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Hilde Margani-Escher – Omaggio a Federico II
L’intervento di Hilde Margani-Escher è dedicato, a 770 anni di distanza dall’inizio della edificazione dell’imponente struttura (dal 1934 sede del Museo Civico), al grande Federico II di Svevia che ne fu autore (su progetto dell’architetto militare Riccardo da Lentini, nel XIII secolo) e padrone, in una città a lui spesso ostile e ribelle.
Comunicato stampa
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Negli spazi del Museo Civico Castello Ursino, ha luogo (14 febbraio–14 marzo) la mostra d’arte contemporanea “Omaggio a Federico II” di Hilde Margani-Escher. Occorre precisare subito che la dicitura “mostra” nel caso presente è usata in modo improprio e che in realtà l’“Omaggio a Federico II” di Hilde Margani non è altro che un progetto site-specific, ovvero un’operazione espressamente concepita per gli spazi del Castello; operazione che seppure soltanto nel corso di una sua fase iniziale, si connota anche come evento multimediale per l’inclusione di un prezioso inserto vocale e strumentale, dovuto alla partecipazione dell’ensamble Ala Aurea di Colonia.
L’intervento di Hilde Margani-Escher è dedicato, a 770 anni di distanza dall’inizio della edificazione dell’imponente struttura (dal 1934 sede del Museo Civico), al grande Federico II di Svevia che ne fu autore (su progetto dell’architetto militare Riccardo da Lentini, nel XIII secolo) e padrone, in una città a lui spesso ostile e ribelle.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, e voluto fermamente dell’assessore Fabio Fatuzzo, l’evento nasce come celebrazione della magnificenza di Federico II, per la straordinarietà della figura di guerriero-mecenate, considerato uno dei padri della storia di Catania e grande protagonista della cultura del suo tempo.
Nelle sale del Castello Ursino, l’operazione di Hilde Margani-Escher stabilisce una suggestiva connessione tra spazio e tempo: l’incontro tra antico e contemporaneo, come imprescindibile prassi di ogni progetto realmente culturale, è mediato dalla operazione estetica di un’artista, tedesca come Federico, la cui storia culturale e di vita si è nutrita dell’esperienza dello sradicamento o, più precisamente, si è arricchita per l’esperienza allargata che l’attraversamento di culture diverse produce.
Margani-Escher, che per l’occasione è presentata in catalogo da Eva di Stefano, nel percorso che si dipana nelle sale dell’ala nord-est del castello, stabilisce attraverso oggetti e installazioni un itinerario fatto di tappe percettive intensissime entro le quali la componente evocativa riferita al grande “magico, inconcepibile, enigmatico” (come lo definisce Nietzsche) e al suo tempo, ha lasciato all’artista assoluta libertà, restituendo tuttavia, senza costituire alcun limite, la perfetta coincidenza con i frammenti della storia a cui si riferisce (la mostra consiste nel corredo funebre dell’imperatore e in alcuni oggetti emblematici del suo destino).
Così nelle quattro sale del castello, attraverso le opere: l’installazione Tronco di cono (Etna), una serie di teche contenenti opere “in forma di reperto”, la Corona di Costanza d’Aragona nella Torre dei Martiri, i 7 Cavalli, il Dito dello scrivano, il Libro rosso, alcune opere a parete, e, nell’ultima, le installazioni Il Mantello di Federico e Cata-falco, e attraverso la vicenda di Federico, «l’artista narra anche la propria storia, non perché s’identifichi con lo straordinario sovrano, ma perché concepisce tutta la mostra come un luogo di confine tra realtà storica e realtà psichica, di cui il vulcano, un tronco di cono realizzato con filtri di motori d’auto, è forma tutelare e paradigma. Un racconto elusivo e allusivo, che procede per schegge e sotto traccia, mai illustrativo anche laddove lavora sugli elementi codificati dell’iconografia di Federico, anche laddove mette in campo le foglie e la cenere del proprio giardino.» (di Stefano).
