Hila Karabelnikov, una giovane artista cresciuta nella cittadina ultraortodossa di Bnei Brak, confinante con la laicissima città di Tel Aviv, fotografa luoghi ed eventi tratti dalla vita ebraica israeliana, per poi trasferirli su tela.
La Karabelnikov fa parte di un’interessante generazione d’artisti israeliani contemporanei che tramandano e rappresentano in modo nuovo la cultura ebraica nel mondo.

Ambienti e scene di vita sono come trasfigurati dallo sguardo non mimetico dell’artista in opere composte di tasselli di nastro adesivo e carta da parati colorata.
Il risultato come in un mosaico necessita di uno sguardo d’insieme delle opere, visto da lontano dallo spettatore per apprezzarne la maestosa compiutezza.
La tradizione ebraica è rappresentata in modo colorato e fresco in perfetto connubio fra tradizione e innovazione.

Hila Karabelnikov attacca meticolosamente pezzo su pezzo, creando spettacolari opere di grandi dimensioni che si rifiuta di chiamare collage, assemblaggi o mosaici, preferendo definirli dipinti in plastica e materiali sintetici, in grado di creare l’effetto di pitture a olio.
Il risultato delle opere sono lavori straordinariamente ricchi di colori intensi che richiamano la pittura puntinista; si avverte l’influenza degli Impressionisti sia dal punto di vista della luce sia da quello del ritmo con cui essa fissa i frammenti di materiali alla tela, con il risultato che il lavoro sembra creato dalle pennellate di un impressionista. La tecnica utilizzata e il lento e laborioso processo di lavorazione manuale richiamano i tradizionali mestieri femminili.

All’inaugurazione sarà presente l’artista.