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I COLORI DAL MONDO – Rassegna Internazionale d’Arte contemporanea
Una collettiva che trascende il significato di esposizione di gruppo e diventa messaggio, affermazione, presa di coscienza, dialogo che supera le barriere di lingua, razza e religione.
Comunicato stampa
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Artisti: Amélie Beaudroit (Francia), Giulio Bellutti, Véronique Brosset (Francia), Filippo Capperucci, Liliana Condemi, Mariella Costa, D.S. Rane (India), Marò D’Agostino, Angelo De Francisco Mazzaccara, Masri Hayssam (Libano), Janos, Maria Karzi (Grecia), Renata Kevi (Lituania), Maria Korporal (Olanda), Bozena Krol Legowska (Polonia), Matteo Lausetti, Fabrizio Loiacono, Manal Mahasseb (Egitto), Catherine Manchester (Nuova Zelanda), Aldo Manganaro, Mahmoud Menaysy (Egitto), Angelo Merante (Angelus Novus), Dina Montesu, Penelope Oakley (Inghilterra), Omar Olano (Uruguay), Maria Pia Pascoli, Adolfo Picano, Tamara Ramos (Usa), Petra Schepens (Belgio), Rosa Spina, Pippo Spina, Tan Jia Hui (Singapore), Claudia Tejeda (Germania), Valérie Telesca (Francia), Alba Rita Trombini, Sabatino Nicola Ventura, Elena Vichi.
Presentazione di Eva Czerkl:
Mai come in questo millennio, caratterizzato da cambiamenti politici, morali, economici e culturali in tutto il mondo, si sente la necessità di una patria spirituale in grado di accogliere la varietà delle singole vicende umane e di incoraggiare l’incontro tra i popoli oltre i confini nazionali. In questo senso l’arte, universalmente considerata come uno dei linguaggi tra i più efficaci sul piano della comunicazione, diventa terreno comune su cui trovare un senso e un segno positivo che unisca gli uomini.
Il difficile processo di integrazione tra etnie e culture passa anche attraverso la scoperta di reciprocità nel confronto tra percorsi artistici. Il desiderio di incontrarsi e creare nuovi spazi di pensiero può far nascere impulsi culturali ed artistici che sono in grado di superare le frontiere, sia quelle reali che quelle barriere nascoste, persistenti e immaginarie che ostruiscono l’ondulare delle idee e delle creatività.
L’arte crea sinergie, accorda su un orizzonte comune la natura molteplice di una società vitale. Diffonde il senso di appartenenza ad una comunità culturale, attraversandone le diverse identità, in un dialogo partecipativo e dinamico, che si arricchisce nel confronto interculturale.
L’apertura delle frontiere, i continui e veloci cambiamenti con i quali si misura oggi la società globalizzata, rendono i confini dell’identità sempre più labili e imprecisi, e questo lo si riscontra in maniera incisiva nell’arte contemporanea. Già le numerose rivoluzioni, le avanguardie, i movimenti artistici nel XX secolo, hanno indotto oggi una reale impossibilità di forme e di tendenze ben definite. La mancanza totale di regole e di schemi prestabiliti pare costituire l’essenza più autentica dell’attualità artistica.
Gli artisti riuniti in questa mostra ben rappresentano, anche se in maniera non esaustiva, un’ampia visione di questo presente. Ciascuno di essi riflette attraverso le proprie opere il proprio tempo, e il colore (o non-colore) continua ad essere il medium attraverso cui esprimersi con una visione non più unitaria ma caratterizzata da una moltitudine di sguardi che sviscerano l’inizio di questo nuovo secolo.
Qualunque sia la loro provenienza, sono artisti che parlano tutti la medesima lingua dei colori e delle forme. Ognuno di loro ha una peculiarità, un segno speciale, che spesso parte da una nota emozionale di un ricordo d’infanzia, di un’esperienza, di un luogo incantato o pieno di desolazione, una città, un oceano immenso, un canto popolare misterioso. Ma tutto trasfuso e diluito nel percorso artistico, un percorso che è parte del viaggio che li ha portati lontano, nel nucleo creativo della terra.
