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Hybris. Ibridi e mostri nell’arte contemporanea
Il tema del progetto esamina uno dei meccanismi fondamentali della società – la connessione di ciò che non può essere connesso, i problemi nelle relazioni tra il “proprio” e ciò che è “d’altri”, sfocando i limiti di concetti ben definiti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto nelle sale di esposizione della biblioteca di Ca' Foscari, organizzato da
MediaArtLab CYLAND, comprende opere di 19 artisti da Italia, Russia, Gran Bretagna, Francia, Germania,
Belgio e Stati Uniti.
Il tema del progetto esamina uno dei meccanismi fondamentali della società – la connessione di ciò che non
può essere connesso, i problemi nelle relazioni tra il “proprio” e ciò che è “d'altri”, sfocando i limiti di
concetti ben definiti. Nell'esibizione, curata da Silvia Burini, Giuseppe Barbieri, Anna Frants, Elena
Gubanova con l’assistenza di Angela Bianco, Alessia Cavallaro, Varvara Egorova, le nuove tecnologie e i
vecchi media creano uno spazio dove il territorio personale delle opere non è delimitato, ma si uniscono e
influenzano a vicenda, creando nuovi “frutti ibridi” della percezione dell'arte.
Cyberspazi strutturati, riflessioni post-sovietiche, ibridi tra geometria e classici, arte e vita – tutta questa
diversità di oggetti presentata dagli artisti suggerisce come questo tema fosse rilevante 5,000 anni fa
esattamente come ora.
Nel mondo moderno, la nozione di “ibrido” è diventata una componente inalienabile della vita quotidiana.
Sono ibridi meccanismi, computer, prodotti, vestiti, metodi di educazione, spazi, corpi, linguaggi, finanche
strumenti di guerra. Etimologicamente il termine greco Hybris, da cui deriva la locuzione latina Hybridus,
significa peccato e tracotanza, hubris. I primi filosofi greci vedevano l'uomo e la natura come un'entità
unica. Il distacco da quest'ultima era accompagnato da orgoglio e audacia (hybris), che provocavano caos e
distruzione. Un tale comportamento degli uomini (Icaro, Fetonte, Aiace) è descritto nella mitologia greca
come una costante tensione dell'umanità verso una dimensione superiore, implacabilmente punita dagli
dèi. Se consideriamo la moderna “rivoluzione tecnologica” sotto questa ottica, allora lo sforzo delle
persone per conquistare il mondo a ogni costo e creare delle protesi-ibrido per la propria vita quotidiana è,
a tutti gli effetti, l'hybris moderna.
Tuttavia nell'arte contemporanea questo sforzo funziona bene, spazzando via il cliché della “vile
ordinarietà” del mondo. La ribellione, la protesta e l'audacia ci riportano al fronteggiarsi di ordine e caos; ci
piazzano implacabilmente davanti lo specchio della nostra identità. Sembra che gli artisti, in modo molto
più radicale rispetto a chiunque altro, ci offrano una giustapposizione e uno scambio con la “alterità” che si
introduce nelle nostre vite quotidiane. Cosa ci riserva un futuro in cui le macchine venissero come
estensione della specie umana? Cosa succederebbe se le tecnologie non avessero più bisogno dell'uomo?
La natura dinamica della cultura è il risultato della coesistenza di diversi linguaggi in uno spazio culturale
comune: più affollato e saturato è lo spazio culturale, più sarà complesso il sistema originato da esso e di
conseguenza accurata la sua rappresentazione del mondo che ci circonda.
In mostra lavori di Lucia Veronesi (IT), Alvise Bittente (IT), Valentina Povarova (RU), Irina Nakhova
(RU+USA), William Latham (UK), Alexandra Dementieva (Belg), Peter Patchen (USA), German Vinogradov
(RU), Alexander Terebenin (RU), Alexei Kostroma (DE), Vitaly Pushnitsky (RU), Ludmila Belova (RU), Ivan
Govorkov (RU), Elena Gubanova (RU), Carla Gannis (USA), Anna Frants (RU+USA), Alexander Shishkin-
Hokusai (RU), Natalia Lyakh (FR), Boris Kazakov (RU).
Fondata nel 2007, CYLAND è un'associazione no profit che si occupa di espandere l'intersezione tra arte e
tecnologia attraverso un festival internazionale annuale, esibizioni, arte sonora, arte visiva e programmi
educativi. Cyland ospita il più grande archivio d’Europa dell’Est di video arte on-line, organizza mostre in
tutto il mondo ed è la forza dietro l’evento annuale CYFEST (l’evento annuale russo più grande in campo di
New Media Art).
Materiali stampa e immagini: http://bit.ly/hybrisve
INFO UTILI:
HYBRIS. Ibridi e mostri nell'arte contemporanea
Ca' Foscari Zattere (CFZ), Cultural Flow Zone, Zattere, Dorsoduro 1392, 30123 Venezia
Fermata dei mezzi pubblici: Zattere
Date: 13.05.17 – 28.06.2017
Orari: MAR-SAB 10-19 | DOM 15-20
Ufficio stampa: Stefania Coltro | s.coltro@gmail.com | +39 349 6108183
MediaArtLab CYLAND, comprende opere di 19 artisti da Italia, Russia, Gran Bretagna, Francia, Germania,
Belgio e Stati Uniti.
