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Harland Miller – Butter. Side Down
La Galleria Marabini è lieta di annunciare Butter – Side Down, la prima mostra personale in Italia dell’artista e scrittore britannico Harland Miller.
Comunicato stampa
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La Galleria Marabini è lieta di annunciare Butter - Side Down, la prima mostra personale in Italia dell’artista e scrittore britannico Harland Miller.
Il pittore inglese Harland Miller è famoso per il suo lavoro basato su vecchie copertine delle edizioni Penguin, riproduzioni pittoriche di icone classiche ma con titoli fittizzi, specifici del Nord Est della Gran Bretagna dove Miller è cresciuto. Nell’esecuzione tecnica questi lavori affondano le loro radici nell’Espressionismo astratto americano e nell’Espressionismo tedesco, che combinati con il suo amore per il testo, creano una forte sensazione di appartenenza alla tradizione inglese della Pop Art. Ne risulta così un lavoro che diventa un’allusione alla natura malconcia dei vecchi libri, evocando intenzionalmente un senso di nostalgia nel quale convivono nella stessa misura umorismo e tragedia, innate qualità della cultura del nord: Bridlington – Costal Erosion – It’s Not All Bad News; Too Cool to Die; The Me I Never Knew; Plan B, My Story e International Lonely Gal, Mon Histoire.
Miller è stato acclamato dalla critica grazie al suo romanzo di debutto, Slow Down Arthur, Stick to Thirty, (2000), la storia di un ragazzino che viaggia attraverso l’Inghilterra del Nord in compagnia di un imitatore di David Bowie. Nello stesso anno Miller pubblica un piccolo romanzo, First I was Afraid, I was Petrified, basato sulla storia vera di una parente affetta da Disturbo Ossessivo-Compulsivo, scoperto solo quando l’artista si imbatte in una scatola piena di Polaroid che la donna aveva scattato ai pomelli della cucina. Nel 2001 Miller inizia a produrre una serie di dipinti basati sulle copertine impolverate delle edizioni Penguin. Miller è stato Writer in Residence all’ICA di Londra, nel 2002 e durante la sua residenza ha programmato una serie di eventi basati sulla sua esprienza artistica e letteraria, che ha incluso una stagione completamente dedicata all’influenza ed al lascito di Edgar Allan Poe.
Harland Miller è nato nello Yorkshire nel 1964 e vive a Londra. Dal 1984 al 1987 ha studiato al Chelsea College of Art seguito poi da un MA al Chelsea College of Art dal 1987 fino al 1988.
Miller ha avuto molte mostre personali fra cui: I never forget what I can’t remember, Reflex Art Gallery, Amsterdam (2010), Don’t Let the Bastards Cheer you Up, Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2009), Siesta Forever - Come on and Sing My Song, The Fireplace Project, East Hamptons (2007), Dear Son, This is one of the last of my few remaining pre marital possessions - look after it won’t you, Love Dad, Marianne Boesky Gallery, New York (2005), To Jean, A Small Memento for a Great Effort, Love Alan, White Cube, London (2002).
Le collettive a cui ha preso parte includono: ‘You Dig The Tunnel, I’ll Hide The Soil’, White Cube, Hoxton Square and Shoreditch Town Hall, London (2008), Royal Academy, London (2007, 2006, 2005), Kunsthalle, Mannheim (2004) and the ICA, London (1996).
Il pittore inglese Harland Miller è famoso per il suo lavoro basato su vecchie copertine delle edizioni Penguin, riproduzioni pittoriche di icone classiche ma con titoli fittizzi, specifici del Nord Est della Gran Bretagna dove Miller è cresciuto. Nell’esecuzione tecnica questi lavori affondano le loro radici nell’Espressionismo astratto americano e nell’Espressionismo tedesco, che combinati con il suo amore per il testo, creano una forte sensazione di appartenenza alla tradizione inglese della Pop Art. Ne risulta così un lavoro che diventa un’allusione alla natura malconcia dei vecchi libri, evocando intenzionalmente un senso di nostalgia nel quale convivono nella stessa misura umorismo e tragedia, innate qualità della cultura del nord: Bridlington – Costal Erosion – It’s Not All Bad News; Too Cool to Die; The Me I Never Knew; Plan B, My Story e International Lonely Gal, Mon Histoire.
Miller è stato acclamato dalla critica grazie al suo romanzo di debutto, Slow Down Arthur, Stick to Thirty, (2000), la storia di un ragazzino che viaggia attraverso l’Inghilterra del Nord in compagnia di un imitatore di David Bowie. Nello stesso anno Miller pubblica un piccolo romanzo, First I was Afraid, I was Petrified, basato sulla storia vera di una parente affetta da Disturbo Ossessivo-Compulsivo, scoperto solo quando l’artista si imbatte in una scatola piena di Polaroid che la donna aveva scattato ai pomelli della cucina. Nel 2001 Miller inizia a produrre una serie di dipinti basati sulle copertine impolverate delle edizioni Penguin. Miller è stato Writer in Residence all’ICA di Londra, nel 2002 e durante la sua residenza ha programmato una serie di eventi basati sulla sua esprienza artistica e letteraria, che ha incluso una stagione completamente dedicata all’influenza ed al lascito di Edgar Allan Poe.
Harland Miller è nato nello Yorkshire nel 1964 e vive a Londra. Dal 1984 al 1987 ha studiato al Chelsea College of Art seguito poi da un MA al Chelsea College of Art dal 1987 fino al 1988.
Miller ha avuto molte mostre personali fra cui: I never forget what I can’t remember, Reflex Art Gallery, Amsterdam (2010), Don’t Let the Bastards Cheer you Up, Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2009), Siesta Forever - Come on and Sing My Song, The Fireplace Project, East Hamptons (2007), Dear Son, This is one of the last of my few remaining pre marital possessions - look after it won’t you, Love Dad, Marianne Boesky Gallery, New York (2005), To Jean, A Small Memento for a Great Effort, Love Alan, White Cube, London (2002).
Le collettive a cui ha preso parte includono: ‘You Dig The Tunnel, I’ll Hide The Soil’, White Cube, Hoxton Square and Shoreditch Town Hall, London (2008), Royal Academy, London (2007, 2006, 2005), Kunsthalle, Mannheim (2004) and the ICA, London (1996).
06
novembre 2010
Harland Miller – Butter. Side Down
Dal 06 novembre al 10 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARABINI
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.30-13 e 15-19.30
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 18.30
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