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Helen Mirra
Helen Mirra, giovane artista neoconcettuale americana nata a Rochester
Comunicato stampa
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PIAC/piattaforma internazionale arte contemporanea è lieta di annunciare l’inaugurazione del proprio spazio espositivo, il primo che a Ragusa si dedicherà alle giovani ricerche italiane e internazionali nelle arti visive contemporanee, con una mostra di Helen Mirra, giovane artista neoconcettuale americana nata a Rochester (New York) nel 1970.
Nelle sue opere, per lo più installazioni realizzate con media diversi come la scultura, il film, il suono, la fotografia, la parola e il tessuto, l’artista dà forma, secondo strategie proprie dell’arte concettuale, di Fluxus e dell’arte povera, a riflessioni sul mondo naturale, e sul rapporto, spesso caratterizzato da violenza e distruzione, dell’uomo che lo abita. Della natura – mare, terra, cielo – Mirra ci restituisce, con sguardo poetico e rigore scientifico, una vera e propria mappatura secondo unità di misura di spazio e tempo. Un esempio conosciuto al pubblico internazionale è Sky-wreck, una scultura di enormi proporzioni presentata nel 2001 alla Renaissance Society di Chicago, realizzata con 110 triangoli di cotone color indaco tagliati e cuciti secondo il calcolo della cupola geodetica effettuato dall’architetto e cristallografo americano Buckminster Fuller, a formare una porzione di cielo frammentato, caduto dalla volta celeste.
Ispirata dalla presenza predominante della natura che circonda Ragusa e dalla vicinanza del 41° parallelo, Helen Mirra presenta nello spazio PIAC l’installazione sonora Maps of parallels 41° N and 49° N e Kestrel (Falco tinnunculus), una sequenza di diapositive in bianco e nero proiettata su una porzione di parete color azzurro-grigio, che descrive una corona di chiome d’alberi a volo d’uccello. Questo lavoro si ispira, come altri nella produzione di Mirra, alla storia del cinema e, nello specifico, al film Kes di Ken Loach. Per contro in Maps of parallels 41° N and 49° N l’artista misura lo spazio attraversato dal 41° e dal 49° parallelo nord in termini matematici e naturalistici, e lo scompone in una sequenza di suoni musicali, attribuendo ad ogni elemento – il vento, la terra, gli abissi dell’oceano, la ferrovia, i fiumi – il suono di uno strumento musicale (chitarra, basso) o, secondo le più recenti sperimentazioni, il rumore di un generatore, o di una pellicola filmica che si riavvolge o, ancora, il silenzio.
Helen Mirra è nata a Rochester (New York) nel 1970. Vive e lavora a Chicago, dove insegna Videoproduzione e Storia del video alla University of Illinois. Ha esposto in mostre personali al Whitney Museum di New York (2002), al Berkley Art Museum (2003), al Dallas Museum of Art (2004) e alla Taka Ishi Gallery di Tokyo (2005). Tra le numerose mostre collettive ricordiamo Age of Influence al Museum of Contemporary Art di Chicago (2000) e Land, Land! presso la Kunsthalle di Basilea (2003). Nel 2003 ha partecipato alla 50° edizione della Biennale di Venezia con una installazione nel Padiglione Italia.
Nelle sue opere, per lo più installazioni realizzate con media diversi come la scultura, il film, il suono, la fotografia, la parola e il tessuto, l’artista dà forma, secondo strategie proprie dell’arte concettuale, di Fluxus e dell’arte povera, a riflessioni sul mondo naturale, e sul rapporto, spesso caratterizzato da violenza e distruzione, dell’uomo che lo abita. Della natura – mare, terra, cielo – Mirra ci restituisce, con sguardo poetico e rigore scientifico, una vera e propria mappatura secondo unità di misura di spazio e tempo. Un esempio conosciuto al pubblico internazionale è Sky-wreck, una scultura di enormi proporzioni presentata nel 2001 alla Renaissance Society di Chicago, realizzata con 110 triangoli di cotone color indaco tagliati e cuciti secondo il calcolo della cupola geodetica effettuato dall’architetto e cristallografo americano Buckminster Fuller, a formare una porzione di cielo frammentato, caduto dalla volta celeste.
Ispirata dalla presenza predominante della natura che circonda Ragusa e dalla vicinanza del 41° parallelo, Helen Mirra presenta nello spazio PIAC l’installazione sonora Maps of parallels 41° N and 49° N e Kestrel (Falco tinnunculus), una sequenza di diapositive in bianco e nero proiettata su una porzione di parete color azzurro-grigio, che descrive una corona di chiome d’alberi a volo d’uccello. Questo lavoro si ispira, come altri nella produzione di Mirra, alla storia del cinema e, nello specifico, al film Kes di Ken Loach. Per contro in Maps of parallels 41° N and 49° N l’artista misura lo spazio attraversato dal 41° e dal 49° parallelo nord in termini matematici e naturalistici, e lo scompone in una sequenza di suoni musicali, attribuendo ad ogni elemento – il vento, la terra, gli abissi dell’oceano, la ferrovia, i fiumi – il suono di uno strumento musicale (chitarra, basso) o, secondo le più recenti sperimentazioni, il rumore di un generatore, o di una pellicola filmica che si riavvolge o, ancora, il silenzio.
Helen Mirra è nata a Rochester (New York) nel 1970. Vive e lavora a Chicago, dove insegna Videoproduzione e Storia del video alla University of Illinois. Ha esposto in mostre personali al Whitney Museum di New York (2002), al Berkley Art Museum (2003), al Dallas Museum of Art (2004) e alla Taka Ishi Gallery di Tokyo (2005). Tra le numerose mostre collettive ricordiamo Age of Influence al Museum of Contemporary Art di Chicago (2000) e Land, Land! presso la Kunsthalle di Basilea (2003). Nel 2003 ha partecipato alla 50° edizione della Biennale di Venezia con una installazione nel Padiglione Italia.
24
settembre 2005
Helen Mirra
Dal 24 settembre al 20 novembre 2005
arte contemporanea
Location
PIAC GALLERIA
Ragusa, Via Torrenuova, 16, (Ragusa)
Ragusa, Via Torrenuova, 16, (Ragusa)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19:30
Vernissage
24 Settembre 2005, ore 18-21
Autore