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I Premiati di Villa Romana 2019
KAYA (Kerstin Brätsch e Debo Eilers), Marcela Moraga, Christian Naujoks e Rajkamal Kahlon sono i Vincitori del Premio Villa Romana 2019. Essi sono stati selezionati tra una rosa di candidati proposti da un’apposita giuria, composta quest’anno dall‘artista Maria Thereza Alves e da Eva Birkenstock, direttrice del Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf.
Comunicato stampa
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KAYA (Kerstin Brätsch e Debo Eilers), Marcela Moraga, Christian Naujoks e Rajkamal Kahlon sono i Vincitori del Premio Villa Romana 2019. Essi sono stati selezionati tra una rosa di candidati proposti da un’apposita giuria, composta quest’anno dall‘artista Maria Thereza Alves e da Eva Birkenstock, direttrice del Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf.
KAYA è un progetto collettivo avviato nel 2010 da Kerstin Brätsch e Debo Eilers, due artisti attivi sia in modo indipendente che in progetti comuni
Kerstin Brätsch lavora con la pittura, intesa come un mutevole strumento espressivo legato al corpo, mentre Debo Eilers crea opere scultoree cariche di tensione. KAYA si concepisce come “progetto cumulativo”: ogni nuova manifestazione si basa sulle precedenti iniziative create dal gruppo. Nel 2017 il collettivo ha esposto al Museum Brandhorst di Monaco e ha organizzato un workshop al Museo Madre di Napoli che si riferisce alla mostra di Monaco. Nel 2015 KAYA ha organizzato il KAMP KAYA al KUB Arena del Kunsthaus di Bregenz. Le opere di KAYA sono state esposte 2018 presso la Fondazione Memmo di Roma
Marcela Moraga ha compiuto gli studi in Cile e Germania e vive a Berlino. È autrice di performance, video e installazioni, a partire da concetti come ordine e movimento negli spazi pubblici, così come dal rapporto tra cultura e natura. Si concentra su spazi effimeri e indefiniti, per attivare delle relazioni al loro interno. Lavora anche con prodotti tessili, che intende come spazi “tessuti” e interpretabili come oggetti, architetture o immagini bidimensionali. Le sono state dedicate alcune mostre personali a Berlino, Santiago del Cile e Amburgo e ha preso parte a numerose mostre collettive in Francia, Germania, Olanda, Brasile, Cile, Egitto e Corea del Sud.
Christian Naujoks è un artista sonoro e compositore. Ha studiato a Lipsia e Weimar e, oltre ad esporre le sue opere in spazi d’arte, si esibisce in performance e concerti. Collabora spesso con altri artisti, tra cui Sarah Chow & Ei Arakawa - esibiti insieme nel 2018 al Kunstverein di Düsseldorf e nel 2017 ancora con Ei Arakawa e Dan Poston per Skulptur Projekte di Münster. Nelle sue composizioni, Naujoks porta avanti delle operazioni di mimetismo su prototipi che trasferisce in altri contesti, come quello della musica alta o del pop, del modernismo o del romanticismo.
Rajkamal Kahlon ha compiuto i suoi studi in California e a New York e oggi vive a Berlino. Il suo lavoro prende le mosse da stampe storiche di propaganda coloniale, documenti etnografici e di studio delle “razze umane”, che cita e modifica intervenendo su di esse con propri disegni. Estraendo le immagini dal loro contesto, oppure ingrandendo altri dettagli, l’artista disseziona la loro funzione esplicativa, riabilitando così corpi, storie e culture che sono state annientato o che hanno subito violenza. Nel 2017, il Weltmuseum di Vienna l’ha invitata per una mostra personale, Staying With Trouble, per la quale Kahlon ha riletto dei materiali fotografici presenti nella collezione permanente del museo. Il titolo della mostra rimanda alla biologa e filosofa della scienza Donna Haraway, la cui opera ha ispirato il processo di lavoro dell’artista.
