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Hiroshi Sugimoto – Le Notti Bianche
La mostra presenta in anteprima internazionale una nuova serie fotografica, dedicata ai teatri storici italiani, che prosegue e sviluppa la ricerca di Hiroshi Sugimoto intorno al tema degli spazi teatrali e cinematografici
Comunicato stampa
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La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dal 16 maggio al 1 ottobre 2017, presenta Le Notti Bianche, personale dell’artista giapponese Hiroshi Sugimoto, a cura di Filippo Maggia e Irene Calderoni.
La mostra presenta in anteprima internazionale una nuova serie fotografica, dedicata ai teatri storici italiani, che prosegue e sviluppa la ricerca di Hiroshi Sugimoto intorno al tema degli spazi teatrali e cinematografici.
L’intera produzione fotografica di Hiroshi Sugimoto è volta all’esplorazione del rapporto fra tempo e spazio, o meglio, alla percezione che noi abbiamo di questa relazione, l’occhio umano come la macchina fotografica che ce ne restituisce una versione, un’immagine ben definita, nel caso di Sugimoto, plastica. L’indagine prende avvio da una semplice domanda -quasi una curiosità- che l’artista giapponese si pone verso la fine degli anni settanta: provare a racchiudere in un solo scatto l’intero flusso di immagini contenute in una pellicola cinematografica durante la sua regolare proiezione al cinema. Il risultato è uno schermo abbagliante che illumina la sala, depositario di storie che per due lunghe ore hanno permesso al pubblico di sognare. Fotografando prima le sale cinematografiche degli anni venti e trenta e successivamente quelle più eleganti degli anni cinquanta per arrivare ai drive-in, Sugimoto contestualizza la sua ricerca ripercorrendo lo sviluppo della settima arte: dalla sua rivelazione come nuova espressione artistica e culturale a fenomeno di massa, capace quindi, oltre che ad affascinare al contempo alienando dalla vita quotidiana, di comunicare, celebrando come criticando.
Esattamente come avviene nei suoi Seascapes, ove i mari rappresentano un passato che va rigenerandosi e ripetendosi, ogni volta più ricco di vissuto, di Storia, anche qui Sugimoto delega allo spettatore -delle sue opere, non dei film- la responsabilità di declinare al tempo presente la memoria contenuta in quel magico spazio bianco.
La serie inedita di 20 opere presentata a Torino è stata interamente realizzata in Italia nel corso degli ultimi tre anni dopo una pausa di 12 anni nella produzione dei Theaters e, per la prima volta, presenta oltre allo schermo illuminato anche la platea e la galleria del teatro ove è stata organizzata la ripresa fotografica. Fra i teatri fotografati troviamo il Teatro dei Rinnovati, Siena; il Teatro dei Rozzi, Siena; il Teatro Scientifico del Bibiena, Mantova; il Teatro Comunale di Ferrara; il Teatro Olimpico, Vicenza; Villa Mazzacorrati, Bologna; il Teatro Goldoni, Bagnacavallo; il Teatro Comunale Masini, Faenza; il Teatro all’Antica, Sabbioneta; il Teatro Sociale, Bergamo; il Teatro Farnese, Parma; il Teatro Carignano, Torino
Mostra realizzata con il contributo della Regione Piemonte
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Media Partner: Rolling Stone
Rolling Stone è oggi un punto di riferimento imprescindibile per la pop culture contemporanea, per la capacità che ha avuto di creare movimenti culturali e di influenzare sia il costume che la politica, americana e non solo. Come appunto una “pietra che rotola” il giornale, che ogni mese potete leggere e collezionare, è energia e talento in continua evoluzione: da Rolling Stone sono usciti i migliori fotografi (da Anne Leibovitz a Richard Avedon), le penne più incisive (dal new journalism di Tom Wolfe a quello gonzo di Hunter S. Thompson e Lester Bangs) e la forza grafica delle copertine ha segnato il mercato editoriale mondiale. Ogni pop star – che sia un cantante, un regista, un politico, chiunque – non può essere davvero una pop star se prima la sua faccia non è finita sulla copertina di Rolling Stone. E quelle facce sono e saranno sempre parte della nostra storia. L’edizione italiana di Rolling Stone ha una doppia missione: interpretare il tempo in cui vive e parallelamente riconoscere e anticipare le nuove tendenze.
Rolling Stone è un brand in continua evoluzione, è un mondo che si esprime non soltanto ogni mese attraverso gli approfondimenti delle pagine del magazine, ma che parla ogni giorno linguaggi diversi con i suoi appassionati, che dialoga senza sosta dal suo sito e dai suoi social con utenti e followers. In continua e vorticosa crescita è infatti la community di Rolling Stone, particolarmente smart e vivace, che passa dall’online all’offline e partecipa incessantemente alle attività social su tutte le piattaforme attive, dal sito a Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram fino a Spotify, dove Rolling Stone ha il primato come media più importante.
