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Human Rights?
Nella mostra gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l’esistenza di tutti. In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte
le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
HUMAN RIGHTS?
dal 18 settembre al 17 ottobre 2010
a cura di Roberto Ronca
Il 10 dicembre 1948, viene proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: per la prima
volta nella storia dell'umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo.
Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione.
Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti.
Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali.
Ognuno di noi è uguale agli altri. È sempre così?
In HUMAN RIGHTS? gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di
parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l'esistenza di tutti.
In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a
pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte
le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di HUMAN RIGHTS? si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva
universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza,
indipendentemente dal genere, dall'argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all'esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il
pubblico, che approccia l'arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche
immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell'esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che
l'evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in
quale maniera la percezione del concetto di "rispetto dei diritti" viene vissuta ed espressa.
L'evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che
l'abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo
stresso termine "violazione dei diritti umani" si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da
lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
Il modo più immediato di riprendere quella coscienza, indispensabile per essere realmente parte di
un sistema che rispetti i diritti di tutti, è vedere con gli occhi tutto quello che gli artisti hanno da
dire. Le immagini vanno a infilarsi nella memoria in maniera così immediata e così forte, che tutti
coloro che la visiteranno ne usciranno più consapevoli ed emotivamente coinvolti.
Parlare dei diritti umani significa quindi per gli artisti "tirare fuori" molte idee che in altri eventi non
possono trovare lo spazio adeguato.
HUMAN RIGHTS? vuole essere un segnale forte per tutti gli artisti e per tutti coloro che la
visiteranno.
LA LOCATION
La città di Rovereto ospita sul Colle Miravalle la grande Campana dei Caduti, Maria Dolens,
intuita e voluta dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro all'indomani della Grande Guerra
come simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza
fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli. Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni
partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla
presenza del Re Vittorio Emanuele III.
In tutti questi anni ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di
ammonimento alla vita e alla pace.
Uomini di Stato, Presidenti ed Ambasciatori unitamente a cittadini di ogni Nazione, le hanno reso
omaggio e continuano a sentirla come voce della propria coscienza. Ben ottantaquattro Nazioni
hanno esposto il loro vessillo intorno a Maria Dolens, nome di battesimo della Campana stessa,
lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, la fedeltà
ad un messaggio, ad una sorta di "Patto della Pace".
Il 18 gennaio 1968, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, nasce quale
ente morale la Fondazione Opera Campana dei Caduti. Nelle finalità della Fondazione
particolare attenzione è rivolta all'educazione delle nuove generazioni, alla cultura della pace, della
non-violenza e dei diritti umani.
L'ORGANIZZAZIONE
L'evento viene organizzato con la Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto, che porta con sé
una filosofia e una storia densa di significati legati al rispetto dei diritti umani e che ha accolto il
progetto espositivo con grande entusiasmo.
L'inaugurazione dell'evento è il 18 settembre 2010.
Durante la serata di sabato 18 settembre saranno organizzate performance artistiche.
Ulteriori eventi saranno organizzati durante l'intero fine settimana e i successivi, anche durante il
sabato mattina per i bambini e i ragazzi delle scuole.
Durante l'evento verranno organizzate conferenze sul tema dei diritti umani, con una visione
particolarmente attenta ai progetti promossi dalla Fondazione Campana dei Caduti.
Durante il periodo espositivo l'Associazione Spazio-Tempo organizzerà visite guidate su
prenotazione per accompagnare gruppi di visitatori e comitive scolastiche.
dal 18 settembre al 17 ottobre 2010
a cura di Roberto Ronca
Il 10 dicembre 1948, viene proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: per la prima
volta nella storia dell'umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo.
Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione.
Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti.
Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali.
Ognuno di noi è uguale agli altri. È sempre così?
In HUMAN RIGHTS? gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di
parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l'esistenza di tutti.
In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a
pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte
le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di HUMAN RIGHTS? si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva
universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza,
indipendentemente dal genere, dall'argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all'esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il
pubblico, che approccia l'arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche
immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell'esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che
l'evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in
quale maniera la percezione del concetto di "rispetto dei diritti" viene vissuta ed espressa.
L'evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che
l'abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo
stresso termine "violazione dei diritti umani" si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da
lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
Il modo più immediato di riprendere quella coscienza, indispensabile per essere realmente parte di
un sistema che rispetti i diritti di tutti, è vedere con gli occhi tutto quello che gli artisti hanno da
dire. Le immagini vanno a infilarsi nella memoria in maniera così immediata e così forte, che tutti
coloro che la visiteranno ne usciranno più consapevoli ed emotivamente coinvolti.
Parlare dei diritti umani significa quindi per gli artisti "tirare fuori" molte idee che in altri eventi non
possono trovare lo spazio adeguato.
HUMAN RIGHTS? vuole essere un segnale forte per tutti gli artisti e per tutti coloro che la
visiteranno.
LA LOCATION
La città di Rovereto ospita sul Colle Miravalle la grande Campana dei Caduti, Maria Dolens,
intuita e voluta dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro all'indomani della Grande Guerra
come simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza
fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli. Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni
partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla
presenza del Re Vittorio Emanuele III.
In tutti questi anni ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di
ammonimento alla vita e alla pace.
Uomini di Stato, Presidenti ed Ambasciatori unitamente a cittadini di ogni Nazione, le hanno reso
omaggio e continuano a sentirla come voce della propria coscienza. Ben ottantaquattro Nazioni
hanno esposto il loro vessillo intorno a Maria Dolens, nome di battesimo della Campana stessa,
lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, la fedeltà
ad un messaggio, ad una sorta di "Patto della Pace".
Il 18 gennaio 1968, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, nasce quale
ente morale la Fondazione Opera Campana dei Caduti. Nelle finalità della Fondazione
particolare attenzione è rivolta all'educazione delle nuove generazioni, alla cultura della pace, della
non-violenza e dei diritti umani.
L'ORGANIZZAZIONE
L'evento viene organizzato con la Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto, che porta con sé
una filosofia e una storia densa di significati legati al rispetto dei diritti umani e che ha accolto il
progetto espositivo con grande entusiasmo.
L'inaugurazione dell'evento è il 18 settembre 2010.
Durante la serata di sabato 18 settembre saranno organizzate performance artistiche.
Ulteriori eventi saranno organizzati durante l'intero fine settimana e i successivi, anche durante il
sabato mattina per i bambini e i ragazzi delle scuole.
Durante l'evento verranno organizzate conferenze sul tema dei diritti umani, con una visione
particolarmente attenta ai progetti promossi dalla Fondazione Campana dei Caduti.
Durante il periodo espositivo l'Associazione Spazio-Tempo organizzerà visite guidate su
prenotazione per accompagnare gruppi di visitatori e comitive scolastiche.
18
settembre 2010
Human Rights?
Dal 18 settembre al 17 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI
Rovereto, Via Miravalle, (Trento)
Rovereto, Via Miravalle, (Trento)
Sito web
www.humanrightsart.com
Autore
Curatore