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Hyperbaton. Minimal ma non troppo
A Milano arriva David Berkovitz con la mostra personale “Hyperbaton. Minimal ma non troppo”, a cura di Gianluca Marziani, fino al 15 gennaio 2024.
In contemporanea 3 opere di Berkovitz della serie “Divaricazioni del Bianco” saranno esposte in esclusiva a Venezia alla Fondazione Donà dalle Rose.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024 sarà possibile immergersi nell'intricato mondo di Berkovitz e delle sue incredibili opere in carta che parlano di vita e speranza
In contemporanea 3 opere di Berkovitz saranno esposte in esclusiva a Venezia presso la Fondazione Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha stretto di recente una partnership sotto il segno dell'arte
VERNISSAGE - Martedì 17 ottobre, 19.00 c/o Agostino Art Gallery
Via Solari 72, Milano
Mostra a cura di Gianluca Marziani
Milano è da sempre una città abituata a stupire e questa volta lo fa partendo dal mondo dell'arte proprio con l'artista David Berkovitz e la sua mostra personale "Hyperbaton. Minimal ma non troppo", a cura di Gianluca Marziani, che dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024 sarà aperta al pubblico in Via Solari, 72 presso Agostino Art Gallery.
In contemporanea 3 opere di Berkovitz appartenenti alla serie "Divaricazioni del Bianco" saranno esposte in esclusiva a Venezia presso la Fondazione Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha siglato di recente una partnership sotto il segno dell'arte. Lo storico Palazzo Donà dalle Rose ospiterà inoltre in Residenza d'Artista per tre settimane, durante il mese di Novembre 2023, David Berkovitz chiamato in Laguna dalla mecenate e collezionista Chiara Modica Donà dalle Rose per lasciarsi ispirare dalle atmosfere veneziane e dedicarsi alla creazione di una nuova collezione.
Nato a Bologna dove attualmente risiede, Berkovitz porta nel capoluogo lombardo la sua poetica più intima proponendo un percorso visivo che si snoda attraverso 16 opere su carta e tecnica mista, suddivise in due serie: "Divaricazioni del Bianco" e "Divaricazioni del Nero”.
L'elemento che contraddistingue le opere in mostra, realizzate con utilizzo principalmente della carta a cui sono associate tecniche miste, è la linea continua (con cui lo stesso artista esordisce nel 2011) capace di creare forme da un unico tratto che a sua volta non si distacca mai dal supporto, ovvero dalla carta.
Le linee verticali e orizzontali che caratterizzano i lavori di Berkovitz hanno un significato profondo e rappresentano le emozioni più intime dell'essere umano.
Le linee verticali rimandano al tempo presente su cui si sovrappongono linee orizzontali caratterizzate da terminazioni a mo' di riccioli che racchiudono idealmente il tempo futuro con le speranze che racchiude e la promessa di una felicità pronta ad esplodere e manifestarsi.
Altro elemento portante è il taglio, in cui l'artista "vede" il segno e il mezzo che di richiamano all’estirpazione del dolore.
La mostra proposta da Agostino Art Gallery e ideata dai co-Founder Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi - vuole essere un omaggio non solo alla produzione più recente ed eclettica di Berkovitz ma anche al suo pensiero e al suo sentire artistici.
Nato a Bologna dove attualmente risiede, Berkovitz porta nel capoluogo lombardo la sua poetica più intima proponendo un percorso visivo che si snoda attraverso 16 opere su carta e tecnica mista, suddivise in due serie: "Divaricazioni del Bianco" e "Divaricazioni del Nero”.
L'elemento che contraddistingue le opere in mostra, realizzate con utilizzo principalmente della carta a cui sono associate tecniche miste, è la linea continua (con cui lo stesso artista esordisce nel 2011) capace di creare forme da un unico tratto che a sua volta non si distacca mai dal supporto, ovvero dalla carta.
Le linee verticali e orizzontali che caratterizzano i lavori di Berkovitz hanno un significato
HYPERBATON. MINIMAL MA NON TROPPO
“La mostra, "Hyperbaton": dal greco antico "yper-baino"= vado oltre, oltrepasso, si riallaccia a questa figura retorica verbale che indica un'alterazione dell'ordine naturale della frase allo stesso modo in cui nelle opere di Berkovitz le cadenze dei tagli, il capriccio dei riccioli, la musica muta della carta sono pause di tempo che vanno oltre il tempo e le apparenze", spiega lo storico dell'arte Alberto Gross.
“Minimal ma non troppo” è invece un ulteriore specifica del titolo, a cura dal critico Luigi Meucci Carlevaro che pone così l’accento sulla produzione di Berkovitz solo in apparenza lineare ma in realtà densa di significati da scoprire, messaggi da interiorizzare ed emozioni da portare ... in superficie.
