Il Museo internazionale e biblioteca della musica presenta il terzo
appuntamento di Ostaggi d’arte. Inaugurato nel 2005 Ostaggi d’arte è un
appuntamento che ben manifesta i legami tra musica e arte continuamente
evocati all’interno della programmazione del Museo, nell’intento di
stabilire ed evidenziare connessioni e sinergie che la musica attira a sé
con facilità.
Grazie ad una politica di scambio culturale con istituzioni sia italiane
che straniere mirata al fine della valorizzazione e promozione del
patrimonio musicale bolognese, Ostaggi d’arte propone una serie di
ospitalità di opere provenienti da altre collezioni museali all’interno
delle sale del Museo della musica, ad interagire con il percorso espositivo
permanente.
In collaborazione con Palazzo Madama - Museo civico di arte antica di
Torino e in contemporanea con la mostra Feste Barocche. Cerimonie e
spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento,
il Museo della musica ospita dal 21 aprile al 5 luglio nella sala 6,
dedicata all’opera del ‘700, dodici disegni scenografici realizzati dai
fratelli Galliari: Bernardino figurista (Andorno, 1707-1794),
Fabrizio inventore prospettico (Andorno, 1709 - Treviglio 1790) e Giovanni
Antonio esecutore dei progetti (Andorno, 1714-1783).
I fratelli Galliari furono i capostipiti di un'importante bottega di
pittori e scenografi italiani attiva in numerosi teatri europei del XVIII
secolo, e in particolare a partire dal 1748 diventano
scenografi ufficiali del Teatro Regio di Torino.
Veri e propri strumenti di lavoro, i disegni offrono una precisa immagine
della “bottega delle scene” di fine Settecento, quando i modelli
compositivi, architettonici e decorativi venivano raccolti
per tipologie di soggetti (es. interni esotici, esterni, colonnati,
cortili, giardini, luoghi magnifici e templi, paesaggi) per essere
utilizzati in varie rappresentazioni e, in alcuni casi, diffusi attraverso
la stampa.
In mostra oltre ai pregiati disegni scenografici saranno esposti anche
alcuni libretti d’opera, provenienti dalla collezione di circa 12.000
libretti del Museo della musica, relativi
alle rappresentazioni torinesi per cui i disegni erano stati commissionati.