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I colori della prosperità: frutti del Vecchio e Nuovo mondo
La mostra illustra la ricchezza delle specie vegetali riprodotte nella Loggia di Raffaello a Villa Farnesina, dove alla fine del XVI secolo sono state rappresentate circa centosettanta entità botaniche. Eccezionale è la presenza di specie rare ed esotiche provenienti da tutti i continenti allora noti ed in particolare delle specie provenienti dalle Americhe ad appena 20 anni dalla scoperta del nuovo mondo
Comunicato stampa
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COLORI DELLA PROSPERITÀ: FRUTTI DEL VECCHIO E NUOVO MONDO
La Villa di Agostino Chigi – detta la Farnesina quando divenne proprietà dei Farnese alla fine del XVI secolo
– fu edificata per volontà del facoltoso banchiere senese Agostino Chigi che meritò l’appellativo di
“Magnifico”, al pari di Lorenzo dei Medici. Progettata dal senese Baldassarre Peruzzi e affrescata da artisti
del calibro di Raffaello, Sebastiano del Piombo, Sodoma e lo stesso Peruzzi, è una delle più alte espressioni
del Rinascimento italiano. Dal 1948 la Villa Farnesina con il suo magnifico giardino è stata assegnata
all’Accademia Nazionale dei Lincei, situata nell’antistante Palazzo Corsini, che la utilizza come sua
prestigiosa sede di rappresentanza.
La volta del loggiato maggiore, al suo interno, fu affrescata su progetto di Raffaello traendo ispirazione
dalla favola di Amore e Psiche tratta dall’Asino d’oro di Lucio Apuleio (I sec. d.C.) e decorata con motivi
naturalistici eseguiti con straordinaria maestria da Giovanni da Udine per collegare gli ambienti interni con
il giardino circostante. La variata disposizione e la ricchezza delle specie vegetali nelle quali il pittore seppe
valersi di un linguaggio stilistico e di un cromatismo di assoluta originalità ammonta a circa centosettanta
entità botaniche. Eccezionale è poi la presenza di specie rare ed esotiche provenienti da tutti i continenti
allora noti ed in particolare delle specie americane ad appena 20 anni dalla scoperta del nuovo mondo.
L’eccezionalità della Loggia viene ora celebrata nella mostra “I COLORI DELLA PROSPERITÀ: FRUTTI DEL
VECCHIO E NUOVO MONDO”, dal 20 aprile al 20 luglio 2017 alla Villa Farnesina, curata dal Socio Linceo
Antonio Sgamellotti (Prof. Emerito di Chimica inorganica, Univ. di Perugia) e Giulia Caneva (Ord. di Botanica
ambientale ed applicata, Univ. Roma Tre) già autrice di una monografia sulla flora rappresentata nella
Loggia.
Nella mostra si affiancano alla varietà iconografica ed alla simbologia ad essa associata i risultati di una
campagna di analisi non-invasive di imaging XRF, IR ed IRFC condotte in situ per la caratterizzazione dei
materiali e della tecnica esecutiva. Le analisi di imaging, rese possibili dai recenti progressi tecnologici in
ambito spettroscopico, vanno ad integrare quelle condotte durante l’ultimo intervento dell’ISCR (Istituto
Superiore per la Conservazione e il Restauro) negli anni ’90 del secolo scorso, e gettano nuova luce su
questo prezioso cantiere raffaellesco evidenziandone aspetti finora inediti. Il percorso della mostra si
articola nelle stanze, un tempo private, della magnifica residenza ed è completato da una sala video
introduttiva sui giardini della Villa Farnesina di cui i festoni ne costituiscono l’illusione prospettica
all’interno e da una sala in cui sono esposte alcune edizioni cinquecentesche provenienti dalla Biblioteca
dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana per delineare il contesto artistico e scientifico in cui si
inserisce il capolavoro decorativo della Loggia di Amore e Psiche.
È stato inoltre sviluppato un apposito sistema interattivo che consente all’utente di immergersi e navigare
liberamente nella “Loggia digitale” ed osservare a una distanza ravvicinata il particolarissimo pergolato
consentendo di distinguere con maggiore facilità le 170 specie presenti nei festoni vegetali e di godere di
tutti quei dettagli pittorici difficilmente osservabili dalla normale distanza di percezione della volta (8
metri), nonché delle informazioni botaniche, iconografiche e dei risultati ottenuti dalle analisi di imaging. Il
sistema è consultabile attraverso un touchscreen nella sede della mostra o direttamente sul Web al link
http://vcg.isti.cnr.it/farnesina/ che sarà attivo dal 20 aprile.