Hilde Margani-Escher ha studiato scultura alla Werkkunstschule di Dortmund e ha collaborato con la scultrice Eva Niestrath-Berger. Si è trasferita in Sicilia nel ‘66 e ha ripreso la sua ricerca artistica nell’‘81, interrompendo la tradizione iconica e l’uso di tecniche canoniche. Tralasciando l’idea della scultura come creazione di volumi ex novo, l’artista è interessata alla trasformazione del preesistente, alla possibile reinvenzione dei materiali di scarto e degli oggetti a perdere del quotidiano; «ricicla stoffe di varia natura simulando la materia organica; […] l’azione artistica diventa per lei in primo luogo una pratica sensoriale, in cui si manifesta la coscienza dell’esserci e che alla Gestalt accattivante della bellezza sostituisce la condensazione dell’energia trasformativa. Così l’opera si presenta come un oggetto “perturbante”, secondo la definizione freudiana: familiare e straniero al tempo stesso.» (di Stefano).
Ripetutamente, a proposito di Margani-Escher sono stati citati Beuys (per l’affinità poetica e l’austera fisicità), Louise Bourgeois (attitudine memoriale), ancora Beuys e Kiefer (immaginazione alchemica-filone esoterico) ed è stata rintracciata una prossimità alla fenomenologia dell’Arte Povera. Indubbiamente il severo e inquieto lavoro di Hilde Margani-Escer è intriso degli umori e della cultura del Novecento europeo. Ma un singolare filtro all’insegna dell’ironia, della sensualità e al contempo del rigore estremo lo rendono indiscutibilmente “suo”.
Il 14 febbraio alle ore 19.00, l’apertura della mostra sarà accompagnata dai canti e suoni medievali dell’ensamble Ala Aurea di Colonia composto da Maria Jonas, Lucia Mense, Bettina Strübel. In programma: Byzanz & Trobador, Italienische Laude, Sizilien, e brani di S. Elisabeth e di Walther von der Vogelweide.
HILDE MARGANI-ESCHER (1939, Hagen, Germania) ha studiato scultura alla Werkkunstschule di Dortmund. Si è trasferita in Sicilia nel 1966. Ha ripreso il suo lavoro artistico nel 1981. Espone dal 1982. Selezione mostre: 1982 Premio Acquisto Assessorato Beni Culturali, Messina; Mostra personale Galerie im Fachwerk, Herdecke (Germania); 1983 Mostra del libro d’artista, a cura di Vanni Scheiwiller, Messina; 1985 Italian Object Book since Futurism, a cura di Mirella Bentivoglio, Osaka Art University – Musashino Art University (Giappone); 1986 Hands-On-Books Exhibition, Toronto (Canada); Segnalazione sul Catalogo Bolaffi 1985/86, presentata da Mirella Bentivoglio; Mostra personale Galleria La Racla, Catania; I mestieri dell’arte: La Tessitura, Via dei Coronari, Roma; Mostra personale Galleria Il Brandale, Savona; 1987 Circumnavigazione 3, Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Palermo); 1988 Mostra collettiva a cura di Daniela Fileccia, Club Voltaire, Palermo; 6th International Triennale of Tapestry, Central Museum of Textiles, Lodz (Polonia); Mostra personale Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Palermo); Volùmina, a cura di Mirella Bentivoglio, Rocca Roveresca, Senigallia (Ancona); Dal sud all’arte, Atelier dell’Arte, Sciacca (Agrigento); 1989 Far Libro, Casermetta del Forte Belvedere, Firenze; 1990 Segnali, a cura di Laura Oddo, Palazzo Belvedere, Palermo; Oggetti d’artista, Atelier dell’Arte, Sciacca (Agrigento); 1991 2ª Biennale Internazionale d’Arte Sacra, Ex chiesa dei Cavalieri di Malta, Siracusa; Mostra personale Sculture tessili, Palazzo Nicolaci, Noto (Siracusa); 1992 Lo spazio, il giardino, il segno, a