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Helidon Xhixha / Paola Michela Mineo
L’esposizione inaugura il progetto IULMopenair – Gli spazi esterni dell’università aperti al grande pubblico, nato per valorizzare e sviluppare gli spazi del Campus esaltando la loro vocazione di aggregazione e adibendoli a luoghi preposti a ospitare esposizioni artistiche godibili dal mondo IULM, ma anche da tutta la cittadinanza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IULMopenair: questo il nome del nuovo progetto pensato per qualificare gli spazi aperti del Campus (due ampie piazze e un giardino) esaltando la loro vocazione di aggregazione e
adibendoli a luoghi preposti a ospitare esposizioni artistiche godibili non solo dal mondo IULM ma anche dall’intera cittadinanza.
L'obiettivo è quello di realizzare una vera e propria galleria a cielo aperto in grado di regalare appuntamenti culturali agli studenti dell’Ateneo e ai cittadini e capace di generare
occasioni di incontro, di legame e di contatto, tra l'Università, sempre più attiva dal punto di vista didattico nel campo dell'arte, e i grandi eventi della città di Milano.
Le installazioni all'interno degli spazi
Nella prima delle due piazze, quella denominata ‘Dell’Acqua’ (antistante l'edificio IULM 1), le opere saranno posizionate in teche di plexiglass progettate secondo le più moderne
tecnologie (le luci a led all’interno sono alimentate da pannelli fotovoltaici posizionati sulla copertura).
Le teche potranno contenere, proteggendole dagli agenti atmosferici, anche opere che normalmente non sono adatte a essere esposte in ambienti esterni e verranno posizionate
all’interno della piazza integrandosi armoniosamente con l'architettura esistente.
La grandezza della seconda piazza, detta ‘Diamante’ e posizionata di fronte agli edifici IULM 2 e IULM 4, la rende adatta ad accogliere opere di dimensioni importanti intorno alle quali
si genera un naturale percorso espositivo.
Una suggestiva cornice di luci
La prima piazza sarà dotata di un progetto illuminotecnico teso a rendere l’architettura esistente una scenografia di luci che ospita al suo interno le teche con le opere d’arte, che
saranno invece illuminate da luce bianca, proprio per esaltarne il loro contenuto.
Nella seconda piazza sei proiettori, collocati sulle coperture degli edifici, esalteranno le opere esposte.
Sponsor tecnici
INDUSTRIE BARALDO s.r.l
ING. CASTALDI ILLUMINAZIONE s.r.l.
LIGHTWARE
SIDE s.p.a.
HELIDON XHIXHA E PAOLA MICHELA MINEO:
i primi artisti a esporre
Un professionista affermato nella realtà dell’arte contemporanea dialoga con un artista emergente. Dal 7 giugno al 30 luglio l’Università IULM ospita le opere di un professionista
affermato nella realtà dell’arte contemporanea (Helidon Xhixha, nato a Durazzo in Albania nel 1970) che realizza sculture in acciaio inox anche in scala monumentale, e quelle di una
artista emergente (Paola Michela Mineo, nata nel 1978 a Rho – MI) che calca corpi delle persone in scala 1:1.
HELIDON XHIXHA
Nasce a Durazzo nel dicembre del1970.
Figlio d’arte trascorre la sua infanzia nello
studio del padre Sali dal quale eredita una
forte passione per le fine arts ma soprattutto
per la scultura.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle
belle arti di Tirana decide di trasferirsi in Italia.
Nel 1998, grazie a una borsa di studio, ha la
possibilità di frequentare per tre mesi la
Kingston University di Londra e migliorare
così le sue tecniche di incisione, scultura e
fotografia.
Nel febbraio del 1999, dopo quattro anni di
duro lavoro e studio si laurea alla Accademia
delle belle arti di Milano (Brera).
Conosciuto nell’ambito accademico per il suo
stile, sperimenta e realizza sculture in acciaio
inox con una tecnica innovativa.
D: Esiste un rapporto diretto fra le sue opere esposte all’Università IULM e il contesto
urbano in cui si inseriscono?
Helidon Xhixha: Milano è sempre più proiettata verso il futuro. Credo che l’acciaio, il
materiale con cui mi esprimo, ben si integri con le dinamiche di questa città, con i suoi
tempi, con i suoi ritmi. L’acciaio, in questo caso esaltato da un progetto
illuminotecnico davvero all’avanguardia, esprime energia pura e rimanda ai colori
primari tipici delle metropoli. E i miei lavori, quasi per magia, diventano protesi
metaforiche dell’ambiente urbano.
