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Haris Epaminonda – Chapter IV
L’artista utilizza spesso materiali preesistenti come fotografie tratte da libri e oggetti trovati che assembla con sculture e film combinati a strutture e supporti da lei progettati. Le sue installazioni, i display espositivi come anche gli interventi sull’architettura, danno origine a enigmi visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio spesso tende all’astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a ogni precisa classificazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Fondazione Querini Stampalia propone Chapter IV, la prima mostra personale in unistituzione italiana dell'artista cipriota Haris Epaminonda (1980, vive e lavora a Berlino).
Haris Epaminonda si è affermata negli ultimi anni come una delle figure centrali nel panorama artistico della sua generazione a livello internazionale. Proprio a Venezia, nel 2007, Epaminonda ha co-rappresentato (insieme a Mustafa Hulusi) Cipro alla Biennale dArte.
Alla presenza in Biennale ha fatto seguito la partecipazione alla Biennale di Berlino nel 2008 e linvito a dOCUMENTA(13) nel 2012. Mostre personali le sono state dedicate da Malmö Konsthall (2009), Tate Modern di Londra (2010), MoMA-Museum of Modern Art di New York (2011) e Schirn Kunsthalle Frankfurt, in Germania (2011).
Lesposizione veneziana, curata da Chiara Bertola con Andrea Viliani (in qualità di co-curatore ospite) e allestita nellarea Carlo Scarpa, è il risultato di una co-produzione internazionale fra Fondazione Querini Stampalia, Centro darte contemporanea Point di Nicosia, Modern Art di Oxford e Kunsthaus di Zurigo, dove differenti versioni della mostra sono state presentate negli scorsi mesi.
Chapter IV è stata inoltre realizzata in collaborazione con la Galleria Massimo Minini di Brescia, grazie al fondamentale sostegno del marchio made in Italy luxury shoes Ballin di Fiesso d'Artico (Venezia) e al supporto del Ministero dell'Educazione e della Cultura di Cipro.
L'artista utilizza spesso materiali preesistenti come fotografie tratte da libri e oggetti trovati che assembla con sculture e film combinati a strutture e supporti da lei progettati. Le sue installazioni, i display espositivi come anche gli interventi sull'architettura, danno origine a enigmi visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio spesso tende all'astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a ogni precisa classificazione.
Molti si ricordano il lavoro di Haris Epaminonda (insieme a Daniel Gustav Cramer) nella palazzina della Hauptbahnof di Kassel allultima dOCUMENTA(13). Quella mostra, disseminata su tre piani, apparì sorprendente per il modo frammentario, dislocato, ritmico che si ricomponeva in qualcosa di unitario soltanto alla fine del percorso... Si aveva la sensazione di camminare in una casa/museo in cui le cose/opere erano perlopiù nascoste. Tutto era sui limiti, ai bordi, nascosto negli angoli, sospeso...sino a che, nel procedere, lo spazio si andava definendo e ricomponendo come nelle sillabe di una frase che si svelava man mano.
La mostra di Haris Epaminonda alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia è la quarta tappa del tour europeo. L'artista interviene all'interno dello spazio realizzato da Carlo Scarpa e presenta una nuova versione del suo ultimo film Chapters. A Venezia, il complesso articolarsi di citazioni doriente, la raffinatezza cromatica e formale come il risuonare di geografie e temporalità lontane e vicine dello spazio di Scarpa, hanno indotto lartista a rapportarsi anche con il grande architetto.
A Venezia, Haris Epaminonda gioca di nuovo con il display della mostra: usa lo spazio in se come una partitura spiega Chiara Bertola - dove i materiali diventano segni che si ricompongono come in una pittura tridimensionale. Lartista risponde e dialoga con larchitettura di Scarpa con un contrappunto geometrico, una punteggiatura raffinatissima che amplifica, sottolinea, tridimensiona, espande la complessita del linguaggio dellarchitettura.
