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Htein Lin – Serie N. 00235
Prima mostra personale in Italia dell’artista birmano che presenta lavori realizzati durante il periodo trascorso in carcere come prigioniero politico: la performance e la pittura diventano strategie di sopravvivenza
Comunicato stampa
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Htein Lin. Serie N. 00235 è la prima mostra personale in Italia dell’artista birmano Htein Lin
(Ingapu, Birmania, 1966), che presenta lavori realizzati durante il periodo trascorso in carcere
come prigioniero politico, accusato di opposizione al regime. La performance e la pittura
diventano per l’artista strategie di sopravvivenza: realizza un corpus di oltre 300 dipinti e 1.000
illustrazioni che offre una rara visione e testimonianza della vita nelle carceri di Myanmar (ex Birmania), paese guidato da un regime autoritario e repressivo.
Per poter continuare a dipingere, in prigione utilizza tutti i mezzi possibili: vernici contrabbandate dalle guardie, al posto dei pennelli impiega siringhe ottenute dall’infermeria, oltre ad accendini, piatti dei pasti, pezzi di garza, blocchi di sapone, uniformi a brandelli da cui ricava le tele.
Htein Lin ha inoltre aperto la strada alla performance artistica in Birmania, a partire dal 1996 con “The Plastic Age” e “Guitarist”, street performance nel centro di Yangon.
Nel 1988 Htein Lin ha partecipato alle attività del movimento in favore della democrazia in Birmania e ha scontato per questo quattro anni di esilio fra India e Birmania del Nord presso i campi di All Burma Students Democratic Front (ABSDF), un gruppo di oppositori del governo militare, trascorrendo anni di emigrazione volontaria e forzata - da una città a un villaggio, dalla giungla alla prigione.
Durante i sei anni e mezzo trascorsi in carcere, le sue performance hanno incluso “0 + 0 + 0 = 0” (Mandalay, prigione, 1999), “The Fly” (Myaung-Mya, prigione, 2001), “Cleaner” (Myaung-Mya, 2002), “Life” (Myaung-Mya, 2003).
Dopo aver lasciato il carcere nel novembre del 2004, Htein Lin ha continuato la sua attività artistica, realizzando diverse performance tra cui “Mobile Art Gallery / Mobile Market” nelle strade di Yangon, a cui sono seguiti cinque giorni di detenzione e interrogatori.
Queste opere, in mostra per la prima volta in Italia, sono una selezione della serie N. 00235, numero attribuitogli dalla Croce Rossa Internazionale in visita alla prigioni di Mandalay e Myaungmya.
L'artista incontrerà il pubblico il 24 ottobre 2008 alle ore 11 presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Quartieri Militari, Corso Valdocco, Torino, nell'ambito dell’iniziativa “2008: un anno per i diritti”. Intervengono i curatori e Peter Popham (corrispondente dall’Italia per “The Independent”).
Htein Lin. Serie N. 00235 è un evento dell'Associazione Culturale Passepartout, realizzato con il contributo della Regione Piemonte, in collaborazione con il Museo del Carcere “Le Nuove”.
Progetto didattico di Elena Ragusa e Luisa Romeo.
La mostra aderisce all’iniziativa “2008: un anno per i diritti” - Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Torino.
Si ringraziano Daniela Bezzi, giornalista, Peter Popham, corrispondente dall’Italia per The Independent) e curatore del sito freeaungsansuukyi.org (media partner) e Vicky Bowman.
BIOGRAFIA
Htein Lin è nato nel 1966 a Mezaligon, un villaggio a nord di Henzada, nella Birmania settentrionale. Inizia a dipingere e a dedicarsi alla performance giovanissimo, per poi continuare durante gli anni dell'Università, dove si iscrive alla Facoltà di Legge di Rangoon. Nel Marzo del 1988, Htein Lin viene espulso insieme ad altri studenti per aver protestato contro le indagini condotte dalle autorità sulla morte di uno studente, Phone Maw. In questi anni, l'artista si lega agli attivisti e fugge al confine indiano dove si unisce al fronte Democratico degli Studenti (All Burma Students’ Democratic Front - ABDSF). Mentre è in esilio, studia pittura e illustra le pubblicazioni dell'ABSDF. In questi anni di emigrazione volontaria e forzata - da una città a un villaggio, dalla giungla alla prigione – continua la sua attività artistica, usando un bastone per disegnare nel fango durante le pause del viaggio. Dal 1998 al 2004, l'artista vive in carcere e dipinge con mezzi di fortuna, ricavando le tele dalle uniformi militari. Per il “ progetto quadri di contrabbando”, Htein Lin ricorda che alcune guardie l’hanno rifornito con vernice o polvere di colore dalla fabbrica della prigione, ma la paura di recuperare un pennello, l'ha costretto a usare le sue mani, il viso o il sapone per dipingere.
