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I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio
Un viaggio nel barocco europeo in una delle capitali del Barocco piemontese. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare opere straordinarie di artisti del calibro di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Pietro da Cortona, Suttermans, Dolci, Furini, Sirani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra è organizzata da Piemonte Musei con il sostegno Associazione BeLocal
I GRANDI MAESTRI DEL BAROCCO EUROPEO E CARAVAGGIO
VANNO IN SCENA A MONDOVI
Dal 14 dicembre fino al 1 maggio 2024 presso l'ex Chiesa di Santo Stefano si tiene la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio, organizzata da Piemonte Musei e curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini. Al centro dell’esposizione l’iconica Maddalena in Estasi di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, l'Autoritratto di Van Dyck, il Bacio di Angelica e Medoro di Giovanni Lanfranco, il o le autentiche scoperte come il San Pietro di Guido Reni o l'Ercole e Onfale di Luca Giordano.
Un viaggio nel barocco europeo in una delle capitali del Barocco piemontese. È la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio che offre un’immersione completa in questo stile affascinante, permettendo ai visitatori di apprezzare la genialità di artisti che hanno ridefinito il concetto di bellezza nel XVII secolo.
Nell'ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì i visitatori avranno l’opportunità di ammirare opere straordinarie di artisti del calibro di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Pietro da Cortona, Suttermans, Dolci, Furini, Sirani ognuno con la propria interpretazione dell’estetica barocca.
La mostra curata da Pierluigi Carofano è organizzata da Piemonte Musei e dall’Associazione BeLocal, in collaborazione con Associazione Insieme, Ordine dei Cavalieri delle Langhe e Happee Place, ha il sostegno di Fondazione CRC ed il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, città di Mondovì, Visit Cuneese e Confcommercio di Mondovì.
I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio copre un arco temporale di circa sessanta anni e vuole essere un omaggio ad un’arte celebre per la sua esuberanza, l’uso ardito del chiaroscuro e la capacità di catturare emozioni intense. Per il curatore Pierluigi Carofano “la qualità delle opere, la loro bellezza intesa in senso estetico, la capacità di coinvolgimento deve fare sì che il visitatore osservandole abbia l'impressione di trovarsi catapultato nel bel mezzo del secolo XVII, nei salotti buoni dei palazzi patrizi, ma anche nelle chiese rinnovate da magnifiche pale d'altare: il coinvolgimento deve essere totale.
L’esposizione si apre con la sezione “Estasi e rapimento in scena” che ospita un roboante capolavoro di Pietro da Cortona, la pala raffigurante La Vergine riceve il libro della regola camaldolese da san Pier Damiani, eseguita per il cardinale Francesco Barberini nipote di papa Urbano VIII, e si conclude con uno strepitoso Ercole e Onfale di Luca Giordano, manifesto del barocco maturo. Al centro della mostra il capolavoro che incanta per la sua drammaticità e maestria pittorica la Maddalena in estasi attribuita a Caravaggio da Vittorio Sgarbi, una composizione assai celebre, nota in più versioni, che rimanda agli ultimi drammatici giorni di vita del Merisi e che nel taglio di sapore “cinematografico” anticipa la teatralizzazione barocca. Non a caso molti studiosi hanno visto nell’espressione rapita della Maddalena l’archetipo della Santa Teresa e della Beata Ludovica Albertoni di Bernini.
