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Helen Mirra – Camminare, tessere / Gianni Pettena – Architetture naturali
Merano Arte ospita due personali dedicate rispettivamente alla ricerca di Helen Mirra (Rochester, New York, 1970) e Gianni Pettena (Bolzano, 1940).
Comunicato stampa
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Merano Arte è lieta di presentare due mostre personali che ospiterà a partire dal 22 luglio, dedicate rispettivamente all’artista statunitense Helen Mirra (nata a Rochester, New York nel 1970, vive a San Francisco) e a Gianni Pettena (nato a Bolzano nel 1940, vive a Firenze).
All’interno delle loro differenti pratiche artistiche, i due artisti combinano il confronto continuo con il paesaggio, i nostri movimenti al suo interno e il nostro rapporto con la Natura. Le due mostre creano un collegamento tra i paesaggi degli Stati Uniti e del Sudtirolo, luoghi che hanno sperimentato entrambi gli artisti, e che hanno influenzato fortemente il loro percorso.
GIANNI PETTENA
Architetture naturali
Negli anni Settanta Gianni Pettena è uno dei fondatori e dei membri più rappresentativi del movimento “Architettura Radicale”. La sua pratica artistica si colloca tra l’arte concettuale e la Land Art. Pettena sviluppa le proprie opere - installazioni, fotografie, disegni e progetti – osservando la Natura e il paesaggio, prassi attraverso la quale egli scandaglia e spesso dissolve, i confini tra Arte e Architettura.
Sebbene Pettena non abiti in Sudtirolo fin dalla giovinezza, il paesaggio locale riveste un ruolo fondamentale per le sue creazioni e concezioni in campo architettonico – tanto che, in proposito lo stesso Pettena parla de “la mia scuola di architettura”. La mostra a Merano Arte si occupa di questo rapporto e del costante confronto che caratterizza il legame dell’artista con il paesaggio della sua terra, accompagnando tutta la sua attività.
Merano Arte presenta una selezione di fotografie, disegni e installazioni incentrati su questo tema, tra
i quali alcuni lavori che approfondiscono il retroscena storico-intellettuale dell’Alto Adige e del suo paesaggio.
La convinzione di Gianni Pettena che l’Architettura in Natura e quella del corpo umano siano interdipendenti, è alla base di quasi tutti i suoi lavori. La serie fotografica “unconscious architecture” - uno dei lavori fondanti della ricerca dell’artista, sviluppato negli Stati Uniti nel corso degli anni - amplia il modo di guardare al paesaggio americano, tessendo un dialogo tra i due scenari (culturali) più significativi per Pettena.
Per Merano Arte, Pettena ha proseguito lo sviluppo della spettacolare installazione “Forgiving Architecture” (2009) in grado di appropriarsi della particolare architettura della struttura museale e rendere poeticamente visibili quei moti architettonici che altrimenti rimarrebbero appena percepibili .
BREVE BIOGRAFIA
Nel 1971 Gianni Pettena ha partecipato ad una residenza d’artista presso il College of Art and Design di Minneapolis (USA) e l’anno seguente ha insegnato all’Università dello Utah di Salt Lake City (USA).
Il periodo trascorso negli Stati Uniti, l’esperienza del paesaggio e il confronto con la Land Art sono stati decisivi nello sviluppo della produzione artistica di Pettena. Per dieci anni a partire dal 1983, ha insegnato alla Domus Academy di Milano e, dal 1973 al 2008 è stato docente di Storia dell’Architettura Contemporanea all’Università degli studi di Firenze. Accanto all’attività professionale, Pettena è anche autore di numerosi saggi critici e teorici.
Gianni Pettena è stato il primo architetto "radicale" al quale il Frac Centre di Orléans abbia dedicato una mostra antologica e il suo lavoro è stato presentato da musei e istituzioni internazionali quali la Biennale di Venezia, il PAC di Milano, il Mori Museum di Tokyo, il Barbican Center di Londra, il Gamec di Bergamo, il Centre Pompidou di Parigi e il Centre Metz, la Biennale di Berlino, il Padiglione Italia all'Expo di Shanghai del 2010; sue opere sono presenti all’interno di collezioni private in Italia e all'estero, nonché nelle collezioni permanenti di gallerie e istituzioni, tra le quali quelle del Centre Pompidou di Parigi, del Frac Centre di Orléans e gli Archivi della Biennale di Venezia.