Oltre all’attività pittorica costantemente sviluppata, Htein Lin ha poi aperto la strada alla performance artistica in Birmania, a partire dal 1996 con “The Plastic Age” and “Guitarist”, street performance nel centro di Yangon.
Durante i sei anni e mezzo trascorsi in prigione le sue performance hanno incluso “0 + 0 + 0 = 0” (Mandalay, prigione, 1999), “The Fly” (Myaung-Mya, prigione, 2001), “Cleaner” (Myaung-Mya 2002), “Life” (Myaung-Mya 2003).
Dopo aver lasciato il carcere nel novembre del 2004, Htein Lin ha sviluppato diverse performance insieme con Chaw Ei Thein nel 2005, tra cui “Mobile Art Gallery / Mobile Market”, nelle strade di Yangon. A questa performance sono seguiti 5 giorni di detenzione e interrogatori.
Gli ultimi lavori presentati includono “On the Table”, “We have arrived in the world” e “Artist's Life”.
Il suo linguaggio artistico è stato influenzato, così come ne è del resto parte integrante, dalle sue esperienze come attivista, rifugiato, prigioniero politico, e artista in Birmania.
Htein Lin vive e lavora a Londra.
Mostre selezionate
Mostre personali:
1996 “The Little Worm in the Ear”, Lawkanat Art Gallery, Yangon; 1997 “31st”, Myo Kyaw Art Gallery, Yangon; 2005 “00235”, 35/B Art Studio, Yangon; “Recycled”, Lawkanat gallery, Yangon; 2006 “Come Rain or Shine”, River Gallery, Strand Hotel, Yangon.
Una mostra di pittura si è svolta mentre era prigioniero politico in Mandalay e Myaungmya Jails, 1998-2004, su abiti in cotone usando tecniche diverse. 00235 è il numero dato al prigioniero dalla Croce Rossa Internazionale. Queste pitture sono ora conservate presso l’International Institute for Social History in Amsterdam http://www.iisg.nl/asia/acq-burma.php
Mostre collettive:
2007 “Migration Addicts”, 52 Biennale di Venezia, Eventi collaterali, a cura di Karin Gavassa e Biljana Ciric.
Performance:
1996 “The Plastic Age”; “Guitarist”, Yangon; “The Little Worm in the Ear”, Lawkanat Gallery, Yangon; 1997 “The Present for the World”, Lawkanat; 1999 “0 + 0 + 0 = 0”, Mandalay; 2001 “The Fly” Myaung-Mya, 2001, Alliance Francaise, Yangon; 2002 “Cleaner”, Myaung-Mya; 2003 “Life”, Myaung-Mya; 2005 “Mobile Art Gallery/Mobile Market”, Yangon; “On the Table” con Chaw Ei Thein Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; “We have arrived in the world”, performance collettiva, Hnin-ka-gyo, Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; 2006 “Artist”s Life” con Chaw Ei Thein, Hnin-ka-gyo, Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; Mandalay; "Standstill”; “Escape”, in collaborazione con Jari Haapera e Mirka Flander, Gitameit, Yangon.
Artist in Residence, Rimbun Dahan www.rimbundahan.org, Kuala Lumpur, Malaysia, dicembre 2006, gennaio 2007, Network Initiative for Culture and Arts (NICA), Yangon, Heinrich Boll Foundation.
