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Hans Winkler – La fuga di Ötzi
Ötzi non è solo un reperto archeologico. È anche una star mediatica che a intervalli regolari fa delle apparizioni sulla stampa internazionale. In ogni caso, che si parli o no di lui, Ötzi riposa sempre tranquillo nella sua teca refrigerata all’interno del Museo Archeologico dell’Alto Adige. E se un giorno Ötzi sparisse? L’artista Hans HS Winkler inscena “La fuga di Ötzi”.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
HANS WINKLER – La fuga di Ötzi
MUSEION at the EURAC tower 23.10.08 – 12.12.08
Ötzi non è solo un reperto archeologico. È anche una star mediatica che a intervalli regolari fa delle apparizioni sulla stampa internazionale. In ogni caso, che si parli o no di lui, Ötzi riposa sempre tranquillo nella sua teca refrigerata all’interno del Museo Archeologico dell’Alto Adige. E se un giorno Ötzi sparisse? L’artista Hans HS Winkler inscena “La fuga di Ötzi”, che verrà inaugurata giovedì 23 ottobre alle 18.30 presso EURAC tower.
“Assieme al faraone egizio Tutancamon, Ötzi è probabilmente la più famosa mummia al mondo”, spiega il mummiologo Albert Zink. “Di sicuro mai un paziente è stato visitato in maniera più approfondita e scrupolosa.” Grazie a moderne tecniche di indagine, nel corso degli ultimi diciassette anni, i ricercatori sono riusciti a rispondere a molte domande su Ötzi e a capire come vivesse 5300 anni fa, cosa mangiasse, da dove sia venuto. Molte questioni restano ancora irrisolte, offrono spazio alla fantasia e al mito e aprono la strada a un nuovo approccio al “fenomeno Ötzi”: quello artistico.
Questi spazi vuoti diventano il campo d’azione di Hans HS Winkler. Da anni il noto artista, nato in Baviera ma al momento diviso tra Berlino e New York, si interessa alla mummia del Similaun. In modo particolare, lo affascina il mix tra razionalità scientifica e fantasia artistica che ogni nuova scoperta su Ötzi porta con sé. “La punta della freccia che i ricercatori hanno trovato nel corpo di Ötzi offre spunti per una storia, addirittura per un giallo” spiega l’artista, secondo il quale la costruzione del mito procede di pari passo al fenomeno della sparizione. Per l’esposizione alla EURAC tower, Winkler ha simulato - assieme ad Albert Zink, direttore dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman, ai collaboratori del Museo Archeologico dell’Alto Adige, e a Eduard Egarter-Vigl, patologo e responsabile della conservazione della mummia – la scomparsa di Ötzi. Winkler ha fatto realizzare sulla strada sotto il ponte Talvera e sulla statale che porta al Catinaccio delle impronte realizzate grazie ad un calco originale dei piedi di Ötzi. Questa “zona archeologica fittizia” verrà presentata nella torre dell’EURAC.
La mostra - che può essere visitata fino al 12 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 18 – chiude l’edizione 2008 di Percorsi tra Arte e Scienza – Museion at the EURAC tower, la rassegna organizzata in collaborazione tra EURAC e Museion e inaugurata due anni fa. Ogni anno vengono formate tre coppie di ricercatori e di artisti che hanno l’obiettivo di elaborare, attraverso workshop comuni, uno dei temi che l’EURAC fa oggetto di ricerca.
L’artista e curatore Hans Winkler è nato a Rott/Inn (Baviera) nel 1955. Oggi vive e lavora fra Berlino e New York. Le sue installazioni e azioni si trasferiscono spesso fuori dai tradizionali luoghi dell’arte. Molti dei suoi progetti sono stati sviluppati assieme a Stefan Micheel, con il quale ha fondato il gruppo p.t.t.red (paint the town red). Numerose le partecipazioni a mostre: 1997 treffpunkt niemandsland, Brennero, 2002, Fest-Kunst, curatore con Marion Piffer- Damiani, 2004 legal-illegal, Art beyond law, co-curatore della mostra NGBK, Berlino. Dal 2000 Hans Winkler è visiting professor/artista al San Francisco Art Institute (SFAI).