Il centro della mostra è rappresentato da Chapters, un film di quattro ore girato nellautunno del 2012 a Cipro su pellicola 16 mm. Chapters è ad oggi il film più elaborato dellartista. Alla Querini Stampalia Chapters - originariamente mostrato integralmente su quattro schermi, con il sonoro di 'Part Wild Horses Mane On Both Sides' - sarà decostruito in un inedito adattamento.
La radicale congruenza fra l'intervento di Epaminonda e lo spazio espositivo sostiene Andrea Viliani - va inoltre ricondotto alle location del film Chapters, l'isola di Cipro, le cui relazioni storiche con una città come Venezia si sono sedimentate nella storia stessa della città, porta dell'Europa verso quell'Oriente, continuamente e fantasmaticamente evocato sia nella narrazione aperta, fluttuante, onirica di Chapters come in vari elementi del progetto architettonico e decorativo scarpiano.
In Chapters Epaminonda propone nondimeno alcuni degli stilemi del suo linguaggio artistico: i vasi, lo scorrere dellacqua, il monumento, le rovine, i paesaggi, le palme, gli animali. Un vocabolario di oggetti e immagini che consentono di investigare la nozione di tempo e la permeabilità della memoria. In unatmosfera densa di misticismo, uomini, donne, animali e oggetti si muovono e interagiscono, compiendo azioni e gesti rituali carichi di una molteplicità di possibili significati, enfatizzati spesso dalla lentezza dellesecuzione o attraverso la tecnica dello stop motion.
Il film si sviluppa attraverso gesti minimi e coreografici con una sequenza narrativa frammentata. Il principio di dualità e il simbolismo sono la bussola per orientarsi in questo viaggio spirituale in cui continuamente dialogano e si rispondono coppie di concetti e elementi: il pieno e il vuoto, il sole e la luna, lacqua e il deserto, il bianco e il nero, linterno e lesterno, luomo e la donna, la natura e la cultura. Un viaggio in uno spazio fisico e mentale, o in un tempo sospeso, malinconico e allo stesso tempo astratto in cui lasciare affluire emozioni e costruzioni immaginarie, i cui possibili riferimenti spaziano da Beato Angelico a Sergei Parajanov a Pier Paolo Pasolini, dallarchitettura greco-romana e bizantina a Carlo Scarpa.
La mostra sarà accompagnata da un libro dartista edito nel corso dellesposizione da Humboldt (Milano) e co-prodotto dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla Fondazione Querini Stampalia, la Galleria Massimo Minini di Brescia e la Rodeo Gallery di Instabul.
Un ringraziamento particolare a Crovato Pavimenti srl di Venezia e a Enea Righi e Lorenzo Paini.
Scheda Tecnica
Titolo: Haris Epaminonda. Chapter IV
Mostra a cura di: Chiara Bertola con Andrea Villani
Promossa da: Fondazione Querini Stampalia, Venezia
Istituzioni partner: Centro darte contemporanea Point, Nicosia; Modern Art di Oxford; Kunsthaus, Zurigo
In collaborazione con: Galleria Massimo Minini, Brescia
Con il sostegno di: Ballin, Fiesso d'Artico (Venezia)
Con il supporto di: Ministero dell'Educazione e della Cultura di Cypro
Sede della mostra: Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252, Area C. Scarpa e Museo
Periodo: 14 marzo - 18 maggio 2014
Inaugurazione: 14 marzo 2014, ore 18
Orario apertura: 10 18, chiuso il lunedì
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro. La visita allesposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia
Catalogo: Humboldt, distribuzione Le Presses du Réel e Idea Books
Nell'ambito del progetto appositamente concepito e realizzato per la mostra veneziana, la Galleria Massimo Minini di Brescia ospiterà una personale dell'artista con una serie di lavori inediti. Inaugurazione 25 marzo, ore 18.
