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Harrison Pearce – Absolute Pressure
RIBOT è lieta di presentare Absolute Pressure, a cura di Edoardo Monti, la prima personale in Italia dell’artista inglese Harrison Pearce (Londra, 1986, vive e lavora a Londra); una selezione di opere inedite realizzate in occasione della mostra.
Comunicato stampa
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RIBOT è lieta di presentare Absolute Pressure, a cura di Edoardo Monti, la prima personale in Italia dell’artista inglese Harrison Pearce (Londra, 1986, vive e lavora a Londra); una selezione di opere inedite realizzate in occasione della mostra.
La pratica artistica di Harrison Pearce origina da un fatto personale: una diagnosi, avvenuta a seguito di diversi esami, che ha evidenziato un’anomalia cerebrale.
Da questo momento il cervello, inteso come organo ma anche come forma primordiale, diventa ispirazione e spunto per il suo lavoro, soggetto da replicare e indagare, sia attraverso disegni e pitture, che tramite opere cinetiche, dalle più semplici alle più complesse e disposte secondo allestimenti quasi teatrali.
In mostra, al piano terra della galleria, sono esposte due sculture cinetiche intitolate Respite 2 e 3 in dialogo con le tele alle pareti. Le prime sono opere composte da sistemi meccanici di pistoni che colpiscono e modificano una forma in silicone dalle fattezze simili a quelle del cervello, esse indagano aspetti che hanno a che fare con molte discipline e concetti: la medicina, la fantascienza, la filosofia e i processi di automazione industriale. Mentre i quadri, peculiari nella loro proposta di abbinare la classicità dell’olio su tela alla rappresentazione di forme che richiamano dispositivi tecnologi, offrono la possibilità di vedere questa ricerca svilupparsi anche su una superficie bidimensionale.
Il percorso prosegue al piano inferiore dove l’artista allestisce Manifold, un’installazione tra le più complesse e grandi da lui mai realizzate, che abbina tre sculture cinetiche ad una sinfonia, una traccia audio che determina e “dirige” i movimenti meccanici, ma quasi umanoidi, compiuti dai pistoni. Si tratta di una mise en scène molto suggestiva, che genera e incoraggia nello spettatore una risposta emotiva e che mostra quanto Pearce sia capace di combinare poeticamente principi opposti quali razionalità e irrazionalità, interiorità e apparenza, umanità e macchina.
Completa l’esposizione lo Special Project, appositamente realizzato: un’edizione di dieci piccole sculture in due versioni differenti che rimandano alle forme esplorate su scala più grande e che si attivano grazie all’intervento dell’uomo.
Harrison Pearce (Londra, 1986, vive e lavora a Londra). Ha studiato alla City & Guilds of London Art School, alla Birkbeck, University of London, e alla Winchester School of Art. Sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: Schlossmuseum, Linz, 2020; Baert Gallery, Los Angeles, 2019; Royal Society of Sculptors, Londra, 2018; The Lightbox Museum, Woking, 2018; Thames-Side Studios, Londra, 2018. Ha inoltre svolto diverse residenze: Palazzo Monti, Brescia, 2019; Studio Block M74, Mexico City, 2019; Dulwich College, Londra, 2017; The Koppel Project Hive, Londra, 2017; Unit 1 Gallery|Workshop, Londra, 2017. Tra i premi sono inclusi: Young Contemporary Talent Purchase Prize, 2017; Royal British Society of Sculptors Bursary Award, 2017; City and Guilds of London Art School – Prize for Outstanding MA Show, 2016.
La pratica artistica di Harrison Pearce origina da un fatto personale: una diagnosi, avvenuta a seguito di diversi esami, che ha evidenziato un’anomalia cerebrale.
Da questo momento il cervello, inteso come organo ma anche come forma primordiale, diventa ispirazione e spunto per il suo lavoro, soggetto da replicare e indagare, sia attraverso disegni e pitture, che tramite opere cinetiche, dalle più semplici alle più complesse e disposte secondo allestimenti quasi teatrali.
In mostra, al piano terra della galleria, sono esposte due sculture cinetiche intitolate Respite 2 e 3 in dialogo con le tele alle pareti. Le prime sono opere composte da sistemi meccanici di pistoni che colpiscono e modificano una forma in silicone dalle fattezze simili a quelle del cervello, esse indagano aspetti che hanno a che fare con molte discipline e concetti: la medicina, la fantascienza, la filosofia e i processi di automazione industriale. Mentre i quadri, peculiari nella loro proposta di abbinare la classicità dell’olio su tela alla rappresentazione di forme che richiamano dispositivi tecnologi, offrono la possibilità di vedere questa ricerca svilupparsi anche su una superficie bidimensionale.
Il percorso prosegue al piano inferiore dove l’artista allestisce Manifold, un’installazione tra le più complesse e grandi da lui mai realizzate, che abbina tre sculture cinetiche ad una sinfonia, una traccia audio che determina e “dirige” i movimenti meccanici, ma quasi umanoidi, compiuti dai pistoni. Si tratta di una mise en scène molto suggestiva, che genera e incoraggia nello spettatore una risposta emotiva e che mostra quanto Pearce sia capace di combinare poeticamente principi opposti quali razionalità e irrazionalità, interiorità e apparenza, umanità e macchina.
Completa l’esposizione lo Special Project, appositamente realizzato: un’edizione di dieci piccole sculture in due versioni differenti che rimandano alle forme esplorate su scala più grande e che si attivano grazie all’intervento dell’uomo.
Harrison Pearce (Londra, 1986, vive e lavora a Londra). Ha studiato alla City & Guilds of London Art School, alla Birkbeck, University of London, e alla Winchester School of Art. Sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive presso: Schlossmuseum, Linz, 2020; Baert Gallery, Los Angeles, 2019; Royal Society of Sculptors, Londra, 2018; The Lightbox Museum, Woking, 2018; Thames-Side Studios, Londra, 2018. Ha inoltre svolto diverse residenze: Palazzo Monti, Brescia, 2019; Studio Block M74, Mexico City, 2019; Dulwich College, Londra, 2017; The Koppel Project Hive, Londra, 2017; Unit 1 Gallery|Workshop, Londra, 2017. Tra i premi sono inclusi: Young Contemporary Talent Purchase Prize, 2017; Royal British Society of Sculptors Bursary Award, 2017; City and Guilds of London Art School – Prize for Outstanding MA Show, 2016.
29
settembre 2021
Harrison Pearce – Absolute Pressure
Dal 29 settembre al 06 novembre 2021
arte contemporanea
Location
RIBOT ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Milano, Via Enrico Nöe, 23, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì / dalle ore 15 alle 19.30
sabato dalle 11.30 alle 18.30
Vernissage
29 Settembre 2021, 19
Autore
Curatore
Autore testo critico