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I grandi maestri e la scena contemporanea. Origini ed evoluzioni
La mostra collettiva allestita nelle sale della Galleria d’Arte Maggiore di Bologna evidenzia l’appassionato percorso di ricerca seguito da Franco e Roberta Calarota in oltre trent’anni di attività.
Comunicato stampa
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La mostra collettiva allestita nelle sale della Galleria d'Arte Maggiore di Bologna evidenzia l'appassionato percorso di ricerca seguito da Franco e Roberta Calarota in oltre trent'anni di attività. Partendo da alcuni snodi fondamentali del Novecento, le "Origini", lo spettatore sarà invitato a confrontarsi con alcune delle più rilevanti esperienze contemporanee, le "Evoluzioni". La Galleria d'Arte Maggiore - da sempre focalizzata sulla proposta di grandi maestri come: Giorgio Morandi, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana – affianca alla valorizzazione di artisti già storicizzati, la proposta di un universo artistico contemporaneo ed internazionale di cui fanno parte, tra gli altri, Robert Indiana, Sebastian Matta, Antoni Clavé, Sandro Chia e ancora Mattia Moreni, Pablo
Echaurren, Mario Nanni, Davide Benati, Nino Longobardi.
"Ogni esperienza, per quanto radicale, cresce in un ambito linguistico che attinge copiosamente dalle esperienze precedenti, se non altro per stabilire un confronto, e per avere così un termine di paragone, un punto di partenza qualche volta da accettare, spesso da negare, ma sempre da considerare come referente. Questo accade [...] anche senza la piena consapevolezza dell’artista, ma al contrario l’opera svela sempre i debiti che ha contratto col passato, e questa prova – più o meno evidente – non è affatto segno di debolezza, ma di forza ". Così Marco Meneguzzo descrive la recente e fortunata esposizione ad Art Cologne 2011 realizzata dalla Galleria d'Arte Maggiore - in partecipazione congiunta con Studio la Città di Verona - dove affianco alle opere dei grandi maestri dell'arte italiana erono esposti gli artisti internazionali della generazione successiva. Ed è sulla stessa linea di pensiero e sulla stessa impostazione che si inserisce anche il progetto alla base di questa mostra collettiva dai risvolti inaspettati. Immancabile alla Galleria d'Arte Maggiore è il riferimento ad alcuni dei più importanti movimenti artistici del secolo appena trascorso. Dall'enigmatica Metafisica di Giorgio de Chirico si passa ai celeberrimi tagli e buchi di Lucio Fontana, con un'attenzione particolare rivolta alle silenziose e liriche composizioni di Giorgio Morandi, artista su cui la Galleria lavora da sempre con grande passione, tanto da diventare referente competente e specializzato per collezionisti e direttori di musei. Infatti, solo nel corso dell'ultimo anno Franco Calarota ha co-curato con Daniela Ferretti la mostra “Giorgio Morandi. Silenzi” nella suggestiva e prestigiosa cornice del Museo di Palazzo Fortuny a Venezia e, nel pieno rispetto reciproco dei ruoli, ha collaborato alla grande mostra itinerante che si sarebbe dovuta tenere in questo periodo in tre musei giapponesi, poi rimandata a causa del tragico terremoto che ha colpito il Paese. Ma la Galleria d'Arte Maggiore è attenta anche agli sviluppi più recenti dell'arte sulla scena internazionale, come dimostra la presenza delle opere di Sebastian Matta – artista cileno della cerchia parigina dei Surrealisti e di André Breton, che a New York ha avuto una decisiva influenza sui giovani artisti della storia attuale (tra cui Jackson Pollock) –, di Antoni Clavé – artista spagnolo, ma francese di adozione, amico di Picasso e affine per ricerca a Tapies – e di Robert Indiana che con i suoi colori accesi e i suoi ideogrammi scultorei fa entrare nelle sale della galleria il clima frizzante della pop americana. In un contesto così variegato non potevano di certo mancare alcuni artisti italiani tra cui Mattia Moreni, Mario Nanni - protagonista di una recente mostra personale proprio in questi spazi - Pablo Echaurren, Davide Benati, Nino Longobardi, Antonio Corpora e Toti Scialoja che completano l'esposizione ed arrichischino di spunti e riflessioni questo percorso virtuale attraverso gli ultimi appasionanti cent'anni di storia dell'arte.