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa, Castello 5252, 30122 Venezia
041 2711411 tel
www.querinistampalia.org
Ufficio stampa
Sara Bossi
tel. 339 8046499/041 2711441, e-mail: s.bossi@querinistampalia.org
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049 663499, e-mail: gestione3@studioesseci.net
Haris Epaminonda si è affermata negli ultimi anni come una delle figure centrali nel panorama artistico della sua generazione a livello internazionale. Proprio a Venezia, nel 2007, Epaminonda ha co-rappresentato (insieme a Mustafa Hulusi) Cipro alla Biennale dArte.
Alla presenza in Biennale ha fatto seguito la partecipazione alla Biennale di Berlino nel 2008 e linvito a dOCUMENTA(13) nel 2012. Mostre personali le sono state dedicate da Malmö Konsthall (2009), Tate Modern di Londra (2010), MoMA-Museum of Modern Art di New York (2011) e Schirn Kunsthalle Frankfurt, in Germania (2011).
Lesposizione veneziana, curata da Chiara Bertola con Andrea Viliani (in qualità di co-curatore ospite) e allestita nellarea Carlo Scarpa, è il risultato di una co-produzione internazionale fra Fondazione Querini Stampalia, Centro darte contemporanea Point di Nicosia, Modern Art di Oxford e Kunsthaus di Zurigo, dove differenti versioni della mostra sono state presentate negli scorsi mesi.
Chapter IV è stata inoltre realizzata in collaborazione con la Galleria Massimo Minini di Brescia, grazie al fondamentale sostegno del marchio made in Italy luxury shoes Ballin di Fiesso d'Artico (Venezia) e al supporto del Ministero dell'Educazione e della Cultura di Cipro.
L'artista utilizza spesso materiali preesistenti come fotografie tratte da libri e oggetti trovati che assembla con sculture e film combinati a strutture e supporti da lei progettati. Le sue installazioni, i display espositivi come anche gli interventi sull'architettura, danno origine a enigmi visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio spesso tende all'astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a ogni precisa classificazione.
Molti si ricordano il lavoro di Haris Epaminonda (insieme a Daniel Gustav Cramer) nella palazzina della Hauptbahnof di Kassel allultima dOCUMENTA(13). Quella mostra, disseminata su tre piani, apparì sorprendente per il modo frammentario, dislocato, ritmico che si ricomponeva in qualcosa di unitario soltanto alla fine del percorso... Si aveva la sensazione di camminare in una casa/museo in cui le cose/opere erano perlopiù nascoste. Tutto era sui limiti, ai bordi, nascosto negli angoli, sospeso...sino a che, nel procedere, lo spazio si andava definendo e ricomponendo come nelle sillabe di una frase che si svelava man mano.
La mostra di Haris Epaminonda alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia è la quarta tappa del tour europeo. L'artista interviene all'interno dello spazio realizzato da Carlo Scarpa e presenta una nuova versione del suo ultimo film Chapters. A Venezia, il complesso articolarsi di citazioni doriente, la raffinatezza cromatica e formale come il risuonare di geografie e temporalità lontane e vicine dello spazio di Scarpa, hanno indotto lartista a rapportarsi anche con il grande architetto.
A Venezia, Haris Epaminonda gioca di nuovo con il display della mostra: usa lo spazio in se come una partitura spiega Chiara Bertola - dove i materiali diventano segni che si ricompongono come in una pittura tridimensionale. Lartista risponde e dialoga con larchitettura di Scarpa con un contrappunto geometrico, una punteggiatura raffinatissima che amplifica, sottolinea, tridimensiona, espande la complessita del linguaggio dellarchitettura.
Il centro della mostra è rappresentato da Chapters, un film di quattro ore girato nellautunno del 2012 a Cipro su pellicola 16 mm. Chapters è ad oggi il film più elaborato dellartista. Alla Querini Stampalia Chapters - originariamente mostrato integralmente su quattro schermi, con il sonoro di 'Part Wild Horses Mane On Both Sides' - sarà decostruito in un inedito adattamento.
La radicale congruenza fra l'intervento di Epaminonda e lo spazio espositivo sostiene Andrea Viliani - va inoltre ricondotto alle location del film Chapters, l'isola di Cipro, le cui relazioni storiche con una città come Venezia si sono sedimentate nella storia stessa della città, porta dell'Europa verso quell'Oriente, continuamente e fantasmaticamente evocato sia nella narrazione aperta, fluttuante, onirica di Chapters come in vari elementi del progetto architettonico e decorativo scarpiano.
