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I have a dream!
11 Progetti da Sogno
Comunicato stampa
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Cosa sognano i designer?
11 progettisti italiani hanno sognato per Andreoli, storico laboratorio specializzato nella lavorazione di Corian®, oggetti, complementi, installazioni come risultato della spontaneità del loro pensiero progettuale.
11 idee intrise di significati e di sfide tecnologiche sono arrivate nel laboratorio Andreoli per essere realizzate.
I progetti esprimono al meglio l’esperienza di Andreoli nel trattamento di Corian® e ognuno di questi mette in risalto le tecniche di lavorazione e l’abilità nel trovare soluzioni in grado di trasformare idee in prodotti.
La mostra, curata da Matteo Ragni, è un percorso onirico che mette in scena in una atmosfera surreale i sogni diventati realtà.
Quale miglior sogno di quello sognato in un letto da fiaba?
Il percorso onirico comincia proprio da un letto caratterizzato da un decoro di ispirazione naturale progettato dalla fantasia di Ilaria Marelli; il sogno continua nella forma perfetta di Diego Grandi, un guscio a forma d’uovo che contiene le parole di Alice nel Paese delle Meraviglie. Scivoliamo poi nel ricordo dei classici e nelle sue nuove interpretazioni che Stefano Maffei, con Sedici Nuovi Animali, rende omaggio al Maestro Mari. Lo sviluppo di un nastro, casuale e infinito, assume per Luca Nichetto la forma di una parete dove spazi pieni e vuoti giocano a rincorrersi. Un sogno colorato quello di Odoardo Fioravanti che immagina di ricoprire i tetti delle città con tegole di Corian® dalle infinite nuance, creando interminabili effetti di tessitura. Il sogno di Giulio Iacchetti è una linea che si perde in una curva e controcurva per poi riprendere la sua traiettoria formando una comoda seduta. JoeVelluto sogna la libertà di cavalcare l’onda perfetta nel territorio urbano in sella a un prezioso skateboard che scivola su superfici lisce, sinuose e senza ostacoli. Una falce di luna viene trasformata in una dolce panchina a dondolo dall’immaginazione di Miki Astori dove trascorrere rassicuranti momenti di evasione e custodire gli oggetti e i libri più preziosi. Setsu e Shinobu Ito fantasticano una vasca origami a forma di barchetta per trasportare i nostri sogni anche nell’ambiente bagno. Il risveglio dopo la notte è accompagnato da un pratico vassoio, interpretato da Lorenzo Palmeri, per il cibo giapponese e adatto per la colazione a letto. Il sogno si conclude con ChorusDesignGroup che immagina una panchina per gli spazi pubblici dove ognuno di noi può ritrovare il calore della propria casa.
“I Have a Dream! è un sogno divenuto realtà: la dimostrazione che le aziende italiane sono ancora disposte alla sperimentazione e al dialogo osmotico con i designer, tanto più se entra in gioco un laboratorio specializzato che funge da cardine tra questi due mondi. Nel contesto contemporaneo questo significa continuare l’esperienza del design italiano seguendo i solchi della sua storia, con in più la consapevolezza di una diversa complessità progettuale, tipica dei giorni nostri. Tanto di cappello ad Andreoli, dunque, per aver saputo e voluto accogliere il fattore umano in tutta la storia di I Have a Dream!. Abbiamo lavorato, certamente, ma anche discusso, parlato, riso, pranzato... anche questo è design!”
Matteo Ragni
11 progettisti italiani hanno sognato per Andreoli, storico laboratorio specializzato nella lavorazione di Corian®, oggetti, complementi, installazioni come risultato della spontaneità del loro pensiero progettuale.
11 idee intrise di significati e di sfide tecnologiche sono arrivate nel laboratorio Andreoli per essere realizzate.
I progetti esprimono al meglio l’esperienza di Andreoli nel trattamento di Corian® e ognuno di questi mette in risalto le tecniche di lavorazione e l’abilità nel trovare soluzioni in grado di trasformare idee in prodotti.
La mostra, curata da Matteo Ragni, è un percorso onirico che mette in scena in una atmosfera surreale i sogni diventati realtà.
Quale miglior sogno di quello sognato in un letto da fiaba?
Il percorso onirico comincia proprio da un letto caratterizzato da un decoro di ispirazione naturale progettato dalla fantasia di Ilaria Marelli; il sogno continua nella forma perfetta di Diego Grandi, un guscio a forma d’uovo che contiene le parole di Alice nel Paese delle Meraviglie. Scivoliamo poi nel ricordo dei classici e nelle sue nuove interpretazioni che Stefano Maffei, con Sedici Nuovi Animali, rende omaggio al Maestro Mari. Lo sviluppo di un nastro, casuale e infinito, assume per Luca Nichetto la forma di una parete dove spazi pieni e vuoti giocano a rincorrersi. Un sogno colorato quello di Odoardo Fioravanti che immagina di ricoprire i tetti delle città con tegole di Corian® dalle infinite nuance, creando interminabili effetti di tessitura. Il sogno di Giulio Iacchetti è una linea che si perde in una curva e controcurva per poi riprendere la sua traiettoria formando una comoda seduta. JoeVelluto sogna la libertà di cavalcare l’onda perfetta nel territorio urbano in sella a un prezioso skateboard che scivola su superfici lisce, sinuose e senza ostacoli. Una falce di luna viene trasformata in una dolce panchina a dondolo dall’immaginazione di Miki Astori dove trascorrere rassicuranti momenti di evasione e custodire gli oggetti e i libri più preziosi. Setsu e Shinobu Ito fantasticano una vasca origami a forma di barchetta per trasportare i nostri sogni anche nell’ambiente bagno. Il risveglio dopo la notte è accompagnato da un pratico vassoio, interpretato da Lorenzo Palmeri, per il cibo giapponese e adatto per la colazione a letto. Il sogno si conclude con ChorusDesignGroup che immagina una panchina per gli spazi pubblici dove ognuno di noi può ritrovare il calore della propria casa.
“I Have a Dream! è un sogno divenuto realtà: la dimostrazione che le aziende italiane sono ancora disposte alla sperimentazione e al dialogo osmotico con i designer, tanto più se entra in gioco un laboratorio specializzato che funge da cardine tra questi due mondi. Nel contesto contemporaneo questo significa continuare l’esperienza del design italiano seguendo i solchi della sua storia, con in più la consapevolezza di una diversa complessità progettuale, tipica dei giorni nostri. Tanto di cappello ad Andreoli, dunque, per aver saputo e voluto accogliere il fattore umano in tutta la storia di I Have a Dream!. Abbiamo lavorato, certamente, ma anche discusso, parlato, riso, pranzato... anche questo è design!”
Matteo Ragni
01
marzo 2007
I have a dream!
Dal primo al 03 marzo 2007
design
Location
ARTANDGALLERY
Milano, Via Francesco Arese, 5, (Milano)
Milano, Via Francesco Arese, 5, (Milano)
Orario di apertura
11-19
Vernissage
1 Marzo 2007, ore 18.30
Autore
Curatore