cura di Sergio Troisi, Parco di Villa Malfitano, Palermo; 1993 Figure, Miti, a cura di Eva di Stefano, Palazzo Comitini, Palermo; 1994 Biblioarte, Fiera del Mediterraneo, Palermo; 1995 Le livre d’artiste, Maison du Prieur, Romainmôtier (Svizzera); 1996 In-contro. Sei artisti tedeschi e sei artisti italiani, Goethe Institut, Palermo; Premio Marche 1995-96, Biennale d’Arte Contemporanea, Mole Vanvitelliana, Ancona; 1997 Memoria e Progetto, Abbazia di S. Martino delle Scale (Palermo); Oggetto-Soggetto, a cura di Antonina Greco, Ex Carceri Galleria Falcone, Petralia Soprana (Palermo); 1998 DonnArte ‘98, Centro Fieristico Le Ciminiere, Catania; Devozione alla bellezza, Galleria Aretusa, Catania; 1999 Dal nero del segno ai colori del sogno, Galleria Civica, Enna; 2000 Fiber Art, Off Loom, Arte fuori dal telaio, Ex carcere minorile, Complesso S. Michele a Ripa, Roma; Sedie d’autore, a cura di Anna Maria Ruta, Corimbo Loft, Palermo; Il sacro nell’Arte Contemporanea, S. Cataldo (Caltanissetta); Libro d’artista, libri tessili, a cura di Mirella Bentivoglio, La Cuba d’Oro, Roma; 2001 4a Biennale d’arte, Monterosso Calabro (Vibo Valentia); Libri mai visti, VII edizione, Ex Chiesa in Albis, Russi (Ravenna); Mostra personale ai Cantieri Culturali La Zisa, a cura del Goethe Institut, Palermo; 2003 Siciliane, Villa Aragona Cutò, Bagheria (Palermo); 2004 Un cuscino per sognare, Novegro Avantgardesign, Milano – Kultfabrik, Monaco di Baviera; 2008 Books&Books, Mediateca Comunale, Enna; LiberoLibrodArtistaLibero4, Museo Archeologico Statale, Spoleto; 2009 LiberoLibrodArtistaLibero4, Monastero dei Benedettini, Catania.
L’intervento di Hilde Margani-Escher è dedicato, a 770 anni di distanza dall’inizio della edificazione dell’imponente struttura (dal 1934 sede del Museo Civico), al grande Federico II di Svevia che ne fu autore (su progetto dell’architetto militare Riccardo da Lentini, nel XIII secolo) e padrone, in una città a lui spesso ostile e ribelle.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, e voluto fermamente dell’assessore Fabio Fatuzzo, l’evento nasce come celebrazione della magnificenza di Federico II, per la straordinarietà della figura di guerriero-mecenate, considerato uno dei padri della storia di Catania e grande protagonista della cultura del suo tempo.
Nelle sale del Castello Ursino, l’operazione di Hilde Margani-Escher stabilisce una suggestiva connessione tra spazio e tempo: l’incontro tra antico e contemporaneo, come imprescindibile prassi di ogni progetto realmente culturale, è mediato dalla operazione estetica di un’artista, tedesca come Federico, la cui storia culturale e di vita si è nutrita dell’esperienza dello sradicamento o, più precisamente, si è arricchita per l’esperienza allargata che l’attraversamento di culture diverse produce.
Margani-Escher, che per l’occasione è presentata in catalogo da Eva di Stefano, nel percorso che si dipana nelle sale dell’ala nord-est del castello, stabilisce attraverso oggetti e installazioni un itinerario fatto di tappe percettive intensissime entro le quali la componente evocativa riferita al grande “magico, inconcepibile, enigmatico” (come lo definisce Nietzsche) e al suo tempo, ha lasciato all’artista assoluta libertà, restituendo tuttavia, senza costituire alcun limite, la perfetta coincidenza con i frammenti della storia a cui si riferisce (la mostra consiste nel corredo funebre dell’imperatore e in alcuni oggetti emblematici del suo destino).
