Chiese romaniche e nature morte con oggetti antichi, la pittura di Henk Helmantel dialoga con i reperti del museo archeologico di Cremona. Ispirato da Rembrandt e Mondriaan, l’artista olandese esalta l’esperienza estetica dell’osservare.


L'opera di Henk Helmantel (1945), artista olandese vincitore del Premio Migliore Artista dell'Anno 2008, è costituita soprattutto da interni di chiese romaniche e nature morte con frutta e oggetti antichi, i veri protagonisti di composizioni moderne e testimoni di un passato che si fa prossimo, proprio come reperti del museo archeologico con cui instaurano uno stimolante dialogo. L'opera di Helmantel, inserito nel filone del Realismo Olandese si distingue per una raffinata tecnica e rimandi alla migliore tradizione olandese, in particolare ai maestri come Rembrandt, Vermeer, Saenredam, ma anche a Mondriaan.


“Mi affascina immensamente l’epidermide degli oggetti che sono rimasti per secoli sepolti nella terra o che portano numerose tracce di usura. Ciò che mi importa è l’esperienza estetica che vivo mentre li osservo”. Henk Helmantel, 2010.


“L’epidermide degli oggetti antichi, le tracce di usura, ciò che mi importa è l’esperienza estetica che vivo mentre li osservo”. La pittura di Henk Helmantel, realizzata nella tradizione di Rembrandt e Mondriaan, dialoga con i reperti archeologici del museo di Cremona.