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Hugo Bustamante Isla – Meditazioni senza tempo
Saranno esposte circa venti opere che rappresentano i suoi principali soggetti: nature morte, scorci di tetti e riflessive composizioni
Comunicato stampa
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La galleria Figliolia di Salerno presenta la mostra personale di Hugo Bustamante Isla, noto artista spagnolo, presente anche sul mercato italiano da alcuni anni con la Galleria Dep Art di Milano (organizzatrice dell’evento).
Saranno esposte circa venti opere che rappresentano i suoi principali soggetti: nature morte, scorci di tetti e riflessive composizioni. In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un catalogo di 48 pagine a colori, con il testo critico di Marco Alfano.
Una concezione “poetica” della critica d’arte non può evitare di chiedersi la ragione sempre più frequente della proiezione di artisti contemporanei verso la pittura antica; e sarà una questione cui converrà riferirsi anche per Hugo Bustamante Isla. Nato in Colombia, pittore spagnolo per cultura e formazione, Hugo ha studiato infatti nei primi anni novanta all’accademia di Barcellona, ed ha trascorso qualche anno anche in Italia, a Lucca, dove si è perfezionato. I temi prediletti da questo artista trentaseienne sono il paesaggio e la natura morta: un carattere che non deve sfuggire a chi immagina che non si possa oggi guardare ad un genere tradizionale ritrovando in esso elementi di forte continuità ma anche di rinnovamento: si pensi alle domande che Giuliano Briganti si poneva di fronte alle opere ad un grande autore di nature morte del Novecento come William Bailey. Si tratta di opere eseguite negli ultimi due anni che nella pasta pittorica si richiamano alle sue origini della sua pittura che si ritrova nella cultura spagnola, che guarda prima di tutto alle corpose materie di un Velázquez, ma ripensate attraverso una complessità contemporanea, come nel riferimento ad importanti esperienze del Novecento: penso principalmente alle astratte materie dell’informale francese, cui l’autore può aver guardato durante la sua formazione[ … ]È la sensazione che ciascuno potrà sentire di fronte ai bei dipinti di Hugo: sono le forme che possiamo intuire pienamente nel perfetto profilo circolare di un coccio, nel rombo che geometrizza una valigia polverosa, nel triangolo rettangolo che inquadra lo spazio chiuso; qui lo sguardo, attentissimo e paziente, si posa sulla granatura della luce, palesando nella stanza il proprio tremore dopo che quei sogni protetti dalle tenebre si sono definitivamente dissolti.
(estratto dal testo in catalogo di Marco Alfano)
Saranno esposte circa venti opere che rappresentano i suoi principali soggetti: nature morte, scorci di tetti e riflessive composizioni. In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un catalogo di 48 pagine a colori, con il testo critico di Marco Alfano.
Una concezione “poetica” della critica d’arte non può evitare di chiedersi la ragione sempre più frequente della proiezione di artisti contemporanei verso la pittura antica; e sarà una questione cui converrà riferirsi anche per Hugo Bustamante Isla. Nato in Colombia, pittore spagnolo per cultura e formazione, Hugo ha studiato infatti nei primi anni novanta all’accademia di Barcellona, ed ha trascorso qualche anno anche in Italia, a Lucca, dove si è perfezionato. I temi prediletti da questo artista trentaseienne sono il paesaggio e la natura morta: un carattere che non deve sfuggire a chi immagina che non si possa oggi guardare ad un genere tradizionale ritrovando in esso elementi di forte continuità ma anche di rinnovamento: si pensi alle domande che Giuliano Briganti si poneva di fronte alle opere ad un grande autore di nature morte del Novecento come William Bailey. Si tratta di opere eseguite negli ultimi due anni che nella pasta pittorica si richiamano alle sue origini della sua pittura che si ritrova nella cultura spagnola, che guarda prima di tutto alle corpose materie di un Velázquez, ma ripensate attraverso una complessità contemporanea, come nel riferimento ad importanti esperienze del Novecento: penso principalmente alle astratte materie dell’informale francese, cui l’autore può aver guardato durante la sua formazione[ … ]È la sensazione che ciascuno potrà sentire di fronte ai bei dipinti di Hugo: sono le forme che possiamo intuire pienamente nel perfetto profilo circolare di un coccio, nel rombo che geometrizza una valigia polverosa, nel triangolo rettangolo che inquadra lo spazio chiuso; qui lo sguardo, attentissimo e paziente, si posa sulla granatura della luce, palesando nella stanza il proprio tremore dopo che quei sogni protetti dalle tenebre si sono definitivamente dissolti.
(estratto dal testo in catalogo di Marco Alfano)
21
ottobre 2006
Hugo Bustamante Isla – Meditazioni senza tempo
Dal 21 ottobre al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA FIGLIOLIA
Salerno, Piazza Renato Casalbore, 33, (Salerno)
Salerno, Piazza Renato Casalbore, 33, (Salerno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9-13 17-21
Lunedì mattina e festivi su appuntamento 339/8314222
Vernissage
21 Ottobre 2006, ore 19
Autore