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I Confini del Mito
La mostra “I Confini del Mito”, attraverso contributi di
varia natura e metodologie espressive diverse (pittura, scultura, video, fotografia, opere a stampa),
porta avanti una riflessione su tali aspetti, ridefinendo le frontiere di concetti importanti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Non vogliate negar l’esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»
(Divina Commedia, Inferno c. XXVI, vv. 100-120).
Questi famosi endecasillabi, pronunciati da Ulisse, esprimono in maniera efficace il desiderio, tipico
della natura umana, di superare i propri limiti e di ampliare i propri orizzonti conoscitivi.
Nell’antichità la linea di confine tra noto e ignoto, tra mondo conosciuto e terre inesplorate è
simbolicamente rappresentata dalle “Colonne d’Ercole”, due promontori rocciosi collocati nei pressi
dello stretto di Gibilterra, punto di incontro tra il Mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Secondo la
mitologia infatti, Ercole in una delle sue dodici fatiche giunse ai limiti estremi della terra, là dove era
vietato il passaggio a tutti i mortali. Qui l’eroe separò i monti Calpe ed Abila aprendo un varco dove
incise la famosa scritta “non plus ultra”, ovvero “non più avanti”. Dunque, che cosa oltre quelle
Colonne?
Secondo Pindaro si estendeva «l’oscurità infernale»; Platone invece vi colloca la mitica isola di
Atlantide, mentre Dante pone, a cinque mesi di navigazione oltre le Colonne, il monte del Purgatorio.
Ma le “Colonne d’Ercole”, non costituiscono solo un concetto geografico: sono anche metafora del
limite della conoscenza; esse diventano cioè emblema di quella eterna lotta umana tra paura
dell’ignoto e sete di conoscenza, tra timore di ciò che è sconosciuto e desiderio di verità. Il prode
Eracle, allo stesso modo dello scaltro Ulisse omerico, incarnano così il topos morale dell’eroica scelta
tra “virtù o vizio, tra dovere o piacere”, diventando metafora atemporale dell’uomo moderno.
Se quindi le “Colonne di Ercole” delineano un confine che non è solo geografico, ma anche morale della
grandezza o piccolezza della natura umana; il mito, con le sue storie esemplari sulle vicende di Dei ed
Eroi e sul destino dell’umanità, ne diventa mappa psicologica ed etica.
In una era sempre più incerta, piena di promesse e disillusioni, come la nostra, tali tematiche
continuano ad essere di stringente attualità, dimostrando come la dimensione del mito, non sia
“confinata” e circoscritta ad un tempo arcaico e lontano; ma al contrario, estende i propri confini anche
al futuro.
La mostra “I Confini del Mito”, nata in seno al progetto “Officina del Mito”, attraverso contributi di
varia natura e metodologie espressive diverse (pittura, scultura, video, fotografia, opere a stampa),
porta avanti una riflessione su tali aspetti, ridefinendo le frontiere di concetti importanti, come quelli
di territorio, nazione e dunque di identità culturale e personale.
Società delle Belle ArtiCircolo
degli Artisti “Casa di Dante”
Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”
Via Santa Margherita 1r- Firenze
www.circoloartisticasadante.com - info@circoloartisticasadante.com
Nove artisti (Valerio Giovannini, Enrico Guerrini, Salvatore Monaco, Roberto Mosi, Simonetta
Occhipinti, Margherita Oggiana, Roberto Orangi, Andrea Simoncini, Paolo Tranchina), che al pari
dell’Ulisse omerico, attraverso le loro opere si avventurano tra gli instabili territori contemporanei,
oltre i confini. Artisti dunque, che si pongono non solo come sperimentatori coraggiosi, sempre in
bilico tra territori fisici e simbolici, ma anche come veri e propri viaggiatori instancabili, che
procedono attraverso sconfinate lande di emozioni e sconosciuti dedali sensoriali, arricchendo così il
proprio bagaglio esperienziale con una prospettiva interculturale ed intessendo nuovi dialoghi.
Del resto come sosteneva Marcel Proust nella sua opera “Alla ricerca del tempo perduto”: “il vero
viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”
L’inaugurazione della mostra “I Confini del Mito” avrà luogo Sabato 12 Novembre 2016 alle ore
16.30 presso la Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, in via Santa
Margherita n.1/r, Firenze. In tale occasione si terrà anche una Performance.
A seguire, Sabato 19 novembre 2016 alle ore 17.00 l’incontro “Il Mito nella rete delle Arti” con il
Concerto del pianista Umberto Zanarelli.
La mostra “I Confini del Mito” sarà visitabile fino al 24 Novembre 2016, negli orari di apertura della
Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”: da Martedì a Domenica dalle 10.00 a 12.00
e dalle 16.00 alle 19.00.
fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»
(Divina Commedia, Inferno c. XXVI, vv. 100-120).
