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I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana
Saranno esposte accurate riproduzioni fotografiche e numerosi dipinti, appartenenti a collezioni pubbliche e private: una storia della civiltà gastronomica che si sviluppa dalle tavole imbandite raffigurate negli affreschi pompeiani, ai dipinti cinquecenteschi, come l’opera di Teodoro d’Errico (proveniente dalla chiesa di Sant’Eligio ai Vergini), che anticipa, nell’ Ultima Cena, i brani di natura ‘in posa’ del Seicento. Dalle opere che, come nella La benedizione di Giacobbe di Ribera, nonostante trattino prevalentemente temi sacri, recano anche accurati dettagli di vivande e altri oggetti di varia natura, alle minuziose descrizioni delle nature ‘in posa’ seicentesche, fino alle raffigurazioni di banchetti e cucine del Sette e dell’Otto
Comunicato stampa
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“La gastronomia studia gli uomini e le cose per trasportare da un paese all’altro tutto ciò che merita di essere conosciuto” Brillat-Savarin ,1825
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione - indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e alla quale aderisce il Ministero per i Beni e le Attività culturali - la Soprintendenza, in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina - Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, hanno organizzato un evento espositivo dedicato all’evoluzione del gusto e alla raffigurazione della cultura gastronomica napoletana.
Saranno esposte accurate riproduzioni fotografiche e numerosi dipinti, appartenenti a collezioni pubbliche e private: una storia della civiltà gastronomica che si sviluppa dalle tavole imbandite raffigurate negli affreschi pompeiani, ai dipinti cinquecenteschi, come l’opera di Teodoro d’Errico (proveniente dalla chiesa di Sant’Eligio ai Vergini), che anticipa, nell’ Ultima Cena, i brani di natura ‘in posa’ del Seicento. Dalle opere che, come nella La benedizione di Giacobbe di Ribera, nonostante trattino prevalentemente temi sacri, recano anche accurati dettagli di vivande e altri oggetti di varia natura, alle minuziose descrizioni delle nature ‘in posa’ seicentesche, fino alle raffigurazioni di banchetti e cucine del Sette e dell’Ottocento.
Per la prima si proporrà, la restituzione a Jusepe de Ribera, intorno al 1650, della Natura morta con testa di caprone, fino ad ora variamente attribuito a Giovan Battista o Giuseppe Recco.
Tra le riproduzioni e i dipinti presentati in mostra figurano composizioni allegoriche di grande impatto visivo, quali le opere raffiguranti il Gusto di Ribera e di Luca Giordano, che preludono agli straordinari Interni di cucina, numerosi nella pittura napoletana del Seicento, in cui ai ‘pittori di figura’ quali Aniello Falcone, Francesco Fracanzano o Battistello Caracciolo, si affiancano, nelle botteghe napoletane, artisti specialisti in natura morta quali Giuseppe Recco o Giovanni Battista Ruoppolo.
Saranno, quindi, esposte alcune suggestive nature ‘in posa’, prevalentemente seicentesche, con bellissimi particolari di torte rustiche, frutti di mare, crostacei e pani di ogni forma, cacciagione e pollame, biscotti, prosciutti e tipici dolci napoletani. E le divertenti e divertite composizioni che anticipano le tele di ‘intrattenimento’ del Settecento e del tardo Ottocento, in cui il cibo diviene il mezzo per raffigurare scene conviviali di gusto rococò o ‘borghese’: da Filippo Falciatore con la Colazione in giardino a Il Pranzo del Vescovo o Pranzo a Posillipo di Giuseppe De Nittis.
La fantasiosa cucina popolare e la ricca cucina aristocratica, dunque, verranno entrambe raffigurate dagli artisti attivi a Napoli, che hanno narrato la cultura di una città che ha saputo amalgamare, anche in tavola, elementi greci, romani, bizantini ed anche arabi, normanni, francesi e spagnoli.
La mostra, realizzata con particolari pannelli fotografici e arricchita da un video, dopo questa prima sede espositiva, verrà presentata in numerose città in Italia e all’estero, presso le delegazione dell’Accademia della Cucina e negli Istituti di Cultura, grazie all’impegno delle delegazioni e a un accordo con il Ministero degli Affari Esteri.
