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I Burattinai
I burattinai tengono i fili della vita, che fanno muovere a loro piacimento la realtà producendo immagini di spiccato senso realistico. Un tuffo in una materia tra il fumetto e l’informale.Sono i burattinai guardano allo specchio e vedono il proprio alterego, sé stessi imprigionati nella fantasia.
Comunicato stampa
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In questa mostra collettiva si incontrano quattro artisti Alessandro Seganfreddo, Daniela Lavarini, Veronica Ruffato e Leonardo Moretti che accolgono diverse tecniche dall’informale all’illustrazione coadiuvando la loro modalità espressiva in una comune forma di comunicazione.
Daniela Lavarini cattura le aspirazioni dell’anima simbolista passando per gli stilemi di idealismo preraffaellita con una predilezione per il decorativismo klimntiano.
Nei suoi quadri assume un importanza emblematica la figura della donna che diviene immagine inconscia di un’esperienza individuale tra il visibile e l’invisibile, tra lo spirito e i sensi, tra il sogno e la vita. A volte angelica, a volte diabolica, la femminilità irrompe decisa e si guarda dentro come in uno specchio dove la voglia di portare alla luce l’intimità umana combatte con una forma di decorativismo misterioso, fregiato in cui i frammenti di colore cadono macchiando le figure di un suono gestuale e materico.
Come affermava Vedova la pittura non ha confini è un continuum, così i quadri di Alessandro Seganfreddo presentano tutta la corposità di una ricerca volta ai sensi priva di suggestioni mimetiche.
L’artista aggredisce la tela con la voracità di chi vuole far uscire l’organicità della forma
imbattendosi nel divenire instabile dell’azione. Avviene quindi una dissonanza tra il movimento e la volontà; quest’ultima si trasforma in impulso per meglio flettere il desiderio di realizzare il gesto pittorico divenendo un unicum con la velocità. Non c’è certezza e l’osservatore è accompagnato nel viaggio dell’inconscio dalla trama coloristica. Colori di terra si lasciano abbracciare da lembi di ceramica, un incontro di materie instabili unite dal movimento dell’ immagine.
Nelle piccole tavole di Veronica Ruffato i particolari sono accolti con tanta naturalezza da lasciarci incantati dagli intrecci narrativi e dai traslati figurativi. L’interesse al mondo quotidiano ha una libertà fantasiosa e rappresentativa che punge nell’intimità con il linguaggio intenso descrivendo abilmente la varietà degli aspetti umani.
Non hanno importanza i paesaggi, l’umana realtà viene inserita, catturata nella sua nuda espressione. Veronica svolge lo sguardo alla realtà con interesse brugheliano al racconto a volte ironico, a volte crudele e cinico, imbrigliandolo senza sfondo come in un teatro.
Le persone sono burattini in frenetica attività, nella fantasiosa immaginazione spudoratamente umana al limite dalla caricatura.
Le illustrazioni di Leonardo Moretti hanno la capacità di risvegliare il bambino che è in noi creando mondi fantastici in cui perderci come in un sogno dove la fanatsia è illimitata e lo sguardo attraversa le barrire del nostro mondo per sfondare le porte del sogno. I suoi personaggi escono dalla conoscenza dei classici illustratori vittoriani come Artur Rockham passando per le fate e le creature fantastiche di Brian Froud e di Lain mcCaig fino ad arrivare al gusto fantasy di Di Terlizzi e Felicia Troisi che Leonardo rinterpreta con una sua personale lettura.
L’animazione parte da una nuova decodifica della realtà sconvolta da un mondo immaginario. Il mondo non è solo per gli uomini, ma per ogni forma di vita, dice Hoyao Miyazaki; anche nelle illustrazioni di Leonardo la realtà umana si mescola alla natura senza creare interferenze, accogliendo le diversità come se appartenessero ad un'unica matrice comune….
Daniela Lavarini cattura le aspirazioni dell’anima simbolista passando per gli stilemi di idealismo preraffaellita con una predilezione per il decorativismo klimntiano.
Nei suoi quadri assume un importanza emblematica la figura della donna che diviene immagine inconscia di un’esperienza individuale tra il visibile e l’invisibile, tra lo spirito e i sensi, tra il sogno e la vita. A volte angelica, a volte diabolica, la femminilità irrompe decisa e si guarda dentro come in uno specchio dove la voglia di portare alla luce l’intimità umana combatte con una forma di decorativismo misterioso, fregiato in cui i frammenti di colore cadono macchiando le figure di un suono gestuale e materico.
Come affermava Vedova la pittura non ha confini è un continuum, così i quadri di Alessandro Seganfreddo presentano tutta la corposità di una ricerca volta ai sensi priva di suggestioni mimetiche.
L’artista aggredisce la tela con la voracità di chi vuole far uscire l’organicità della forma
imbattendosi nel divenire instabile dell’azione. Avviene quindi una dissonanza tra il movimento e la volontà; quest’ultima si trasforma in impulso per meglio flettere il desiderio di realizzare il gesto pittorico divenendo un unicum con la velocità. Non c’è certezza e l’osservatore è accompagnato nel viaggio dell’inconscio dalla trama coloristica. Colori di terra si lasciano abbracciare da lembi di ceramica, un incontro di materie instabili unite dal movimento dell’ immagine.
Nelle piccole tavole di Veronica Ruffato i particolari sono accolti con tanta naturalezza da lasciarci incantati dagli intrecci narrativi e dai traslati figurativi. L’interesse al mondo quotidiano ha una libertà fantasiosa e rappresentativa che punge nell’intimità con il linguaggio intenso descrivendo abilmente la varietà degli aspetti umani.
Non hanno importanza i paesaggi, l’umana realtà viene inserita, catturata nella sua nuda espressione. Veronica svolge lo sguardo alla realtà con interesse brugheliano al racconto a volte ironico, a volte crudele e cinico, imbrigliandolo senza sfondo come in un teatro.
Le persone sono burattini in frenetica attività, nella fantasiosa immaginazione spudoratamente umana al limite dalla caricatura.
Le illustrazioni di Leonardo Moretti hanno la capacità di risvegliare il bambino che è in noi creando mondi fantastici in cui perderci come in un sogno dove la fanatsia è illimitata e lo sguardo attraversa le barrire del nostro mondo per sfondare le porte del sogno. I suoi personaggi escono dalla conoscenza dei classici illustratori vittoriani come Artur Rockham passando per le fate e le creature fantastiche di Brian Froud e di Lain mcCaig fino ad arrivare al gusto fantasy di Di Terlizzi e Felicia Troisi che Leonardo rinterpreta con una sua personale lettura.
L’animazione parte da una nuova decodifica della realtà sconvolta da un mondo immaginario. Il mondo non è solo per gli uomini, ma per ogni forma di vita, dice Hoyao Miyazaki; anche nelle illustrazioni di Leonardo la realtà umana si mescola alla natura senza creare interferenze, accogliendo le diversità come se appartenessero ad un'unica matrice comune….
17
novembre 2012
I Burattinai
Dal 17 novembre al 31 dicembre 2012
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
IMAGINA CAFE’
Venezia, Campo Santa Margherita (Dorsoduro), 3126, (Venezia)
Venezia, Campo Santa Margherita (Dorsoduro), 3126, (Venezia)
Orario di apertura
lunedi - giovedì 07.00 21.00 venerdi e sabato 07.00 - 01.00 am domenica 14.00 -22.00
Vernissage
17 Novembre 2012, h 18.30
Autore
Curatore