Questi famosi endecasillabi, pronunciati da Ulisse, esprimono in maniera efficace il desiderio, tipico
della natura umana, di superare i propri limiti e di ampliare i propri orizzonti conoscitivi.
Nell’antichità la linea di confine tra noto e ignoto, tra mondo conosciuto e terre inesplorate è
simbolicamente rappresentata dalle “Colonne d’Ercole”, due promontori rocciosi collocati nei pressi
dello stretto di Gibilterra, punto di incontro tra il Mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Secondo la
mitologia infatti, Ercole in una delle sue dodici fatiche giunse ai limiti estremi della terra, là dove era
vietato il passaggio a tutti i mortali. Qui l’eroe separò i monti Calpe ed Abila aprendo un varco dove
incise la famosa scritta “non plus ultra”, ovvero “non più avanti”. Dunque, che cosa oltre quelle
Colonne?
Secondo Pindaro si estendeva «l’oscurità infernale»; Platone invece vi colloca la mitica isola di
Atlantide, mentre Dante pone, a cinque mesi di navigazione oltre le Colonne, il monte del Purgatorio.
Ma le “Colonne d’Ercole”, non costituiscono solo un concetto geografico: sono anche metafora del
limite della conoscenza; esse diventano cioè emblema di quella eterna lotta umana tra paura
dell’ignoto e sete di conoscenza, tra timore di ciò che è sconosciuto e desiderio di verità. Il prode
Eracle, allo stesso modo dello scaltro Ulisse omerico, incarnano così il topos morale dell’eroica scelta
tra “virtù o vizio, tra dovere o piacere”, diventando metafora atemporale dell’uomo moderno.
Se quindi le “Colonne di Ercole” delineano un confine che non è solo geografico, ma anche morale della
grandezza o piccolezza della natura umana; il mito, con le sue storie esemplari sulle vicende di Dei ed
Eroi e sul destino dell’umanità, ne diventa mappa psicologica ed etica.
In una era sempre più incerta, piena di promesse e disillusioni, come la nostra, tali tematiche
continuano ad essere di stringente attualità, dimostrando come la dimensione del mito, non sia
“confinata” e circoscritta ad un tempo arcaico e lontano; ma al contrario, estende i propri confini anche
al futuro.
La mostra “I Confini del Mito”, nata in seno al progetto “Officina del Mito”, attraverso contributi di
varia natura e metodologie espressive diverse (pittura, scultura, video, fotografia, opere a stampa),
porta avanti una riflessione su tali aspetti, ridefinendo le frontiere di concetti importanti, come quelli
di territorio, nazione e dunque di identità culturale e personale.
Società delle Belle ArtiCircolo
degli Artisti “Casa di Dante”
Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”
Via Santa Margherita 1r- Firenze
www.circoloartisticasadante.com - info@circoloartisticasadante.com
Nove artisti (Valerio Giovannini, Enrico Guerrini, Salvatore Monaco, Roberto Mosi, Simonetta
Occhipinti, Margherita Oggiana, Roberto Orangi, Andrea Simoncini, Paolo Tranchina), che al pari
dell’Ulisse omerico, attraverso le loro opere si avventurano tra gli instabili territori contemporanei,
oltre i confini. Artisti dunque, che si pongono non solo come sperimentatori coraggiosi, sempre in
bilico tra territori fisici e simbolici, ma anche come veri e propri viaggiatori instancabili, che
procedono attraverso sconfinate lande di emozioni e sconosciuti dedali sensoriali, arricchendo così il
proprio bagaglio esperienziale con una prospettiva interculturale ed intessendo nuovi dialoghi.
Del resto come sosteneva Marcel Proust nella sua opera “Alla ricerca del tempo perduto”: “il vero
viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”
L’inaugurazione della mostra “I Confini del Mito” avrà luogo Sabato 12 Novembre 2016 alle ore
16.30 presso la Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, in via Santa
Margherita n.1/r, Firenze. In tale occasione si terrà anche una Performance.
A seguire, Sabato 19 novembre 2016 alle ore 17.00 l’incontro “Il Mito nella rete delle Arti” con il
Concerto del pianista Umberto Zanarelli.
La mostra “I Confini del Mito” sarà visitabile fino al 24 Novembre 2016, negli orari di apertura della
Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”: da Martedì a Domenica dalle 10.00 a 12.00
e dalle 16.00 alle 19.00.
12
novembre 2016
I Confini del Mito
Dal 12 al 24 novembre 2016
arte moderna
Location
CIRCOLO DEGLI ARTISTI CASA DI DANTE – SOCIETA’ DELLE BELLE ARTI
Firenze, Via Santa Margherita, 1, (Firenze)
Firenze, Via Santa Margherita, 1, (Firenze)
Orario di apertura
da Martedì a Domenica dalle 10 -12
e 16-19
Vernissage
12 Novembre 2016, ore 16.30
Autore