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I luoghi dell’incontro
Questa mostra vuole dare merito all’opera e alla sensibilità di pittori e scultori che nell’arco di un trentennio hanno rinnovato le loro conoscenze e le loro sperimentazioni, ritrovandosi sempre in quel “quartier generale” dove ci si racconta e si riparte per nuove ricerche concettuali e formali.
Comunicato stampa
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Si tratta di artisti storicamente vicini al Quadrifoglio, che si muovono tra il figurativo, l’astratto e il concettuale. Luogo d'incontro e di discussione, la galleria di Mario Cucé rappresenta il denominatore comune dei loro differenti percorsi di ricerca, delle diverse traiettorie d’arte e di vita.
Come scrive la giornalista Daniela Frisone nel testo che accompagna la mostra, «la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè da trent’anni, almeno, è un crocevia di comunicazione, crescita e senso di appartenenza tra artisti che viaggiano attraverso mondi sensoriali diversi attorno a un dialogo sinergetico e amicale. Ecco, allora, che tramite lo scambio intellettuale, il gallerista diventa il compagno fedele nelle scelte e nei percorsi d’arte di ogni personalità. È lui che sente il desiderio di gratificare la presenza degli artisti che hanno maturato il loro impegno, i loro destini espressivi attorno al cenacolo di via dei Santi Coronati. Questa collettiva vuole dare merito all’opera e alla sensibilità di pittori e scultori che nell’arco di circa un trentennio hanno rinnovato le loro conoscenze e le loro sperimentazioni, ritrovandosi sempre e comunque in quel “quartier generale” dove ci si racconta e si riparte per nuove ricerche concettuali e formali».
L’esposizione spazia dall’elegante gestualità di Sesto Mammana alla densa mediterraneità di Filippo Sgarlata; dal neo-impressionismo di Francesco Bertrand all’intimismo raffinato di Angelo Cortese, fino ai toni offuscati della denuncia sociale di Angelo Cassia, passando attraverso le prospettive metafisiche di Salvatore Canigiula, la purezza e il simbolismo delle strutture essenziali di Giuseppe Pravato e il razionalismo formale di Giuseppe Forzisi.
Come scrive la giornalista Daniela Frisone nel testo che accompagna la mostra, «la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè da trent’anni, almeno, è un crocevia di comunicazione, crescita e senso di appartenenza tra artisti che viaggiano attraverso mondi sensoriali diversi attorno a un dialogo sinergetico e amicale. Ecco, allora, che tramite lo scambio intellettuale, il gallerista diventa il compagno fedele nelle scelte e nei percorsi d’arte di ogni personalità. È lui che sente il desiderio di gratificare la presenza degli artisti che hanno maturato il loro impegno, i loro destini espressivi attorno al cenacolo di via dei Santi Coronati. Questa collettiva vuole dare merito all’opera e alla sensibilità di pittori e scultori che nell’arco di circa un trentennio hanno rinnovato le loro conoscenze e le loro sperimentazioni, ritrovandosi sempre e comunque in quel “quartier generale” dove ci si racconta e si riparte per nuove ricerche concettuali e formali».
L’esposizione spazia dall’elegante gestualità di Sesto Mammana alla densa mediterraneità di Filippo Sgarlata; dal neo-impressionismo di Francesco Bertrand all’intimismo raffinato di Angelo Cortese, fino ai toni offuscati della denuncia sociale di Angelo Cassia, passando attraverso le prospettive metafisiche di Salvatore Canigiula, la purezza e il simbolismo delle strutture essenziali di Giuseppe Pravato e il razionalismo formale di Giuseppe Forzisi.
04
novembre 2017
I luoghi dell’incontro
Dal 04 al 25 novembre 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA QUADRIFOGLIO
Siracusa, Via Santi Coronati, 13, (Siracusa)
Siracusa, Via Santi Coronati, 13, (Siracusa)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 17,00 alle 20,00.
Vernissage
4 Novembre 2017, h 18,00
Autore
Curatore