Ogni anno, il Premio Villa Romana viene assegnato a quattro artisti residenti in Germania per la singolare qualità del loro lavoro artistico ed offre la possibilità di vivere e lavorare per dieci mesi nella Casa degli Artisti di Firenze, usufruendo gratuitamente di un atelier e di una borsa di studio mensile. Alla fine del loro soggiorno, gli artisti realizzano insieme una pubblicazione
KAYA è un progetto collettivo avviato nel 2010 da Kerstin Brätsch e Debo Eilers, due artisti attivi sia in modo indipendente che in progetti comuni
Kerstin Brätsch lavora con la pittura, intesa come un mutevole strumento espressivo legato al corpo, mentre Debo Eilers crea opere scultoree cariche di tensione. KAYA si concepisce come “progetto cumulativo”: ogni nuova manifestazione si basa sulle precedenti iniziative create dal gruppo. Nel 2017 il collettivo ha esposto al Museum Brandhorst di Monaco e ha organizzato un workshop al Museo Madre di Napoli che si riferisce alla mostra di Monaco. Nel 2015 KAYA ha organizzato il KAMP KAYA al KUB Arena del Kunsthaus di Bregenz. Le opere di KAYA sono state esposte 2018 presso la Fondazione Memmo di Roma
Marcela Moraga ha compiuto gli studi in Cile e Germania e vive a Berlino. È autrice di performance, video e installazioni, a partire da concetti come ordine e movimento negli spazi pubblici, così come dal rapporto tra cultura e natura. Si concentra su spazi effimeri e indefiniti, per attivare delle relazioni al loro interno. Lavora anche con prodotti tessili, che intende come spazi “tessuti” e interpretabili come oggetti, architetture o immagini bidimensionali. Le sono state dedicate alcune mostre personali a Berlino, Santiago del Cile e Amburgo e ha preso parte a numerose mostre collettive in Francia, Germania, Olanda, Brasile, Cile, Egitto e Corea del Sud.
Christian Naujoks è un artista sonoro e compositore. Ha studiato a Lipsia e Weimar e, oltre ad esporre le sue opere in spazi d’arte, si esibisce in performance e concerti. Collabora spesso con altri artisti, tra cui Sarah Chow & Ei Arakawa - esibiti insieme nel 2018 al Kunstverein di Düsseldorf e nel 2017 ancora con Ei Arakawa e Dan Poston per Skulptur Projekte di Münster. Nelle sue composizioni, Naujoks porta avanti delle operazioni di mimetismo su prototipi che trasferisce in altri contesti, come quello della musica alta o del pop, del modernismo o del romanticismo.
Rajkamal Kahlon ha compiuto i suoi studi in California e a New York e oggi vive a Berlino. Il suo lavoro prende le mosse da stampe storiche di propaganda coloniale, documenti etnografici e di studio delle “razze umane”, che cita e modifica intervenendo su di esse con propri disegni. Estraendo le immagini dal loro contesto, oppure ingrandendo altri dettagli, l’artista disseziona la loro funzione esplicativa, riabilitando così corpi, storie e culture che sono state annientato o che hanno subito violenza. Nel 2017, il Weltmuseum di Vienna l’ha invitata per una mostra personale, Staying With Trouble, per la quale Kahlon ha riletto dei materiali fotografici presenti nella collezione permanente del museo. Il titolo della mostra rimanda alla biologa e filosofa della scienza Donna Haraway, la cui opera ha ispirato il processo di lavoro dell’artista.
Ogni anno, il Premio Villa Romana viene assegnato a quattro artisti residenti in Germania per la singolare qualità del loro lavoro artistico ed offre la possibilità di vivere e lavorare per dieci mesi nella Casa degli Artisti di Firenze, usufruendo gratuitamente di un atelier e di una borsa di studio mensile. Alla fine del loro soggiorno, gli artisti realizzano insieme una pubblicazione
15
febbraio 2019
I Premiati di Villa Romana 2019
Dal 15 febbraio al 22 marzo 2019
arte contemporanea
Location
VILLA ROMANA
Firenze, Via Senese, 68, (Firenze)
Firenze, Via Senese, 68, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a venerdì, dalle ore 14 alle 18 e su appuntamento
Vernissage
15 Febbraio 2019, h 19
Autore