(Ingapu, Birmania, 1966), che presenta lavori realizzati durante il periodo trascorso in carcere
come prigioniero politico, accusato di opposizione al regime. La performance e la pittura
diventano per l’artista strategie di sopravvivenza: realizza un corpus di oltre 300 dipinti e 1.000
illustrazioni che offre una rara visione e testimonianza della vita nelle carceri di Myanmar (ex Birmania), paese guidato da un regime autoritario e repressivo.
Per poter continuare a dipingere, in prigione utilizza tutti i mezzi possibili: vernici contrabbandate dalle guardie, al posto dei pennelli impiega siringhe ottenute dall’infermeria, oltre ad accendini, piatti dei pasti, pezzi di garza, blocchi di sapone, uniformi a brandelli da cui ricava le tele.
Htein Lin ha inoltre aperto la strada alla performance artistica in Birmania, a partire dal 1996 con “The Plastic Age” e “Guitarist”, street performance nel centro di Yangon.
Nel 1988 Htein Lin ha partecipato alle attività del movimento in favore della democrazia in Birmania e ha scontato per questo quattro anni di esilio fra India e Birmania del Nord presso i campi di All Burma Students Democratic Front (ABSDF), un gruppo di oppositori del governo militare, trascorrendo anni di emigrazione volontaria e forzata - da una città a un villaggio, dalla giungla alla prigione.
Durante i sei anni e mezzo trascorsi in carcere, le sue performance hanno incluso “0 + 0 + 0 = 0” (Mandalay, prigione, 1999), “The Fly” (Myaung-Mya, prigione, 2001), “Cleaner” (Myaung-Mya, 2002), “Life” (Myaung-Mya, 2003).
Dopo aver lasciato il carcere nel novembre del 2004, Htein Lin ha continuato la sua attività artistica, realizzando diverse performance tra cui “Mobile Art Gallery / Mobile Market” nelle strade di Yangon, a cui sono seguiti cinque giorni di detenzione e interrogatori.
Queste opere, in mostra per la prima volta in Italia, sono una selezione della serie N. 00235, numero attribuitogli dalla Croce Rossa Internazionale in visita alla prigioni di Mandalay e Myaungmya.
L'artista incontrerà il pubblico il 24 ottobre 2008 alle ore 11 presso il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Quartieri Militari, Corso Valdocco, Torino, nell'ambito dell’iniziativa “2008: un anno per i diritti”. Intervengono i curatori e Peter Popham (corrispondente dall’Italia per “The Independent”).
Htein Lin. Serie N. 00235 è un evento dell'Associazione Culturale Passepartout, realizzato con il contributo della Regione Piemonte, in collaborazione con il Museo del Carcere “Le Nuove”.
Progetto didattico di Elena Ragusa e Luisa Romeo.
La mostra aderisce all’iniziativa “2008: un anno per i diritti” - Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Torino.
Si ringraziano Daniela Bezzi, giornalista, Peter Popham, corrispondente dall’Italia per The Independent) e curatore del sito freeaungsansuukyi.org (media partner) e Vicky Bowman.
BIOGRAFIA
Htein Lin è nato nel 1966 a Mezaligon, un villaggio a nord di Henzada, nella Birmania settentrionale. Inizia a dipingere e a dedicarsi alla performance giovanissimo, per poi continuare durante gli anni dell'Università, dove si iscrive alla Facoltà di Legge di Rangoon. Nel Marzo del 1988, Htein Lin viene espulso insieme ad altri studenti per aver protestato contro le indagini condotte dalle autorità sulla morte di uno studente, Phone Maw. In questi anni, l'artista si lega agli attivisti e fugge al confine indiano dove si unisce al fronte Democratico degli Studenti (All Burma Students’ Democratic Front - ABDSF). Mentre è in esilio, studia pittura e illustra le pubblicazioni dell'ABSDF. In questi anni di emigrazione volontaria e forzata - da una città a un villaggio, dalla giungla alla prigione – continua la sua attività artistica, usando un bastone per disegnare nel fango durante le pause del viaggio. Dal 1998 al 2004, l'artista vive in carcere e dipinge con mezzi di fortuna, ricavando le tele dalle uniformi militari. Per il “ progetto quadri di contrabbando”, Htein Lin ricorda che alcune guardie l’hanno rifornito con vernice o polvere di colore dalla fabbrica della prigione, ma la paura di recuperare un pennello, l'ha costretto a usare le sue mani, il viso o il sapone per dipingere.