“David Berkovitz ha compreso l’azione che lega la geometria metaforica del quadro al proprio resoconto biografico. Quei movimenti impercettibili, figli di una trascendenza del gesto, delineano uno stato d’animo tanto lavico quanto pacificato: puro controllo zen tra dolori e passioni, ferite reali e metaforiche, malessere e rilancio. L’artista somatizza nei tagli la sua declinazione emotiva dei moti interiori, distillando il pathos nei contrasti cromatici rigorosi, nei modi essenziali di ritmare le fenditure, nel minimalismo che congela il dolore in una glaciazione plastica” sottolinea il curatore Gianluca Marziani.
"Attualmente, ciò che mi affascina, è ciò che c’è di misterioso... dietro. Che sia una tenda, una porta, un muro, uno squarcio nella carne, un messaggio scritto. Lo spazio che si crea da due lembi tagliati, tra due righe, tra due note, o il movimento degli stessi, la leggiadria che assumono quando sminuzzati, aperti, mossi o divaricati, mi porta a intravedere mondi, quesiti, pensieri dietro agli stessi: Segreti, che attendono di essere svelati. Uomini, miti, leggende, si nascondono e appaiono quando visti sotto la giusta prospettiva o letti una volta appreso il linguaggio" prosegue Berkovitz.
"Agostino Art Gallery è una galleria d’arte contemporanea che vuole essere anche un centro di scambi culturali ed è nata proprio con l'intento di promuovere un approccio multidisciplinare all’arte, abbracciando sia la creatività artistica che il dialogo sociale, in un flusso costante di contaminazioni tra modernità e innovazione, all'interno di un programma denso di incontri, talk, presentazioni letterarie, e naturalmente mostre sia collettive sia personali. Possiamo parlare di una galleria che è nel contempo un incubatore virtuoso capace di sfidare il già noto, aprendo le porte soprattutto ad artisti emergenti. In questo orizzonte multisfaccettato si inserisce di diritto la personale di David Berkovitz, artista poliedrico e complesso, perfettamente in linea con la movimentata scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale sempre più orientata a portare alla luce talenti non omologati e voci capaci di uscire dal coro" conclude Cinzia Lampariello Ranzi, Art Curator e Co-Founder Agostino Art Gallery.
In contemporanea 3 opere di Berkovitz saranno esposte in esclusiva a Venezia presso la Fondazione Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha stretto di recente una partnership sotto il segno dell'arte
VERNISSAGE - Martedì 17 ottobre, 19.00 c/o Agostino Art Gallery
Via Solari 72, Milano
Mostra a cura di Gianluca Marziani
Milano è da sempre una città abituata a stupire e questa volta lo fa partendo dal mondo dell'arte proprio con l'artista David Berkovitz e la sua mostra personale "Hyperbaton. Minimal ma non troppo", a cura di Gianluca Marziani, che dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024 sarà aperta al pubblico in Via Solari, 72 presso Agostino Art Gallery.
In contemporanea 3 opere di Berkovitz appartenenti alla serie "Divaricazioni del Bianco" saranno esposte in esclusiva a Venezia presso la Fondazione Donà dalle Rose, con cui Agostino Art Gallery ha siglato di recente una partnership sotto il segno dell'arte. Lo storico Palazzo Donà dalle Rose ospiterà inoltre in Residenza d'Artista per tre settimane, durante il mese di Novembre 2023, David Berkovitz chiamato in Laguna dalla mecenate e collezionista Chiara Modica Donà dalle Rose per lasciarsi ispirare dalle atmosfere veneziane e dedicarsi alla creazione di una nuova collezione.
Nato a Bologna dove attualmente risiede, Berkovitz porta nel capoluogo lombardo la sua poetica più intima proponendo un percorso visivo che si snoda attraverso 16 opere su carta e tecnica mista, suddivise in due serie: "Divaricazioni del Bianco" e "Divaricazioni del Nero”.
L'elemento che contraddistingue le opere in mostra, realizzate con utilizzo principalmente della carta a cui sono associate tecniche miste, è la linea continua (con cui lo stesso artista esordisce nel 2011) capace di creare forme da un unico tratto che a sua volta non si distacca mai dal supporto, ovvero dalla carta.
Le linee verticali e orizzontali che caratterizzano i lavori di Berkovitz hanno un significato profondo e rappresentano le emozioni più intime dell'essere umano.
Le linee verticali rimandano al tempo presente su cui si sovrappongono linee orizzontali caratterizzate da terminazioni a mo' di riccioli che racchiudono idealmente il tempo futuro con le speranze che racchiude e la promessa di una felicità pronta ad esplodere e manifestarsi.
