Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
I.C.A.Ro.
Dal tessuto urbano di Rovigo sta per spiccare il volo I.C.A.Ro., il nuovo progetto culturale ideato da Melania Ruggini e avente come capofila l’associazione Arci provinciale di Rovigo, vincitore del bando Culturalmente 2014 indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal tessuto urbano di Rovigo sta per spiccare il volo I.C.A.Ro., il nuovo progetto culturale
ideato da Melania Ruggini e avente come capofila l'associazione Arci provinciale di Rovigo,
vincitore del bando Culturalmente 2014 indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di
Padova e Rovigo.
I.C.A.Ro è l'acronimo di Impulsi Creativi Artistici a Rovigo e, come il personaggio
mitologico, si pone l'ambizioso obiettivo di superare i confini del proprio labirinto fisico e
mentale per provare l'ebbrezza del volo, per proiettarsi nella dimensione più profonda,
quella della conoscenza. Da sempre il fare artistico testimonia la dialettica tra conscio ed
inconscio, mondo razionale e mondo affettivo, pensiero e materia, individuo e collettivo.
A sua volta l'artista incarna il mito eroico descritto da Carl Gustav Jung di colui che deve
attraversare le più oscure profondità della sua anima per riemergere arricchito di nuova
coscienza. “Come per l'eroe dal triste destino, perdersi nelle strade della città è stato un
modo molto avvincente per avvertire quanto lo stordimento assomigliasse alle dinamiche
della creazione artistica” spiega l'ideatrice del progetto, Melania Ruggini.
In altri termini, I.C.A.Ro. nasce da un’analisi del centro città con l’obiettivo di rendere
alcune peculiarità storiche, aggregative e culturali, terreno fertile per il dialogo
con la creatività under 35. In questo modo, certi luoghi evocativi o alcune strutture
architettoniche di riferimento dello skyline, parzialmente trascurati dallo sguardo
contemporaneo, possono essere consapevolmente rivitalizzati attraverso scelte curatoriali
attente e strategiche, diventando punti di comunicazione attiva per la società di
riferimento mediante il linguaggio dell'arte contemporanea.
I punti di riferimento intercettati dal progetto, come la Rotondina di Piazzale di Vittorio,
Piazza Vittorio Emanuele e via Angeli, Porta Augustina, Torri e Giardino del Castello,
Archivio di Stato, Teatro di San Bortolo, sono resi maggiorente fruibili dagli artisti
selezionati, come contesti pienamente funzionali per iniziative condivise a carattere
culturale. Il ruolo multidisciplinare del progetto mira infatti alla rivitalizzazione e alla
promozione dei luoghi prescelti per fare breccia sia sulla collettività locale sia sui turisti
che in questo periodo visitano numerosi Il Demone della modernità la mostra di palazzo
Roverella.
I.C.A.Ro farà breccia sugli spazi urbani, creando delle vere e proprie APERTURE in città,
fisiche e simboliche, mediante il coinvolgimento diretto del centro cittadino in una serie
di azioni, come opere site specific, installazioni, interventi di street art, che ribalteranno le
tradizionali funzioni dei luoghi, per accendere i riflettori su contesti che sovente passano
in secondo piano. Come scrisse Italo Calvino “Le città non sono altro che la forma del
tempo” e le curatrici Gaia Lionello e Melania Ruggini hanno scelto il linguaggio dell'arte
contemporanea, che sovente implica importanti valenze sociali e risvolti di profonda
attualità, al fine di incuriosire, coinvolgere, riattivare lo sguardo e la mente delle persone
che abitualmente percorrono le vie del centro, in modo inaspettato, singolare, inedito,
sollecitando la riscoperta della città intesa come microcosmo da vivere fattivamente.
ideato da Melania Ruggini e avente come capofila l'associazione Arci provinciale di Rovigo,
vincitore del bando Culturalmente 2014 indetto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di
Padova e Rovigo.
I.C.A.Ro è l'acronimo di Impulsi Creativi Artistici a Rovigo e, come il personaggio
mitologico, si pone l'ambizioso obiettivo di superare i confini del proprio labirinto fisico e
mentale per provare l'ebbrezza del volo, per proiettarsi nella dimensione più profonda,
quella della conoscenza. Da sempre il fare artistico testimonia la dialettica tra conscio ed
inconscio, mondo razionale e mondo affettivo, pensiero e materia, individuo e collettivo.
A sua volta l'artista incarna il mito eroico descritto da Carl Gustav Jung di colui che deve
attraversare le più oscure profondità della sua anima per riemergere arricchito di nuova
coscienza. “Come per l'eroe dal triste destino, perdersi nelle strade della città è stato un
modo molto avvincente per avvertire quanto lo stordimento assomigliasse alle dinamiche
della creazione artistica” spiega l'ideatrice del progetto, Melania Ruggini.
In altri termini, I.C.A.Ro. nasce da un’analisi del centro città con l’obiettivo di rendere
alcune peculiarità storiche, aggregative e culturali, terreno fertile per il dialogo
con la creatività under 35. In questo modo, certi luoghi evocativi o alcune strutture
architettoniche di riferimento dello skyline, parzialmente trascurati dallo sguardo
contemporaneo, possono essere consapevolmente rivitalizzati attraverso scelte curatoriali
attente e strategiche, diventando punti di comunicazione attiva per la società di
riferimento mediante il linguaggio dell'arte contemporanea.
I punti di riferimento intercettati dal progetto, come la Rotondina di Piazzale di Vittorio,
Piazza Vittorio Emanuele e via Angeli, Porta Augustina, Torri e Giardino del Castello,
Archivio di Stato, Teatro di San Bortolo, sono resi maggiorente fruibili dagli artisti
selezionati, come contesti pienamente funzionali per iniziative condivise a carattere
culturale. Il ruolo multidisciplinare del progetto mira infatti alla rivitalizzazione e alla
promozione dei luoghi prescelti per fare breccia sia sulla collettività locale sia sui turisti
che in questo periodo visitano numerosi Il Demone della modernità la mostra di palazzo
Roverella.
I.C.A.Ro farà breccia sugli spazi urbani, creando delle vere e proprie APERTURE in città,
fisiche e simboliche, mediante il coinvolgimento diretto del centro cittadino in una serie
di azioni, come opere site specific, installazioni, interventi di street art, che ribalteranno le
tradizionali funzioni dei luoghi, per accendere i riflettori su contesti che sovente passano
in secondo piano. Come scrisse Italo Calvino “Le città non sono altro che la forma del
tempo” e le curatrici Gaia Lionello e Melania Ruggini hanno scelto il linguaggio dell'arte
contemporanea, che sovente implica importanti valenze sociali e risvolti di profonda
attualità, al fine di incuriosire, coinvolgere, riattivare lo sguardo e la mente delle persone
che abitualmente percorrono le vie del centro, in modo inaspettato, singolare, inedito,
sollecitando la riscoperta della città intesa come microcosmo da vivere fattivamente.
06
marzo 2015
I.C.A.Ro.
Dal 06 marzo al 06 novembre 2015
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Rovigo
Rovigo, -, (Rovigo)
Rovigo, -, (Rovigo)
Sito web
www.icaro.ro.it
Autore
Curatore