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HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente
A Palazzo Reale di Milano la mostra sui tre grandi artisti dell’ukiyoe, Hokusai, Hiroshige e Utamaro dal 22 settembre 2016 al 29 gennaio 2017: attraverso una selezione di oltre 200 opere si racconta un Mondo Fluttuante che all’etica del samurai contrappone il godimento di ogni singolo momento, il piacere e il divertimento in ogni sua forma. Tante furono le scuole e gli artisti che si specializzarono in questi temi, tuttavia tre sono i maestri che ancora oggi rimangono punti di riferimento indiscussi: Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806).
Comunicato stampa
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Gli uomini e gli animali, gli umili testimoni dell'esistenza quotidiana, la leggenda e la storia, le solennità mondane e i mestieri, tutti i paesaggi, il mare, la montagna, la foresta, il temporale, le tiepide piogge delle primavere solitarie, l'alacre vento agli angoli delle strade, la tramontana sull'aperta campagna, i volti delicati delle donne. Tutto questo, più il mondo dei sogni e il mondo del meraviglioso, sono i soggetti prediletti dei tre artisti per eccellenza del “Mondo Fluttuante” (l’ukiyoe): Hokusai, Hiroshige e Utamaro.
Attraverso 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art, la Mostra propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre maestri, che ancora oggi, come nei secoli precedenti, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa, contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento in ogni sua forma.
L’esposizione, promossa e prodotta da Comune di Milano‐Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira e curata dalla professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano, si inserisce all’interno delle celebrazioni del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, avviate con la stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio firmato tra i due Paesi il 25 agosto 1866.
Il pubblico della mostra potrà vivere una duplice esperienza: da un lato provare la stessa meraviglia che provarono davanti alla freschezza e semplicità di forme e colori artisti come Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse‐Lautrec e che contribuì a cambiare e rivoluzionare il linguaggio pittorico della Parigi di fine Ottocento; dall’altro conoscere le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti.
La mostra si inserisce all’interno di un calendario di eventi che avranno luogo in Italia lungo tutto l’arco dell’anno 2016 per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia: grandi mostre d’arte, performance teatrali di burattini (bunraku) e della grande tradizione del nō, concerti e spettacoli di danza moderni e tradizionali, rassegne cinematografiche, eventi d’architettura e design, e poi fumetto, letteratura, sport e molto altro ancora a rappresentare il mondo culturale e tecnologico del Giappone in Italia per tutto il 2016. L’occasione è la celebrazione del 150° anniversario dalla stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Giappone e Italia e che diede inizio ai rapporti diplomatici tra i due Paesi. Importanti contatti tra i due Paesi erano già avvenuti nei secoli precedenti, a partire dal XVI secolo, per volere di singoli feudi e signori dell’aristocrazia di spada particolarmente sensibili alla cultura occidentale e alla religione cristiana tanto da inviare missioni conoscitive in America, in Europa e in particolare in Italia e in Vaticano, tuttavia quello del 1866 è il primo trattato firmato tra Paesi moderni dopo oltre due secoli di chiusura del Giappone.
Il 2016 sarà quindi non solo un’importante ricorrenza diplomatica, ma diventerà anche l’occasione per approfondire o addirittura scoprire nuovi aspetti degli scambi culturali, economici, politici, sociali avvenuti e oggi più che mai in essere tra il nostro Paese e il Giappone. Un programma fitto di eventi e celebrazioni che coinvolgeranno diverse città e istituzioni giapponesi e italiane.
In Italia, molti eventi sono selezionati dal Comitato per il coordinamento del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia. Il ricco calendario, che sta raccogliendo sempre più numerose iniziative, alcune ancora in definizione, conta la preziosa collaborazione di tante realtà pubbliche e private, tra le quali l’Ambasciata del Giappone in Italia, il Consolato Generale del Giappone a Milano, l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma, MondoMostre Skira, l’Università degli Studi di Milano, le Scuderie del Quirinale, il Palazzo Reale di Milano, l’Ara Pacis di Roma e il MAXXI, dacché, come auspica l’Ambasciatore Umemoto Kazuyoshi: “attraverso iniziative di interscambio che spazieranno negli ambiti più diversi, quali politica, economia, cultura, scienza e tecnologia, turismo e istruzione, la reciproca comprensione tra i due Paesi e tra le rispettive cittadinanze possa andare incontro ad un ulteriore progresso, e che questa sia l'occasione per il dischiudersi di nuove prospettive per le relazioni bilaterali. Le relazioni tra due Paesi in ultima analisi non sono che rapporti tra esseri umani”.
