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I Macchiaioli per l’Orangerie
Il Centro Matteucci per l’Arte Moderna propone in anteprima, dal 2 febbraio al 17 marzo 2013, nella sede di Viareggio, una straordinaria selezione di 15 opere destinate all’importante mostra “I Macchiaioli 1850-1877. Gli impressionisti italiani?” che il Museo dell’Orangerie dedicherà, dal 9 aprile al 22 luglio 2013, allo storico movimento toscano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Centro Matteucci per l’Arte Moderna propone in anteprima, dal 2 febbraio al 17 marzo
2013, nella sede di Viareggio, una straordinaria selezione di 15 opere destinate
all’importante mostra I Macchiaioli 1850-1877. Gli impressionisti italiani? che il Museo
dell’Orangerie dedicherà, dal 9 aprile al 22 luglio 2013, allo storico movimento toscano.
Voluta da Guy Cogeval Direttore del Museo d’Orsay, la rassegna avrà come seconda sede
la Fondazione MAPFRE di Madrid (20 settembre 2013-6 gennaio 2014).
L’evento vede direttamente coinvolto l’Istituto Matteucci nell’ambito del proficuo rapporto
da tempo instaurato con le maggiori istituzioni culturali internazionali.
In questo caso la collaborazione si sostanzia sia nel reperimento di un significativo nucleo
di opere degli artisti rappresentati – Abbati, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cecioni,
Costa, D’Ancona, De Tivoli, Fattori, Lega, Signorini, Zandomeneghi -, sia nella selezione e
fornitura del materiale iconografico presente nei propri archivi.A distanza di oltre trent’anni dalla rassegna al Grand Palais (1978), i Macchiaioli tornano,
dunque, a Parigi, capoluogo della cultura Europea del XIX secolo, dove in molti casi
allacciarono contatti con gli esponenti di spicco dell’Impressionismo, anche per il tramite di
una personalità di fine acume critico quale Diego Martelli. Alcuni, addirittura, vi si
trasferirono, assimilando le idee progressiste degli artisti più inclini al nuovo.
Nella circostanza i Macchiaioli vengono riproposti sotto un’aggiornata luce critica, frutto dei
recenti studi di cui sono stati oggetto, basati sui documenti emersi e sul recupero, dopo le
prime grandi mostre internazionali, di opere capitali. Tra le presenze più eclatanti le tele di
Signorini Santa Maria dei Bardi a Firenze e La luna di miele, rese note in occasione delle
esposizioni organizzate a Firenze, rispettivamente nella Sala delle Reali Poste degli Uffizi
(1991) e nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (1997). Entrambe rientrano tra i quadri proposti
al Centro Matteucci, unitamente ad altre pietre miliari quali La Passeggiata al muro torto di
Antonio Puccinelli, Il Ritratto di Mary Donegani di Boldini, Le monachine di Cabianca e Le
Bambine che fanno le signore di Lega.
Se nel titolo proposto dal Comitato francese (Marie-Paule Vial, direttrice del Museo
dell'Orangerie, Isabelle Julia, conservatore generale del Museo d'Orsay, Beatrice Avanzi
conservatore del Museo d'Orsay e Maria Lopez, conservatore capo della fondazione
MAPFRE) I Macchiaioli 1850-1877. Des impressionnistes italiens?
rimane aperta l’annosa questione, dibattuta soprattutto dalla critica dell’anteguerra, su un
possibile parallelismo tra il grande movimento capeggiato da Monet, Pissarro e Degas e il
gruppo del Caffè Michelangiolo, la selezione anticipata a Viareggio è già, di per sé,
esaustiva di quello che, al riguardo, risulta l’orientamento di fondo dell’iniziativa parigina, e
cioè che i Macchiaioli sono “uno dei movimenti più poetici che presenta molte affinità con
le ricerche plastiche condotte dagli artisti impressionisti”.