Paola Michela Mineo: Quando mi chiedono di definire il mio modo di esprimermi
parlo di ‘fotografia tridimensionale’: calco con garze gessate i corpi delle persone. Con
le mie opere cerco di cogliere l’attimo dell’essere vivente per renderlo teoricamente
infinto nel tempo. È innegabile ho un rapporto strettissimo con le persone e con i
contesti in cui esse vivono.
___________________________________________________________________________________
D: Oggi le sue opere vengono esposte affiancate a quelle di un altro artista.
Questione di feeling?
HX: Paola ha un impatto positivo, esprime vitalità, forza, dinamismo. Una volta
conosciutici è venuto spontaneo iniziare a pensare ad un progetto espositivo comune.
PMM: Helidon è un big nel panorama dell’arte contemporanea e per me è un onore
essergli accanto in questa esposizione. Ci siamo conosciuti grazie ad un light
designer e questo forse non è un caso: entrambi nell’esprimerci diamo alla luce una
notevole importanza.
___________________________________________________________________________________
D: Progetti futuri?
HX: Intervenire negli spazi urbani con sempre maggiore determinazione. Penso a
opere monumentali installate, o meglio inglobate, nelle piazze, nelle vie delle città.
PMM: Già a giugno sarò presente con alcuni miei calchi nella rappresentazione
teatrale ‘Storie di ordinaria malvagità’ in scena a Milano al Teatro Caboto. Poi, sempre
a Milano, dovrei esporre alcune opere ‘galleggianti’ in occasione della manifestazione
‘Esatte sui Navigli’ … non c’è che dire, la città continua a chiamarmi all’opera.
PAOLA MICHELA MINEO
Nasce a Rho nel 1978, vive e lavora a Milano
come artista e come architetto. Ha seguito un
percorso di studi più scientifico che artistico,
ma da autodidatta ha approfondito le tecniche
del colore e della pittura, con una forte
attrazione verso il figurativo e l’astratto.
È del 1998 l’iscrizione alla Facoltà di
Architettura del Politecnico di Milano e l’inizio
di un esercizio di “anatomia per artisti” per
migliorare le conoscenze sul corpo umano e la
sua rappresentazione.
È dello stesso anno il primo calco realizzato
su una bambina di sei anni. La ricerca sul
corpo rimane concettuale per anni, fino a che
nel 2001, studiando per un anno al Politecnico
di Atene, il percorso artistico viene fortemente
scosso ed influenzato. Da “Atene in poi” il
tema dell’incompiutezza acquistano nella
attività artistica nuova consapevolezza e
vigore, e rimangono i capisaldi di un
linguaggio molto complesso, in continua
trasformazione ma che si manifesta attraverso
una tecnica tanto antica quanto semplice: il
calco.
L’OFFERTA FORMATIVA IULM PER I MERCATI DELL’ARTE
La Facoltà di Arti, mercati e patrimoni della cultura dell’Università IULM spicca all’interno dell’intero sistema accademico italiano, offrendo Corsi che coniugano l’interesse per
l’Arte con gli altri ambiti che caratterizzano l’Ateneo, ovvero quello gestionale e quello linguistico-comunicazionale.
Corso di Laurea in Comunicazione nei mercati dell'arte e della cultura
Il Corso ha lo scopo di formare esperti nel settore della comunicazione, della valorizzazione dei beni e degli eventi artistici e culturali nell’ambito di una prospettiva comparativa con i
sistemi culturali, economici e giuridici dei Paesi avanzati e dei Paesi in via di sviluppo. Il laureato, in possesso di una sicura conoscenza di inglese e spagnolo, innesta su una base
culturale umanistica nozioni e tecniche inerenti la comunicazione aziendale e istituzionale.
Corso di Laurea magistrale in Arti, patrimoni e mercati
Il Corso è proposto in simbiosi con La Triennale di Milano. L’intento è quello di formare manager, critici, galleristi, direttori di museo, consulenti che siano in grado di gestire il rapporto
tra arte e mercato in tutte le sue fasi: dal riconoscimento critico del valore dell’oggetto o dell’evento, al suo corretto dimensionamento, alla sua corretta comunicazione ed alla sua
gestione economica. Il primo anno del corso si svolge presso l’Università IULM e fornisce l’impianto teorico; il secondo anno, interamente laboratoriale, si svolge presso la Triennale di
Milano.
Master Specialistico per Curatori di Mostre
Le lezioni in aula del master si alternano a una visita di studio presso alcuni tra i più prestigiosi musei europei. I partecipanti al Master hanno anche l’opportunità di progettare e
realizzare una mostra d’arte per applicare concretamente le conoscenze acquisite nell’ambito del percorso formativo.
adibendoli a luoghi preposti a ospitare esposizioni artistiche godibili non solo dal mondo IULM ma anche dall’intera cittadinanza.
L'obiettivo è quello di realizzare una vera e propria galleria a cielo aperto in grado di regalare appuntamenti culturali agli studenti dell’Ateneo e ai cittadini e capace di generare
occasioni di incontro, di legame e di contatto, tra l'Università, sempre più attiva dal punto di vista didattico nel campo dell'arte, e i grandi eventi della città di Milano.
Le installazioni all'interno degli spazi
Nella prima delle due piazze, quella denominata ‘Dell’Acqua’ (antistante l'edificio IULM 1), le opere saranno posizionate in teche di plexiglass progettate secondo le più moderne
tecnologie (le luci a led all’interno sono alimentate da pannelli fotovoltaici posizionati sulla copertura).
Le teche potranno contenere, proteggendole dagli agenti atmosferici, anche opere che normalmente non sono adatte a essere esposte in ambienti esterni e verranno posizionate
all’interno della piazza integrandosi armoniosamente con l'architettura esistente.
La grandezza della seconda piazza, detta ‘Diamante’ e posizionata di fronte agli edifici IULM 2 e IULM 4, la rende adatta ad accogliere opere di dimensioni importanti intorno alle quali
si genera un naturale percorso espositivo.
Una suggestiva cornice di luci
La prima piazza sarà dotata di un progetto illuminotecnico teso a rendere l’architettura esistente una scenografia di luci che ospita al suo interno le teche con le opere d’arte, che
saranno invece illuminate da luce bianca, proprio per esaltarne il loro contenuto.
Nella seconda piazza sei proiettori, collocati sulle coperture degli edifici, esalteranno le opere esposte.
Sponsor tecnici
INDUSTRIE BARALDO s.r.l
ING. CASTALDI ILLUMINAZIONE s.r.l.
LIGHTWARE
SIDE s.p.a.
HELIDON XHIXHA E PAOLA MICHELA MINEO:
i primi artisti a esporre
Un professionista affermato nella realtà dell’arte contemporanea dialoga con un artista emergente. Dal 7 giugno al 30 luglio l’Università IULM ospita le opere di un professionista
affermato nella realtà dell’arte contemporanea (Helidon Xhixha, nato a Durazzo in Albania nel 1970) che realizza sculture in acciaio inox anche in scala monumentale, e quelle di una
artista emergente (Paola Michela Mineo, nata nel 1978 a Rho – MI) che calca corpi delle persone in scala 1:1.
HELIDON XHIXHA
Nasce a Durazzo nel dicembre del1970.
Figlio d’arte trascorre la sua infanzia nello
studio del padre Sali dal quale eredita una
forte passione per le fine arts ma soprattutto
per la scultura.
Dopo aver frequentato l’Accademia delle
belle arti di Tirana decide di trasferirsi in Italia.
Nel 1998, grazie a una borsa di studio, ha la
possibilità di frequentare per tre mesi la
Kingston University di Londra e migliorare
così le sue tecniche di incisione, scultura e
fotografia.
Nel febbraio del 1999, dopo quattro anni di
duro lavoro e studio si laurea alla Accademia
delle belle arti di Milano (Brera).
Conosciuto nell’ambito accademico per il suo
stile, sperimenta e realizza sculture in acciaio
inox con una tecnica innovativa.
D: Esiste un rapporto diretto fra le sue opere esposte all’Università IULM e il contesto
urbano in cui si inseriscono?
Helidon Xhixha: Milano è sempre più proiettata verso il futuro. Credo che l’acciaio, il
materiale con cui mi esprimo, ben si integri con le dinamiche di questa città, con i suoi
tempi, con i suoi ritmi. L’acciaio, in questo caso esaltato da un progetto
illuminotecnico davvero all’avanguardia, esprime energia pura e rimanda ai colori
primari tipici delle metropoli. E i miei lavori, quasi per magia, diventano protesi
metaforiche dell’ambiente urbano.
Paola Michela Mineo: Quando mi chiedono di definire il mio modo di esprimermi
parlo di ‘fotografia tridimensionale’: calco con garze gessate i corpi delle persone. Con
le mie opere cerco di cogliere l’attimo dell’essere vivente per renderlo teoricamente
infinto nel tempo. È innegabile ho un rapporto strettissimo con le persone e con i
contesti in cui esse vivono.
___________________________________________________________________________________
D: Oggi le sue opere vengono esposte affiancate a quelle di un altro artista.
Questione di feeling?
HX: Paola ha un impatto positivo, esprime vitalità, forza, dinamismo. Una volta
conosciutici è venuto spontaneo iniziare a pensare ad un progetto espositivo comune.
PMM: Helidon è un big nel panorama dell’arte contemporanea e per me è un onore
essergli accanto in questa esposizione. Ci siamo conosciuti grazie ad un light
designer e questo forse non è un caso: entrambi nell’esprimerci diamo alla luce una
notevole importanza.
___________________________________________________________________________________
D: Progetti futuri?
HX: Intervenire negli spazi urbani con sempre maggiore determinazione. Penso a
opere monumentali installate, o meglio inglobate, nelle piazze, nelle vie delle città.
PMM: Già a giugno sarò presente con alcuni miei calchi nella rappresentazione
teatrale ‘Storie di ordinaria malvagità’ in scena a Milano al Teatro Caboto. Poi, sempre
a Milano, dovrei esporre alcune opere ‘galleggianti’ in occasione della manifestazione
‘Esatte sui Navigli’ … non c’è che dire, la città continua a chiamarmi all’opera.
PAOLA MICHELA MINEO
Nasce a Rho nel 1978, vive e lavora a Milano
come artista e come architetto. Ha seguito un
percorso di studi più scientifico che artistico,
ma da autodidatta ha approfondito le tecniche
del colore e della pittura, con una forte
attrazione verso il figurativo e l’astratto.
È del 1998 l’iscrizione alla Facoltà di
Architettura del Politecnico di Milano e l’inizio
di un esercizio di “anatomia per artisti” per
migliorare le conoscenze sul corpo umano e la
sua rappresentazione.
È dello stesso anno il primo calco realizzato
su una bambina di sei anni. La ricerca sul
corpo rimane concettuale per anni, fino a che
nel 2001, studiando per un anno al Politecnico
di Atene, il percorso artistico viene fortemente
scosso ed influenzato. Da “Atene in poi” il
tema dell’incompiutezza acquistano nella
attività artistica nuova consapevolezza e
vigore, e rimangono i capisaldi di un
linguaggio molto complesso, in continua
trasformazione ma che si manifesta attraverso
una tecnica tanto antica quanto semplice: il
calco.
L’OFFERTA FORMATIVA IULM PER I MERCATI DELL’ARTE
La Facoltà di Arti, mercati e patrimoni della cultura dell’Università IULM spicca all’interno dell’intero sistema accademico italiano, offrendo Corsi che coniugano l’interesse per
l’Arte con gli altri ambiti che caratterizzano l’Ateneo, ovvero quello gestionale e quello linguistico-comunicazionale.
Corso di Laurea in Comunicazione nei mercati dell'arte e della cultura
Il Corso ha lo scopo di formare esperti nel settore della comunicazione, della valorizzazione dei beni e degli eventi artistici e culturali nell’ambito di una prospettiva comparativa con i
sistemi culturali, economici e giuridici dei Paesi avanzati e dei Paesi in via di sviluppo. Il laureato, in possesso di una sicura conoscenza di inglese e spagnolo, innesta su una base
culturale umanistica nozioni e tecniche inerenti la comunicazione aziendale e istituzionale.
Corso di Laurea magistrale in Arti, patrimoni e mercati
Il Corso è proposto in simbiosi con La Triennale di Milano. L’intento è quello di formare manager, critici, galleristi, direttori di museo, consulenti che siano in grado di gestire il rapporto
tra arte e mercato in tutte le sue fasi: dal riconoscimento critico del valore dell’oggetto o dell’evento, al suo corretto dimensionamento, alla sua corretta comunicazione ed alla sua
gestione economica. Il primo anno del corso si svolge presso l’Università IULM e fornisce l’impianto teorico; il secondo anno, interamente laboratoriale, si svolge presso la Triennale di
Milano.
Master Specialistico per Curatori di Mostre
Le lezioni in aula del master si alternano a una visita di studio presso alcuni tra i più prestigiosi musei europei. I partecipanti al Master hanno anche l’opportunità di progettare e
realizzare una mostra d’arte per applicare concretamente le conoscenze acquisite nell’ambito del percorso formativo.
07
giugno 2010
Helidon Xhixha / Paola Michela Mineo
Dal 07 giugno al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
IULM
Milano, Via Carlo Bo, 1, (Milano)
Milano, Via Carlo Bo, 1, (Milano)
Orario di apertura
negli orari di apertura dell’Ateneo
Autore