L’esposizione è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Campania, della Provincia di Napoli, del Comune di Napoli; con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Beni Librari, Istituti Culturali e Diritto d’Autore, della Provincia di Napoli-Assessorato ai Beni Culturali e del Rotary Club-Napoli Ovest.
In occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione - indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e alla quale aderisce il Ministero per i Beni e le Attività culturali - la Soprintendenza, in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina - Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, hanno organizzato un evento espositivo dedicato all’evoluzione del gusto e alla raffigurazione della cultura gastronomica napoletana.
Saranno esposte accurate riproduzioni fotografiche e numerosi dipinti, appartenenti a collezioni pubbliche e private: una storia della civiltà gastronomica che si sviluppa dalle tavole imbandite raffigurate negli affreschi pompeiani, ai dipinti cinquecenteschi, come l’opera di Teodoro d’Errico (proveniente dalla chiesa di Sant’Eligio ai Vergini), che anticipa, nell’ Ultima Cena, i brani di natura ‘in posa’ del Seicento. Dalle opere che, come nella La benedizione di Giacobbe di Ribera, nonostante trattino prevalentemente temi sacri, recano anche accurati dettagli di vivande e altri oggetti di varia natura, alle minuziose descrizioni delle nature ‘in posa’ seicentesche, fino alle raffigurazioni di banchetti e cucine del Sette e dell’Ottocento.
Per la prima si proporrà, la restituzione a Jusepe de Ribera, intorno al 1650, della Natura morta con testa di caprone, fino ad ora variamente attribuito a Giovan Battista o Giuseppe Recco.
Tra le riproduzioni e i dipinti presentati in mostra figurano composizioni allegoriche di grande impatto visivo, quali le opere raffiguranti il Gusto di Ribera e di Luca Giordano, che preludono agli straordinari Interni di cucina, numerosi nella pittura napoletana del Seicento, in cui ai ‘pittori di figura’ quali Aniello Falcone, Francesco Fracanzano o Battistello Caracciolo, si affiancano, nelle botteghe napoletane, artisti specialisti in natura morta quali Giuseppe Recco o Giovanni Battista Ruoppolo.
Saranno, quindi, esposte alcune suggestive nature ‘in posa’, prevalentemente seicentesche, con bellissimi particolari di torte rustiche, frutti di mare, crostacei e pani di ogni forma, cacciagione e pollame, biscotti, prosciutti e tipici dolci napoletani. E le divertenti e divertite composizioni che anticipano le tele di ‘intrattenimento’ del Settecento e del tardo Ottocento, in cui il cibo diviene il mezzo per raffigurare scene conviviali di gusto rococò o ‘borghese’: da Filippo Falciatore con la Colazione in giardino a Il Pranzo del Vescovo o Pranzo a Posillipo di Giuseppe De Nittis.
La fantasiosa cucina popolare e la ricca cucina aristocratica, dunque, verranno entrambe raffigurate dagli artisti attivi a Napoli, che hanno narrato la cultura di una città che ha saputo amalgamare, anche in tavola, elementi greci, romani, bizantini ed anche arabi, normanni, francesi e spagnoli.
La mostra, realizzata con particolari pannelli fotografici e arricchita da un video, dopo questa prima sede espositiva, verrà presentata in numerose città in Italia e all’estero, presso le delegazione dell’Accademia della Cucina e negli Istituti di Cultura, grazie all’impegno delle delegazioni e a un accordo con il Ministero degli Affari Esteri.
L’esposizione è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Campania, della Provincia di Napoli, del Comune di Napoli; con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Beni Librari, Istituti Culturali e Diritto d’Autore, della Provincia di Napoli-Assessorato ai Beni Culturali e del Rotary Club-Napoli Ovest.
17
ottobre 2008
I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana
Dal 17 ottobre al 16 novembre 2008
arte antica
arte moderna e contemporanea
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO PRINCIPE DIEGO ARAGONA PIGNATELLI CORTES – CASA DELLA FOTOGRAFIA
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Napoli, Riviera Di Chiaia, 200, (Napoli)
Biglietti
€ 2,00
Orario di apertura
tutti i giorni ore 8,30 – 13,30; martedì chiuso
Autore