2013, nella sede di Viareggio, una straordinaria selezione di 15 opere destinate
all’importante mostra I Macchiaioli 1850-1877. Gli impressionisti italiani? che il Museo
dell’Orangerie dedicherà, dal 9 aprile al 22 luglio 2013, allo storico movimento toscano.
Voluta da Guy Cogeval Direttore del Museo d’Orsay, la rassegna avrà come seconda sede
la Fondazione MAPFRE di Madrid (20 settembre 2013-6 gennaio 2014).
L’evento vede direttamente coinvolto l’Istituto Matteucci nell’ambito del proficuo rapporto
da tempo instaurato con le maggiori istituzioni culturali internazionali.
In questo caso la collaborazione si sostanzia sia nel reperimento di un significativo nucleo
di opere degli artisti rappresentati – Abbati, Banti, Boldini, Borrani, Cabianca, Cecioni,
Costa, D’Ancona, De Tivoli, Fattori, Lega, Signorini, Zandomeneghi -, sia nella selezione e
fornitura del materiale iconografico presente nei propri archivi.A distanza di oltre trent’anni dalla rassegna al Grand Palais (1978), i Macchiaioli tornano,
dunque, a Parigi, capoluogo della cultura Europea del XIX secolo, dove in molti casi
allacciarono contatti con gli esponenti di spicco dell’Impressionismo, anche per il tramite di
una personalità di fine acume critico quale Diego Martelli. Alcuni, addirittura, vi si
trasferirono, assimilando le idee progressiste degli artisti più inclini al nuovo.
Nella circostanza i Macchiaioli vengono riproposti sotto un’aggiornata luce critica, frutto dei
recenti studi di cui sono stati oggetto, basati sui documenti emersi e sul recupero, dopo le
prime grandi mostre internazionali, di opere capitali. Tra le presenze più eclatanti le tele di
Signorini Santa Maria dei Bardi a Firenze e La luna di miele, rese note in occasione delle
esposizioni organizzate a Firenze, rispettivamente nella Sala delle Reali Poste degli Uffizi
(1991) e nella Sala Bianca di Palazzo Pitti (1997). Entrambe rientrano tra i quadri proposti
al Centro Matteucci, unitamente ad altre pietre miliari quali La Passeggiata al muro torto di
Antonio Puccinelli, Il Ritratto di Mary Donegani di Boldini, Le monachine di Cabianca e Le
Bambine che fanno le signore di Lega.
Se nel titolo proposto dal Comitato francese (Marie-Paule Vial, direttrice del Museo
dell'Orangerie, Isabelle Julia, conservatore generale del Museo d'Orsay, Beatrice Avanzi
conservatore del Museo d'Orsay e Maria Lopez, conservatore capo della fondazione
MAPFRE) I Macchiaioli 1850-1877. Des impressionnistes italiens?
rimane aperta l’annosa questione, dibattuta soprattutto dalla critica dell’anteguerra, su un
possibile parallelismo tra il grande movimento capeggiato da Monet, Pissarro e Degas e il
gruppo del Caffè Michelangiolo, la selezione anticipata a Viareggio è già, di per sé,
esaustiva di quello che, al riguardo, risulta l’orientamento di fondo dell’iniziativa parigina, e
cioè che i Macchiaioli sono “uno dei movimenti più poetici che presenta molte affinità con
le ricerche plastiche condotte dagli artisti impressionisti”.
01
febbraio 2013
I Macchiaioli per l’Orangerie
Dal primo febbraio al 17 marzo 2013
arte moderna
Location
CENTRO MATTEUCCI PER L’ARTE MODERNA
Viareggio, Via Gabriele D'annunzio, 28, (Lucca)
Viareggio, Via Gabriele D'annunzio, 28, (Lucca)
Orario di apertura
giovedì e venerdì 15.30-19.30/ sabato e domenica 10 - 13 / 15.30-19.30. Aperture straordinarie: domenica 3-10-17 febbraio e 3 marzo 10-13 / lunedì 11 febbraio 10 - 13 / 15.30-19.30, martedì 12 febbraio 10-13
Vernissage
1 Febbraio 2013, ore 17.30
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI