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HYPERBALLAD
La mostra Hyperballad intende creare un percorso in grado di intercettare gli angoli scoperti e le
debolezze del visitatore che, immerso nella libertà compositiva e nella scomodità visiva delle
rappresentazioni esposte, può esorcizzare i propri demoni e tornare alla vita di tutti i giorni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ascoli Piceno, 23/04/2023 – Sabato 29 aprile 2023, alle ore 18:00, presso le Officine Brandimarte
Art Space ad Ascoli Piceno sarà inaugurata la mostra Hyperballad con opere di Davide Quartucci e
Vittorio Zeppillo, a cura di Benedetta Monti.
La mostra Hyperballad intende creare un percorso in grado di intercettare gli angoli scoperti e le
debolezze del visitatore che, immerso nella libertà compositiva e nella scomodità visiva delle
rappresentazioni esposte, può esorcizzare i propri demoni e tornare alla vita di tutti i giorni con
una inquieta leggerezza. Concettualmente, si ispira alle parole che Bjork pronuncia nel brano
Hyperballad per descrivere l’attaccamento morboso verso una normalità o quotidianità salvifica
che può esistere, anche, sfogando clandestinamente i demoni interiori: “Affronto tutto questo
prima che ti svegli, così posso essere più felice di essere qui al sicuro, con te”.
Davide Quartucci (2000, Senigallia) vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è un rimando
all’immaginario collettivo e alle narrazioni popolari, in cui l’infanzia e la vecchiaia si assorbono a
vicenda, così come la natura e i soggetti. Gli umanoidi che abitano il suo mondo, sproporzionati,
dai nasi fallici, gravidi ma rinsecchiti, sono collocati tra la decadenza e il decadimento della materia,
mantenendo un costante dialogo con la decomposizione. Il tutto con un atteggiamento
contrastante, ludico, ma intossicato di demenzialità.
Vittorio Zeppillo (1998, San Severino Marche) vive e lavora a Milano. Si approccia all’arte partendo
dal graffito attraverso un’estetica basata sulle contrapposizioni, ed agisce secondo una serie di
ossimori disarmonici: le superfici ora sono opaco-lucide, secco-pastose, pulito-sporche. L’ambiguità
di queste dicotomie viene riportata attraverso un segno che sembra perennemente contraddire se
stesso, fra pennellate concitate e irrimediabilmente rotte. Un bestiario ibrido che vive in
ambientazioni oniriche e respira in atmosfere tossiche, dove il pittoricismo è la trascrizione di come
la sua visione filtra il mondo circostante.
Benedetta Monti (Forlì, 1994) è curatrice indipendente di base a Roma e contributor della rivista
Segno Magazine. Attualmente cura un progetto online mediante la galleria Andrea Festa Fine Art di
Roma attraverso il quale mostra il lavoro di artisti emergenti italiani e internazionali under 35 (Who
knows what was the earth before love, 2023; Nobody’s Home, 2022; The appearance formula,
2022; Happy Undergrowth, 2022). Tra le ultime esperienze curatoriali: TFR Archive: Un Paradiso
Amaro, Q44, Roma, (2023); Platea, Lodi, (programmazione 2023); Aqueous humor, Alexandra
Fongaro, Ottica Spiezia, Roma, (2022); Be water, Studio flli.M, Roma (2022); Awaiting Mirabilia,
Valerio D’Angelo, SpazioY, Roma (2022); Il tempo scortese, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2022);
Adstrato, ME(A)LS duo, Spazio Y, Roma (2022), Il giardino libernautico, Fondazione Baruchello,
Roma (2022); Untitled, (Embryo), Bea Bonafini, GAM Galleria d’Arte Moderna, Roma (2022); Ora et
ozia, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2021).
Officine Brandimarte è uno spazio espositivo indipendente che si occupa di arte contemporanea e
si trova ad Ascoli Piceno. Situato nell’originaria sede dell’omonima ex ditta di costruzione edile, dal
2021 tale spazio è stato convertito a luogo di sperimentazione artistica di nuove forme del
contemporaneo, indagato in tutti i suoi linguaggi. Lo scopo di Officine Brandimarte è, insomma,
essere un luogo di confronto per artisti emergenti ed affermati, ma anche per non addetti ai lavori,
incoraggiando la ricerca artistica tramite mostre, conferenze e progettualità di vario tipo. I suoi
componenti sono Ado Brandimarte, Riccardo Sgattoni, Ivanco, Flavia Orsati, Eleonora Villa, Stefano
Ventilii, Sophia Ruffini e Francesco Saverio Capriotti.
Art Space ad Ascoli Piceno sarà inaugurata la mostra Hyperballad con opere di Davide Quartucci e
Vittorio Zeppillo, a cura di Benedetta Monti.
La mostra Hyperballad intende creare un percorso in grado di intercettare gli angoli scoperti e le
debolezze del visitatore che, immerso nella libertà compositiva e nella scomodità visiva delle
rappresentazioni esposte, può esorcizzare i propri demoni e tornare alla vita di tutti i giorni con
una inquieta leggerezza. Concettualmente, si ispira alle parole che Bjork pronuncia nel brano
Hyperballad per descrivere l’attaccamento morboso verso una normalità o quotidianità salvifica
che può esistere, anche, sfogando clandestinamente i demoni interiori: “Affronto tutto questo
prima che ti svegli, così posso essere più felice di essere qui al sicuro, con te”.
Davide Quartucci (2000, Senigallia) vive e lavora a Milano. Il suo lavoro è un rimando
all’immaginario collettivo e alle narrazioni popolari, in cui l’infanzia e la vecchiaia si assorbono a
vicenda, così come la natura e i soggetti. Gli umanoidi che abitano il suo mondo, sproporzionati,
dai nasi fallici, gravidi ma rinsecchiti, sono collocati tra la decadenza e il decadimento della materia,
mantenendo un costante dialogo con la decomposizione. Il tutto con un atteggiamento
contrastante, ludico, ma intossicato di demenzialità.
Vittorio Zeppillo (1998, San Severino Marche) vive e lavora a Milano. Si approccia all’arte partendo
dal graffito attraverso un’estetica basata sulle contrapposizioni, ed agisce secondo una serie di
ossimori disarmonici: le superfici ora sono opaco-lucide, secco-pastose, pulito-sporche. L’ambiguità
di queste dicotomie viene riportata attraverso un segno che sembra perennemente contraddire se
stesso, fra pennellate concitate e irrimediabilmente rotte. Un bestiario ibrido che vive in
ambientazioni oniriche e respira in atmosfere tossiche, dove il pittoricismo è la trascrizione di come
la sua visione filtra il mondo circostante.
Benedetta Monti (Forlì, 1994) è curatrice indipendente di base a Roma e contributor della rivista
Segno Magazine. Attualmente cura un progetto online mediante la galleria Andrea Festa Fine Art di
Roma attraverso il quale mostra il lavoro di artisti emergenti italiani e internazionali under 35 (Who
knows what was the earth before love, 2023; Nobody’s Home, 2022; The appearance formula,
2022; Happy Undergrowth, 2022). Tra le ultime esperienze curatoriali: TFR Archive: Un Paradiso
Amaro, Q44, Roma, (2023); Platea, Lodi, (programmazione 2023); Aqueous humor, Alexandra
Fongaro, Ottica Spiezia, Roma, (2022); Be water, Studio flli.M, Roma (2022); Awaiting Mirabilia,
Valerio D’Angelo, SpazioY, Roma (2022); Il tempo scortese, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2022);
Adstrato, ME(A)LS duo, Spazio Y, Roma (2022), Il giardino libernautico, Fondazione Baruchello,
Roma (2022); Untitled, (Embryo), Bea Bonafini, GAM Galleria d’Arte Moderna, Roma (2022); Ora et
ozia, Vacunalia Festival, Vacone, RI (2021).
Officine Brandimarte è uno spazio espositivo indipendente che si occupa di arte contemporanea e
si trova ad Ascoli Piceno. Situato nell’originaria sede dell’omonima ex ditta di costruzione edile, dal
2021 tale spazio è stato convertito a luogo di sperimentazione artistica di nuove forme del
contemporaneo, indagato in tutti i suoi linguaggi. Lo scopo di Officine Brandimarte è, insomma,
essere un luogo di confronto per artisti emergenti ed affermati, ma anche per non addetti ai lavori,
incoraggiando la ricerca artistica tramite mostre, conferenze e progettualità di vario tipo. I suoi
componenti sono Ado Brandimarte, Riccardo Sgattoni, Ivanco, Flavia Orsati, Eleonora Villa, Stefano
Ventilii, Sophia Ruffini e Francesco Saverio Capriotti.
29
aprile 2023
HYPERBALLAD
Dal 29 aprile al 17 giugno 2023
arte contemporanea
Location
officine brandimarte
Ascoli Piceno, Via Bengasi, 6, (AP)
Ascoli Piceno, Via Bengasi, 6, (AP)
Orario di apertura
Aperto su appuntamento
Vernissage
29 Aprile 2023, Ore 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico