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I Gioielli di Dino Basaldella. Progetti, bozzetti e oreficeria
La mostra presenta per la prima volta al pubblico i gioielli relizzati da Dino, attraverso oltre 136 opere corredate da settanta disegni preparatori, e accompagnate da gessi e brattee a illustrare le varie fasi di tale produzione, dal progetto al modello, e da alcune sculture per confronto con la sua più nota produzione plastica, per un totale di 257 opere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Verrà inaugurata sabato 15 dicembre alle ore 11.00, presso le Gallerie del Progetto di Palazzo Morpurgo in via Savorgnana 12, la mostra dedicata alla produzione orafa di Dino Basaldella, promossa dal Consiglio Regionale, con il sostegno della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, attraverso l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, e organizzata dalla Galleria d’Arte Moderna di Udine.
La mostra, curata da Giuseppe Appella e Isabella Reale, si avvale della consulenza di un comitato scientifico composto da Caterina Basaldella, Paolo Campiglio, Giorgio Forni, Gilberto Ganzer, e presenta per la prima volta al pubblico i gioielli relizzati da Dino, attraverso oltre 136 opere corredate da settanta disegni preparatori, e accompagnate da gessi e brattee a illustrare le varie fasi di tale produzione, dal progetto al modello, e da alcune sculture per confronto con la sua più nota produzione plastica, per un totale di 257 opere. La mostra, allestita da Ferruccio Montanari, sarà corredata entro breve dalla pubblicazione del catalogo generale degli ori in corso presso l’editore De Luca di Roma.
Tra i più convinti assertori dell’oreficeria come campo espressivo e di ricerca tecnica specifico e parallelo a quello della scultura, Dino Basaldella (Udine,1909 – 1977) vi si dedicò fin dalla metà degli anni Trenta, influenzando anche i fratelli Mirko e Afro in particolare per ciò che concerne la specificità della tecnica. La volontà di sperimentazione lo portò a lavorare a sbalzo inizialmente su piastrine di metallo leggero con una punta in bosso.
Nascono così placchette con raffinate scene arcadiche e successivamente veri e propri gioielli seguendo le tendenze della ricerca figurativa o astratta – come ad esempio nei bracciali a intreccio aperto – attraverso un’attenta elaborazione testimoniata dai numerosi studi, disegni e bozzetti, a matita e a tempera, che, insieme ai calchi e ai modelli originali, ancora si trovano tra i materiali provenienti dal suo studio udinese.
Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta si datano ad esempio una serie di spille intese come vere e proprie piccole sculture che si affiancano a quelle in ferro realizzate su scala maggiore: impreziosite dall’inserimento di piccoli brillanti e smeraldi, con oro decapato e lucidato nelle parti di rilievo, molti di questi gioielli nascono dalla collaborazione con il noto gioielliere romano Masenza, in contatto anche con Mirko.
Ma la produzione orafa di Dino comprende anche la oreficeria sacra, oggetti d’arredo etc., molti dei quali si conservano in Friuli. Negli anni Sessanta, prima di ricoprire la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Dino insegna all’Istituto Statale d’Arte di Udine, e il suo esempio di maestro aperto e disponibile a trasmettere il suo sapere ai numerosi allievi e seguaci ha dato vita proprio a Udine ad una tradizione di ricerca e di modernità applicata all’oreficeria.
La mostra, curata da Giuseppe Appella e Isabella Reale, si avvale della consulenza di un comitato scientifico composto da Caterina Basaldella, Paolo Campiglio, Giorgio Forni, Gilberto Ganzer, e presenta per la prima volta al pubblico i gioielli relizzati da Dino, attraverso oltre 136 opere corredate da settanta disegni preparatori, e accompagnate da gessi e brattee a illustrare le varie fasi di tale produzione, dal progetto al modello, e da alcune sculture per confronto con la sua più nota produzione plastica, per un totale di 257 opere. La mostra, allestita da Ferruccio Montanari, sarà corredata entro breve dalla pubblicazione del catalogo generale degli ori in corso presso l’editore De Luca di Roma.
Tra i più convinti assertori dell’oreficeria come campo espressivo e di ricerca tecnica specifico e parallelo a quello della scultura, Dino Basaldella (Udine,1909 – 1977) vi si dedicò fin dalla metà degli anni Trenta, influenzando anche i fratelli Mirko e Afro in particolare per ciò che concerne la specificità della tecnica. La volontà di sperimentazione lo portò a lavorare a sbalzo inizialmente su piastrine di metallo leggero con una punta in bosso.
Nascono così placchette con raffinate scene arcadiche e successivamente veri e propri gioielli seguendo le tendenze della ricerca figurativa o astratta – come ad esempio nei bracciali a intreccio aperto – attraverso un’attenta elaborazione testimoniata dai numerosi studi, disegni e bozzetti, a matita e a tempera, che, insieme ai calchi e ai modelli originali, ancora si trovano tra i materiali provenienti dal suo studio udinese.
Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta si datano ad esempio una serie di spille intese come vere e proprie piccole sculture che si affiancano a quelle in ferro realizzate su scala maggiore: impreziosite dall’inserimento di piccoli brillanti e smeraldi, con oro decapato e lucidato nelle parti di rilievo, molti di questi gioielli nascono dalla collaborazione con il noto gioielliere romano Masenza, in contatto anche con Mirko.
Ma la produzione orafa di Dino comprende anche la oreficeria sacra, oggetti d’arredo etc., molti dei quali si conservano in Friuli. Negli anni Sessanta, prima di ricoprire la cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Dino insegna all’Istituto Statale d’Arte di Udine, e il suo esempio di maestro aperto e disponibile a trasmettere il suo sapere ai numerosi allievi e seguaci ha dato vita proprio a Udine ad una tradizione di ricerca e di modernità applicata all’oreficeria.
15
dicembre 2007
I Gioielli di Dino Basaldella. Progetti, bozzetti e oreficeria
Dal 15 dicembre 2007 al 06 aprile 2008
arti decorative e industriali
Location
GALLERIE DEL PROGETTO – PALAZZO MORPURGO
Udine, Via Savorgnana, 12, (Udine)
Udine, Via Savorgnana, 12, (Udine)
Biglietti
intero - € 3,00 - ridotto € 2,00 - scolaresca € 1,00 - festivo € 1,00
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle ore 15-18, festivi dalle 9.30-12.30
Visitabile anche in orario diverso su prenotazione
Vernissage
15 Dicembre 2007, ore 11
Editore
DE LUCA EDITORI D'ARTE
Autore
Curatore