Echaurren, Mario Nanni, Davide Benati, Nino Longobardi.
"Ogni esperienza, per quanto radicale, cresce in un ambito linguistico che attinge copiosamente dalle esperienze precedenti, se non altro per stabilire un confronto, e per avere così un termine di paragone, un punto di partenza qualche volta da accettare, spesso da negare, ma sempre da considerare come referente. Questo accade [...] anche senza la piena consapevolezza dell’artista, ma al contrario l’opera svela sempre i debiti che ha contratto col passato, e questa prova – più o meno evidente – non è affatto segno di debolezza, ma di forza ". Così Marco Meneguzzo descrive la recente e fortunata esposizione ad Art Cologne 2011 realizzata dalla Galleria d'Arte Maggiore - in partecipazione congiunta con Studio la Città di Verona - dove affianco alle opere dei grandi maestri dell'arte italiana erono esposti gli artisti internazionali della generazione successiva. Ed è sulla stessa linea di pensiero e sulla stessa impostazione che si inserisce anche il progetto alla base di questa mostra collettiva dai risvolti inaspettati. Immancabile alla Galleria d'Arte Maggiore è il riferimento ad alcuni dei più importanti movimenti artistici del secolo appena trascorso. Dall'enigmatica Metafisica di Giorgio de Chirico si passa ai celeberrimi tagli e buchi di Lucio Fontana, con un'attenzione particolare rivolta alle silenziose e liriche composizioni di Giorgio Morandi, artista su cui la Galleria lavora da sempre con grande passione, tanto da diventare referente competente e specializzato per collezionisti e direttori di musei. Infatti, solo nel corso dell'ultimo anno Franco Calarota ha co-curato con Daniela Ferretti la mostra “Giorgio Morandi. Silenzi” nella suggestiva e prestigiosa cornice del Museo di Palazzo Fortuny a Venezia e, nel pieno rispetto reciproco dei ruoli, ha collaborato alla grande mostra itinerante che si sarebbe dovuta tenere in questo periodo in tre musei giapponesi, poi rimandata a causa del tragico terremoto che ha colpito il Paese. Ma la Galleria d'Arte Maggiore è attenta anche agli sviluppi più recenti dell'arte sulla scena internazionale, come dimostra la presenza delle opere di Sebastian Matta – artista cileno della cerchia parigina dei Surrealisti e di André Breton, che a New York ha avuto una decisiva influenza sui giovani artisti della storia attuale (tra cui Jackson Pollock) –, di Antoni Clavé – artista spagnolo, ma francese di adozione, amico di Picasso e affine per ricerca a Tapies – e di Robert Indiana che con i suoi colori accesi e i suoi ideogrammi scultorei fa entrare nelle sale della galleria il clima frizzante della pop americana. In un contesto così variegato non potevano di certo mancare alcuni artisti italiani tra cui Mattia Moreni, Mario Nanni - protagonista di una recente mostra personale proprio in questi spazi - Pablo Echaurren, Davide Benati, Nino Longobardi, Antonio Corpora e Toti Scialoja che completano l'esposizione ed arrichischino di spunti e riflessioni questo percorso virtuale attraverso gli ultimi appasionanti cent'anni di storia dell'arte.
04
giugno 2011
I grandi maestri e la scena contemporanea. Origini ed evoluzioni
Dal 04 giugno al 31 luglio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE MAGGIORE
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Bologna, Via D'Azeglio, 15, (Bologna)
Orario di apertura
lunedì: 16 - 19.30
da mart a sab: 10 - 12.30 e 16 - 19.30
Vernissage
4 Giugno 2011, ore 18
Autore
Curatore