Così nelle quattro sale del castello, attraverso le opere: l’installazione Tronco di cono (Etna), una serie di teche contenenti opere “in forma di reperto”, la Corona di Costanza d’Aragona nella Torre dei Martiri, i 7 Cavalli, il Dito dello scrivano, il Libro rosso, alcune opere a parete, e, nell’ultima, le installazioni Il Mantello di Federico e Cata-falco, e attraverso la vicenda di Federico, «l’artista narra anche la propria storia, non perché s’identifichi con lo straordinario sovrano, ma perché concepisce tutta la mostra come un luogo di confine tra realtà storica e realtà psichica, di cui il vulcano, un tronco di cono realizzato con filtri di motori d’auto, è forma tutelare e paradigma. Un racconto elusivo e allusivo, che procede per schegge e sotto traccia, mai illustrativo anche laddove lavora sugli elementi codificati dell’iconografia di Federico, anche laddove mette in campo le foglie e la cenere del proprio giardino.» (di Stefano).
Hilde Margani-Escher ha studiato scultura alla Werkkunstschule di Dortmund e ha collaborato con la scultrice Eva Niestrath-Berger. Si è trasferita in Sicilia nel ‘66 e ha ripreso la sua ricerca artistica nell’‘81, interrompendo la tradizione iconica e l’uso di tecniche canoniche. Tralasciando l’idea della scultura come creazione di volumi ex novo, l’artista è interessata alla trasformazione del preesistente, alla possibile reinvenzione dei materiali di scarto e degli oggetti a perdere del quotidiano; «ricicla stoffe di varia natura simulando la materia organica; […] l’azione artistica diventa per lei in primo luogo una pratica sensoriale, in cui si manifesta la coscienza dell’esserci e che alla Gestalt accattivante della bellezza sostituisce la condensazione dell’energia trasformativa. Così l’opera si presenta come un oggetto “perturbante”, secondo la definizione freudiana: familiare e straniero al tempo stesso.» (di Stefano).
Ripetutamente, a proposito di Margani-Escher sono stati citati Beuys (per l’affinità poetica e l’austera fisicità), Louise Bourgeois (attitudine memoriale), ancora Beuys e Kiefer (immaginazione alchemica-filone esoterico) ed è stata rintracciata una prossimità alla fenomenologia dell’Arte Povera. Indubbiamente il severo e inquieto lavoro di Hilde Margani-Escer è intriso degli umori e della cultura del Novecento europeo. Ma un singolare filtro all’insegna dell’ironia, della sensualità e al contempo del rigore estremo lo rendono indiscutibilmente “suo”.
Il 14 febbraio alle ore 19.00, l’apertura della mostra sarà accompagnata dai canti e suoni medievali dell’ensamble Ala Aurea di Colonia composto da Maria Jonas, Lucia Mense, Bettina Strübel. In programma: Byzanz & Trobador, Italienische Laude, Sizilien, e brani di S. Elisabeth e di Walther von der Vogelweide.