Oltre all’attività pittorica costantemente sviluppata, Htein Lin ha poi aperto la strada alla performance artistica in Birmania, a partire dal 1996 con “The Plastic Age” and “Guitarist”, street performance nel centro di Yangon.
Durante i sei anni e mezzo trascorsi in prigione le sue performance hanno incluso “0 + 0 + 0 = 0” (Mandalay, prigione, 1999), “The Fly” (Myaung-Mya, prigione, 2001), “Cleaner” (Myaung-Mya 2002), “Life” (Myaung-Mya 2003).
Dopo aver lasciato il carcere nel novembre del 2004, Htein Lin ha sviluppato diverse performance insieme con Chaw Ei Thein nel 2005, tra cui “Mobile Art Gallery / Mobile Market”, nelle strade di Yangon. A questa performance sono seguiti 5 giorni di detenzione e interrogatori.
Gli ultimi lavori presentati includono “On the Table”, “We have arrived in the world” e “Artist's Life”.
Il suo linguaggio artistico è stato influenzato, così come ne è del resto parte integrante, dalle sue esperienze come attivista, rifugiato, prigioniero politico, e artista in Birmania.
Htein Lin vive e lavora a Londra.
Mostre selezionate
Mostre personali:
1996 “The Little Worm in the Ear”, Lawkanat Art Gallery, Yangon; 1997 “31st”, Myo Kyaw Art Gallery, Yangon; 2005 “00235”, 35/B Art Studio, Yangon; “Recycled”, Lawkanat gallery, Yangon; 2006 “Come Rain or Shine”, River Gallery, Strand Hotel, Yangon.
Una mostra di pittura si è svolta mentre era prigioniero politico in Mandalay e Myaungmya Jails, 1998-2004, su abiti in cotone usando tecniche diverse. 00235 è il numero dato al prigioniero dalla Croce Rossa Internazionale. Queste pitture sono ora conservate presso l’International Institute for Social History in Amsterdam http://www.iisg.nl/asia/acq-burma.php
Mostre collettive:
2007 “Migration Addicts”, 52 Biennale di Venezia, Eventi collaterali, a cura di Karin Gavassa e Biljana Ciric.
Performance:
1996 “The Plastic Age”; “Guitarist”, Yangon; “The Little Worm in the Ear”, Lawkanat Gallery, Yangon; 1997 “The Present for the World”, Lawkanat; 1999 “0 + 0 + 0 = 0”, Mandalay; 2001 “The Fly” Myaung-Mya, 2001, Alliance Francaise, Yangon; 2002 “Cleaner”, Myaung-Mya; 2003 “Life”, Myaung-Mya; 2005 “Mobile Art Gallery/Mobile Market”, Yangon; “On the Table” con Chaw Ei Thein Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; “We have arrived in the world”, performance collettiva, Hnin-ka-gyo, Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; 2006 “Artist”s Life” con Chaw Ei Thein, Hnin-ka-gyo, Saysaryar Gallery, Hlaingthaya, Yangon; Mandalay; "Standstill”; “Escape”, in collaborazione con Jari Haapera e Mirka Flander, Gitameit, Yangon.
Artist in Residence, Rimbun Dahan www.rimbundahan.org, Kuala Lumpur, Malaysia, dicembre 2006, gennaio 2007, Network Initiative for Culture and Arts (NICA), Yangon, Heinrich Boll Foundation.
24
ottobre 2008
Htein Lin – Serie N. 00235
Dal 24 ottobre al 05 novembre 2008
arte contemporanea
Location
EX CARCERI LE NUOVE
Torino, Via Paolo Borsellino, 1, (Torino)
Torino, Via Paolo Borsellino, 1, (Torino)
Biglietti
Intero 3 euro, ridotto 2
Orario di apertura
Dal lunedì alla domenica, visite ore 15, la seconda e quarta domenica del mese, apertura ore 9. Tutte le visite sono guidate
Vernissage
24 Ottobre 2008, ore 18
Autore
Curatore