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Heidi McFall
C’è ancora possibilità, nell’epoca delle immagini ad alta risoluzione e del fotoritocco, per un pittore di occuparsi del ritratto? Heidi McFall (1974, Dewitt, Idaho, Stati Uniti, vive e lavora a San Antonio) non ha dubbi a riguardo, anche se a prima vista ciò non sembra così evidente
Comunicato stampa
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C’è ancora possibilità, nell’epoca delle immagini ad alta risoluzione e del fotoritocco, per un pittore di occuparsi del ritratto? Heidi McFall (1974, Dewitt, Idaho, Stati Uniti, vive e lavora a San Antonio) non ha dubbi a riguardo, anche se a prima vista ciò non sembra così evidente.
I suoi dipinti infatti, assomigliano in modo impressionante a delle fotografie e ciò si potrebbe leggere come una dichiarazione di resa della pittura allo strapotere della tecnologia. In realtà gli artisti da sempre attingono all’immaginario collettivo e, visto che viviamo nella civiltà delle immagini, la McFall parte dalle fotografie per ridare loro nuova vita.
La grande maestria dell’autrice nell’usare il carboncino e i pastelli viene sfruttata, più che per una rappresentazione realistica della fisionomia, per l’imitazione degli effetti di sovraesposizione o di contrasto eccessivo. Questa non è una semplice dimostrazione di bravura, perché, esattamente come l’uso prevalente del bianco e nero per le figure, risponde alla volontà di eliminare tutti i particolari superflui per farci concentrare sulla psicologia delle persone ritratte.
Azzurri intensi, arancioni luminosi, rossi caldi riempiono spesso lo sfondo. Sono così densi e carichi di colore che il contrasto con i toni opachi e sfumati delle figure produce una specie di scintilla che dà loro vita ed energia. Hanno inoltre il compito di evidenziare ulteriormente l’umore o il carattere dei soggetti e di rinforzare la composizione globale. Per questo motivo non creano un’atmosfera avvolgente, ma un vero e proprio sfondo contro il quale emergono le figure, effetto accentuato dall’assenza quasi totale di riferimenti al paesaggio o ad un contesto.
Heidi McFall riesce a sfruttare per i suoi effetti anche la tecnica del collage. Ritagliando e ricomponendo singoli ritratti, l’artista indaga i rapporti esistenti tra i suoi soggetti oppure, se si tratta di un’unica persona, riesce ad entrare più in profondità nella sua personalità. Il collage ottiene anche un altro effetto: le persone rimangono isolate le une dalle altre. Se ciò assicura che ciascuno mantenga la propria individualità anche quando interagisce con gli altri, suggerisce altresì l’impossibilità di una completa comprensione reciproca.
La mostra è composta da nove opere, la maggior parte di grande formato (122x183 cm) in cui gruppi di tre soggetti si alternano a singole figure. Donne che ridono, fanciulle spensierate, sguardi sognanti che si proiettano verso un orizzonte ignoto tra cielo e terra. La capacità espressiva dell’artista crea in questi ritratti uno spaccato, cattura un attimo in cui il tempo sembra essersi fermato; immobilizza nella semplicità del quotidiano tutta una vita, anzi, tutte le diverse esistenze dei personaggi che ne sono protagonisti.
Heidi McFall ha esposto al Museum of Contemporary Art, Denver, CO, nella mostra ‘ Decades of influence’, e al Boulder Museum of Contemporary Art, Boulder, CO in occasione della mostra ‘Colorado 2000 ’.
Sarà presente l’artista
I suoi dipinti infatti, assomigliano in modo impressionante a delle fotografie e ciò si potrebbe leggere come una dichiarazione di resa della pittura allo strapotere della tecnologia. In realtà gli artisti da sempre attingono all’immaginario collettivo e, visto che viviamo nella civiltà delle immagini, la McFall parte dalle fotografie per ridare loro nuova vita.
La grande maestria dell’autrice nell’usare il carboncino e i pastelli viene sfruttata, più che per una rappresentazione realistica della fisionomia, per l’imitazione degli effetti di sovraesposizione o di contrasto eccessivo. Questa non è una semplice dimostrazione di bravura, perché, esattamente come l’uso prevalente del bianco e nero per le figure, risponde alla volontà di eliminare tutti i particolari superflui per farci concentrare sulla psicologia delle persone ritratte.
Azzurri intensi, arancioni luminosi, rossi caldi riempiono spesso lo sfondo. Sono così densi e carichi di colore che il contrasto con i toni opachi e sfumati delle figure produce una specie di scintilla che dà loro vita ed energia. Hanno inoltre il compito di evidenziare ulteriormente l’umore o il carattere dei soggetti e di rinforzare la composizione globale. Per questo motivo non creano un’atmosfera avvolgente, ma un vero e proprio sfondo contro il quale emergono le figure, effetto accentuato dall’assenza quasi totale di riferimenti al paesaggio o ad un contesto.
Heidi McFall riesce a sfruttare per i suoi effetti anche la tecnica del collage. Ritagliando e ricomponendo singoli ritratti, l’artista indaga i rapporti esistenti tra i suoi soggetti oppure, se si tratta di un’unica persona, riesce ad entrare più in profondità nella sua personalità. Il collage ottiene anche un altro effetto: le persone rimangono isolate le une dalle altre. Se ciò assicura che ciascuno mantenga la propria individualità anche quando interagisce con gli altri, suggerisce altresì l’impossibilità di una completa comprensione reciproca.
La mostra è composta da nove opere, la maggior parte di grande formato (122x183 cm) in cui gruppi di tre soggetti si alternano a singole figure. Donne che ridono, fanciulle spensierate, sguardi sognanti che si proiettano verso un orizzonte ignoto tra cielo e terra. La capacità espressiva dell’artista crea in questi ritratti uno spaccato, cattura un attimo in cui il tempo sembra essersi fermato; immobilizza nella semplicità del quotidiano tutta una vita, anzi, tutte le diverse esistenze dei personaggi che ne sono protagonisti.
Heidi McFall ha esposto al Museum of Contemporary Art, Denver, CO, nella mostra ‘ Decades of influence’, e al Boulder Museum of Contemporary Art, Boulder, CO in occasione della mostra ‘Colorado 2000 ’.
Sarà presente l’artista
14
novembre 2006
Heidi McFall
Dal 14 novembre 2006 al 14 febbraio 2007
arte contemporanea
Location
PAOLO CURTI / ANNAMARIA GAMBUZZI & CO.
Milano, Via Pontaccio, 19, (Milano)
Milano, Via Pontaccio, 19, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 11-19, escluso festivi, sabato su appuntamento
Autore