Altro elemento portante è il taglio, in cui l'artista "vede" il segno e il mezzo che di richiamano all’estirpazione del dolore.
La mostra proposta da Agostino Art Gallery e ideata dai co-Founder Giacomo Christian Giulio Ranzi e Cinzia Lampariello Ranzi - vuole essere un omaggio non solo alla produzione più recente ed eclettica di Berkovitz ma anche al suo pensiero e al suo sentire artistici.
Nato a Bologna dove attualmente risiede, Berkovitz porta nel capoluogo lombardo la sua poetica più intima proponendo un percorso visivo che si snoda attraverso 16 opere su carta e tecnica mista, suddivise in due serie: "Divaricazioni del Bianco" e "Divaricazioni del Nero”.
L'elemento che contraddistingue le opere in mostra, realizzate con utilizzo principalmente della carta a cui sono associate tecniche miste, è la linea continua (con cui lo stesso artista esordisce nel 2011) capace di creare forme da un unico tratto che a sua volta non si distacca mai dal supporto, ovvero dalla carta.
Le linee verticali e orizzontali che caratterizzano i lavori di Berkovitz hanno un significato
HYPERBATON. MINIMAL MA NON TROPPO
“La mostra, "Hyperbaton": dal greco antico "yper-baino"= vado oltre, oltrepasso, si riallaccia a questa figura retorica verbale che indica un'alterazione dell'ordine naturale della frase allo stesso modo in cui nelle opere di Berkovitz le cadenze dei tagli, il capriccio dei riccioli, la musica muta della carta sono pause di tempo che vanno oltre il tempo e le apparenze", spiega lo storico dell'arte Alberto Gross.
“Minimal ma non troppo” è invece un ulteriore specifica del titolo, a cura dal critico Luigi Meucci Carlevaro che pone così l’accento sulla produzione di Berkovitz solo in apparenza lineare ma in realtà densa di significati da scoprire, messaggi da interiorizzare ed emozioni da portare ... in superficie.
“David Berkovitz ha compreso l’azione che lega la geometria metaforica del quadro al proprio resoconto biografico. Quei movimenti impercettibili, figli di una trascendenza del gesto, delineano uno stato d’animo tanto lavico quanto pacificato: puro controllo zen tra dolori e passioni, ferite reali e metaforiche, malessere e rilancio. L’artista somatizza nei tagli la sua declinazione emotiva dei moti interiori, distillando il pathos nei contrasti cromatici rigorosi, nei modi essenziali di ritmare le fenditure, nel minimalismo che congela il dolore in una glaciazione plastica” sottolinea il curatore Gianluca Marziani.
"Attualmente, ciò che mi affascina, è ciò che c’è di misterioso... dietro. Che sia una tenda, una porta, un muro, uno squarcio nella carne, un messaggio scritto. Lo spazio che si crea da due lembi tagliati, tra due righe, tra due note, o il movimento degli stessi, la leggiadria che assumono quando sminuzzati, aperti, mossi o divaricati, mi porta a intravedere mondi, quesiti, pensieri dietro agli stessi: Segreti, che attendono di essere svelati. Uomini, miti, leggende, si nascondono e appaiono quando visti sotto la giusta prospettiva o letti una volta appreso il linguaggio" prosegue Berkovitz.
"Agostino Art Gallery è una galleria d’arte contemporanea che vuole essere anche un centro di scambi culturali ed è nata proprio con l'intento di promuovere un approccio multidisciplinare all’arte, abbracciando sia la creatività artistica che il dialogo sociale, in un flusso costante di contaminazioni tra modernità e innovazione, all'interno di un programma denso di incontri, talk, presentazioni letterarie, e naturalmente mostre sia collettive sia personali. Possiamo parlare di una galleria che è nel contempo un incubatore virtuoso capace di sfidare il già noto, aprendo le porte soprattutto ad artisti emergenti. In questo orizzonte multisfaccettato si inserisce di diritto la personale di David Berkovitz, artista poliedrico e complesso, perfettamente in linea con la movimentata scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale sempre più orientata a portare alla luce talenti non omologati e voci capaci di uscire dal coro" conclude Cinzia Lampariello Ranzi, Art Curator e Co-Founder Agostino Art Gallery.
17
ottobre 2023
Hyperbaton. Minimal ma non troppo
Dal 17 ottobre 2023 al 15 gennaio 2024
arte contemporanea
Location
Agostino Art Gallery
Milano, Via Andrea Solari, 72, (MI)
Milano, Via Andrea Solari, 72, (MI)
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-18.30
Vernissage
17 Ottobre 2023, VERNISSAGE - Martedì 17 ottobre, 19.00 c/o Agostino Art Gallery
Via Solari 72, Milano
Sito web
Ufficio stampa
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Autore
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