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I Mutanti
I cinque artisti che saranno riuniti all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici sono dei mutanti: le loro opere incarnano un mondo di cui non sappiamo ancora molto, se non che la stabilità delle identità non potrebbe più esservi definitiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da martedì 30 marzo a domenica 6 giugno 2010, con il titolo collettivo de I Mutanti, saranno presentate a Villa Medici cinque mostre monografiche curate da Éric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici.
La mostra sarà inaugurata lunedì 29 marzo da una performance musicale del cantante e compositore franco-algerino Rachid Taha, tra i maggiori esponenti dell'odierno pop-raï. Lo scambio, il movimento, la circolazione dei popoli, delle idee, delle culture e dei suoni sono le basi sulle quali Rachid Taha ha costruito il suo percorso musicale, passando dal rock al raï, dal punk all’elettronica. Ha collaborato, in particolare, con Brian Eno, Mick Jones dei Clash, Steve Hillage, Rodolphe Burger, Gaëtan Roussel dei Louise Attaque, ecc.
LA MOSTRA
I cinque artisti che saranno riuniti all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici sono dei mutanti: le loro opere incarnano un mondo di cui non sappiamo ancora molto, se non che la stabilità delle identità non potrebbe più esservi definitiva.
I lavori di Adel Abdessemed, Stephen Dean, Ellen Gallagher, Adrian Paci e Djamel Tatah pongono il problema della pluralità oggi, non soltanto dal punto di vista sociologico, ma anche nell’utilizzo delle tecniche ibride che mettono in pratica.
Appartengono pienamente a un’epoca in cui le identità individuali degli abitanti del mondo occidentale si costruiscono attraverso le migrazioni, le situazioni coloniali e post-coloniali. Essi sono plurinazionali, plurietnici o multiculturali, a volte tutte queste cose insieme, senza che le pluralità si annientino all’interno di una comunità idealizzata né tantomeno cancellino storie e passati differenziati.
Ma sono soprattutto le loro creazioni a essere il risultato concreto di un processo di ibridazione. Esse mescolano diversi media, utilizzando l’uno poi l’altro a seconda delle necessità o delle possibilità, o addirittura uno solo, ma dopo averlo fatto passare attraverso il filtro di un altro mezzo. Esse presentano a seconda dei casi un’iconografia più o meno esplicita, ma tutte hanno a che fare con la questione dell’identità.
A Villa Medici, le cinque mostre che costituiscono I Mutanti trovano un luogo che guarda significativamente verso il futuro, pur mantenendo un legame con la tradizione: un luogo situato nel cuore di una città la cui storia è stata segnata da ripetuti processi di ibridazione attraverso i quali si sono costruite le diverse civiltà.
GLI ARTISTI
ADEL ABDESSEMED
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nato nel 1971 a Constantine (Algeria), vive e lavora tra Parigi e New York.
Mostrerà una scultura e due video di recente produzione.
Adel Abdessemed non utilizza mai un solo mezzo espressivo: il suo lavoro passa dal video alla fotografia, dalla performance alle installazioni scultoree. Definisce le sue opere come “atti” piuttosto che come immagini e le sue azioni sono sempre dirette, semplici e rapide.
Foot on, 2005, installazione video.
Luogo espositivo: cisterna, due prime sale dopo la libreria e giardini.
Media: video, scultura.
STEPHEN DEAN
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nato a Parigi nel 1968, attualmente è artista in residenza a Villa Medici fino a marzo 2010.
Mostrerà video e sculture di recente produzione.
Per questo progetto l’artista ha realizzato dei video intitolati “Fever”: forme erranti e colore puro sono il risultato di scene guardate attraverso il filtro di una telecamera termica che ne radicalizza l’astrazione.
La sua ricerca sulla saturazione del colore è individuabile anche nelle sculture “Prayer Mills”, realizzate con vetri dicroici.
Fever, 2009 (veduta della mostra Trampolines a l'E.S.A.M. Caen).
Luogo espositivo: in cima alla scalinata, sala piccola, sala a destra della scalinata e nicchia ultima sala.
Media: video, sculture.
ELLEN GALLAGHER
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nata nel 1965 a Providence (USA), vive e lavora tra Rotterdam e New York.
Mostrerà due quadri e un’installazione multimediale che include il suo ultimo film realizzato in collaborazione con Edgar Cleijne (nato nel 1963 a Eindhoven).
