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Heinz Mack
Mostra personale che inaugura il nuovo spazio della galleria a Firenze
Comunicato stampa
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Galleria Gentili torna a Firenze dopo una lunga assenza dalla città ed ha il piacere di inaugurare il nuovo spazio di Borgo Pinti 80/R con una personale di Heinz Mack.
Nel 1957 Heinz Mack (1931) fondò a Düsseldorf, insieme a Otto Piene, il gruppo ZERO, al quale si unì, nel 1961, anche Günter Uecker. Nell'intento di rispondere al predominio dall'arte informale e dal tachisme, questi artisti avevano eletto come mezzi espressivi la luce, la pittura monocroma, il movimento, le strutture seriali e le performance con il coinvolgimento del pubblico. Molti furono gli artisti che aderirono al gruppo ZERO e alle sue battaglie, fra questi, Lucio Fontana, Yves Klein, Enrico Castellani, Piero Manzoni.
Negli anni Sessanta Heinz Mack realizzò gigantesche strutture in rilievo installate sulla sabbia del deserto e stele di luce che si stagliavano nel nulla. “Il suo materiale” prediletto divenne il foglio di alluminio con i suoi riflessi argentei e le sue rifrazioni.
Ancora oggi, il mezzo espressivo immediato impiegato da Mack per realizzare le sue opere è la luce. Le strutture monocrome e seriali si trovano in particolare nei lavori in bianco e nero. La luce viene ridotta al bianco, il nero risponde creando l'effetto della profondità, così che le opere appaiono come rilievi anche se sono nate come frottage su carta.
La luce si manifesta anche in forma di cromatismi luminosi, mentre il rigore formale della struttura compositiva si mantiene inalterato. Nella saturazione del colore, nei toni luminosi, si esprime chiaramente la spiccata propensione che Mack nutre per la luce mediterranea. Per questa ragione il suo studio di Ibiza è il luogo ideale dove trovare ispirazione. L'artista lavora anche a Mönchengladbach, in Germania.
Nella mostra sono esposte opere che appartengono a entrambi i gruppi.
Nel 1957 Heinz Mack (1931) fondò a Düsseldorf, insieme a Otto Piene, il gruppo ZERO, al quale si unì, nel 1961, anche Günter Uecker. Nell'intento di rispondere al predominio dall'arte informale e dal tachisme, questi artisti avevano eletto come mezzi espressivi la luce, la pittura monocroma, il movimento, le strutture seriali e le performance con il coinvolgimento del pubblico. Molti furono gli artisti che aderirono al gruppo ZERO e alle sue battaglie, fra questi, Lucio Fontana, Yves Klein, Enrico Castellani, Piero Manzoni.
Negli anni Sessanta Heinz Mack realizzò gigantesche strutture in rilievo installate sulla sabbia del deserto e stele di luce che si stagliavano nel nulla. “Il suo materiale” prediletto divenne il foglio di alluminio con i suoi riflessi argentei e le sue rifrazioni.
Ancora oggi, il mezzo espressivo immediato impiegato da Mack per realizzare le sue opere è la luce. Le strutture monocrome e seriali si trovano in particolare nei lavori in bianco e nero. La luce viene ridotta al bianco, il nero risponde creando l'effetto della profondità, così che le opere appaiono come rilievi anche se sono nate come frottage su carta.
La luce si manifesta anche in forma di cromatismi luminosi, mentre il rigore formale della struttura compositiva si mantiene inalterato. Nella saturazione del colore, nei toni luminosi, si esprime chiaramente la spiccata propensione che Mack nutre per la luce mediterranea. Per questa ragione il suo studio di Ibiza è il luogo ideale dove trovare ispirazione. L'artista lavora anche a Mönchengladbach, in Germania.
Nella mostra sono esposte opere che appartengono a entrambi i gruppi.
15
settembre 2016
Heinz Mack
Dal 15 settembre al 25 novembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA GENTILI
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Firenze, Borgo Pinti, 80r, (Firenze)
Vernissage
15 Settembre 2016, ore 18.30
Autore
Curatore