Il catalogo della mostra è pubblicato da Bardi Edizioni s.r.l.
La Villa di Agostino Chigi – detta la Farnesina quando divenne proprietà dei Farnese alla fine del XVI secolo
– fu edificata per volontà del facoltoso banchiere senese Agostino Chigi che meritò l’appellativo di
“Magnifico”, al pari di Lorenzo dei Medici. Progettata dal senese Baldassarre Peruzzi e affrescata da artisti
del calibro di Raffaello, Sebastiano del Piombo, Sodoma e lo stesso Peruzzi, è una delle più alte espressioni
del Rinascimento italiano. Dal 1948 la Villa Farnesina con il suo magnifico giardino è stata assegnata
all’Accademia Nazionale dei Lincei, situata nell’antistante Palazzo Corsini, che la utilizza come sua
prestigiosa sede di rappresentanza.
La volta del loggiato maggiore, al suo interno, fu affrescata su progetto di Raffaello traendo ispirazione
dalla favola di Amore e Psiche tratta dall’Asino d’oro di Lucio Apuleio (I sec. d.C.) e decorata con motivi
naturalistici eseguiti con straordinaria maestria da Giovanni da Udine per collegare gli ambienti interni con
il giardino circostante. La variata disposizione e la ricchezza delle specie vegetali nelle quali il pittore seppe
valersi di un linguaggio stilistico e di un cromatismo di assoluta originalità ammonta a circa centosettanta
entità botaniche. Eccezionale è poi la presenza di specie rare ed esotiche provenienti da tutti i continenti
allora noti ed in particolare delle specie americane ad appena 20 anni dalla scoperta del nuovo mondo.
L’eccezionalità della Loggia viene ora celebrata nella mostra “I COLORI DELLA PROSPERITÀ: FRUTTI DEL
VECCHIO E NUOVO MONDO”, dal 20 aprile al 20 luglio 2017 alla Villa Farnesina, curata dal Socio Linceo
Antonio Sgamellotti (Prof. Emerito di Chimica inorganica, Univ. di Perugia) e Giulia Caneva (Ord. di Botanica
ambientale ed applicata, Univ. Roma Tre) già autrice di una monografia sulla flora rappresentata nella
Loggia.
Nella mostra si affiancano alla varietà iconografica ed alla simbologia ad essa associata i risultati di una
campagna di analisi non-invasive di imaging XRF, IR ed IRFC condotte in situ per la caratterizzazione dei
materiali e della tecnica esecutiva. Le analisi di imaging, rese possibili dai recenti progressi tecnologici in
ambito spettroscopico, vanno ad integrare quelle condotte durante l’ultimo intervento dell’ISCR (Istituto
Superiore per la Conservazione e il Restauro) negli anni ’90 del secolo scorso, e gettano nuova luce su
questo prezioso cantiere raffaellesco evidenziandone aspetti finora inediti. Il percorso della mostra si
articola nelle stanze, un tempo private, della magnifica residenza ed è completato da una sala video
introduttiva sui giardini della Villa Farnesina di cui i festoni ne costituiscono l’illusione prospettica
all’interno e da una sala in cui sono esposte alcune edizioni cinquecentesche provenienti dalla Biblioteca
dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana per delineare il contesto artistico e scientifico in cui si
inserisce il capolavoro decorativo della Loggia di Amore e Psiche.
È stato inoltre sviluppato un apposito sistema interattivo che consente all’utente di immergersi e navigare
liberamente nella “Loggia digitale” ed osservare a una distanza ravvicinata il particolarissimo pergolato
consentendo di distinguere con maggiore facilità le 170 specie presenti nei festoni vegetali e di godere di
tutti quei dettagli pittorici difficilmente osservabili dalla normale distanza di percezione della volta (8
metri), nonché delle informazioni botaniche, iconografiche e dei risultati ottenuti dalle analisi di imaging. Il
sistema è consultabile attraverso un touchscreen nella sede della mostra o direttamente sul Web al link
http://vcg.isti.cnr.it/farnesina/ che sarà attivo dal 20 aprile.
Il catalogo della mostra è pubblicato da Bardi Edizioni s.r.l.
20
aprile 2017
I colori della prosperità: frutti del Vecchio e Nuovo mondo
Dal 20 aprile al 20 luglio 2017
arte antica
Location
VILLA FARNESINA
Roma, Via Della Lungara, 230, (Roma)
Roma, Via Della Lungara, 230, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9 – 14
Vernissage
20 Aprile 2017, ore 12
Curatore