Nei lavori presentati per questa occasione (Osedax, 2009, o i grandi quadri a dominanza blu del 2008-2009) - come in molti progetti antecedenti - la distinzione tra il reale e l’immaginario non ha quasi più senso: non si tratta né di identificare né tantomeno di identificarsi, ma di lasciarsi interrogare.
Osedax, 2009, installazione video
in collaborazione con Edgar Cleijne.
Luogo espositivo: Atelier del Bosco e loggia del Bosco.
Media: installazione multimediale, quadri e opere grafiche.
ADRIAN PACI
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nato nel 1969 a Shkoder (Albania), vive e lavora a Milano.
Mostrerà video e opere su carta di recente produzione.
I grandi miti e la pittura classica nutrono l’opera di Adrian Paci. I temi centrali del suo lavoro sono le migrazioni, le identità e i cambiamenti sociali, politici e culturali della vita quotidiana. La sua personale esperienza di esiliato - come quella dei suoi cari - caratterizza i contenuti dei suoi video, delle fotografie e delle installazioni.
Piktori, 2002, video.
Luogo espositivo: ultima sala delle gallerie, piccola sala davanti al cinema.
Media: video, opere su carta.
DJAMEL TATAH
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nato nel 1969 a Saint-Chamond (Francia), vive e lavora a Parigi.
Mostrerà quadri realizzati tra il 2003 e il 2009.
Nei suoi lavori Djamel Tatah raffigura personaggi a grandezza naturale posizionati sul medesimo livello dello spettatore. Un dispositivo tecnico di demineralizzazione neutralizza gli aspetti più aneddotici e singolari delle figure. Il campo fotografico, la numerizzazione, la frammentazione, la ricomposizione e la successiva proiezione sulla tela riducono le figure allo stato di tracce.
Senza titolo, 2008, olio e cera su tela, 180 x 160 cm.
Luogo espositivo: tre prime sale delle gallerie.
Media: quadri (acrilici su tela).
IL CATALOGO
La mostra I Mutanti sarà accompagnata da cinque cataloghi trilingue (francese, italiano e inglese) di 42 pagine editi da Drago, con testi di Éric de Chassey e una sequenza di immagini ideata da ciascun artista.
La mostra sarà inaugurata lunedì 29 marzo da una performance musicale del cantante e compositore franco-algerino Rachid Taha, tra i maggiori esponenti dell'odierno pop-raï. Lo scambio, il movimento, la circolazione dei popoli, delle idee, delle culture e dei suoni sono le basi sulle quali Rachid Taha ha costruito il suo percorso musicale, passando dal rock al raï, dal punk all’elettronica. Ha collaborato, in particolare, con Brian Eno, Mick Jones dei Clash, Steve Hillage, Rodolphe Burger, Gaëtan Roussel dei Louise Attaque, ecc.
LA MOSTRA
I cinque artisti che saranno riuniti all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici sono dei mutanti: le loro opere incarnano un mondo di cui non sappiamo ancora molto, se non che la stabilità delle identità non potrebbe più esservi definitiva.
I lavori di Adel Abdessemed, Stephen Dean, Ellen Gallagher, Adrian Paci e Djamel Tatah pongono il problema della pluralità oggi, non soltanto dal punto di vista sociologico, ma anche nell’utilizzo delle tecniche ibride che mettono in pratica.
Appartengono pienamente a un’epoca in cui le identità individuali degli abitanti del mondo occidentale si costruiscono attraverso le migrazioni, le situazioni coloniali e post-coloniali. Essi sono plurinazionali, plurietnici o multiculturali, a volte tutte queste cose insieme, senza che le pluralità si annientino all’interno di una comunità idealizzata né tantomeno cancellino storie e passati differenziati.
Ma sono soprattutto le loro creazioni a essere il risultato concreto di un processo di ibridazione. Esse mescolano diversi media, utilizzando l’uno poi l’altro a seconda delle necessità o delle possibilità, o addirittura uno solo, ma dopo averlo fatto passare attraverso il filtro di un altro mezzo. Esse presentano a seconda dei casi un’iconografia più o meno esplicita, ma tutte hanno a che fare con la questione dell’identità.
A Villa Medici, le cinque mostre che costituiscono I Mutanti trovano un luogo che guarda significativamente verso il futuro, pur mantenendo un legame con la tradizione: un luogo situato nel cuore di una città la cui storia è stata segnata da ripetuti processi di ibridazione attraverso i quali si sono costruite le diverse civiltà.
GLI ARTISTI
ADEL ABDESSEMED
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nato nel 1971 a Constantine (Algeria), vive e lavora tra Parigi e New York.
