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I confini dell’anima
Opere fotografiche a grande formato, realizzate dalla manipolazione di Polaroid. Elemento comune e’ il ritratto: i volti rappresentati, fanno parte di un progetto che cerca di svelare l’aspetto piu’ intimo dell’esistenza
Comunicato stampa
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"Per quanto tu possa camminare, e neppure percorrendo intera la via, tu potresti mai trovare i confini dell'anima: così profondo e’ il suo logos".
(Eraclito, fr. 45 Diels-Kranz)
I confini dell’anima e’ il titolo della mostra dedicata all’artista Giovanna Magri e promossa dall’Associazione Culturale Artemisia presso l’Oratorio della chiesa di San Martino Buon Albergo di Verona.
La mostra propone una breve selezione di opere che riguardano le ricerche più recenti dall’artista tratte dai diversi cicli quali “Red”, “No Colours”, “Bright and Spiritual”, “La presenza dell’anima”.
Sono opere fotografiche a grande formato, realizzate mediante una particolare tecnica che parte dalla manipolazione di Polaroid (formato 20x25 ) e hanno come elemento comune il ritratto.
I volti rappresentati, fanno parte di un progetto ampio di ricerca che accomuna le diverse esperienze, in un tentativo di svelare l’aspetto più intimo dell’esistenza. I confini plastici del volto vengono ridefiniti da un’irrazionale presenza di colore che modifica la connotazione realistica dello scatto. Ne esce una realtà psichica intimamente legata alla vitalità dell’individuo, rappresentata dal colore e dalla forza interpretativa dell’intervento materico.
L’artista osserva attentamente la relazione tra il chi sono e come sono questi volti apparentemente anonimi, cercati come progetto di conoscenza profonda dell’uomo nelle relazioni del mondo. Poi li isola, come se il volto bastasse a significare un’intera esistenza priva di qualsiasi contesto.
Sono giovani religiosi, gente incontrata per strada, persone che emergono da modelli di vita generali e costituiscono quella che noi chiamiamo società.
L’artista indaga le loro scelte, la loro realta’ interiore attraverso una metamorfosi trascendente della forma. Il punto di partenza non e’ l’astrazione ma il ritratto inteso come icona che manifesta la difficile scelta di vita degli uomini impegnati a dare senso alla propria esistenza, attraverso un sentire e raccontare profondo. L’espressivita’ dei volti e’ maneggiata dall’artista, quasi plasmata, modellata dall’effetto materico dell’acido e dal colore, che spinti da forze irrazionali elaborano una nuova identità simbolica.
Attraverso lo scatto fotografico l’artista non si limita a cogliere il mero respiro di chi viene ritratto ma il suo essere pensante che porta gia’ in se’ tanti enigmi e tante verita’, fino a sfiorarne l’anima.
(Eraclito, fr. 45 Diels-Kranz)
I confini dell’anima e’ il titolo della mostra dedicata all’artista Giovanna Magri e promossa dall’Associazione Culturale Artemisia presso l’Oratorio della chiesa di San Martino Buon Albergo di Verona.
La mostra propone una breve selezione di opere che riguardano le ricerche più recenti dall’artista tratte dai diversi cicli quali “Red”, “No Colours”, “Bright and Spiritual”, “La presenza dell’anima”.
Sono opere fotografiche a grande formato, realizzate mediante una particolare tecnica che parte dalla manipolazione di Polaroid (formato 20x25 ) e hanno come elemento comune il ritratto.
I volti rappresentati, fanno parte di un progetto ampio di ricerca che accomuna le diverse esperienze, in un tentativo di svelare l’aspetto più intimo dell’esistenza. I confini plastici del volto vengono ridefiniti da un’irrazionale presenza di colore che modifica la connotazione realistica dello scatto. Ne esce una realtà psichica intimamente legata alla vitalità dell’individuo, rappresentata dal colore e dalla forza interpretativa dell’intervento materico.
L’artista osserva attentamente la relazione tra il chi sono e come sono questi volti apparentemente anonimi, cercati come progetto di conoscenza profonda dell’uomo nelle relazioni del mondo. Poi li isola, come se il volto bastasse a significare un’intera esistenza priva di qualsiasi contesto.
Sono giovani religiosi, gente incontrata per strada, persone che emergono da modelli di vita generali e costituiscono quella che noi chiamiamo società.
L’artista indaga le loro scelte, la loro realta’ interiore attraverso una metamorfosi trascendente della forma. Il punto di partenza non e’ l’astrazione ma il ritratto inteso come icona che manifesta la difficile scelta di vita degli uomini impegnati a dare senso alla propria esistenza, attraverso un sentire e raccontare profondo. L’espressivita’ dei volti e’ maneggiata dall’artista, quasi plasmata, modellata dall’effetto materico dell’acido e dal colore, che spinti da forze irrazionali elaborano una nuova identità simbolica.
Attraverso lo scatto fotografico l’artista non si limita a cogliere il mero respiro di chi viene ritratto ma il suo essere pensante che porta gia’ in se’ tanti enigmi e tante verita’, fino a sfiorarne l’anima.
14
maggio 2011
I confini dell’anima
Dal 14 al 29 maggio 2011
fotografia
Location
CHIESA SAN MARTINO VESCOVO
San Martino Buon Albergo, Piazza del Popolo, 23, (Verona)
San Martino Buon Albergo, Piazza del Popolo, 23, (Verona)
Orario di apertura
ven - sab dalle 18.00 alle 20.00, dom dalle 10.00 alle 12.00
Su prenotazione negli altri giorni
Vernissage
14 Maggio 2011, ore 16.30
Sito web
www.art-emisia.it
Autore
Curatore