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Hélène Foata – Sub
“Sub” è il titolo di queste opere ad indicare tutto ciò che è nascosto e sottende la realtà visibile dal quale ha origine.Arte frattale
Comunicato stampa
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“Lo spazio non è vacuo.
È pieno, opposto al vuoto, ed è il terreno per l’esistenza di ogni cosa. L’universo non è separato da questo mare cosmico di energia” David Bohm
Quando tutto è buio e silenzio, nel momento esatto in cui la sensazione di essere sepolti vivi comincia a dare i brividi, lo spettacolo inizia. I biologi marini che l'hanno vissuto lo descrivono come una scarica di fuochi d'artificio, l'accensione improvvisa di un cielo di stelle, il passaggio di una galassia di fronte ai propri occhi, l'approdo in un mondo alieno. La bioluminescenza marina consente l’uso della vista anche là dove la luce è scarsa o assente. Nelle profondità degli abissi si assiste ad uno spettacolo che permette alle creature vegetali e animali di comunicare tra loro, rendere visibili le cellule uovo e sopravvivere. Il mondo marino è solo uno degli ambienti dal quale Hélenè Foata trae ispirazione per questo nuovo ciclo di opere nel quale forme ovoidi traslucide emergono dal flusso magmatico e stanno sulla soglia, danzano sulla superficie della geometria frattale in una atmosfera limbica. “Sub” è il titolo di queste opere ad indicare tutto ciò che è nascosto e sottende la realtà visibile dal quale ha origine : particelle sub atomiche, cellule embrionali, uova mutanti? Di quale dimensione fanno parte queste forme? Hèlenè Foata ci pone di fronte ad una domanda alla quale possiamo rispondere attraverso il nostro vissuto e la nostra percezione.
Nell’arte frattale il computer offre all’artista una “lente” inedita attraverso la quale creare le proprie opere e un sistema non lineare che le permette infinite variazioni e moltiplicazioni di scala, tuttavia il suo immaginario estetico attinge direttamente dalla natura organica del regno vegetale, animale e umano che si osserva nelle sculture che accompagnano il percorso di immagini digitali.
Queste capsule di argento laminato, verde o viola sono forme viventi sospese nel tessuto della geometria frattale e sulla superficie si scindono, si moltiplicano come cellule staminali innescando un processo di rigenerazione. La natura utilizza sistemi caotici e possibilità apparentemente casuali per aumentare la complessità del suo sistema, l’artista mette ordine in questa caoticità fissando in una immagine questo flusso. Tuttavia, come nel ciclo di opere precedenti, all’interno di esse si osserva una potente tensione energetica attorno al nucleo originario destinata a sciogliersi successivamente in una danza delle particelle e l’intreccio di piani compositivi si presenta dapprima pittorico e materico per poi rarefarsi in un pulviscolo evanescente.
L’uomo, scienziato o artista che sia, se mette in discussione i meccanismi del percepire e del conoscere il mondo, apre diversi contesti di senso. L’artista lo fa con finalità diverse dallo scienziato e la la sua ricerca estetica non può prescindere in questo caso dal paragonare il Microcosmo al Macrocosmo e dal rappresentare quelle tensioni invisibili che comunicano informazioni e ci rendono consapevoli di essere immersi in una realtà multidimensionale nella quale eventi che sono avvenuti anche a grande distanza nel tempo, in altre dimensioni, influenzano il nostro essere qui e ora in una Totalità Indivisa.
Valeria Vaccari
È pieno, opposto al vuoto, ed è il terreno per l’esistenza di ogni cosa. L’universo non è separato da questo mare cosmico di energia” David Bohm
Quando tutto è buio e silenzio, nel momento esatto in cui la sensazione di essere sepolti vivi comincia a dare i brividi, lo spettacolo inizia. I biologi marini che l'hanno vissuto lo descrivono come una scarica di fuochi d'artificio, l'accensione improvvisa di un cielo di stelle, il passaggio di una galassia di fronte ai propri occhi, l'approdo in un mondo alieno. La bioluminescenza marina consente l’uso della vista anche là dove la luce è scarsa o assente. Nelle profondità degli abissi si assiste ad uno spettacolo che permette alle creature vegetali e animali di comunicare tra loro, rendere visibili le cellule uovo e sopravvivere. Il mondo marino è solo uno degli ambienti dal quale Hélenè Foata trae ispirazione per questo nuovo ciclo di opere nel quale forme ovoidi traslucide emergono dal flusso magmatico e stanno sulla soglia, danzano sulla superficie della geometria frattale in una atmosfera limbica. “Sub” è il titolo di queste opere ad indicare tutto ciò che è nascosto e sottende la realtà visibile dal quale ha origine : particelle sub atomiche, cellule embrionali, uova mutanti? Di quale dimensione fanno parte queste forme? Hèlenè Foata ci pone di fronte ad una domanda alla quale possiamo rispondere attraverso il nostro vissuto e la nostra percezione.
Nell’arte frattale il computer offre all’artista una “lente” inedita attraverso la quale creare le proprie opere e un sistema non lineare che le permette infinite variazioni e moltiplicazioni di scala, tuttavia il suo immaginario estetico attinge direttamente dalla natura organica del regno vegetale, animale e umano che si osserva nelle sculture che accompagnano il percorso di immagini digitali.
Queste capsule di argento laminato, verde o viola sono forme viventi sospese nel tessuto della geometria frattale e sulla superficie si scindono, si moltiplicano come cellule staminali innescando un processo di rigenerazione. La natura utilizza sistemi caotici e possibilità apparentemente casuali per aumentare la complessità del suo sistema, l’artista mette ordine in questa caoticità fissando in una immagine questo flusso. Tuttavia, come nel ciclo di opere precedenti, all’interno di esse si osserva una potente tensione energetica attorno al nucleo originario destinata a sciogliersi successivamente in una danza delle particelle e l’intreccio di piani compositivi si presenta dapprima pittorico e materico per poi rarefarsi in un pulviscolo evanescente.
L’uomo, scienziato o artista che sia, se mette in discussione i meccanismi del percepire e del conoscere il mondo, apre diversi contesti di senso. L’artista lo fa con finalità diverse dallo scienziato e la la sua ricerca estetica non può prescindere in questo caso dal paragonare il Microcosmo al Macrocosmo e dal rappresentare quelle tensioni invisibili che comunicano informazioni e ci rendono consapevoli di essere immersi in una realtà multidimensionale nella quale eventi che sono avvenuti anche a grande distanza nel tempo, in altre dimensioni, influenzano il nostro essere qui e ora in una Totalità Indivisa.
Valeria Vaccari
15
marzo 2023
Hélène Foata – Sub
Dal 15 al 30 marzo 2023
arte contemporanea
Evento online
Link di partecipazione
Orario di apertura
lundi a domenica ore 7-23
Autore
Autore testo critico