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Hans Clavin – Il poeta volante
Le sue opere si collocano in un terreno di mezzo tra le coeve ricerche internazionali sulle potenzialità figurative della parola e quelle più interessate all’aspetto comunicativo, dato dalla rielaborazione di testi e immagini
Comunicato stampa
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La Fondazione Berardelli, dopo aver presentato la scorsa stagione le personali di Ugo Carrega, Pierre Garnier, Bernard Aubertin, Julien Blaine e Sarenco, riprende l’attività espositiva in autunno con una personale del poeta visivo olandese Hans Clavin, che si svolgerà dal 10 ottobre al 22 novembre 2008.
La produzione artistica di Clavin inizia a metà degli anni 60. Le sue opere si collocano in un terreno di mezzo tra le coeve ricerche internazionali sulle potenzialità figurative della parola e quelle più interessate all’aspetto comunicativo, dato dalla rielaborazione di testi e immagini.
L’Olanda era all’epoca uno dei paesi in cui l’interesse per le sperimentazioni poetiche era particolarmente vivo, grazie al lavoro di un gruppo di artisti - Herman Damen, G.J. De Rook, Herman De Vries, Robert Joseph e Van der Linde - di cui faceva parte lo stesso Clavin. Nel 1970 il museo Stedilijk di Amsterdam organizza un’esposizione fondamentale dal titolo “Concret Poetry?” in cui vengono invitati artisti da tutto il mondo. La rassegna è un’occasione per Clavin di entrare in contatto con numerosi poeti visivi e concreti, anche italiani, con i quali stringe rapporti di amicizia e collaborazione. Prima di questo evento aveva già avuto modo di confrontarsi con i poeti belgi Herman Damen e Paul De Vree, con i quali aveva esposto alla Galleria Celbeton a Dendermonde.
Il contributo di Clavin al movimento si contraddistingue per la matrice dadaista dei suoi collage, vicini a quelli dell’austriaco Raul Hausmann. Per comporre le sue tavole utilizza immagini e parole provenienti dal mondo dei mass-media, lasciando tuttavia un maggior rilievo alla componente iconica, che in numerosi casi sovrasta quella verbale. Ne risultano lavori dal vago sapore pop, in particolare quando le figure prescelte appartengono all’immaginario collettivo, come Merylin, o al mondo del consumo di massa.
Presso la Fondazione Berardelli sarà possibile vedere, per la prima volta in Italia, una vera e propria mostra antologica dedicata a Clavin. Saranno esposte 80 opere, dagli anni Sessanta ad oggi, tra cui numerosi collage.
La produzione artistica di Clavin inizia a metà degli anni 60. Le sue opere si collocano in un terreno di mezzo tra le coeve ricerche internazionali sulle potenzialità figurative della parola e quelle più interessate all’aspetto comunicativo, dato dalla rielaborazione di testi e immagini.
L’Olanda era all’epoca uno dei paesi in cui l’interesse per le sperimentazioni poetiche era particolarmente vivo, grazie al lavoro di un gruppo di artisti - Herman Damen, G.J. De Rook, Herman De Vries, Robert Joseph e Van der Linde - di cui faceva parte lo stesso Clavin. Nel 1970 il museo Stedilijk di Amsterdam organizza un’esposizione fondamentale dal titolo “Concret Poetry?” in cui vengono invitati artisti da tutto il mondo. La rassegna è un’occasione per Clavin di entrare in contatto con numerosi poeti visivi e concreti, anche italiani, con i quali stringe rapporti di amicizia e collaborazione. Prima di questo evento aveva già avuto modo di confrontarsi con i poeti belgi Herman Damen e Paul De Vree, con i quali aveva esposto alla Galleria Celbeton a Dendermonde.
Il contributo di Clavin al movimento si contraddistingue per la matrice dadaista dei suoi collage, vicini a quelli dell’austriaco Raul Hausmann. Per comporre le sue tavole utilizza immagini e parole provenienti dal mondo dei mass-media, lasciando tuttavia un maggior rilievo alla componente iconica, che in numerosi casi sovrasta quella verbale. Ne risultano lavori dal vago sapore pop, in particolare quando le figure prescelte appartengono all’immaginario collettivo, come Merylin, o al mondo del consumo di massa.
Presso la Fondazione Berardelli sarà possibile vedere, per la prima volta in Italia, una vera e propria mostra antologica dedicata a Clavin. Saranno esposte 80 opere, dagli anni Sessanta ad oggi, tra cui numerosi collage.
10
ottobre 2008
Hans Clavin – Il poeta volante
Dal 10 ottobre al 22 novembre 2008
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE BERARDELLI
Brescia, Via Milano, 107, (Brescia)
Brescia, Via Milano, 107, (Brescia)
Vernissage
10 Ottobre 2008, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore