutt'ora, gli ideogrammi come esempio capace di coniugare forma e sostanza. Non un segno veicolo codificato di un oggetto ma un segno portatore della stessa sostanza di cui è composto l’oggetto. È interessante in questo caso osservare come, una ex calligrafa professionista si apra alla composizione linguistica dei segni e delle linee in un libero terreno di espressione individuale. Il pennello a punta di setole animali, il principale strumento del calligrafo, viene sostituito da un utensile appuntito di ordinaria fattura e non addetto alle belle arti. La precisione del gesto, il controllo sul segno e sull'immagine complessiva viene aperto alla combinazione naturale e temporale degli elementi compositivi, rendendo ogni volta il lavoro irripetibile.
Hana Usui è nata a Tokio nel 1974. All'età di sei anni inizia a studiare calligrafia. A 14 anni diventa allieva del maestro Undo Inamura (importante figura di calligrafo d’avanguardia) approfondendo sia la calligrafia classica tradizionale che quella d’avanguardia, che si libera dall'aspetto semantico della scrittura per concentrarsi sulla forma e sulla linea. In seguito entra a far parte della Keisei Calligrafy Society e dal 1994 al 1998 i suoi lavori, sia classici che d’avanguardia, vengono scelti per le mostre dei concorsi nazionali Mainichi e Keisei al Metropolitan Art Museum di Tokio.
Nello stesso tempo Hana studia storia dell’arte all’Università di Tokio attratta soprattutto dall’arte europea occidentale e nordamericana. Inizia una produzione artistica più libera ed individuale che presto la porta a scontrarsi con le strette regole gerarchiche e patriarcali esistenti tra i calligrafi. Nel 1999 si trasferisce a Vienna per continuare una sua propria via come artista visiva. Dal 2004 vive e lavora a Berlino dove espone in gallerie private, istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti all'interno di importanti collezioni private e istituzionali di Berlino.(New National Gallery, Berlin's Museum of Modern Art, Rosenkranz Collection,..)
L'amore per i materiali naturali, come la carta e l’inchiostro, e gli oggetti, le cose segnati dal tempo, caratterizzate da imperfezioni e assimetrie - tipico della cultura giapponese - viene trasmesso al segno nella riduzione e nell’astrazione delle forme impresse sulla carta. Riprendendo la tecnica della monotipia e reinventandola l'artista realizza opere in cui si identificano due livelli di lavoro: utilizza l'inchiostro di china per riempire la carta con stesure informi che alternano densità e trasparenze, creando una sorta di geografia di fondo in cui si muovono le linee ed il disegno impressi con vernice ad olio. Il segno racconta sensibilmente lo spazio interno e intorno ad esso dialogando con la profondità e la superficie del paesaggio tonale e naturale che si rivela allo sguardo.
La tensione verso la sublime sintesi delle linee come momento di arrivo e di unione tra forma e sostanza, tra immagine e parola è dominio indiscusso dell'arte della scrittura orientale, che dalle origini cinesi è stata trasmessa alla calligrafia coreana e giapponese per perpetuarsi, il più possibile uguale a se stessa. In numerosi momenti l'arte occidentale ha guardato, e guarda tutt'ora, gli ideogrammi come esempio capace di coniugare forma e sostanza. Non un segno veicolo codificato di un oggetto ma un segno portatore della stessa sostanza di cui è composto l’oggetto. È interessante in questo caso osservare come, una ex calligrafa professionista si apra alla composizione linguistica dei segni e delle linee in un libero terreno di espressione individuale. Il pennello a punta di setole animali, il principale strumento del calligrafo, viene sostituito da un utensile appuntito di ordinaria fattura e non addetto alle belle arti. La precisione del gesto, il controllo sul segno e sull'immagine complessiva viene aperto alla combinazione naturale e temporale degli elementi compositivi, rendendo ogni volta il lavoro irripetibile.
Hana Usui è nata a Tokio nel 1974. All'età di sei anni inizia a studiare calligrafia. A 14 anni diventa allieva del maestro Undo Inamura (importante figura di calligrafo d’avanguardia) approfondendo sia la calligrafia classica tradizionale che quella d’avanguardia, che si libera dall'aspetto semantico della scrittura per concentrarsi sulla forma e sulla linea. In seguito entra a far parte della Keisei Calligrafy Society e dal 1994 al 1998 i suoi lavori, sia classici che d’avanguardia, vengono scelti per le mostre dei concorsi nazionali Mainichi e Keisei al Metropolitan Art Museum di Tokio.
Nello stesso tempo Hana studia storia dell’arte all’Università di Tokio attratta soprattutto dall’arte europea occidentale e nordamericana. Inizia una produzione artistica più libera ed individuale che presto la porta a scontrarsi con le strette regole gerarchiche e patriarcali esistenti tra i calligrafi. Nel 1999 si trasferisce a Vienna per continuare una sua propria via come artista visiva. Dal 2004 vive e lavora a Berlino dove espone in gallerie private, istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive. Le sue opere sono presenti all'interno di importanti collezioni private e istituzionali di Berlino.(New National Gallery, Berlin's Museum of Modern Art, Rosenkranz Collection,..)
10
aprile 2008
Hana Usui – Kataru Sen. Disegni a cacciavite
Dal 10 aprile al 30 maggio 2008
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
41 ARTECONTEMPORANEA
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Torino, Strada Val Salice, 9, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Vernissage
10 Aprile 2008, dalle 18 alle 21
Autore
Curatore