Come sottolinea il curatore Pierluigi Carofano “il filo conduttore della mostra è la nascita e lo sviluppo della pittura barocca nel genere della pittura di figura (sono infatti assenti due generi molto importanti come la pittura di paesaggio e la natura morta). Le tre sezioni che tracciano il percorso, anche se non pretendono certo di essere esaustive, propongono con forza una delle molteplici chiavi di lettura del Barocco sviluppando una idea il più possibile coerente in cui le opere dialogano tra loro attraverso rimandi cronologici, stilistici e compositivi. Abbiamo privilegiato gli artisti considerati capiscuola e che hanno dato vita a un seguito significativo. Credo che nomi come quelli di Pietro da Cortona, Van Dyck, Rubens, Ribera, Guido Reni, Luca Giordano ben rappresentino questo movimento artistico di portata europea. Una peculiarità della mostra - conclude Carofano - è quella di presentare opere poco visibili al grande pubblico e di poter ammirare quadri provenienti da collezioni private, capaci di regalare sorprese e nuove scoperte. Pur nei limiti di una mostra contenuta, pensiamo di aver fornito la “nostra” idea di barocco, esponendo opere di maestri sommi quali Pietro da Cortona, Francesco Furini, Jusepe de Ribera con lo strepitoso San Girolamo della collezione Sgarbi Cavallini, Guido Reni con un intenso, inedito San Pietro, poi Rubens con un dittico studiato da Larsen e da Didier Bodart, Antoon van Dyck con un Autoritratto poco noto, Luca Giordano che ne rappresentano gli aspetti peculiari e le diverse scelte espressive.
Come ha sottolineato il Presidente e Fondatore di Be Local Georges Mikhael “vogliamo ribadire e sottolineare l’importanza che l’arte e la cultura rivestono nello sviluppo dei territori. Per questo motivo con l’Associazione Be Local abbiamo voluto investire in questa nuova iniziativa convinti che la cultura, la bellezza per essere sostenibili vanno anche sostenute. Il nostro obiettivo è la valorizzazione e condivisione di conoscenze, progetti, esperienze per la promozione di un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle eccellenze locali e sulla promozione di tematiche inerenti lo sviluppo sostenibile. E sempre per questo motivo abbiamo voluto farlo a Mondovì. La mostra oltre a ripercorre il grande fervore artistico legato al ‘600 europeo vuole essere un tributo all’identità architettonica e urbanistica della città di Mondovì una delle capitali del Barocco italiano. Per questo abbiamo puntato molto su Piemonte Musei in modo da rafforzare ancora di più il forte legame con il territorio di Cuneo. La mostra di Fissore a Savigliano gli scorsi anni insieme a quella del Caravaggio ad Alba e quella di Leonardo a Cuneo dimostrano come la sinergia tra pubblico e privato è veramente vincente laddove il territorio è fortemente coeso e crede nella cultura come strumento di crescita.”
Come hanno voluto sottolineare il Sindaco di Mondovi - Luca Robaldo e l’Assessora alla Cultura Francesca Botto “I grandi maestri del Barocco e Caravaggio è uno straordinario viaggio alla scoperta dell’estetica barocca, reso ancora più coinvolgente dalla perfetta sintonia di sguardi che intercorre tra le venti opere presenti e il contenitore che le ospita. Il Centro Espositivo di Santo Stefano, gioiello settecentesco da poco riaperto dopo importanti lavori di restauro, ritorna dunque sulla scena artistica mondiale dopo eventi passati di analoga caratura internazionale come “Hans Hartung – Lo spazio e il gesto” e “Joan Mirò – La Forma e il Segno”. I capolavori esposti che impreziosiranno l’offerta culturale di Mondovì nei prossimi mesi, accentuandone l’attrattività turistica fino alla prossima primavera. Una straordinaria occasione di sviluppo e di crescita comunitaria per la quale esprimiamo profonda riconoscenza al curatore, Pierluigi Carofano, e ai promotori, Piemonte Musei e Be Local”.
Il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio hanno ribadito come “ancora una volta è la qualità a mettere il punto esclamativo sull’offerta culturale Piemontese con una mostra che mette in vetrina Caravaggio e i grandi maestri del Barocco uno stile che in Piemonte ha lasciato capolavori di arti figurative e architettoniche di valore inestimabile. Grazie al lavoro di Piemonte Musei e dell’Associazione Be Local, e al supporto dell’Associazione Insieme - Gruppo di Mondovì, l’arte diventa quindi un veicolo di nuove scoperte per il grande pubblico. Questa rassegna si candida a scalare la classifica delle mostre più belle del 2023 in provincia di Cuneo, e forse anche in Piemonte e non poteva che essere la ex chiesa di Santo Stefano a Mondovì il palcoscenico su cui allestire questa mostra che è a tutti gli effetti una chiave per aprire le porte alla conoscenza in aggiunta alle tante altre che hanno fatto di questa nostra regione un territorio attrattivo di grandi iniziative culturali e di grandi eventi sempre più apprezzati e sovente anche imitati”.
