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Helidon Gjergji – Hawaii
Noto in ambito internazionale per le sue riflessioni sull’attualità della pittura e sul ruolo assunto dalla televisione nella società contemporanea, Gjergji presenterà in quest’occasione quattro nuove installazioni pensate appositamente per lo spazio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 20 maggio la galleria Ciocca Arte Contemporanea è lieta di inaugurare la nuova sede di Via Lecco 15 con la prima personale italiana di Helidon Gjergji.
Noto in ambito internazionale per le sue riflessioni sull’attualità della pittura e sul ruolo assunto dalla televisione nella società contemporanea, Gjergji presenterà in quest’occasione quattro nuove installazioni pensate appositamente per lo spazio.
Action TV Painting (2003), l’opera presentata con successo alla sezione “Present Future”
di Artissima 10, viene qui riproposta in una nuova versione. Gli impulsi del superego che trasformano le pulsioni dell’io in azioni fisiche, non sono più espressi tramite l’estensione del pennello, ma sono canalizzati
attraverso i telecomandi ed esteriorizzati dalla luce medianica dei televisori.
Mentre nell’Action Painting il colore si disponeva casualmente sulla tela seguendo la gestualità del pittore, in Action Tv Painting i colori si diffondono in maniera accidentale grazie allo zapping dello spettatore,
che modifica così a propria scelta le immagini e i colori dell’opera.
Physio-Tv (2002) è invece una riflessione sul carattere ipnotico della televisione nei confronti dello spettatore.
Recenti statistiche condotte negli Stati Uniti ci rivelano come le illusioni trasmesse da
questo elettrodomestico tengano uno spettatore medio incollato al divano per circa sette ore al giorno, tramutando in elemento fondamentale ed estetizzato della nostra vita quello che dovrebbe essere in realtà un semplice mezzo di intrattenimento.
Il carattere illusorio della televisione, la trasmissione di immagini irreali e situazioni inesistenti,è anche il tema portante di Hawaii (2004) — l’opera che da il titolo alla mostra — e Maldive (2004).
I due paradisi tropicali, meta del turismo del relax, sono ridotti a due piscine per bambini,
e solo le lettere dipinte sugli schermi, riflettendosi nell’acqua, ci svelano a cosa si riferisca l’opera.
Attraverso la sua ricerca, Gjergji analizza con ironia e lucidità il processo di mistificazione e falsificazione generato dal media che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia delle immagini della nostra epoca.
Helidon Gjergji è nato a Tirana nel 1970, vive e lavora a San Francisco. Tra le sue ultime esposizioni personali: “One in Eight” al TBA Exhibition Space a Chicago, curata da Thomas Blackman, direttore di Art Chicago (2004); “Action TV Painting”, sezione Present Future ad Artissima 10, Torino (2003); Galerie Martin Janda a Vienna (2003), “Tirana Biennale 1” presso la Galleria Nazionale d’Arte Contemporanea a Tirana, selezionato da Francesco Bonami (2001), Artemisia Gallery a Chicago (2001).
Noto in ambito internazionale per le sue riflessioni sull’attualità della pittura e sul ruolo assunto dalla televisione nella società contemporanea, Gjergji presenterà in quest’occasione quattro nuove installazioni pensate appositamente per lo spazio.
Action TV Painting (2003), l’opera presentata con successo alla sezione “Present Future”
di Artissima 10, viene qui riproposta in una nuova versione. Gli impulsi del superego che trasformano le pulsioni dell’io in azioni fisiche, non sono più espressi tramite l’estensione del pennello, ma sono canalizzati
attraverso i telecomandi ed esteriorizzati dalla luce medianica dei televisori.
Mentre nell’Action Painting il colore si disponeva casualmente sulla tela seguendo la gestualità del pittore, in Action Tv Painting i colori si diffondono in maniera accidentale grazie allo zapping dello spettatore,
che modifica così a propria scelta le immagini e i colori dell’opera.
Physio-Tv (2002) è invece una riflessione sul carattere ipnotico della televisione nei confronti dello spettatore.
Recenti statistiche condotte negli Stati Uniti ci rivelano come le illusioni trasmesse da
questo elettrodomestico tengano uno spettatore medio incollato al divano per circa sette ore al giorno, tramutando in elemento fondamentale ed estetizzato della nostra vita quello che dovrebbe essere in realtà un semplice mezzo di intrattenimento.
Il carattere illusorio della televisione, la trasmissione di immagini irreali e situazioni inesistenti,è anche il tema portante di Hawaii (2004) — l’opera che da il titolo alla mostra — e Maldive (2004).
I due paradisi tropicali, meta del turismo del relax, sono ridotti a due piscine per bambini,
e solo le lettere dipinte sugli schermi, riflettendosi nell’acqua, ci svelano a cosa si riferisca l’opera.
Attraverso la sua ricerca, Gjergji analizza con ironia e lucidità il processo di mistificazione e falsificazione generato dal media che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia delle immagini della nostra epoca.
Helidon Gjergji è nato a Tirana nel 1970, vive e lavora a San Francisco. Tra le sue ultime esposizioni personali: “One in Eight” al TBA Exhibition Space a Chicago, curata da Thomas Blackman, direttore di Art Chicago (2004); “Action TV Painting”, sezione Present Future ad Artissima 10, Torino (2003); Galerie Martin Janda a Vienna (2003), “Tirana Biennale 1” presso la Galleria Nazionale d’Arte Contemporanea a Tirana, selezionato da Francesco Bonami (2001), Artemisia Gallery a Chicago (2001).
20
maggio 2004
Helidon Gjergji – Hawaii
Dal 20 maggio al 23 luglio 2004
arte contemporanea
Location
CIOCCA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Milano, Via Lecco, 15, (Milano)
Orario di apertura
14.00 - 19.30
Chiuso domenica e lunedì - Dal mese di giugno la galleria rimarrà chiusa anche il sabato
Vernissage
20 Maggio 2004, ore 18.30
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