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I got tears of queer desire
“I got tears of queer desire” è un dittico che rappresenta un’indagine, connessa
attraverso un parallelismo concettuale, tra ciò che è percepito come natura e quello
che non si contempla come tale. Alla base dell’opera un’analisi della produzione e
gestione dei fluidi corporei ed extra-corporei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“I got tears of queer desire” è un dittico che rappresenta un’indagine, connessa
attraverso un parallelismo concettuale, tra ciò che è percepito come natura e quello
che non si contempla come tale. Alla base dell’opera un’analisi della produzione e
gestione dei fluidi corporei ed extra-corporei che porta a dubitare della ‘naturalità’ e
della ‘stabilità’ dei termini binari “uomo-donna”, “etero-omo” e “Natura-Artificio”, tra
definizioni queer post-umane e anti-relazionali.
Rooy Charlie Lana (classe 95, di origini siciliane) inaugura la sua installazione
all'interno della residenza artistica di Cascina Falchera, un’opera frutto dello studio
per l’open call di cui è stata vincitrice dal titolo “The water perspective: rethinking
relationships between city and nature” - ripensare la relazione tra la città e la
natura attraverso la prospettiva dell’acqua. Cascina Falchera diventa luogo di
ricerca e sperimentazione dell’artista in questa direzione, tra la storia e i dati analitici
del paesaggio agricolo e urbano e delle sue risorse idriche. Sarà possibile visitare
l’opera dal 17 al 26 ottobre presso Cascina Falchera dal lunedì al giovedì dalle 9
alle 18 e venerdì dalle 9 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 20. Dal 29 ottobre
al 3 novembre, in concomitanza di Artissima, l'opera sarà visitabile nello studio
dell'artista.
Il Concept dell’opera
“I got tears of queer desire” è un dittico sulla politica dei fluidi corporei. Piove -
dal cielo o dai nostri corpi - e le gocce tracciano un disegno impercettibile di
fantasmi, di desideri, di visioni pornografiche. In un gioco di rifrazioni e trasparenze,
il soggetto opaco è un desiderio queer che infonde carne, piacere e morte ai corpi
dissidenti. È una pioggia di desiderio, fluido e proteiforme, che attraversa la
soggettività e destabilizza le norme, creando spazi di resistenza e trasformazione
identitaria all’ombra delle nostre fantasie.Il lavoro di Rooy Charlie Lana ci ricorda che
una voluttuosa vulnerabilità abita i nostri corpi, soprattutto quando desideriamo.
"Attraverso l’arte - spiega l’artista - cerco di parodiare i codici estetici, visivi e
performativi delle norme di genere e sessuali. Per farlo indago anche la pornografia,
nel tentativo di modificarne lo sguardo dominante e patriarcale e di mettere in luce
l’unica cosa che ci accomuna: la fragilità dei nostri corpi e dei nostri desideri.
La mia narrazione della pornografia è come una rivelazione: ci sono più di 50
sfumature tra identità e sessualità, tra natura e cultura, tra finzione e realtà, tra
eccitazione e vulnerabilità, tra ricordi, desideri e visioni porno."
Le peculiarità della location di cascina Falchera come cornice dell’opera di
Rooy Charlie Lana
Cascina Falchera è la a cascina agricola ed educativa della città di Torino è un hub
di biodiversità che mira a rigenerare il paesaggio peri-urbano del quartiere Falchera
e a riconnettere la comunità locale con gli spazi naturali. Da oggi apre un dialogo col
mondo dell’arte grazie al progetto DESIRE - finanziato dalla Commissione europea
nell’ambito dell’iniziativa del New European Bauhaus - che sperimenta la creazione
di spazi urbani sostenibili, attraenti e inclusivi nel rispetto delle risorse limitate del
pianeta. L’obiettivo del progetto è collegare i mondi dell’arte, del design,
dell’architettura, della cultura e dell’istruzione con la scienza e la tecnologia nella
transizione verde.