Orari di apertura
DAL 14 DICEMBRE 2023 AL 1 MAGGIO 2024
● GIOVEDÌ E VENERDÌ DALLE 15,00 ALLE 19,00
● SABATO E DOMENICA DALLE 10,00 ALLE 20,00
Prezziario Biglietti
OPEN 12,00€, INTERO 10,00€
● RIDOTTO 8,00€ (Over 65, Giornalisti, Insegnanti, Guide, CONVENZIONI* e Accompagnatori disabili)
RIDOTTO 6,00€ (Gruppi da minimo 10 persone, Under 18, Studenti Universitari, Abbonamento Musei, Carta Giovani 18-36 - CONVENZIONI**)
● SCUOLE 4,00€ - gratuito per insegnante accompagnatore
● GRATUTO Bambini Under 6, Disabili
Possibilità di visite guidate a cura di Conitours
Per info più dettagliate su opere, orari festivi e convenzioni
www.baroccoecaravaggio.it
Prevendita Biglietti su Ticketone
www.ticketone.it/artist/grandi-maestri-barocco-caravaggio/i-grandi-maestri-del-barocco-e-caravaggio-3533256/#calendar-start=2023-12
Ufficio stampa
Bruno Caprioli 3355901402 - ufficiostampa@piemontemusei.it
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I GRANDI MAESTRI DEL BAROCCO EUROPEO E CARAVAGGIO
VANNO IN SCENA A MONDOVI
Dal 14 dicembre fino al 1 maggio 2024 presso l'ex Chiesa di Santo Stefano si tiene la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio, organizzata da Piemonte Musei e curata da Pierluigi Carofano in collaborazione con Tamara Cini. Al centro dell’esposizione l’iconica Maddalena in Estasi di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, l'Autoritratto di Van Dyck, il Bacio di Angelica e Medoro di Giovanni Lanfranco, il o le autentiche scoperte come il San Pietro di Guido Reni o l'Ercole e Onfale di Luca Giordano.
Un viaggio nel barocco europeo in una delle capitali del Barocco piemontese. È la mostra I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio che offre un’immersione completa in questo stile affascinante, permettendo ai visitatori di apprezzare la genialità di artisti che hanno ridefinito il concetto di bellezza nel XVII secolo.
Nell'ex Chiesa di Santo Stefano a Mondovì i visitatori avranno l’opportunità di ammirare opere straordinarie di artisti del calibro di Rubens, Ribera, Giordano, Preti, Reni, Van Dyck, Pietro da Cortona, Suttermans, Dolci, Furini, Sirani ognuno con la propria interpretazione dell’estetica barocca.
La mostra curata da Pierluigi Carofano è organizzata da Piemonte Musei e dall’Associazione BeLocal, in collaborazione con Associazione Insieme, Ordine dei Cavalieri delle Langhe e Happee Place, ha il sostegno di Fondazione CRC ed il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, città di Mondovì, Visit Cuneese e Confcommercio di Mondovì.
I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio copre un arco temporale di circa sessanta anni e vuole essere un omaggio ad un’arte celebre per la sua esuberanza, l’uso ardito del chiaroscuro e la capacità di catturare emozioni intense. Per il curatore Pierluigi Carofano “la qualità delle opere, la loro bellezza intesa in senso estetico, la capacità di coinvolgimento deve fare sì che il visitatore osservandole abbia l'impressione di trovarsi catapultato nel bel mezzo del secolo XVII, nei salotti buoni dei palazzi patrizi, ma anche nelle chiese rinnovate da magnifiche pale d'altare: il coinvolgimento deve essere totale.