Mostrerà una scultura e due video di recente produzione.
Adel Abdessemed non utilizza mai un solo mezzo espressivo: il suo lavoro passa dal video alla fotografia, dalla performance alle installazioni scultoree. Definisce le sue opere come “atti” piuttosto che come immagini e le sue azioni sono sempre dirette, semplici e rapide.
Foot on, 2005, installazione video.
Luogo espositivo: cisterna, due prime sale dopo la libreria e giardini.
Media: video, scultura.
STEPHEN DEAN
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nato a Parigi nel 1968, attualmente è artista in residenza a Villa Medici fino a marzo 2010.
Mostrerà video e sculture di recente produzione.
Per questo progetto l’artista ha realizzato dei video intitolati “Fever”: forme erranti e colore puro sono il risultato di scene guardate attraverso il filtro di una telecamera termica che ne radicalizza l’astrazione.
La sua ricerca sulla saturazione del colore è individuabile anche nelle sculture “Prayer Mills”, realizzate con vetri dicroici.
Fever, 2009 (veduta della mostra Trampolines a l'E.S.A.M. Caen).
Luogo espositivo: in cima alla scalinata, sala piccola, sala a destra della scalinata e nicchia ultima sala.
Media: video, sculture.
ELLEN GALLAGHER
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nata nel 1965 a Providence (USA), vive e lavora tra Rotterdam e New York.
Mostrerà due quadri e un’installazione multimediale che include il suo ultimo film realizzato in collaborazione con Edgar Cleijne (nato nel 1963 a Eindhoven).
Nei lavori presentati per questa occasione (Osedax, 2009, o i grandi quadri a dominanza blu del 2008-2009) - come in molti progetti antecedenti - la distinzione tra il reale e l’immaginario non ha quasi più senso: non si tratta né di identificare né tantomeno di identificarsi, ma di lasciarsi interrogare.
Osedax, 2009, installazione video
in collaborazione con Edgar Cleijne.
Luogo espositivo: Atelier del Bosco e loggia del Bosco.
Media: installazione multimediale, quadri e opere grafiche.
ADRIAN PACI
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Nato nel 1969 a Shkoder (Albania), vive e lavora a Milano.
Mostrerà video e opere su carta di recente produzione.
I grandi miti e la pittura classica nutrono l’opera di Adrian Paci. I temi centrali del suo lavoro sono le migrazioni, le identità e i cambiamenti sociali, politici e culturali della vita quotidiana. La sua personale esperienza di esiliato - come quella dei suoi cari - caratterizza i contenuti dei suoi video, delle fotografie e delle installazioni.
Piktori, 2002, video.
Luogo espositivo: ultima sala delle gallerie, piccola sala davanti al cinema.
Media: video, opere su carta.
DJAMEL TATAH
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Nato nel 1969 a Saint-Chamond (Francia), vive e lavora a Parigi.
Mostrerà quadri realizzati tra il 2003 e il 2009.
Nei suoi lavori Djamel Tatah raffigura personaggi a grandezza naturale posizionati sul medesimo livello dello spettatore. Un dispositivo tecnico di demineralizzazione neutralizza gli aspetti più aneddotici e singolari delle figure. Il campo fotografico, la numerizzazione, la frammentazione, la ricomposizione e la successiva proiezione sulla tela riducono le figure allo stato di tracce.
Senza titolo, 2008, olio e cera su tela, 180 x 160 cm.
Luogo espositivo: tre prime sale delle gallerie.
Media: quadri (acrilici su tela).
IL CATALOGO
La mostra I Mutanti sarà accompagnata da cinque cataloghi trilingue (francese, italiano e inglese) di 42 pagine editi da Drago, con testi di Éric de Chassey e una sequenza di immagini ideata da ciascun artista.
29
marzo 2010
I Mutanti
Dal 29 marzo al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
VILLA MEDICI – ACCADEMIA DI FRANCIA
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Roma, Viale Della Trinità Dei Monti, 1, (Roma)
Biglietti
8 euro (intero) - 5 euro (ridotto) - 3 euro (sotto i 25 anni)
11 euro (biglietto cumulativo per la mostra e la visita dei giardini)
Entrata gratuita per i bambini al di sotto dei 10 anni.
Orario di apertura
11.00 – 19.00 (continuato). Lunedì chiuso
Vernissage
29 Marzo 2010, dalle 18.30 alle 22.30
Editore
DRAGOLAB
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