Una finestra aperta sull’odierna creatività nel nostro territorio e in altre latitudini, in un percorso a suo modo avventuroso tra stili, tecniche, livelli di esperienza, filosofie, generazioni e provenienze geografiche diverse. Una collettiva che trascende il significato di esposizione di gruppo e diventa messaggio, affermazione, presa di coscienza, dialogo che supera le barriere di lingua, razza e religione.
Presentazione di Eva Czerkl:
Mai come in questo millennio, caratterizzato da cambiamenti politici, morali, economici e culturali in tutto il mondo, si sente la necessità di una patria spirituale in grado di accogliere la varietà delle singole vicende umane e di incoraggiare l’incontro tra i popoli oltre i confini nazionali. In questo senso l’arte, universalmente considerata come uno dei linguaggi tra i più efficaci sul piano della comunicazione, diventa terreno comune su cui trovare un senso e un segno positivo che unisca gli uomini.
Il difficile processo di integrazione tra etnie e culture passa anche attraverso la scoperta di reciprocità nel confronto tra percorsi artistici. Il desiderio di incontrarsi e creare nuovi spazi di pensiero può far nascere impulsi culturali ed artistici che sono in grado di superare le frontiere, sia quelle reali che quelle barriere nascoste, persistenti e immaginarie che ostruiscono l’ondulare delle idee e delle creatività.
L’arte crea sinergie, accorda su un orizzonte comune la natura molteplice di una società vitale. Diffonde il senso di appartenenza ad una comunità culturale, attraversandone le diverse identità, in un dialogo partecipativo e dinamico, che si arricchisce nel confronto interculturale.
L’apertura delle frontiere, i continui e veloci cambiamenti con i quali si misura oggi la società globalizzata, rendono i confini dell’identità sempre più labili e imprecisi, e questo lo si riscontra in maniera incisiva nell’arte contemporanea. Già le numerose rivoluzioni, le avanguardie, i movimenti artistici nel XX secolo, hanno indotto oggi una reale impossibilità di forme e di tendenze ben definite. La mancanza totale di regole e di schemi prestabiliti pare costituire l’essenza più autentica dell’attualità artistica.
Gli artisti riuniti in questa mostra ben rappresentano, anche se in maniera non esaustiva, un’ampia visione di questo presente. Ciascuno di essi riflette attraverso le proprie opere il proprio tempo, e il colore (o non-colore) continua ad essere il medium attraverso cui esprimersi con una visione non più unitaria ma caratterizzata da una moltitudine di sguardi che sviscerano l’inizio di questo nuovo secolo.
Qualunque sia la loro provenienza, sono artisti che parlano tutti la medesima lingua dei colori e delle forme. Ognuno di loro ha una peculiarità, un segno speciale, che spesso parte da una nota emozionale di un ricordo d’infanzia, di un’esperienza, di un luogo incantato o pieno di desolazione, una città, un oceano immenso, un canto popolare misterioso. Ma tutto trasfuso e diluito nel percorso artistico, un percorso che è parte del viaggio che li ha portati lontano, nel nucleo creativo della terra.
Una finestra aperta sull’odierna creatività nel nostro territorio e in altre latitudini, in un percorso a suo modo avventuroso tra stili, tecniche, livelli di esperienza, filosofie, generazioni e provenienze geografiche diverse. Una collettiva che trascende il significato di esposizione di gruppo e diventa messaggio, affermazione, presa di coscienza, dialogo che supera le barriere di lingua, razza e religione.
22
settembre 2012
I COLORI DAL MONDO – Rassegna Internazionale d’Arte contemporanea
Dal 22 settembre al 03 ottobre 2012
arte contemporanea
Location
CONVENTO DEI MINIMI
Roccella Jonica, -, (Reggio Di Calabria)
Roccella Jonica, -, (Reggio Di Calabria)
Orario di apertura
10.00 – 13.00 / 16.00 – 19 ( festivi inclusi)
Autore