Attraverso 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art, la Mostra propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre maestri, che ancora oggi, come nei secoli precedenti, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa, contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento in ogni sua forma.
L’esposizione, promossa e prodotta da Comune di Milano‐Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira e curata dalla professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano, si inserisce all’interno delle celebrazioni del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, avviate con la stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio firmato tra i due Paesi il 25 agosto 1866.
Il pubblico della mostra potrà vivere una duplice esperienza: da un lato provare la stessa meraviglia che provarono davanti alla freschezza e semplicità di forme e colori artisti come Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse‐Lautrec e che contribuì a cambiare e rivoluzionare il linguaggio pittorico della Parigi di fine Ottocento; dall’altro conoscere le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti.
La mostra si inserisce all’interno di un calendario di eventi che avranno luogo in Italia lungo tutto l’arco dell’anno 2016 per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia: grandi mostre d’arte, performance teatrali di burattini (bunraku) e della grande tradizione del nō, concerti e spettacoli di danza moderni e tradizionali, rassegne cinematografiche, eventi d’architettura e design, e poi fumetto, letteratura, sport e molto altro ancora a rappresentare il mondo culturale e tecnologico del Giappone in Italia per tutto il 2016. L’occasione è la celebrazione del 150° anniversario dalla stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Giappone e Italia e che diede inizio ai rapporti diplomatici tra i due Paesi. Importanti contatti tra i due Paesi erano già avvenuti nei secoli precedenti, a partire dal XVI secolo, per volere di singoli feudi e signori dell’aristocrazia di spada particolarmente sensibili alla cultura occidentale e alla religione cristiana tanto da inviare missioni conoscitive in America, in Europa e in particolare in Italia e in Vaticano, tuttavia quello del 1866 è il primo trattato firmato tra Paesi moderni dopo oltre due secoli di chiusura del Giappone.
Il 2016 sarà quindi non solo un’importante ricorrenza diplomatica, ma diventerà anche l’occasione per approfondire o addirittura scoprire nuovi aspetti degli scambi culturali, economici, politici, sociali avvenuti e oggi più che mai in essere tra il nostro Paese e il Giappone. Un programma fitto di eventi e celebrazioni che coinvolgeranno diverse città e istituzioni giapponesi e italiane.
In Italia, molti eventi sono selezionati dal Comitato per il coordinamento del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia. Il ricco calendario, che sta raccogliendo sempre più numerose iniziative, alcune ancora in definizione, conta la preziosa collaborazione di tante realtà pubbliche e private, tra le quali l’Ambasciata del Giappone in Italia, il Consolato Generale del Giappone a Milano, l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma, MondoMostre Skira, l’Università degli Studi di Milano, le Scuderie del Quirinale, il Palazzo Reale di Milano, l’Ara Pacis di Roma e il MAXXI, dacché, come auspica l’Ambasciatore Umemoto Kazuyoshi: “attraverso iniziative di interscambio che spazieranno negli ambiti più diversi, quali politica, economia, cultura, scienza e tecnologia, turismo e istruzione, la reciproca comprensione tra i due Paesi e tra le rispettive cittadinanze possa andare incontro ad un ulteriore progresso, e che questa sia l'occasione per il dischiudersi di nuove prospettive per le relazioni bilaterali. Le relazioni tra due Paesi in ultima analisi non sono che rapporti tra esseri umani”.
21
settembre 2016
HOKUSAI, HIROSHIGE, UTAMARO. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente
Dal 21 settembre 2016 al 29 gennaio 2017
arte antica
arte etnica
arte etnica
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Biglietti
intero € 12, ridotto € 10 (studenti, gruppi, over 65, disabili, tesserati Touring Club e FAI e convenzioni), scuole € 6, famiglia € 10 adulti e € 6 ragazzi (dai 6 ai 14 anni)
Orario di apertura
Lunedì: chiuso
Martedì, Mercoledì: 09.30 - 19.30
Giovedì: 09.30 - 22.30
Venerdì, Sabato, Domenica: 09.30 - 19.30
La biglietteria chiude un'ora prima
Vernissage
21 Settembre 2016, su invito
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Ufficio stampa
MONDOMOSTRE
Autore
Curatore