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Hic sunt leones: i nuovi territori della mappatura
DoubleRoom presenta “HIC SUNT LEONES-i nuovi territori della mappatura”, un’ampia panoramica sui progetti più stimolanti realizzati a Trieste negli ultimi anni a partire da indagini sul campo ed esplorazioni tematiche. In mostra reportage fotografici, video documentazioni e progetti visivi.
Comunicato stampa
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Venerdì 15 febbraio alle ore 18 DoubleRoom arti visive presenta la mostra "HIC SUNT LEONES - i nuovi territori della mappatura", un'ampia panoramica sui progetti più stimolanti realizzati negli ultimi anni per la città a partire da indagini sul campo ed esplorazioni tematiche. La mappatura, intesa come strumento di conoscenza, è sicuramente il primo veicolo per un approfondimento interdisciplinare capace di stimolare dal basso il tessuto urbano e tutto il territorio, educando la popolazione ad una riappropriazione consapevole dei luoghi vissuti quotidianamente attraverso il coinvolgimento e la partecipazione diretta. In mostra reportage fotografici, video documentazioni e progetti visivi che spaziano dal verde in città alle soluzioni abitative per gli animali, dalle ricerche storiche all'interesse per i nuovi cittadini e le nuove architetture, dagli spazi abbandonati alle questioni linguistiche, dai luoghi del divertimento ai percorsi urbani alternativi, per arrivare a visioni immaginifiche nutrite di letteratura, danza e teatro, nell'intento di costruire una vera e propria opera d'arte sociale condivisa. In esposizione molte delle idee ipotizzate nell'ambito del progetto d'arte pubblica "La Città Radiosa" del Gruppo78, ma anche ricerche proposte da fotografi indipendenti e gruppi di architetti, urbanisti e studenti.
Il paesaggio urbano nella sua complessità viene così analizzato con diversi media dagli attori coinvolti restituendo al fruitore risultati spesso sorprendenti nella loro freschezza e articolazione.
Magnifica la passeggiata attraverso i palazzi del Borgo Teresiano, atta a ricomporre la simmetria distrutta dal doppio lotto di Piazza Vittorio Veneto, di Lucia Krasovec Lucas; coinvolgente l'indagine di Elena Marchigiani con gli studenti di Architettura e gli artisti del Gruppo78 alla ricerca dei muri di cinta del complesso dell'ex-Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, guidati dalle suggestioni del libro "Trieste sottosopra" di Mauro Covacich; soprannaturale l'invasione del verde in città nel video di Romana Kačič e in quello di Lucia Krasovec Lucas; spettacolare, in tutti i sensi, la performance di danza verticale realizzata dal Gruppo78 in occasione di Piazza dell'Architettura 2010 sul pontone URSUS, presente con il video documentario dei GUITTO Video Sguardo; toccante il progetto sulla violenza sulle donne delle artiste Bucconi, Faidiga, Krasovec Lucas e Pisani; divertenti le ipotesi di edilizia popolare per i piccoli roditori che vivono in città di Massimo Premuda; rivoluzionaria la proposta del collettivo ManifeTSo2020, Salone Gemma e Studio Iknoki alla ricerca degli Spazi Opportunità, vere e proprie occasioni da non lasciar sfuggire a un occhio poco attento: luoghi abbandonati o sottoutilizzati da risistemare con poco e riutilizzare in tanti.
Ma ancora il video di Cecilia Donaggio CityTimeLine, in cui si mappano i tragitti percorsi dai pedoni in Piazza della Borsa; la ricerca storico-fotografica sulla stratificazione di memoria e natura nell'ex-Raffineria Aquila di Muggia di Paola Vattovani; i reportage fotografici di Camilla Bach su Barriera Vecchia e Chiadino, rioni interessati da importanti interventi architettonici e urbanistici ad alta densità di nuovi cittadini, e di Fabrizio Giraldi sulla fruizione spontanea degli spazi pubblici per il divertimento e il relax; e infine la poetica prima lezione di sloveno di Fabiola Faidiga attraverso le scritte bilingui disseminate sul territorio della provincia di Trieste e dintorni.