EDITOR IN CHIEF Gianluca Beltrame
La mostra presenta in anteprima internazionale una nuova serie fotografica, dedicata ai teatri storici italiani, che prosegue e sviluppa la ricerca di Hiroshi Sugimoto intorno al tema degli spazi teatrali e cinematografici.
L’intera produzione fotografica di Hiroshi Sugimoto è volta all’esplorazione del rapporto fra tempo e spazio, o meglio, alla percezione che noi abbiamo di questa relazione, l’occhio umano come la macchina fotografica che ce ne restituisce una versione, un’immagine ben definita, nel caso di Sugimoto, plastica. L’indagine prende avvio da una semplice domanda -quasi una curiosità- che l’artista giapponese si pone verso la fine degli anni settanta: provare a racchiudere in un solo scatto l’intero flusso di immagini contenute in una pellicola cinematografica durante la sua regolare proiezione al cinema. Il risultato è uno schermo abbagliante che illumina la sala, depositario di storie che per due lunghe ore hanno permesso al pubblico di sognare. Fotografando prima le sale cinematografiche degli anni venti e trenta e successivamente quelle più eleganti degli anni cinquanta per arrivare ai drive-in, Sugimoto contestualizza la sua ricerca ripercorrendo lo sviluppo della settima arte: dalla sua rivelazione come nuova espressione artistica e culturale a fenomeno di massa, capace quindi, oltre che ad affascinare al contempo alienando dalla vita quotidiana, di comunicare, celebrando come criticando.
Esattamente come avviene nei suoi Seascapes, ove i mari rappresentano un passato che va rigenerandosi e ripetendosi, ogni volta più ricco di vissuto, di Storia, anche qui Sugimoto delega allo spettatore -delle sue opere, non dei film- la responsabilità di declinare al tempo presente la memoria contenuta in quel magico spazio bianco.
La serie inedita di 20 opere presentata a Torino è stata interamente realizzata in Italia nel corso degli ultimi tre anni dopo una pausa di 12 anni nella produzione dei Theaters e, per la prima volta, presenta oltre allo schermo illuminato anche la platea e la galleria del teatro ove è stata organizzata la ripresa fotografica. Fra i teatri fotografati troviamo il Teatro dei Rinnovati, Siena; il Teatro dei Rozzi, Siena; il Teatro Scientifico del Bibiena, Mantova; il Teatro Comunale di Ferrara; il Teatro Olimpico, Vicenza; Villa Mazzacorrati, Bologna; il Teatro Goldoni, Bagnacavallo; il Teatro Comunale Masini, Faenza; il Teatro all’Antica, Sabbioneta; il Teatro Sociale, Bergamo; il Teatro Farnese, Parma; il Teatro Carignano, Torino
Mostra realizzata con il contributo della Regione Piemonte
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Media Partner: Rolling Stone
Rolling Stone è oggi un punto di riferimento imprescindibile per la pop culture contemporanea, per la capacità che ha avuto di creare movimenti culturali e di influenzare sia il costume che la politica, americana e non solo. Come appunto una “pietra che rotola” il giornale, che ogni mese potete leggere e collezionare, è energia e talento in continua evoluzione: da Rolling Stone sono usciti i migliori fotografi (da Anne Leibovitz a Richard Avedon), le penne più incisive (dal new journalism di Tom Wolfe a quello gonzo di Hunter S. Thompson e Lester Bangs) e la forza grafica delle copertine ha segnato il mercato editoriale mondiale. Ogni pop star – che sia un cantante, un regista, un politico, chiunque – non può essere davvero una pop star se prima la sua faccia non è finita sulla copertina di Rolling Stone. E quelle facce sono e saranno sempre parte della nostra storia. L’edizione italiana di Rolling Stone ha una doppia missione: interpretare il tempo in cui vive e parallelamente riconoscere e anticipare le nuove tendenze.
Rolling Stone è un brand in continua evoluzione, è un mondo che si esprime non soltanto ogni mese attraverso gli approfondimenti delle pagine del magazine, ma che parla ogni giorno linguaggi diversi con i suoi appassionati, che dialoga senza sosta dal suo sito e dai suoi social con utenti e followers. In continua e vorticosa crescita è infatti la community di Rolling Stone, particolarmente smart e vivace, che passa dall’online all’offline e partecipa incessantemente alle attività social su tutte le piattaforme attive, dal sito a Facebook, Twitter, Snapchat, Instagram fino a Spotify, dove Rolling Stone ha il primato come media più importante.
EDITOR IN CHIEF Gianluca Beltrame
16
maggio 2017
Hiroshi Sugimoto – Le Notti Bianche
Dal 16 maggio al primo ottobre 2017
fotografia
Location
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Biglietti
5 euro intero, 3 euro ridotto
Orario di apertura
venerdì-domenica: 12-19, giovedì 20-23 ingresso gratuito
Vernissage
16 Maggio 2017, h 19
Autore
Curatore