All’interno delle loro differenti pratiche artistiche, i due artisti combinano il confronto continuo con il paesaggio, i nostri movimenti al suo interno e il nostro rapporto con la Natura. Le due mostre creano un collegamento tra i paesaggi degli Stati Uniti e del Sudtirolo, luoghi che hanno sperimentato entrambi gli artisti, e che hanno influenzato fortemente il loro percorso.
GIANNI PETTENA
Architetture naturali
Negli anni Settanta Gianni Pettena è uno dei fondatori e dei membri più rappresentativi del movimento “Architettura Radicale”. La sua pratica artistica si colloca tra l’arte concettuale e la Land Art. Pettena sviluppa le proprie opere - installazioni, fotografie, disegni e progetti – osservando la Natura e il paesaggio, prassi attraverso la quale egli scandaglia e spesso dissolve, i confini tra Arte e Architettura.
Sebbene Pettena non abiti in Sudtirolo fin dalla giovinezza, il paesaggio locale riveste un ruolo fondamentale per le sue creazioni e concezioni in campo architettonico – tanto che, in proposito lo stesso Pettena parla de “la mia scuola di architettura”. La mostra a Merano Arte si occupa di questo rapporto e del costante confronto che caratterizza il legame dell’artista con il paesaggio della sua terra, accompagnando tutta la sua attività.
Merano Arte presenta una selezione di fotografie, disegni e installazioni incentrati su questo tema, tra
i quali alcuni lavori che approfondiscono il retroscena storico-intellettuale dell’Alto Adige e del suo paesaggio.
La convinzione di Gianni Pettena che l’Architettura in Natura e quella del corpo umano siano interdipendenti, è alla base di quasi tutti i suoi lavori. La serie fotografica “unconscious architecture” - uno dei lavori fondanti della ricerca dell’artista, sviluppato negli Stati Uniti nel corso degli anni - amplia il modo di guardare al paesaggio americano, tessendo un dialogo tra i due scenari (culturali) più significativi per Pettena.
Per Merano Arte, Pettena ha proseguito lo sviluppo della spettacolare installazione “Forgiving Architecture” (2009) in grado di appropriarsi della particolare architettura della struttura museale e rendere poeticamente visibili quei moti architettonici che altrimenti rimarrebbero appena percepibili .
BREVE BIOGRAFIA
Nel 1971 Gianni Pettena ha partecipato ad una residenza d’artista presso il College of Art and Design di Minneapolis (USA) e l’anno seguente ha insegnato all’Università dello Utah di Salt Lake City (USA).
Il periodo trascorso negli Stati Uniti, l’esperienza del paesaggio e il confronto con la Land Art sono stati decisivi nello sviluppo della produzione artistica di Pettena. Per dieci anni a partire dal 1983, ha insegnato alla Domus Academy di Milano e, dal 1973 al 2008 è stato docente di Storia dell’Architettura Contemporanea all’Università degli studi di Firenze. Accanto all’attività professionale, Pettena è anche autore di numerosi saggi critici e teorici.
Gianni Pettena è stato il primo architetto "radicale" al quale il Frac Centre di Orléans abbia dedicato una mostra antologica e il suo lavoro è stato presentato da musei e istituzioni internazionali quali la Biennale di Venezia, il PAC di Milano, il Mori Museum di Tokyo, il Barbican Center di Londra, il Gamec di Bergamo, il Centre Pompidou di Parigi e il Centre Metz, la Biennale di Berlino, il Padiglione Italia all'Expo di Shanghai del 2010; sue opere sono presenti all’interno di collezioni private in Italia e all'estero, nonché nelle collezioni permanenti di gallerie e istituzioni, tra le quali quelle del Centre Pompidou di Parigi, del Frac Centre di Orléans e gli Archivi della Biennale di Venezia.
21
luglio 2017
Helen Mirra – Camminare, tessere / Gianni Pettena – Architetture naturali
Dal 21 luglio al 24 settembre 2017
arte contemporanea
Location
KUNST MERAN/O ARTE
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Merano, Via Portici, 163, (Bolzano)
Biglietti
Intero € 6, ridotto € 5
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-18, domenica ore 11-18
Vernissage
21 Luglio 2017, ore 20.00
Autore
Curatore