L’esposizione si apre con la sezione “Estasi e rapimento in scena” che ospita un roboante capolavoro di Pietro da Cortona, la pala raffigurante La Vergine riceve il libro della regola camaldolese da san Pier Damiani, eseguita per il cardinale Francesco Barberini nipote di papa Urbano VIII, e si conclude con uno strepitoso Ercole e Onfale di Luca Giordano, manifesto del barocco maturo. Al centro della mostra il capolavoro che incanta per la sua drammaticità e maestria pittorica la Maddalena in estasi attribuita a Caravaggio da Vittorio Sgarbi, una composizione assai celebre, nota in più versioni, che rimanda agli ultimi drammatici giorni di vita del Merisi e che nel taglio di sapore “cinematografico” anticipa la teatralizzazione barocca. Non a caso molti studiosi hanno visto nell’espressione rapita della Maddalena l’archetipo della Santa Teresa e della Beata Ludovica Albertoni di Bernini.
Come sottolinea il curatore Pierluigi Carofano “il filo conduttore della mostra è la nascita e lo sviluppo della pittura barocca nel genere della pittura di figura (sono infatti assenti due generi molto importanti come la pittura di paesaggio e la natura morta). Le tre sezioni che tracciano il percorso, anche se non pretendono certo di essere esaustive, propongono con forza una delle molteplici chiavi di lettura del Barocco sviluppando una idea il più possibile coerente in cui le opere dialogano tra loro attraverso rimandi cronologici, stilistici e compositivi. Abbiamo privilegiato gli artisti considerati capiscuola e che hanno dato vita a un seguito significativo. Credo che nomi come quelli di Pietro da Cortona, Van Dyck, Rubens, Ribera, Guido Reni, Luca Giordano ben rappresentino questo movimento artistico di portata europea. Una peculiarità della mostra - conclude Carofano - è quella di presentare opere poco visibili al grande pubblico e di poter ammirare quadri provenienti da collezioni private, capaci di regalare sorprese e nuove scoperte. Pur nei limiti di una mostra contenuta, pensiamo di aver fornito la “nostra” idea di barocco, esponendo opere di maestri sommi quali Pietro da Cortona, Francesco Furini, Jusepe de Ribera con lo strepitoso San Girolamo della collezione Sgarbi Cavallini, Guido Reni con un intenso, inedito San Pietro, poi Rubens con un dittico studiato da Larsen e da Didier Bodart, Antoon van Dyck con un Autoritratto poco noto, Luca Giordano che ne rappresentano gli aspetti peculiari e le diverse scelte espressive.
Come ha sottolineato il Presidente e Fondatore di Be Local Georges Mikhael “vogliamo ribadire e sottolineare l’importanza che l’arte e la cultura rivestono nello sviluppo dei territori. Per questo motivo con l’Associazione Be Local abbiamo voluto investire in questa nuova iniziativa convinti che la cultura, la bellezza per essere sostenibili vanno anche sostenute. Il nostro obiettivo è la valorizzazione e condivisione di conoscenze, progetti, esperienze per la promozione di un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle eccellenze locali e sulla promozione di tematiche inerenti lo sviluppo sostenibile. E sempre per questo motivo abbiamo voluto farlo a Mondovì. La mostra oltre a ripercorre il grande fervore artistico legato al ‘600 europeo vuole essere un tributo all’identità architettonica e urbanistica della città di Mondovì una delle capitali del Barocco italiano. Per questo abbiamo puntato molto su Piemonte Musei in modo da rafforzare ancora di più il forte legame con il territorio di Cuneo. La mostra di Fissore a Savigliano gli scorsi anni insieme a quella del Caravaggio ad Alba e quella di Leonardo a Cuneo dimostrano come la sinergia tra pubblico e privato è veramente vincente laddove il territorio è fortemente coeso e crede nella cultura come strumento di crescita.”
Come hanno voluto sottolineare il Sindaco di Mondovi - Luca Robaldo e l’Assessora alla Cultura Francesca Botto “I grandi maestri del Barocco e Caravaggio è uno straordinario viaggio alla scoperta dell’estetica barocca, reso ancora più coinvolgente dalla perfetta sintonia di sguardi che intercorre tra le venti opere presenti e il contenitore che le ospita. Il Centro Espositivo di Santo Stefano, gioiello settecentesco da poco riaperto dopo importanti lavori di restauro, ritorna dunque sulla scena artistica mondiale dopo eventi passati di analoga caratura internazionale come “Hans Hartung – Lo spazio e il gesto” e “Joan Mirò – La Forma e il Segno”. I capolavori esposti che impreziosiranno l’offerta culturale di Mondovì nei prossimi mesi, accentuandone l’attrattività turistica fino alla prossima primavera. Una straordinaria occasione di sviluppo e di crescita comunitaria per la quale esprimiamo profonda riconoscenza al curatore, Pierluigi Carofano, e ai promotori, Piemonte Musei e Be Local”.