HANS WINKLER – La fuga di Ötzi
MUSEION at the EURAC tower 23.10.08 – 12.12.08
Ötzi non è solo un reperto archeologico. È anche una star mediatica che a intervalli regolari fa delle apparizioni sulla stampa internazionale. In ogni caso, che si parli o no di lui, Ötzi riposa sempre tranquillo nella sua teca refrigerata all’interno del Museo Archeologico dell’Alto Adige. E se un giorno Ötzi sparisse? L’artista Hans HS Winkler inscena “La fuga di Ötzi”, che verrà inaugurata giovedì 23 ottobre alle 18.30 presso EURAC tower.
“Assieme al faraone egizio Tutancamon, Ötzi è probabilmente la più famosa mummia al mondo”, spiega il mummiologo Albert Zink. “Di sicuro mai un paziente è stato visitato in maniera più approfondita e scrupolosa.” Grazie a moderne tecniche di indagine, nel corso degli ultimi diciassette anni, i ricercatori sono riusciti a rispondere a molte domande su Ötzi e a capire come vivesse 5300 anni fa, cosa mangiasse, da dove sia venuto. Molte questioni restano ancora irrisolte, offrono spazio alla fantasia e al mito e aprono la strada a un nuovo approccio al “fenomeno Ötzi”: quello artistico.
Questi spazi vuoti diventano il campo d’azione di Hans HS Winkler. Da anni il noto artista, nato in Baviera ma al momento diviso tra Berlino e New York, si interessa alla mummia del Similaun. In modo particolare, lo affascina il mix tra razionalità scientifica e fantasia artistica che ogni nuova scoperta su Ötzi porta con sé. “La punta della freccia che i ricercatori hanno trovato nel corpo di Ötzi offre spunti per una storia, addirittura per un giallo” spiega l’artista, secondo il quale la costruzione del mito procede di pari passo al fenomeno della sparizione. Per l’esposizione alla EURAC tower, Winkler ha simulato - assieme ad Albert Zink, direttore dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman, ai collaboratori del Museo Archeologico dell’Alto Adige, e a Eduard Egarter-Vigl, patologo e responsabile della conservazione della mummia – la scomparsa di Ötzi. Winkler ha fatto realizzare sulla strada sotto il ponte Talvera e sulla statale che porta al Catinaccio delle impronte realizzate grazie ad un calco originale dei piedi di Ötzi. Questa “zona archeologica fittizia” verrà presentata nella torre dell’EURAC.
La mostra - che può essere visitata fino al 12 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 18 – chiude l’edizione 2008 di Percorsi tra Arte e Scienza – Museion at the EURAC tower, la rassegna organizzata in collaborazione tra EURAC e Museion e inaugurata due anni fa. Ogni anno vengono formate tre coppie di ricercatori e di artisti che hanno l’obiettivo di elaborare, attraverso workshop comuni, uno dei temi che l’EURAC fa oggetto di ricerca.
L’artista e curatore Hans Winkler è nato a Rott/Inn (Baviera) nel 1955. Oggi vive e lavora fra Berlino e New York. Le sue installazioni e azioni si trasferiscono spesso fuori dai tradizionali luoghi dell’arte. Molti dei suoi progetti sono stati sviluppati assieme a Stefan Micheel, con il quale ha fondato il gruppo p.t.t.red (paint the town red). Numerose le partecipazioni a mostre: 1997 treffpunkt niemandsland, Brennero, 2002, Fest-Kunst, curatore con Marion Piffer- Damiani, 2004 legal-illegal, Art beyond law, co-curatore della mostra NGBK, Berlino. Dal 2000 Hans Winkler è visiting professor/artista al San Francisco Art Institute (SFAI).
23
ottobre 2008
Hans Winkler – La fuga di Ötzi
Dal 23 ottobre al 12 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
EURAC ACCADEMIA EUROPEA
Bolzano, Viale Druso, 1, (Bolzano)
Bolzano, Viale Druso, 1, (Bolzano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle 14 alle 18
Vernissage
23 Ottobre 2008, ore 18,30
Sito web
tower.eurac.edu
Autore