DESCRIZIONE DELL’OPERA
È un dittico. Sono due cornici di alluminio zincato 25x15 cm con vetro museale | Il
materiale è alluminio e cera gel | Allestita a parete tramite viti o chiodi
Autore: Rooy Charlie Lana
Titolo: I got tears of queer desire
Dimensioni: dittico, 25x15 cm
Materiali: Cera gel, alluminio, acetato
Anno di realizzazione: 2024
attraverso un parallelismo concettuale, tra ciò che è percepito come natura e quello
che non si contempla come tale. Alla base dell’opera un’analisi della produzione e
gestione dei fluidi corporei ed extra-corporei che porta a dubitare della ‘naturalità’ e
della ‘stabilità’ dei termini binari “uomo-donna”, “etero-omo” e “Natura-Artificio”, tra
definizioni queer post-umane e anti-relazionali.
Rooy Charlie Lana (classe 95, di origini siciliane) inaugura la sua installazione
all'interno della residenza artistica di Cascina Falchera, un’opera frutto dello studio
per l’open call di cui è stata vincitrice dal titolo “The water perspective: rethinking
relationships between city and nature” - ripensare la relazione tra la città e la
natura attraverso la prospettiva dell’acqua. Cascina Falchera diventa luogo di
ricerca e sperimentazione dell’artista in questa direzione, tra la storia e i dati analitici
del paesaggio agricolo e urbano e delle sue risorse idriche. Sarà possibile visitare
l’opera dal 17 al 26 ottobre presso Cascina Falchera dal lunedì al giovedì dalle 9
alle 18 e venerdì dalle 9 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 20. Dal 29 ottobre
al 3 novembre, in concomitanza di Artissima, l'opera sarà visitabile nello studio
dell'artista.
Il Concept dell’opera
“I got tears of queer desire” è un dittico sulla politica dei fluidi corporei. Piove -
dal cielo o dai nostri corpi - e le gocce tracciano un disegno impercettibile di
fantasmi, di desideri, di visioni pornografiche. In un gioco di rifrazioni e trasparenze,
il soggetto opaco è un desiderio queer che infonde carne, piacere e morte ai corpi
dissidenti. È una pioggia di desiderio, fluido e proteiforme, che attraversa la
soggettività e destabilizza le norme, creando spazi di resistenza e trasformazione
identitaria all’ombra delle nostre fantasie.Il lavoro di Rooy Charlie Lana ci ricorda che
una voluttuosa vulnerabilità abita i nostri corpi, soprattutto quando desideriamo.
"Attraverso l’arte - spiega l’artista - cerco di parodiare i codici estetici, visivi e
performativi delle norme di genere e sessuali. Per farlo indago anche la pornografia,
nel tentativo di modificarne lo sguardo dominante e patriarcale e di mettere in luce
l’unica cosa che ci accomuna: la fragilità dei nostri corpi e dei nostri desideri.
La mia narrazione della pornografia è come una rivelazione: ci sono più di 50
sfumature tra identità e sessualità, tra natura e cultura, tra finzione e realtà, tra
eccitazione e vulnerabilità, tra ricordi, desideri e visioni porno."
Le peculiarità della location di cascina Falchera come cornice dell’opera di
Rooy Charlie Lana
Cascina Falchera è la a cascina agricola ed educativa della città di Torino è un hub
di biodiversità che mira a rigenerare il paesaggio peri-urbano del quartiere Falchera
e a riconnettere la comunità locale con gli spazi naturali. Da oggi apre un dialogo col
mondo dell’arte grazie al progetto DESIRE - finanziato dalla Commissione europea
nell’ambito dell’iniziativa del New European Bauhaus - che sperimenta la creazione
di spazi urbani sostenibili, attraenti e inclusivi nel rispetto delle risorse limitate del
pianeta. L’obiettivo del progetto è collegare i mondi dell’arte, del design,
dell’architettura, della cultura e dell’istruzione con la scienza e la tecnologia nella
transizione verde.
DESCRIZIONE DELL’OPERA
È un dittico. Sono due cornici di alluminio zincato 25x15 cm con vetro museale | Il
materiale è alluminio e cera gel | Allestita a parete tramite viti o chiodi
Autore: Rooy Charlie Lana
Titolo: I got tears of queer desire
Dimensioni: dittico, 25x15 cm
Materiali: Cera gel, alluminio, acetato
Anno di realizzazione: 2024
17
ottobre 2024
I got tears of queer desire
Dal 17 al 26 ottobre 2024
arte moderna
Location
Cascina Falchera
Torino, Strada Provinciale di Cuorgnè, 109, (TO)
Torino, Strada Provinciale di Cuorgnè, 109, (TO)
Orario di apertura
dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 18 e venerdì dalle 9 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 20
Sito web
Autore