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I mitici anni ’60. Dipinti
Rappresentare un decennio di storia dell’arte non sarebbe possibile attraverso una mostra, ma è possibile, attraverso le opere esposte, immergersi ancora una volta in un’atmosfera affascinante ed evocativa, in un mondo di avanguardie così lontane da quelle di oggi, ma in fondo non poi così diverse.
Comunicato stampa
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I MITICI ANNI ‘60
dipinti
Gli anni ’60 rappresentano un periodo storico molto significativo, durante il quale certe vicende hanno influito in modo radicale sulla vita sociale e culturale in Italia.
È un periodo di trasformazione anche nel mondo dell’arte con l’esaltazione della funzione di artista o la contemporanea logica di sparizione dell’artista stesso in favore di un gruppo, la presenza dell’oggetti nel quotidiano, la crisi del concetto di Arte, l’abolizione di ogni confine tra oggetto e oggetto d’arte, la sperimentazione di nuovi materiali.
Questa mostra è un omaggio ad alcuni di quegli artisti italiani che nel corso degli anni ’60 hanno saputo dare alla pittura una nuova linea, diversa e originale, ognuno con la propria individualità e modernità. Uno sguardo alle nuove generazioni di quegli anni che cercavano di creare un varco in cui proporre nuove idee: dalla critica politica all’analisi sociale, dalla Pop art di Paolo Baratella alla poetica romantica di Felice Canonico ed il Nouveau Realisme di Fernando De Filippi, dall’astrattismo lirico-strutturale di Galliano Mazzon alla polemica verso il consumismo di Edoardo Franceschini e alle polivolumetrie di Toni Fulgenzi.
Comune a tutti è un nuovo atteggiamento nei confronti del mondo dell’arte e della sua immagine all’’interno della società, utilizzando diversi linguaggi artistici come mezzo di comunicazione.
Diversi erano gli orientamenti di allora come diverse erano le tematiche e le problematiche affrontate dagli artisti, a volte suggerite da episodi di costume e di vera e propria moda, che rappresentano l’aspetto più epidermico di questo periodo.
In ogni caso basti appena rilevare come manchi alla cultura artistica d’oggi l’impegno ideologico “collettivo”, il rigore metodologico e per così dire l’investitura morale che hanno caratterizzato certe linee della ricerca artistica in quegli anni.
Rappresentare un decennio di storia dell’arte non sarebbe possibile attraverso una mostra che coglie solo alcuni aspetti del fermento artistico e culturale italiano degli anni ’60 ma è possibile, attraverso la trentina di opere esposte, immergersi ancora una volta in un’atmosfera affascinante ed evocativa, in un mondo di avanguardie, le cosiddette neoavanguardie, così lontane da quelle di oggi, ma in fondo non poi così diverse.
P. BARATELLA – G. BARGONI - V. BELLINI – F. CANONICO – F. DE FILIPPI – E. FRANCESCHINI – T. FULGENZI – E. MARIANI – G. MAZZON – R. NOTARI - E . PROMETTI – G. RAMELLA – V. SATTA – G. SECOMANDI – U. SISSA – R. VOLPINI
dipinti
Gli anni ’60 rappresentano un periodo storico molto significativo, durante il quale certe vicende hanno influito in modo radicale sulla vita sociale e culturale in Italia.
È un periodo di trasformazione anche nel mondo dell’arte con l’esaltazione della funzione di artista o la contemporanea logica di sparizione dell’artista stesso in favore di un gruppo, la presenza dell’oggetti nel quotidiano, la crisi del concetto di Arte, l’abolizione di ogni confine tra oggetto e oggetto d’arte, la sperimentazione di nuovi materiali.
Questa mostra è un omaggio ad alcuni di quegli artisti italiani che nel corso degli anni ’60 hanno saputo dare alla pittura una nuova linea, diversa e originale, ognuno con la propria individualità e modernità. Uno sguardo alle nuove generazioni di quegli anni che cercavano di creare un varco in cui proporre nuove idee: dalla critica politica all’analisi sociale, dalla Pop art di Paolo Baratella alla poetica romantica di Felice Canonico ed il Nouveau Realisme di Fernando De Filippi, dall’astrattismo lirico-strutturale di Galliano Mazzon alla polemica verso il consumismo di Edoardo Franceschini e alle polivolumetrie di Toni Fulgenzi.
Comune a tutti è un nuovo atteggiamento nei confronti del mondo dell’arte e della sua immagine all’’interno della società, utilizzando diversi linguaggi artistici come mezzo di comunicazione.
Diversi erano gli orientamenti di allora come diverse erano le tematiche e le problematiche affrontate dagli artisti, a volte suggerite da episodi di costume e di vera e propria moda, che rappresentano l’aspetto più epidermico di questo periodo.
In ogni caso basti appena rilevare come manchi alla cultura artistica d’oggi l’impegno ideologico “collettivo”, il rigore metodologico e per così dire l’investitura morale che hanno caratterizzato certe linee della ricerca artistica in quegli anni.
Rappresentare un decennio di storia dell’arte non sarebbe possibile attraverso una mostra che coglie solo alcuni aspetti del fermento artistico e culturale italiano degli anni ’60 ma è possibile, attraverso la trentina di opere esposte, immergersi ancora una volta in un’atmosfera affascinante ed evocativa, in un mondo di avanguardie, le cosiddette neoavanguardie, così lontane da quelle di oggi, ma in fondo non poi così diverse.
P. BARATELLA – G. BARGONI - V. BELLINI – F. CANONICO – F. DE FILIPPI – E. FRANCESCHINI – T. FULGENZI – E. MARIANI – G. MAZZON – R. NOTARI - E . PROMETTI – G. RAMELLA – V. SATTA – G. SECOMANDI – U. SISSA – R. VOLPINI
15
maggio 2009
I mitici anni ’60. Dipinti
Dal 15 maggio al 27 giugno 2009
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE DUE BI
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a sabato: 9.30-12.30 / 15.30-19.00 domenica e lunedì: su appuntamento
Vernissage
15 Maggio 2009, venerdì 15 maggio 2009, ore 18.30
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