Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Hic sunt leones
il Linguaggio Decorativo delle Terre d’Africa in Cento Tessuti del XX secolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
HIC SUNT LEONES è la mostra che Giacomo Manoukian Noseda propone al pubblico milanese, e non solo, dal 13 dicembre 2006 al 14 gennaio 2007. Una mostra vasta perché saranno esposti più di 100 tessuti africani del XX secolo, e articolata in quanto le ardite trame sono opera di etnie profondamente differenti.
L’obiettivo di HIC SUNT LEONES è di portare alla conoscenza del pubblico una collezione di tessili originati dalle dolci note delle cantilene tribali – cifra poetica che traspare dal tessuto anche quando il cromatismo è esiguo o addirittura monocromo – che scandivano le battute del telaio.
Una collezione che parli le molte lingue culturali e decorative delle terre d’Africa.
Una collezione che per varietà di fibre utilizzate e decori prodotti con svariate tecniche e armature di telaio è tra le più vaste e complete che si possono ammirare.
HIC SUNT LEONES di primo acchito può colpire maggiormente per l’impatto visivo e l’aspetto ornamentale, ma solo se la si guarda con occhi e spirito legati al gusto e all’attuale tendenza di vedere solo del decorativismo in tutto quanto genericamente viene definito etnico. La mostra, aprendo una finestra su uno dei tanti aspetti della cultura autoctona africana – declinata in più etnie, offre altresì una lettura culturale: il suo rilievo supera il valore intrinseco dei tessuti esposti per assumere anche quello storico-culturale di trasmissione di memorie.
Era da alcune stagioni che Giacomo Manoukian Noseda non proponeva una mostra tematica nella sua Galleria di Piazza San Simpliciano, 2 a Milano. Ricomincia con un tema che gli è caro, il tessuto, manufatto che se pur frutto di tradizioni e tecniche assai differenti tra loro è elemento comune del costume e delle consuetudini di ogni civiltà.
Camminando sulla strada di un autentico amore per trama e ordito arricchito da studi approfonditi di tessitura, Giacomo Manoukian ha scelto di partecipare ad altri la sua gioia nell’osservare la raffinatezza di esecuzione di particolari tessuti per l’abbigliamento provenienti dalle regioni del Ghana, della Sierra Leone, del Mali, della Nigeria…
HIC SUNT LEONES - letteralmente qui ci sono i leoni, non è che la trascrizione esatta dell’espressione che gli antichi romani utilizzavano per identificare le terre oltre il mare: sulle mappe di 2000 anni fa indicava i luoghi dove spadroneggiava il Re della Foresta poi… delle Arene. Terre inesplorate, fuori dal controllo, terre non addomesticate e quindi pericolose, in cui era bene addentrarsi con prudenza.
Non più terre pericolose e per molti versi nemmeno sconosciute oggi, erano sicuramente estranee e ignote a un bambino incuriosito dai racconti della madre - giovinetta negli anni del razionalismo – che parlavano di viaggi per raggiungere un luogo abitato da popolazioni affascinanti quanto bisognose.
Questo fu il primo incontro con l’Africa di Giacomo Manoukian Noseda, così nacque la sua cognizione di un paese immenso, lontano, misterioso.
Un Paese da sempre illuminato da un sole cocente, costante e abbagliante che suggerisce l’esigua esigenza di abbigliarsi e di conseguenza di tesser ma, almeno per quanto si è constatato negli ultimi secoli, non è così, e Hic Sunt Leones lo mostrerà in tutto il suo coloratissimo e raffinato fascino.
L’obiettivo di HIC SUNT LEONES è di portare alla conoscenza del pubblico una collezione di tessili originati dalle dolci note delle cantilene tribali – cifra poetica che traspare dal tessuto anche quando il cromatismo è esiguo o addirittura monocromo – che scandivano le battute del telaio.
Una collezione che parli le molte lingue culturali e decorative delle terre d’Africa.
Una collezione che per varietà di fibre utilizzate e decori prodotti con svariate tecniche e armature di telaio è tra le più vaste e complete che si possono ammirare.
HIC SUNT LEONES di primo acchito può colpire maggiormente per l’impatto visivo e l’aspetto ornamentale, ma solo se la si guarda con occhi e spirito legati al gusto e all’attuale tendenza di vedere solo del decorativismo in tutto quanto genericamente viene definito etnico. La mostra, aprendo una finestra su uno dei tanti aspetti della cultura autoctona africana – declinata in più etnie, offre altresì una lettura culturale: il suo rilievo supera il valore intrinseco dei tessuti esposti per assumere anche quello storico-culturale di trasmissione di memorie.
Era da alcune stagioni che Giacomo Manoukian Noseda non proponeva una mostra tematica nella sua Galleria di Piazza San Simpliciano, 2 a Milano. Ricomincia con un tema che gli è caro, il tessuto, manufatto che se pur frutto di tradizioni e tecniche assai differenti tra loro è elemento comune del costume e delle consuetudini di ogni civiltà.
Camminando sulla strada di un autentico amore per trama e ordito arricchito da studi approfonditi di tessitura, Giacomo Manoukian ha scelto di partecipare ad altri la sua gioia nell’osservare la raffinatezza di esecuzione di particolari tessuti per l’abbigliamento provenienti dalle regioni del Ghana, della Sierra Leone, del Mali, della Nigeria…
HIC SUNT LEONES - letteralmente qui ci sono i leoni, non è che la trascrizione esatta dell’espressione che gli antichi romani utilizzavano per identificare le terre oltre il mare: sulle mappe di 2000 anni fa indicava i luoghi dove spadroneggiava il Re della Foresta poi… delle Arene. Terre inesplorate, fuori dal controllo, terre non addomesticate e quindi pericolose, in cui era bene addentrarsi con prudenza.
Non più terre pericolose e per molti versi nemmeno sconosciute oggi, erano sicuramente estranee e ignote a un bambino incuriosito dai racconti della madre - giovinetta negli anni del razionalismo – che parlavano di viaggi per raggiungere un luogo abitato da popolazioni affascinanti quanto bisognose.
Questo fu il primo incontro con l’Africa di Giacomo Manoukian Noseda, così nacque la sua cognizione di un paese immenso, lontano, misterioso.
Un Paese da sempre illuminato da un sole cocente, costante e abbagliante che suggerisce l’esigua esigenza di abbigliarsi e di conseguenza di tesser ma, almeno per quanto si è constatato negli ultimi secoli, non è così, e Hic Sunt Leones lo mostrerà in tutto il suo coloratissimo e raffinato fascino.
12
dicembre 2006
Hic sunt leones
Dal 12 dicembre 2006 al 14 gennaio 2007
arti decorative e industriali
arte etnica
arte etnica
Location
GMN – GALLERIA GIACOMO MANOUKIAN NOSEDA
Milano, Piazza San Simpliciano, 2, (Milano)
Milano, Piazza San Simpliciano, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00
Vernissage
12 Dicembre 2006, ore 18
Curatore