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I percorsi dell’Impressionismo
La mostra comprende, nel percorso storico più generale, una selezione di dipinti e pastelli di Claude Monet, Auguste Renoir, Alfred Sisley, Eduard Manet e Armand Guillaumin, ma pone soprattutto l’accento su un particolare momento della ricerca di questi artisti, quella dedicata all’incisione e alle tecniche di stampa.
Comunicato stampa
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Nell’aprile del 1874, quando gli artisti riuniti sotto l’egida della “Società Anonima degli Artisti Pittori, Scultori e Incisori” presentarono le loro opere in una mostra collettiva presso lo studio del fotografo Nadar, in Boulevard des Capucines a Parigi, non pensavano certo di essere in procinto di creare una rivoluzione nel mondo dell’arte e di dare vita ad un fenomeno artistico senza precedenti.
A distanza ormai di quasi un secolo e mezzo, il successo di quegli artisti non cessa di dilagare e propagarsi e, nonostante l’avvicendarsi di mode e modernismi, rivoluzioni culturali e del gusto, la marcia trionfale degli impressionisti procede senza sosta.
La mostra I percorsi dell’Impressionismo: da Renoir a Toulouse-Lautrec, che si tiene ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana, dal 25 giugno al 31 ottobre, comprende, nel percorso storico più generale, una selezione di dipinti e pastelli di Claude Monet, Auguste Renoir, Alfred Sisley, Eduard Manet e Armand Guillaumin, ma pone soprattutto l’accento su un particolare momento della ricerca di questi artisti, quella dedicata all’incisione e alle tecniche di stampa.
Per gli impressionisti, infatti, l’incisione è stata un fertile laboratorio di esperienze fondamentali e propedeutiche alla creazione di capolavori unici.
Pissarro definisce le sue incisioni “impressioni incise”, Degas le giudica “un modo un po’ complicato di disegnare”. Si tratta cioè di un mezzo facile, diretto e nello stesso tempo completo, che consente di esprimersi rapidamente e di tornare eventualmente sulla composizione modificandola a proprio piacimento, senza ricominciare daccapo.
La mostra di Ancona riunisce circa duecento opere tra dipinti, disegni, acquerelli, litografie e acqueforti dei maggiori impressionisti francesi, tra cui alcune delle più celebri acqueforti realizzate da Manet, ad esempio quelle dedicate a Lola de Valencia, alla celebre Olympia, oltre al suo ritratto realizzato da Fantin Latour e a due dipinti, uno dei quali è lo studio per “Bar aux Folies Bergères”, autentico capolavoro.
Di Monet, unico artista del movimento che non realizzò mai incisioni, sono esposti alcuni pregevoli pastelli e due straordinari dipinti, tra cui una “Nymphéa” mai esposta prima in Italia.
La mostra è divisa in tre sezioni:
La prima sezione è dedicata ai noti precursori del movimento, tra i quali: Corot, Géricault, Delacroix, Courbet, Daumier e molti altri.
La seconda sezione è dedicata alle opere di Manet, Monet, Renoir, Jongkind, Cézanne, Pissarro, Sisley, Guillaumin, ma anche di Gauguin che, nonostante non sia comunemente considerato un impressionista, partecipò a ben cinque esposizioni del movimento e realizzò egli stesso una mostra impressionista presso il “Caffè Volpini”; mostra alla quale partecipò anche Emile Bernard, presente in questa esposizione con alcuni dipinti. Inoltre è significativa la presenza di Giuseppe De Nittis, l’unico artista italiano che partecipò alla prima esposizione storica del 1874.
La terza parte è dedicata agli eredi dell’impressionismo con opere di Utrillo, Valadon, Valtat, Mailloil, Denis, Lenoir, Steinlein, Bernard, Laurencin e in particolare Toulouse- Lautrec, uno tra i più grandi sperimentatori delle tecniche grafiche e di riproduzioni a stampa.
La realizzazione della mostra nella storica Mole anconetana, che ha visto susseguirsi innumerevoli appuntamenti e occasioni di approfondimento artistico, è organizzata dagli Assessorati alla Cultura, al Turismo e alla Partecipazione Democratica del Comune di Ancona, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana ed è certamente uno dei grandi eventi artistici dell’estate 2004 ad Ancona; iniziativa destinata non solo alle Marche ma ad un pubblico molto più vasto.
