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I Cosulich: una dinastia adriatica
L’iniziativa ripercorre vita e attività degli armatori Cosulich a partire dall’Ottocento, indagando e valorizzando il fondamentale ruolo svolto nella definizione della tradizione marittima triestina ed adriatica.
Comunicato stampa
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Cosulich: un marchio di vaglia internazionale. Un marchio al quale il Comune di Trieste-Assessorato alla Cultura, a cura dei Civici Musei Scientifici, dedica una mostra, omaggio all’attività imprenditoriale di una famiglia di grandi armatori. L’iniziativa ripercorre vita e attività dei Cosulich a partire dall’Ottocento, indagando e valorizzando il fondamentale ruolo svolto nella definizione della tradizione marittima triestina ed adriatica.
Al centro dell'attenzione verranno poste le vicende che portarono la famiglia di capitani navali originari dell’isola di Lussino a trasformarsi in armatori alla metà del XIX secolo. Seguì poi il trasferimento a Trieste dell’ultimo decennio dell’Ottocento per garantire un migliore inserimento nei traffici ormai mondiali che interessavano l’economia austriaca. La fondazione di una Compagnia di Navigazione nel 1904 e la creazione di un Cantiere navale nel 1907 rappresentarono fasi decisive nella crescita di questa “dinastia” lussiniana. Infatti entrambe le iniziative sarebbero non solo sopravvissute alla prima prima guerra mondiale, ma avrebbero prosperato nei decenni successivi, divenendo dei punti di riferimento per l’intera regione negli anni Venti e Trenta del Novecento.
Una nuova stagione si aprì per la famiglia con la statalizzazione di tutte le loro imprese, ma gli esponenti più in vista del clan Cosulich rimasero alla testa dei cantieri navali e delle compagnie di navigazione, guidandole sulla base della loro esperienza decennale anche quando non ne erano più formalmente i proprietari. In tempi più recenti, gli ultimi eredi della dinastia hanno riportato la società fratelli Cosulich agli onori delle cronache come terminalisti portuali, gestori di equipaggi ed operatori marittimi con attività estese in tutti i mari del mondo.
Una simile iniziativa è maturata a partire da una ricerca originale, su materiale archivistico e documentario in gran parte inedito e conservato in buona parte fuori Trieste, come nel caso dell’Archivio Iri (presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma), oppure l’Archivio Finmare (presso la Fondazione Ansaldo di Genova). È stata inoltre utilizzata documentazione conservata presso l’archivio personale di Bruno Coceani, di recente aperto allo studio presso l’Archivio di Stato di Trieste.
A distanza di un anno dalle mostre dedicate al bicentenario del gruppo Parisi e al progettista Carlo Sciarelli, il mare torna quindi alla ribalta, nei suoi aspetti sociali ed economici, della programmazione culturale del Comune triestino.
Allestita nel Civico Museo del Mare di Trieste, ubicato sulle rinnovate Rive, la mostra comprende modelli delle imbarcazioni, documenti inediti e fotografie e si inserisce nel quadro delle manifestazioni che animeranno la città nel periodo autunnale – invernale volte a ricordare con mostre, rassegne cinematografiche, conferenze e itinerari mirati il 90° anniversario della Prima Redenzione di Trieste e della fine della Prima Guerra Mondiale, periodo in cui la Compagnia di navigazione ebbe una notevole espansione.
La mostra si apre in occasione della grande regata velica Barcolana 2008 (5-12 ottobre), l’appuntamento annuale della città con la grande kermesse del mare, che culminerà domenica 12 ottobre quando più di 1800 barche animeranno il golfo di Trieste in una gara spettacolare e assolutamente unica.
Al centro dell'attenzione verranno poste le vicende che portarono la famiglia di capitani navali originari dell’isola di Lussino a trasformarsi in armatori alla metà del XIX secolo. Seguì poi il trasferimento a Trieste dell’ultimo decennio dell’Ottocento per garantire un migliore inserimento nei traffici ormai mondiali che interessavano l’economia austriaca. La fondazione di una Compagnia di Navigazione nel 1904 e la creazione di un Cantiere navale nel 1907 rappresentarono fasi decisive nella crescita di questa “dinastia” lussiniana. Infatti entrambe le iniziative sarebbero non solo sopravvissute alla prima prima guerra mondiale, ma avrebbero prosperato nei decenni successivi, divenendo dei punti di riferimento per l’intera regione negli anni Venti e Trenta del Novecento.
Una nuova stagione si aprì per la famiglia con la statalizzazione di tutte le loro imprese, ma gli esponenti più in vista del clan Cosulich rimasero alla testa dei cantieri navali e delle compagnie di navigazione, guidandole sulla base della loro esperienza decennale anche quando non ne erano più formalmente i proprietari. In tempi più recenti, gli ultimi eredi della dinastia hanno riportato la società fratelli Cosulich agli onori delle cronache come terminalisti portuali, gestori di equipaggi ed operatori marittimi con attività estese in tutti i mari del mondo.
Una simile iniziativa è maturata a partire da una ricerca originale, su materiale archivistico e documentario in gran parte inedito e conservato in buona parte fuori Trieste, come nel caso dell’Archivio Iri (presso l’Archivio centrale dello Stato di Roma), oppure l’Archivio Finmare (presso la Fondazione Ansaldo di Genova). È stata inoltre utilizzata documentazione conservata presso l’archivio personale di Bruno Coceani, di recente aperto allo studio presso l’Archivio di Stato di Trieste.
A distanza di un anno dalle mostre dedicate al bicentenario del gruppo Parisi e al progettista Carlo Sciarelli, il mare torna quindi alla ribalta, nei suoi aspetti sociali ed economici, della programmazione culturale del Comune triestino.
Allestita nel Civico Museo del Mare di Trieste, ubicato sulle rinnovate Rive, la mostra comprende modelli delle imbarcazioni, documenti inediti e fotografie e si inserisce nel quadro delle manifestazioni che animeranno la città nel periodo autunnale – invernale volte a ricordare con mostre, rassegne cinematografiche, conferenze e itinerari mirati il 90° anniversario della Prima Redenzione di Trieste e della fine della Prima Guerra Mondiale, periodo in cui la Compagnia di navigazione ebbe una notevole espansione.
La mostra si apre in occasione della grande regata velica Barcolana 2008 (5-12 ottobre), l’appuntamento annuale della città con la grande kermesse del mare, che culminerà domenica 12 ottobre quando più di 1800 barche animeranno il golfo di Trieste in una gara spettacolare e assolutamente unica.
03
ottobre 2008
I Cosulich: una dinastia adriatica
Dal 03 ottobre 2008 al primo febbraio 2009
Location
CIVICO MUSEO DEL MARE
Trieste, Via Di Campo Marzio, 5, (Trieste)
Trieste, Via Di Campo Marzio, 5, (Trieste)
Biglietti
intero € 3,50 ridotto € 2,50
Orario di apertura
8.30-13.30; 16-19 anche festivi, lunedì chiuso.
Dal 10 al 12 ottobre apertura straordinaria in occasione della Barcolana 8.30-13.30; 16-22
Vernissage
3 Ottobre 2008, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE
Curatore