Il tema del progetto esamina uno dei meccanismi fondamentali della società – la connessione di ciò che non
può essere connesso, i problemi nelle relazioni tra il “proprio” e ciò che è “d'altri”, sfocando i limiti di
concetti ben definiti. Nell'esibizione, curata da Silvia Burini, Giuseppe Barbieri, Anna Frants, Elena
Gubanova con l’assistenza di Angela Bianco, Alessia Cavallaro, Varvara Egorova, le nuove tecnologie e i
vecchi media creano uno spazio dove il territorio personale delle opere non è delimitato, ma si uniscono e
influenzano a vicenda, creando nuovi “frutti ibridi” della percezione dell'arte.
Cyberspazi strutturati, riflessioni post-sovietiche, ibridi tra geometria e classici, arte e vita – tutta questa
diversità di oggetti presentata dagli artisti suggerisce come questo tema fosse rilevante 5,000 anni fa
esattamente come ora.
Nel mondo moderno, la nozione di “ibrido” è diventata una componente inalienabile della vita quotidiana.
Sono ibridi meccanismi, computer, prodotti, vestiti, metodi di educazione, spazi, corpi, linguaggi, finanche
strumenti di guerra. Etimologicamente il termine greco Hybris, da cui deriva la locuzione latina Hybridus,
significa peccato e tracotanza, hubris. I primi filosofi greci vedevano l'uomo e la natura come un'entità
unica. Il distacco da quest'ultima era accompagnato da orgoglio e audacia (hybris), che provocavano caos e
distruzione. Un tale comportamento degli uomini (Icaro, Fetonte, Aiace) è descritto nella mitologia greca
come una costante tensione dell'umanità verso una dimensione superiore, implacabilmente punita dagli
dèi. Se consideriamo la moderna “rivoluzione tecnologica” sotto questa ottica, allora lo sforzo delle
persone per conquistare il mondo a ogni costo e creare delle protesi-ibrido per la propria vita quotidiana è,
a tutti gli effetti, l'hybris moderna.
Tuttavia nell'arte contemporanea questo sforzo funziona bene, spazzando via il cliché della “vile
ordinarietà” del mondo. La ribellione, la protesta e l'audacia ci riportano al fronteggiarsi di ordine e caos; ci
piazzano implacabilmente davanti lo specchio della nostra identità. Sembra che gli artisti, in modo molto
più radicale rispetto a chiunque altro, ci offrano una giustapposizione e uno scambio con la “alterità” che si
introduce nelle nostre vite quotidiane. Cosa ci riserva un futuro in cui le macchine venissero come
estensione della specie umana? Cosa succederebbe se le tecnologie non avessero più bisogno dell'uomo?
La natura dinamica della cultura è il risultato della coesistenza di diversi linguaggi in uno spazio culturale
comune: più affollato e saturato è lo spazio culturale, più sarà complesso il sistema originato da esso e di
conseguenza accurata la sua rappresentazione del mondo che ci circonda.
In mostra lavori di Lucia Veronesi (IT), Alvise Bittente (IT), Valentina Povarova (RU), Irina Nakhova
(RU+USA), William Latham (UK), Alexandra Dementieva (Belg), Peter Patchen (USA), German Vinogradov
(RU), Alexander Terebenin (RU), Alexei Kostroma (DE), Vitaly Pushnitsky (RU), Ludmila Belova (RU), Ivan
Govorkov (RU), Elena Gubanova (RU), Carla Gannis (USA), Anna Frants (RU+USA), Alexander Shishkin-
Hokusai (RU), Natalia Lyakh (FR), Boris Kazakov (RU).
Fondata nel 2007, CYLAND è un'associazione no profit che si occupa di espandere l'intersezione tra arte e
tecnologia attraverso un festival internazionale annuale, esibizioni, arte sonora, arte visiva e programmi
educativi. Cyland ospita il più grande archivio d’Europa dell’Est di video arte on-line, organizza mostre in
tutto il mondo ed è la forza dietro l’evento annuale CYFEST (l’evento annuale russo più grande in campo di
New Media Art).
Materiali stampa e immagini: http://bit.ly/hybrisve
INFO UTILI:
HYBRIS. Ibridi e mostri nell'arte contemporanea
Ca' Foscari Zattere (CFZ), Cultural Flow Zone, Zattere, Dorsoduro 1392, 30123 Venezia
Fermata dei mezzi pubblici: Zattere
Date: 13.05.17 – 28.06.2017
Orari: MAR-SAB 10-19 | DOM 15-20
Ufficio stampa: Stefania Coltro | s.coltro@gmail.com | +39 349 6108183
10
maggio 2017
Hybris. Ibridi e mostri nell’arte contemporanea
Dal 10 maggio al 28 giugno 2017
arte contemporanea
Location
CA’ FOSCARI ZATTERE – UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI – BIBLIOTECA SERVIZIO DIDATTICO
Venezia, Dorsoduro, 1392, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 1392, (Venezia)
Vernissage
10 Maggio 2017, ore 11
Autore
Curatore