In Chapters Epaminonda propone nondimeno alcuni degli stilemi del suo linguaggio artistico: i vasi, lo scorrere dellacqua, il monumento, le rovine, i paesaggi, le palme, gli animali. Un vocabolario di oggetti e immagini che consentono di investigare la nozione di tempo e la permeabilità della memoria. In unatmosfera densa di misticismo, uomini, donne, animali e oggetti si muovono e interagiscono, compiendo azioni e gesti rituali carichi di una molteplicità di possibili significati, enfatizzati spesso dalla lentezza dellesecuzione o attraverso la tecnica dello stop motion.
Il film si sviluppa attraverso gesti minimi e coreografici con una sequenza narrativa frammentata. Il principio di dualità e il simbolismo sono la bussola per orientarsi in questo viaggio spirituale in cui continuamente dialogano e si rispondono coppie di concetti e elementi: il pieno e il vuoto, il sole e la luna, lacqua e il deserto, il bianco e il nero, linterno e lesterno, luomo e la donna, la natura e la cultura. Un viaggio in uno spazio fisico e mentale, o in un tempo sospeso, malinconico e allo stesso tempo astratto in cui lasciare affluire emozioni e costruzioni immaginarie, i cui possibili riferimenti spaziano da Beato Angelico a Sergei Parajanov a Pier Paolo Pasolini, dallarchitettura greco-romana e bizantina a Carlo Scarpa.
La mostra sarà accompagnata da un libro dartista edito nel corso dellesposizione da Humboldt (Milano) e co-prodotto dalla Kunsthaus di Zurigo, dalla Fondazione Querini Stampalia, la Galleria Massimo Minini di Brescia e la Rodeo Gallery di Instabul.
Un ringraziamento particolare a Crovato Pavimenti srl di Venezia e a Enea Righi e Lorenzo Paini.
Scheda Tecnica
Titolo: Haris Epaminonda. Chapter IV
Mostra a cura di: Chiara Bertola con Andrea Villani
Promossa da: Fondazione Querini Stampalia, Venezia
Istituzioni partner: Centro darte contemporanea Point, Nicosia; Modern Art di Oxford; Kunsthaus, Zurigo
In collaborazione con: Galleria Massimo Minini, Brescia
Con il sostegno di: Ballin, Fiesso d'Artico (Venezia)
Con il supporto di: Ministero dell'Educazione e della Cultura di Cypro
Sede della mostra: Fondazione Querini Stampalia, Venezia, Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252, Area C. Scarpa e Museo
Periodo: 14 marzo - 18 maggio 2014
Inaugurazione: 14 marzo 2014, ore 18
Orario apertura: 10 18, chiuso il lunedì
Ingresso: intero 10 euro, ridotto 8 euro. La visita allesposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia
Catalogo: Humboldt, distribuzione Le Presses du Réel e Idea Books
Nell'ambito del progetto appositamente concepito e realizzato per la mostra veneziana, la Galleria Massimo Minini di Brescia ospiterà una personale dell'artista con una serie di lavori inediti. Inaugurazione 25 marzo, ore 18.
Fondazione Querini Stampalia
Santa Maria Formosa, Castello 5252, 30122 Venezia
041 2711411 tel
www.querinistampalia.org
Ufficio stampa
Sara Bossi
tel. 339 8046499/041 2711441, e-mail: s.bossi@querinistampalia.org
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049 663499, e-mail: gestione3@studioesseci.net
14
marzo 2014
Haris Epaminonda – Chapter IV
Dal 14 marzo al 18 maggio 2014
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Maria Formosa, 5252, (Venezia)
Biglietti
intero 10 euro, ridotto 8 euro
Orario di apertura
10 - 18, chiuso il lunedì
Vernissage
14 Marzo 2014, h 18
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Autore
Curatore