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Hisako Mori – Cornici di parole restano fuori rimangono a guardare i colori della luna
Nei primi giorni del marzo 2020, all’inizio del lockdown, Hisako Mori, fissando la parete del palazzo di fronte alla sua finestra, iniziava a ideare una chimerica modalità comunicativa composta da un’inaspettata armonia di poesia, musica e colore: i suoi acquerelli.
Comunicato stampa
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"Il presupposto di questo lavoro, nato dall’improvviso isolamento, era quello di continuare a comunicare intensamente e sinceramente con il mondo esterno; per farlo, Hisako ha chiesto ai suoi amici di condividere con lei un brano musicale o una poesia che li stesse accompagnando in quei momenti. Dal 13 marzo 2020, prendono forma, uno al giorno, gli acquerelli; dialoghi astratti e profondi, con i contributi ricevuti e con i loro mittenti, a rinsaldare, nella distanza fisica, i legami di affetto e condivisione reciproca.
Gli acquerelli freschi e luminosi realizzati da Hisako, catturano, come lei stessa racconta, “un’emozione che arriva in un momento mediocre, ma che, al tempo stesso, vuole essere ricordata”. Le forme che si intrecciano sulla carta, materiale caro e familiare all’autrice, non sono altro che la trasposizione dei movimenti del suo pennello guidato soltanto dall'ascolto della musica o dei testi poetici. Quei frangenti vanno a impressionarsi nel disegno traducendo, in lievi tocchi colorati, emozioni, sensazioni, e percezioni personali, alle quali si fondono oggetti e paesaggi della memoria. “La trasparenza dei colori, l'acqua che fa un gioco sulla carta a volte voluto, a volte casuale. Sono questi gli aspetti affascinanti dell'acquarello.”
A guardarle vicine, queste immagini dialettiche, si scorge la fusione delle due anime di quest’artista giapponese, nata a Kobe e arrivata in Italia alla fine degli studi, portando con sé un’intima conoscenza delle tecniche pittoriche occidentali e una tesi di laurea sul “vuoto”. Dalla profonda compenetrazione tra cultura italiana e radici nipponiche, si materializzano opere quasi calligrafiche organizzate con grazia, equilibrio e compostezza in uno spazio che si espande oltre i bordi irregolari di cellulosa, affiancate a fogli che soffrono, invece, di horror vacui, e che vorticano e pulsano di energia espressionista e romantica. A questa potente fusione si deve la grande varietà di schemi e strutture che possiamo rintracciare in un corpus, così multiforme e vario, da spingere lo spettatore alla continua meraviglia rinverdita anche dall’abbinamento di ogni acquerello al proprio(s)punto di partenza, così da dare ad ogni singola opera un più ampio scenario entro cui muoversi; così da permetterci di ricostruire, almeno in parte, quel dialogo immaginifico che è la vera molla dell’intero progetto.
Queste impressioni su carta di Hisako Mori sono intime, meditative, legate ai tempi lunghi e pacati dei giorni del lockdown e destinate a intrecciare sinestesie complesse tra colori, suoni, forme, rumori, luci, voci, ombre e molto altro ancora. Quei segni lievi eppure così densi di trepidazioni, turbamenti e commozioni creano uno stretto rapporto di interconnessione con il nucleo emozionale primordiale, che risiede in ognuno di noi. Sono, cioè, pura comunicazione poetica, composta fondendo insieme ai gesti rapidi, spontanei e improvvisati, trasparenze della stessa consistenza della luce filtrata dalle vetrate colorate delle cattedrali gotiche, e intricati mélanges e colature simili ai guazzetti cromatici naturali, spiati attraverso uno specchio d’acqua."
Gli acquerelli freschi e luminosi realizzati da Hisako, catturano, come lei stessa racconta, “un’emozione che arriva in un momento mediocre, ma che, al tempo stesso, vuole essere ricordata”. Le forme che si intrecciano sulla carta, materiale caro e familiare all’autrice, non sono altro che la trasposizione dei movimenti del suo pennello guidato soltanto dall'ascolto della musica o dei testi poetici. Quei frangenti vanno a impressionarsi nel disegno traducendo, in lievi tocchi colorati, emozioni, sensazioni, e percezioni personali, alle quali si fondono oggetti e paesaggi della memoria. “La trasparenza dei colori, l'acqua che fa un gioco sulla carta a volte voluto, a volte casuale. Sono questi gli aspetti affascinanti dell'acquarello.”
A guardarle vicine, queste immagini dialettiche, si scorge la fusione delle due anime di quest’artista giapponese, nata a Kobe e arrivata in Italia alla fine degli studi, portando con sé un’intima conoscenza delle tecniche pittoriche occidentali e una tesi di laurea sul “vuoto”. Dalla profonda compenetrazione tra cultura italiana e radici nipponiche, si materializzano opere quasi calligrafiche organizzate con grazia, equilibrio e compostezza in uno spazio che si espande oltre i bordi irregolari di cellulosa, affiancate a fogli che soffrono, invece, di horror vacui, e che vorticano e pulsano di energia espressionista e romantica. A questa potente fusione si deve la grande varietà di schemi e strutture che possiamo rintracciare in un corpus, così multiforme e vario, da spingere lo spettatore alla continua meraviglia rinverdita anche dall’abbinamento di ogni acquerello al proprio(s)punto di partenza, così da dare ad ogni singola opera un più ampio scenario entro cui muoversi; così da permetterci di ricostruire, almeno in parte, quel dialogo immaginifico che è la vera molla dell’intero progetto.
Queste impressioni su carta di Hisako Mori sono intime, meditative, legate ai tempi lunghi e pacati dei giorni del lockdown e destinate a intrecciare sinestesie complesse tra colori, suoni, forme, rumori, luci, voci, ombre e molto altro ancora. Quei segni lievi eppure così densi di trepidazioni, turbamenti e commozioni creano uno stretto rapporto di interconnessione con il nucleo emozionale primordiale, che risiede in ognuno di noi. Sono, cioè, pura comunicazione poetica, composta fondendo insieme ai gesti rapidi, spontanei e improvvisati, trasparenze della stessa consistenza della luce filtrata dalle vetrate colorate delle cattedrali gotiche, e intricati mélanges e colature simili ai guazzetti cromatici naturali, spiati attraverso uno specchio d’acqua."
21
maggio 2022
Hisako Mori – Cornici di parole restano fuori rimangono a guardare i colori della luna
Dal 21 maggio al 05 giugno 2022
arte contemporanea
Location
Associazione Culturale Galleria Papini
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Ancona, Via Lazzaro Bernabei, 39, (AN)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 17,30 -19,30
Vernissage
21 Maggio 2022, ore 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Patrocini