Durante tutto il periodo della mostra "HIC SUNT LEONES - i nuovi territori della mappatura", organizzata in collaborazione con Etrarte di Udine e il Gruppo78 di Trieste, verranno organizzati approfondimenti sul tema dell'architettura del paesaggio e sul verde in città, sul riutilizzo degli spazi abbandonati, nello specifico su caserme e valichi di confine, e sugli sviluppi dei progetti La Città Radiosa del Gruppo78, Spazi Opportunità di ManifeTSo2020, Salone Gemma e Studio Iknoki, e Rifugio Aquila alternativa zer(0) di Paola Vattovani.
Il paesaggio urbano nella sua complessità viene così analizzato con diversi media dagli attori coinvolti restituendo al fruitore risultati spesso sorprendenti nella loro freschezza e articolazione.
Magnifica la passeggiata attraverso i palazzi del Borgo Teresiano, atta a ricomporre la simmetria distrutta dal doppio lotto di Piazza Vittorio Veneto, di Lucia Krasovec Lucas; coinvolgente l'indagine di Elena Marchigiani con gli studenti di Architettura e gli artisti del Gruppo78 alla ricerca dei muri di cinta del complesso dell'ex-Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, guidati dalle suggestioni del libro "Trieste sottosopra" di Mauro Covacich; soprannaturale l'invasione del verde in città nel video di Romana Kačič e in quello di Lucia Krasovec Lucas; spettacolare, in tutti i sensi, la performance di danza verticale realizzata dal Gruppo78 in occasione di Piazza dell'Architettura 2010 sul pontone URSUS, presente con il video documentario dei GUITTO Video Sguardo; toccante il progetto sulla violenza sulle donne delle artiste Bucconi, Faidiga, Krasovec Lucas e Pisani; divertenti le ipotesi di edilizia popolare per i piccoli roditori che vivono in città di Massimo Premuda; rivoluzionaria la proposta del collettivo ManifeTSo2020, Salone Gemma e Studio Iknoki alla ricerca degli Spazi Opportunità, vere e proprie occasioni da non lasciar sfuggire a un occhio poco attento: luoghi abbandonati o sottoutilizzati da risistemare con poco e riutilizzare in tanti.
Ma ancora il video di Cecilia Donaggio CityTimeLine, in cui si mappano i tragitti percorsi dai pedoni in Piazza della Borsa; la ricerca storico-fotografica sulla stratificazione di memoria e natura nell'ex-Raffineria Aquila di Muggia di Paola Vattovani; i reportage fotografici di Camilla Bach su Barriera Vecchia e Chiadino, rioni interessati da importanti interventi architettonici e urbanistici ad alta densità di nuovi cittadini, e di Fabrizio Giraldi sulla fruizione spontanea degli spazi pubblici per il divertimento e il relax; e infine la poetica prima lezione di sloveno di Fabiola Faidiga attraverso le scritte bilingui disseminate sul territorio della provincia di Trieste e dintorni.
Durante tutto il periodo della mostra "HIC SUNT LEONES - i nuovi territori della mappatura", organizzata in collaborazione con Etrarte di Udine e il Gruppo78 di Trieste, verranno organizzati approfondimenti sul tema dell'architettura del paesaggio e sul verde in città, sul riutilizzo degli spazi abbandonati, nello specifico su caserme e valichi di confine, e sugli sviluppi dei progetti La Città Radiosa del Gruppo78, Spazi Opportunità di ManifeTSo2020, Salone Gemma e Studio Iknoki, e Rifugio Aquila alternativa zer(0) di Paola Vattovani.
15
febbraio 2013
Hic sunt leones: i nuovi territori della mappatura
Dal 15 febbraio al 02 maggio 2013
fotografia
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
Location
DOUBLEROOM
Trieste, Via Antonio Canova, 9, (Trieste)
Trieste, Via Antonio Canova, 9, (Trieste)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì ore 17-19
Vernissage
15 Febbraio 2013, ore 18
Autore