La mostra è curata da Vincenzo Sanfo, già curatore, sia all’estero che in Italia, di numerose mostre sugli impressionisti, tra cui quella realizzata nel 2003 per la Camera dei Deputati a Roma.
A distanza ormai di quasi un secolo e mezzo, il successo di quegli artisti non cessa di dilagare e propagarsi e, nonostante l’avvicendarsi di mode e modernismi, rivoluzioni culturali e del gusto, la marcia trionfale degli impressionisti procede senza sosta.
La mostra I percorsi dell’Impressionismo: da Renoir a Toulouse-Lautrec, che si tiene ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana, dal 25 giugno al 31 ottobre, comprende, nel percorso storico più generale, una selezione di dipinti e pastelli di Claude Monet, Auguste Renoir, Alfred Sisley, Eduard Manet e Armand Guillaumin, ma pone soprattutto l’accento su un particolare momento della ricerca di questi artisti, quella dedicata all’incisione e alle tecniche di stampa.
Per gli impressionisti, infatti, l’incisione è stata un fertile laboratorio di esperienze fondamentali e propedeutiche alla creazione di capolavori unici.
Pissarro definisce le sue incisioni “impressioni incise”, Degas le giudica “un modo un po’ complicato di disegnare”. Si tratta cioè di un mezzo facile, diretto e nello stesso tempo completo, che consente di esprimersi rapidamente e di tornare eventualmente sulla composizione modificandola a proprio piacimento, senza ricominciare daccapo.
La mostra di Ancona riunisce circa duecento opere tra dipinti, disegni, acquerelli, litografie e acqueforti dei maggiori impressionisti francesi, tra cui alcune delle più celebri acqueforti realizzate da Manet, ad esempio quelle dedicate a Lola de Valencia, alla celebre Olympia, oltre al suo ritratto realizzato da Fantin Latour e a due dipinti, uno dei quali è lo studio per “Bar aux Folies Bergères”, autentico capolavoro.
Di Monet, unico artista del movimento che non realizzò mai incisioni, sono esposti alcuni pregevoli pastelli e due straordinari dipinti, tra cui una “Nymphéa” mai esposta prima in Italia.
La mostra è divisa in tre sezioni:
La prima sezione è dedicata ai noti precursori del movimento, tra i quali: Corot, Géricault, Delacroix, Courbet, Daumier e molti altri.
La seconda sezione è dedicata alle opere di Manet, Monet, Renoir, Jongkind, Cézanne, Pissarro, Sisley, Guillaumin, ma anche di Gauguin che, nonostante non sia comunemente considerato un impressionista, partecipò a ben cinque esposizioni del movimento e realizzò egli stesso una mostra impressionista presso il “Caffè Volpini”; mostra alla quale partecipò anche Emile Bernard, presente in questa esposizione con alcuni dipinti. Inoltre è significativa la presenza di Giuseppe De Nittis, l’unico artista italiano che partecipò alla prima esposizione storica del 1874.
La terza parte è dedicata agli eredi dell’impressionismo con opere di Utrillo, Valadon, Valtat, Mailloil, Denis, Lenoir, Steinlein, Bernard, Laurencin e in particolare Toulouse- Lautrec, uno tra i più grandi sperimentatori delle tecniche grafiche e di riproduzioni a stampa.
La realizzazione della mostra nella storica Mole anconetana, che ha visto susseguirsi innumerevoli appuntamenti e occasioni di approfondimento artistico, è organizzata dagli Assessorati alla Cultura, al Turismo e alla Partecipazione Democratica del Comune di Ancona, dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana ed è certamente uno dei grandi eventi artistici dell’estate 2004 ad Ancona; iniziativa destinata non solo alle Marche ma ad un pubblico molto più vasto.
La mostra è curata da Vincenzo Sanfo, già curatore, sia all’estero che in Italia, di numerose mostre sugli impressionisti, tra cui quella realizzata nel 2003 per la Camera dei Deputati a Roma.
24
giugno 2004
I percorsi dell’Impressionismo
Dal 24 giugno al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
MOLE VANVITELLIANA
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Ancona, Banchina Giovanni Da Chio, 28, (Ancona)
Biglietti
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4,50 (gruppi minimo 10 px, 10-18 anni e oltre 65 anni)
Gratuito: Bambini fino a 6 anni
Orario di apertura
tutti i giorni 16.00 – 20.00 (Chiuso il lunedi)
Vernissage
24 Giugno 2004, ore 18.00
Curatore