HILDE MARGANI-ESCHER (1939, Hagen, Germania) ha studiato scultura alla Werkkunstschule di Dortmund. Si è trasferita in Sicilia nel 1966. Ha ripreso il suo lavoro artistico nel 1981. Espone dal 1982. Selezione mostre: 1982 Premio Acquisto Assessorato Beni Culturali, Messina; Mostra personale Galerie im Fachwerk, Herdecke (Germania); 1983 Mostra del libro d’artista, a cura di Vanni Scheiwiller, Messina; 1985 Italian Object Book since Futurism, a cura di Mirella Bentivoglio, Osaka Art University – Musashino Art University (Giappone); 1986 Hands-On-Books Exhibition, Toronto (Canada); Segnalazione sul Catalogo Bolaffi 1985/86, presentata da Mirella Bentivoglio; Mostra personale Galleria La Racla, Catania; I mestieri dell’arte: La Tessitura, Via dei Coronari, Roma; Mostra personale Galleria Il Brandale, Savona; 1987 Circumnavigazione 3, Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Palermo); 1988 Mostra collettiva a cura di Daniela Fileccia, Club Voltaire, Palermo; 6th International Triennale of Tapestry, Central Museum of Textiles, Lodz (Polonia); Mostra personale Galleria Ezio Pagano, Bagheria (Palermo); Volùmina, a cura di Mirella Bentivoglio, Rocca Roveresca, Senigallia (Ancona); Dal sud all’arte, Atelier dell’Arte, Sciacca (Agrigento); 1989 Far Libro, Casermetta del Forte Belvedere, Firenze; 1990 Segnali, a cura di Laura Oddo, Palazzo Belvedere, Palermo; Oggetti d’artista, Atelier dell’Arte, Sciacca (Agrigento); 1991 2ª Biennale Internazionale d’Arte Sacra, Ex chiesa dei Cavalieri di Malta, Siracusa; Mostra personale Sculture tessili, Palazzo Nicolaci, Noto (Siracusa); 1992 Lo spazio, il giardino, il segno, a cura di Sergio Troisi, Parco di Villa Malfitano, Palermo; 1993 Figure, Miti, a cura di Eva di Stefano, Palazzo Comitini, Palermo; 1994 Biblioarte, Fiera del Mediterraneo, Palermo; 1995 Le livre d’artiste, Maison du Prieur, Romainmôtier (Svizzera); 1996 In-contro. Sei artisti tedeschi e sei artisti italiani, Goethe Institut, Palermo; Premio Marche 1995-96, Biennale d’Arte Contemporanea, Mole Vanvitelliana, Ancona; 1997 Memoria e Progetto, Abbazia di S. Martino delle Scale (Palermo); Oggetto-Soggetto, a cura di Antonina Greco, Ex Carceri Galleria Falcone, Petralia Soprana (Palermo); 1998 DonnArte ‘98, Centro Fieristico Le Ciminiere, Catania; Devozione alla bellezza, Galleria Aretusa, Catania; 1999 Dal nero del segno ai colori del sogno, Galleria Civica, Enna; 2000 Fiber Art, Off Loom, Arte fuori dal telaio, Ex carcere minorile, Complesso S. Michele a Ripa, Roma; Sedie d’autore, a cura di Anna Maria Ruta, Corimbo Loft, Palermo; Il sacro nell’Arte Contemporanea, S. Cataldo (Caltanissetta); Libro d’artista, libri tessili, a cura di Mirella Bentivoglio, La Cuba d’Oro, Roma; 2001 4a Biennale d’arte, Monterosso Calabro (Vibo Valentia); Libri mai visti, VII edizione, Ex Chiesa in Albis, Russi (Ravenna); Mostra personale ai Cantieri Culturali La Zisa, a cura del Goethe Institut, Palermo; 2003 Siciliane, Villa Aragona Cutò, Bagheria (Palermo); 2004 Un cuscino per sognare, Novegro Avantgardesign, Milano – Kultfabrik, Monaco di Baviera; 2008 Books&Books, Mediateca Comunale, Enna; LiberoLibrodArtistaLibero4, Museo Archeologico Statale, Spoleto; 2009 LiberoLibrodArtistaLibero4, Monastero dei Benedettini, Catania.
14
febbraio 2009
Hilde Margani-Escher – Omaggio a Federico II
Dal 14 febbraio al 14 marzo 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CASTELLO URSINO – MUSEO CIVICO
Catania, Piazza Federico Di Svevia, (Catania)
Catania, Piazza Federico Di Svevia, (Catania)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9.00/13.00-15.00/19.00 – domenica e festivi chiuso
Vernissage
14 Febbraio 2009, ore 19
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