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I Celti insubri: dalla Lombardia all’Europa
in mostra circa cinquanta riproduzioni – perfette in ogni dettaglio –
di oggetti ritrovati in Lombardia nell’area compresa tra il Ticino e
l’Adda, chiamato “Insubria” ovvero il territorio popolato dagli
Insubres Golasecchiani, genti celtiche autoctone che qui stanziavano
ben prima della famosa invasione “storica” del IV secolo a.C. narrata
da Tito Livio, fondando Milano come sua “capitale”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Autunno all'insegna dei Celti a Giussano con un evento di grande
respiro che racconterà vita, testimonianze e misteri di questo antico
popolo che tante tracce ha lasciato nella nostra storia. La splendida
cornice di Villa Sartirana ospiterà infatti dal 3 al 17 ottobre
prossimi la mostra “I Celti insubri: dalla Lombardia all'Europa” che
proporrà circa cinquanta riproduzioni – perfette in ogni dettaglio –
di oggetti ritrovati in Lombardia nell'area compresa tra il Ticino e
l'Adda, chiamato “Insubria” ovvero il territorio popolato dagli
Insubres Golasecchiani, genti celtiche autoctone che qui stanziavano
ben prima della famosa invasione “storica” del IV secolo a.C. narrata
da Tito Livio, fondando Milano come sua “capitale”. I materiali
provengono in gran parte da scavi archeologici di siti abitati durante
l'Età del Ferro.
Le riproduzioni sono realizzate da Giuseppe Stucchi, presidente del
G.A.S.A.C. (Gruppo per l'Archeologia Sperimentale e l'Arte Celtica),
associazione che da anni promuove in Italia e all'estero la conoscenza
e la valorizzazione della cultura celtica, forte di una collezione di
circa 300 pezzi di oggetti in alcuni casi celeberrimi come il
Calderone di Gundestrup, il divano facente parte del corredo tombale
del cosiddetto “Principe di Hochdorf” e il Calendario di Coligny,
l'unica vera testimonianza di come i Celti calcolavano i mesi e le
stagioni.
Gli oggetti esposti nella mostra, curata dalla storica Elena
Percivaldi e dall'archeologo Cristiano Brandolini in collaborazione
con il G.A.S.A.C. e l'associazione culturale Terra Insubre,
consentiranno di ricostruire gli aspetti fondamentali della civiltà
dei Celti insubri, in particolare la vita domestica, l'arte della
guerra e gli ornamenti. Oltre a fibule e monili di grande raffinatezza
e squisita fattura, si potranno ammirare come pezzi “forti” le situle
(vasi a forma di secchio in bronzo, finemente cesellati) di Sesto
Calende (VII secolo a.C.) e di Trezzo (VI sec. a.C.), la splendida
spada di importazione celtica rinvenuta in una tomba a Brembate di
Sotto e il suggestivo elmo in ferro oggi conservato al Castello
Sforzesco di Milano.
A inquadrare gli oggetti e a spiegarne utilizzi e significato saranno
allestiti, alle pareti, vari pannelli esplicativi che forniranno un
vero e proprio spaccato della civiltà celtica insubre. Sarà inoltre
possibile approfondire i temi suggeriti dalla mostra grazie ad alcuni
filmati proiettati nell'ultima sala, alla fine del percorso. Sono
previsti anche laboratori per le scuole e visite guidate.
La mostra è completata dal convegno “Gli Insubri: alle radici della
storia lombarda” (venerdì 15 ottobre ore 21)
Relatori:
dott. Giancarlo MINELLA: “La storia: gli Insubri, una civiltà tra Ticino e Adda”
dott. Cristiano BRANDOLINI: “Le testimonianze: tracce archeologiche
dei Celti lombardi”
dott. Elena PERCIVALDI: “L'eredità: reminescenze insubri nel folklore
e nella cultura brianzola e lombarda”.
respiro che racconterà vita, testimonianze e misteri di questo antico
popolo che tante tracce ha lasciato nella nostra storia. La splendida
cornice di Villa Sartirana ospiterà infatti dal 3 al 17 ottobre
prossimi la mostra “I Celti insubri: dalla Lombardia all'Europa” che
proporrà circa cinquanta riproduzioni – perfette in ogni dettaglio –
di oggetti ritrovati in Lombardia nell'area compresa tra il Ticino e
l'Adda, chiamato “Insubria” ovvero il territorio popolato dagli
Insubres Golasecchiani, genti celtiche autoctone che qui stanziavano
ben prima della famosa invasione “storica” del IV secolo a.C. narrata
da Tito Livio, fondando Milano come sua “capitale”. I materiali
provengono in gran parte da scavi archeologici di siti abitati durante
l'Età del Ferro.
Le riproduzioni sono realizzate da Giuseppe Stucchi, presidente del
G.A.S.A.C. (Gruppo per l'Archeologia Sperimentale e l'Arte Celtica),
associazione che da anni promuove in Italia e all'estero la conoscenza
e la valorizzazione della cultura celtica, forte di una collezione di
circa 300 pezzi di oggetti in alcuni casi celeberrimi come il
Calderone di Gundestrup, il divano facente parte del corredo tombale
del cosiddetto “Principe di Hochdorf” e il Calendario di Coligny,
l'unica vera testimonianza di come i Celti calcolavano i mesi e le
stagioni.
Gli oggetti esposti nella mostra, curata dalla storica Elena
Percivaldi e dall'archeologo Cristiano Brandolini in collaborazione
con il G.A.S.A.C. e l'associazione culturale Terra Insubre,
consentiranno di ricostruire gli aspetti fondamentali della civiltà
dei Celti insubri, in particolare la vita domestica, l'arte della
guerra e gli ornamenti. Oltre a fibule e monili di grande raffinatezza
e squisita fattura, si potranno ammirare come pezzi “forti” le situle
(vasi a forma di secchio in bronzo, finemente cesellati) di Sesto
Calende (VII secolo a.C.) e di Trezzo (VI sec. a.C.), la splendida
spada di importazione celtica rinvenuta in una tomba a Brembate di
Sotto e il suggestivo elmo in ferro oggi conservato al Castello
Sforzesco di Milano.
A inquadrare gli oggetti e a spiegarne utilizzi e significato saranno
allestiti, alle pareti, vari pannelli esplicativi che forniranno un
vero e proprio spaccato della civiltà celtica insubre. Sarà inoltre
possibile approfondire i temi suggeriti dalla mostra grazie ad alcuni
filmati proiettati nell'ultima sala, alla fine del percorso. Sono
previsti anche laboratori per le scuole e visite guidate.
La mostra è completata dal convegno “Gli Insubri: alle radici della
storia lombarda” (venerdì 15 ottobre ore 21)
Relatori:
dott. Giancarlo MINELLA: “La storia: gli Insubri, una civiltà tra Ticino e Adda”
dott. Cristiano BRANDOLINI: “Le testimonianze: tracce archeologiche
dei Celti lombardi”
dott. Elena PERCIVALDI: “L'eredità: reminescenze insubri nel folklore
e nella cultura brianzola e lombarda”.
03
ottobre 2010
I Celti insubri: dalla Lombardia all’Europa
Dal 03 al 20 ottobre 2010
archeologia
Location
VILLA SARTIRANA
Giussano, Via Carroccio, 2, (Monza E Brianza)
Giussano, Via Carroccio, 2, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
feriali ore 15-18 sabato e festivi ore 10-12 e 15-18.30 lunedì chiuso
Vernissage
3 Ottobre 2010, ore 10.30
Ufficio stampa
EP.PRESSOFFICE
Curatore