Il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggio hanno ribadito come “ancora una volta è la qualità a mettere il punto esclamativo sull’offerta culturale Piemontese con una mostra che mette in vetrina Caravaggio e i grandi maestri del Barocco uno stile che in Piemonte ha lasciato capolavori di arti figurative e architettoniche di valore inestimabile. Grazie al lavoro di Piemonte Musei e dell’Associazione Be Local, e al supporto dell’Associazione Insieme - Gruppo di Mondovì, l’arte diventa quindi un veicolo di nuove scoperte per il grande pubblico. Questa rassegna si candida a scalare la classifica delle mostre più belle del 2023 in provincia di Cuneo, e forse anche in Piemonte e non poteva che essere la ex chiesa di Santo Stefano a Mondovì il palcoscenico su cui allestire questa mostra che è a tutti gli effetti una chiave per aprire le porte alla conoscenza in aggiunta alle tante altre che hanno fatto di questa nostra regione un territorio attrattivo di grandi iniziative culturali e di grandi eventi sempre più apprezzati e sovente anche imitati”.
Orari di apertura
DAL 14 DICEMBRE 2023 AL 1 MAGGIO 2024
● GIOVEDÌ E VENERDÌ DALLE 15,00 ALLE 19,00
● SABATO E DOMENICA DALLE 10,00 ALLE 20,00
Prezziario Biglietti
OPEN 12,00€, INTERO 10,00€
● RIDOTTO 8,00€ (Over 65, Giornalisti, Insegnanti, Guide, CONVENZIONI* e Accompagnatori disabili)
RIDOTTO 6,00€ (Gruppi da minimo 10 persone, Under 18, Studenti Universitari, Abbonamento Musei, Carta Giovani 18-36 - CONVENZIONI**)
● SCUOLE 4,00€ - gratuito per insegnante accompagnatore
● GRATUTO Bambini Under 6, Disabili
Possibilità di visite guidate a cura di Conitours
Per info più dettagliate su opere, orari festivi e convenzioni
www.baroccoecaravaggio.it
Prevendita Biglietti su Ticketone
www.ticketone.it/artist/grandi-maestri-barocco-caravaggio/i-grandi-maestri-del-barocco-e-caravaggio-3533256/#calendar-start=2023-12
Ufficio stampa
Bruno Caprioli 3355901402 - ufficiostampa@piemontemusei.it
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14
dicembre 2023
I Grandi Maestri del Barocco e Caravaggio
Dal 14 dicembre 2023 al primo maggio 2024
arte antica
Location
CENTRO ESPOSITIVO CHIESA DI SANTO STEFANO
Mondovì, Via Sant'Agostino, 24, (Cuneo)
Mondovì, Via Sant'Agostino, 24, (Cuneo)
Biglietti
INTERO 10,00€
OPEN 12,00€,
RIDOTTO 8,00€ (Over 65, Giornalisti, Insegnanti, Guide, CONVENZIONI* e Accompagnatori disabili)
RIDOTTO 6,00€ (Gruppi da minimo 10 persone, Under 18, Studenti Universitari, Abbonamento Musei, Carta Giovani 18-36 - CONVENZIONI**)
SCUOLE 4,00€ - gratuito per insegnante accompagnatore
GRATUTO Bambini Under 6, Disabili
Orario di apertura
GIOVEDÌ E VENERDÌ ore 15-19
SABATO E DOMENICA ore 10- 20
Vernissage
12 Dicembre 2023, 17,30, su invito
Sito web
Editore
Piemonte Musei
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Curatore
Produzione organizzazione
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